Serie A
Il punto sulla Cremo: sconfitta in zona Cesarini

Ancora una sconfitta per la Cremo, l’ennesima. Del resto il fondo del barile era già stato ampiamente raschiato prima e non c’è rimasto più nulla, soltanto – anche se non può certo bastare – un nonnulla di autostima e altrettanta dignità.
Due componenti che, in verità, non sono mai venute meno alla Cremonese, quest’anno, neppure di fronte ad una Lazio troppo più forte e desiderosa di non farsi sfuggire quell’importantissimo secondo posto in classifica alle spalle del Napoli scudettato.
Una gara dai due volti: il primo tempo di chiara marca biancazzurra con i ragazzi di mister Sarri a raggiungere un meritatissimo doppio vantaggio (Hysaj e Milinkovic-Savic in gol); nella ripresa la musica è però totalmente cambiata con i “grigiorossi della Bassa” a vendere cara la pelle e a raccogliere i frutti della loro ostinata testardaggine raggiungendo addirittura il pareggio.
Avrebbe comunque potuto essere un pomeriggio fantastico, quello che Ballardini e i suoi ragazzi stavano costruendo con la loro voglia di non mollare mai, intravvedendo addirittura la possibilità di raggiungere un risultato di prestigio.
Il calcio, lo sappiamo, è una cosa assai volubile, che ora ti vede nella polvere e pochi istanti dopo addirittura al proscenio. E la Cremonese ci ha giustamente creduto, magari andando un pizzichino un po’ oltre, ed ha provato ancor di più a spingere sull’acceleratore.
Ad un minuto dalla fine dei tempi regolamentari, però, il motore grigiorosso si è fatalmente inceppato andando letteralmente fuorigiri permettendo così all’aquilotto serbo di dispiegare nuovamente le ali e mettere a segno la sua personalissima doppietta per riportare la Lazio nuovamente – e stavolta definitivamente – in vantaggio.
Certo, sarebbe stato bello ed emozionante veder uscire dal rettangolo verde dell’Olimpico capitolino Carnesecchi e compagni col sorriso sulle labbra, sudati ma felici.
Invece no… Invece anche stavolta la sfortuna e qualche ingenuità difensiva di troppo, ci hanno messo lo zampino e tutto è finito, come tante altre volte in questa stagione, in una bolla di sapone poi frantumatasi contro il cielo terso di un tardo pomeriggio romano.
Vabbè, pazienza. Era così che doveva finire ed è finita… Alla Cremonese ancora una volta, resta solo il rimpianto di aver disputato una partita più che dignitosa, agli avversari, invece, vanno i punti.
Editoriale a cura di Elio Arienti
Serie A
Napoli, rientro immediato da Parma: Conte detta la linea

Napoli, dopo la sfida al Tardini, gli azzurri torneranno subito a casa. Nel frattempo, la città si prepara all’eventuale festa, ma tutto dipenderà dall’Inter…
Il Napoli ha già deciso: subito a casa, senza soste né deviazioni. Qualunque sia il verdetto del campo, al termine della sfida contro il Parma gli azzurri ripartiranno immediatamente alla volta di Capodichino. Il volo è previsto intorno all’1.30 di notte, con arrivo nella città partenopea nelle ore piccole, ben prima dell’alba.
A dettare la linea è stato Antonio Conte, d’accordo con la società, in nome di una gestione sobria e centrata sul lavoro. Una scelta chiara, che vale anche in caso di scudetto matematico, l’unica combinazione possibile essendo legata alla contemporanea sconfitta dell’Inter e alla vittoria dei partenopei in Emilia.

ANTONIO CONTE PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Una posizione, quella del tecnico salentino, in netto contrasto con quanto accadde lo scorso anno nella notte di Udine, quando il Napoli conquistò il titolo. In quella circostanza, la squadra rimase in Friuli fino al giorno successivo per poi far ritorno in Campania attraverso l’aeroporto militare di Grazzanise. Questa volta, invece, niente piani alternativi, niente festeggiamenti fuori sede: si torna a casa, con discrezione ma anche con una città intera pronta ad accogliere i suoi eroi.
Napoli, una città in attesa
L’eventualità del trionfo è concreta ma ancora appesa ai risultati incrociati. Per festeggiare già dopo Parma, al Napoli servirà fare bottino pieno e sperare contemporaneamente in un passo falso dell’Inter. In caso contrario, tutto sarà rinviato all’ultima giornata.
Nel frattempo, Napoli si prepara. Senza certezze, ma con la solita passione viscerale che la lega ai suoi colori. Le autorità locali sono già in allerta per eventuali festeggiamenti spontanei, e il popolo azzurro – dopo una stagione di alti e bassi ma anche di rinascita sotto la guida di Conte – sogna un ritorno al vertice.
Serie A
Juventus-Udinese 1996/97, quei due rigori sbagliati in 8 minuti

Domani sera si gioca Juventus-Udinese, che vanta un precedente negli anni ’90 abbastanza negativo per i bianconeri, quello della stagione 1996/97.
Domani sera si gioca Juventus-Udinese, partita che vanta diversi precedenti negli anni ’90. Quello che andremmo rivivere è quello della stagione 1996/97, dove i biancori persero per 3 a 0 sbagliando anche due rigori nel giro di 8 minuti.
Juventus-Udinese 1996/97, finì con un pesante 3 a 0 per i friulani, i bianconeri sbagliarono due rigori nel giro di 8 minuti
Domani sera si gioca Juventus-Udinese, partita che negli anni ’90 vanta diversi precedenti, visto che fu il miglior decennio per risultati della squadra friulana. Andiamo rivivere quello della stagione 1996/97, giocatosi al Delle Alpi il 13 aprile 1997, dove i bianconeri di Marcello Lippi erano in lotta sia in campionato che in Champions League, subirono una pesante sconfitta casalinga contro la quella che fu la sorpresa di quel torneo, l’Udinese guidata da Alberto Zaccheroni.
La Juventus scese in campo priva di Del Piero, Lippi decise di schierare in attacco Boksic e Vieri, friulani con la formazione tipo con Locatelli trequartista e l’attacco Marcio Amoroso e Bierhoff. Dopo 42 minuti di gioco, l’arbitro Bettin assegnò un rigore ai friulani, che Amoroso realizzò. Il secondo tempo si aprì con l’Udinese che dilagò, Bierhoff raddoppiò al 47 minuto, dopo nemmeno due minuti di gioco e Amoroso siglò il 3 a 0 e la doppietta personale.
La Juventus, frastornata, cercò disperatamente di raddrizzare l’incontro, in aiuto venne proprio l’arbitro Bettin che concesse un rigore ai bianconeri: dal dischetto si presentò Vieri che fallì la trasformazione. Ma nemmeno 8 minuti di gioco dopo, Bettin assegnò un secondo rigore ai bianconeri. Questa volta dagli 11 metri si presentò Zidane, uno specialista, ma il francese sbagliò anche lui.
Il fischio finale di Bettin sancì la clamorosa vittoria dei friulani, che poterono così continuare il sogno della qualificazione europea, che arrivò fine stagione per la prima volta nella sua storia. Per la Juventus fu una giornata da dimenticare, ma i bianconeri riuscirono lo stesso vincere lo scudetto, ed arrivare in finale di Champions League perdendo contro il Borussia Dortmund.
Serie A
Lecce-Torino: probabili formazioni e dove vederla

La 37° giornata della Serie A tra le sfide in programma c’è Lecce-Torino: i salentini si giocano le ultime possibilità di permanenza in massima Serie.
La 37° giornata della Serie A tra le sfide in programma c’è Lecce-Torino: i salentini sono reduci dal pareggio contro il Verona per 1 a 1, i granata sono reduci dalla sconfitta contro l’Inter per 2 a 0.
Qui Lecce
Il Lecce è reduce dal pareggio contro il Verona per 1 a 1, ora i salentini si trovano terz’ultimi in classifica dopo la vittoria del Venezia sulla Fiorentina. Bisogna fare assolutamente risultato contro il Torino per sperare nella salvezza, perché poi domenica prossima incontrerà la Lazio in lotta per la Champions League.
Al tecnico Giampaolo mancheranno Jean, Marchwinski e Gaspar infortunati, quest’ultimi verrà sostituito dal debuttante Tiago Gabriel. Il tecnico dei salentini schiererà un 4-2-3-1 con difesa composta da Gallo, Baschirotto, Tiago Gabriel e Guilbert; linea mediana formata da Coulibaly e Pierret; unica punta Krstovic, su cui aggireranno Pierotti, Helgason e Morente.
Qui Torino
Il Torino è reduce dalla sconfitta contro l’Inter per 2 a 0, sconfitta preventivabile per la formazione granata contro i nerazzurri in corsa per lo scudetto, ormai per la formazione di Paolo Vanoli resta solo di onorare gli ultimi due impegni rimasti e pensare già alla prossima stagione. Infermeria piena quella granata, con Schuurs, Zapata, Njie, Salama, Karamoh, Savva e Coco che sono infortunati.
Il tecnico Vanoli schiererà un 4-2-3-1 con difesa composta da Biraghi, Masina, Maripan e Dembelé; linea mediana formata da Casadei e Ricci; unica punta Adams su cui aggireranno Lazaro, Vlasic e Elmas.
Lecce-Torino probabili formazioni
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Gallo, Baschirotto, Tiago Gabriel, Guilbert; Coulibaly, Pierret; Pierotti, Helgason, Morente; Krstovic. All. Giampaolo.
Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Biraghi, Masina, Maripan, Dembelé; Casadei, Ricci; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. All. Vanoli.
Lecce-Torino dove vederla
La partita Lecce-Torino, valida per la 37° giornata della Serie A che si giocherà domani alle ore 20 e 45, sarà visibile su DAZN e Sky Sport 253.
-
Notizie3 giorni fa
De Siervo: “Chi usa il pezzotto sarà individuato e punito”
-
Serie A5 giorni fa
Milan: Sorridono Morata e Bennacer e sorride anche il Milan: Nuovi fondi per il mercato estivo
-
Notizie2 giorni fa
Milan, prime scosse di terremoto: può davvero saltare Furlani?
-
Calciomercato5 giorni fa
Juventus, fatta per Gutiérrez: AS sgancia la bomba
-
Serie A2 giorni fa
Hellas Verona, Sogliano: “Salvezza? Non sono tranquillo, per noi è un sogno ma è diverso dagli ultimi anni. Serve il cuore, il club mi conosce. Sul futuro…”
-
Serie A4 giorni fa
Serie A, date e orari della 37° giornata: 9 partite in contemporanea
-
Serie A5 giorni fa
Boban su MilanHello: “Conte era la mia scelta per la panchina. Furlani non conosce il calcio, deve affidarsi a esperti del settore”
-
Notizie5 giorni fa
UEFA, Marchetti annuncia delle modifiche nel fuorigioco: “L’IFAB sta facendo degli esperimenti”