C’è mancato poco, ma proprio poco, tanto così per la Cremo. Sarebbe servito tenere botta ancora per pochi minuti e il gioco avrebbe sortito l’effetto sperato.
Di cosa sto parlando? Ma della Cremonese, ovviamente, di Ballardini e dei suoi ragazzi che stavano centrando un obiettivo tanto importante quanto prestigioso, far saltare il banco di San Siro, al cospetto di un Milan lento, imbarazzante ma soprattutto la davanti del tutto inconcludente.
Mister Pioli, nell’occasione aveva deciso – ma non era la prima volta – visti i prossimi, imminenti impegni (in particolare quelli in semifinale di Champions League con l’Inter), di dare libero sfogo alle seconde linee, a coloro che nella stagione avevano avuto un impiego assai limitato.
Decisione assolutamente errata, perché la Cremonese non s’è fatta pregare e con ripartenze veloci e incisive ha tenuto costantemente in scacco i rossoneri senza mai perdere di vista il bersaglio grosso.
E il colpaccio era in attesa, lì dietro l’angolo, nei piedi di Okereke che approfittava di un pasticcio difensivo tra Kalulu e Thiaw per colpire. Ma quel desiderio di vittoria, che comunque non sarebbe servito a nulla per i “ragazzi della Bassa” in chiave salvezza, veniva vanificato pochi minuti dopo dalla rete di Messias complice in area un tocco maldestro di un difensore grigiorosso che riportava tutto in discussione.
Peccato! Perché la Cremonese quel successo contro il Milan, all’interno della “Scala del calcio” lo avrebbe meritato soprattutto in relazione ad una stagione che l’ha sempre vista – è vero – nei bassifondi della classifica, ma mai rassegnata, indomita e sempre in lotta con tutti. Una squadra di carattere e grande personalità che in Coppa Italia, in particolare, s’è battuta in modo fantastico lasciando la competizione solo in semifinale contro la Fiorentina ma non prima di aver messo la museruola a squadre come il Napoli (da ieri campione d’Italia) e la Roma.
Che dire, per la Cremo, i numeri – d’accordo – sono, fin qui, impietosi: solo 3 vittorie a fronte di ben 18 sconfitte con 29 gol fatti e 59 subiti. Numeri da brivido ma che non fanno sobbalzare dalla sedia i tifosi i quali, seppur rassegnati all’ineluttabile, hanno costantemente sostenuto i loro ragazzi, non venendo, di riflesso, mai meno all’affetto per quei colori.
Comunque sia la Cremonese ha certamente lasciato un ottimo ricordo per questa sua avventura in Serie A, anche se conclusa nella maniera peggiore. Ma non sarà comunque un addio perché questa società e questi ragazzi li rivedremo ancora e molto presto.
Aggiornato al 01/01/2024 20:12
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