Juventus – Cagliari, cartellino rosso per simulazione e Conceiçao espulso. Giusto o sbagliato? Di seguito l’analisi del caso più nel dettaglio.
Giornata nefasta in quel di Torino. La Vecchia Signora non va oltre all’1-1 nel match casalingo contro il Cagliari. Una partita che ha fatto discutere, forse per l’errore sotto porta di Dusan Vlahovic, che ha mancato un gol facile da pochi metri, o per il secondo rigore concesso da Douglas Luiz in pochi giorni o per le provocazioni di Mina. Il rosso a Conceiçao per simulazione potrebbe aver segnato un precedente importante nel “continuum spazio-temporale giuridico” del calcio.
Thiago Motta ha commentato così nel post partita: “Non ho ancora rivisto le immagini, ma se c’è stata simulazione, l’ammonizione è corretta. Ne parleremo ancora, anche nelle riunioni con Rocchi. Le simulazioni non fanno bene al calcio. Mi fido di ciò che ha visto l’arbitro, ma è fondamentale che non ci siano interpretazioni: o è simulazione o non lo è. Tuttavia, da oggi si apre un precedente: se una volta si ammonisce per simulazione, bisogna farlo sempre, non solo quando conviene. Nel caso di oggi, non c’era nulla di particolare o conveniente”.
Ha poi aggiunto: “L’arbitro ha visto una simulazione e mi fido di quello che ha visto. Ma da ora in poi bisogna applicare questo criterio in modo costante, non a intermittenza. Ne guadagneremo tutti in termini di chiarezza”.
Il suo ragionamento mette in luce le difficoltà di un simile approccio disciplinare. Il calcio è pieno di episodi controversi e ammonire per ogni caduta in area potrebbe snaturare il gioco, trasformando il match in una partita di calcio a 8 entro la fine dei 90′.
Nel caso specifico di Conceiçao, la caduta sembra essere stata influenzata anche da leggi fisiche. Il portoghese, alto 1,70 m, potrebbe aver accentuato la caduta, ma va considerato che, a quella velocità, un giocatore di tale statura può essere facilmente sbilanciato da un contatto leggero, soprattutto se a toccarlo è un giocatore di una stazza superiore come Obert di 1,86 cm. Non è stato un rigore, questo è certo, ma l’espulsione per simulazione appare inappropriata. Come sottolineato da Thiago Motta, il criterio adottato dovrebbe poi essere applicato in maniera uniforme in ogni partita, senza eccezioni o discrezionalità.
Aggiornato al 07/10/2024 19:41
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