Serie A
Il Toro contro Abisso!
Tutto il mondo Torino contro il direttore di gara Abisso per il suo arbitraggio nel match giocato ieri sera a Roma contro i giallorossi di Fonseca. Al direttore Vagnati non è andata giu l’espulsione al 14 minuto del terzino Singo per doppio giallo.
Se per il primo intervento non ci sono dubbi del giallo, il secondo intervento sia per la modalità d’intervento che per la posizione di campo in cui è avvenuto il fallo, secondo il direttore e altri addetti al lavoro il giallo è inesistente, quindi Abisso poteva essere più clemente e non chiudere una partita dopo appena 15 minuti.
Una situazione che non aiuta assolutamente un toro in netta crisi visto che occupa l’ultimo posto in classifica assieme al Crotone con 6 punti e che mette ancora più in bilico la posizione di Mister Giampaolo sulla panchina granata.
Serie A
Cagliari la difesa contro il Lecce c’è: torna Mina, però…
Cagliari: il centrale colombiano indisponibile a Milano ci sarà invece domenica nella sfida contro il Lecce. La squadra però non sarà ancora al completo.
Per lo scontro salvezza di domenica all’Unipol Domus Yerry Mina scenderà in campo.
Assente Luvumbo per infortunio.
I recuperi per il Cagliari
Mina da ieri si è allenato regolarmente nel gruppo.
Anche Pavoletti ha cessato le sedute personalizzate ed è sceso in campo insieme ai compagni.
Situazione Luvumbo
Al contrario l’attaccante angolano si è allenato a parte.
Dunque non ci sono dubbi: salterà il match contro il Lecce.
Fatale lo scontro con De Roon nella partita di martedì scorso in casa contro l’Atalanta, rimediando così un infortunio alla caviglia.
La difesa scelta da Nicola
Pochi cambiamenti dunque rispetto alla formazione scesa in campo col Milan.
Ci sarà Mina al posto di Palomino; riconfermato Felici.
Sulla fascia sinistra dubbio possibili Obert o Augello.
Serie A
Monza-Bologna, è emergenza infortuni per Bocchetti
Monza: si riaccende la speranza salvezza, ma la prossima trasferta al Dall’Ara sarà dura con ben otto indisponibili in squadra. Il ct “Serve continuità”.
Una vittoria importante quella contro la Fiorentina per la squadra di mister Salvatore Bocchetti.
Ma la sfida infermeria si preannuncia ancora più difficile.
Chi può recuperare in casa Monza?
Neanche il tempo di gioire per il 2-1 all’U-Power Stadium contro la Viola, che i biancorossi devono fare i conti con i numerosi indisponibili causa infortunio e non solo.
Il tutto reso più difficile dal fatto che il match sarà uno degli anticipi della 21esima giornata, da giocare a Bologna sabato 18 alle 15.00.
Sicuramente non potranno giocare Dany Mota, Pablo Mari, Luca Caldirola, Samuele Birindelli, Matteo Pessina e Roberto Gagliardini.
Ad aggravare la situazione la squalifica di Pedro Pereira.
Una buona notizia: probabilmente è in recupero Geōrgios Kyriakopoulos.
Il Monza nel dopo-Bologna
I precedenti match sono a favore dei rossoblù: all’andata hanno vinto per 2-1 e negli ottavi di Coppa Italia hanno messo a segno ben 4 gol nella porta difesa da Pizzignacco.
Dopo l’impegno al Dall’Ara dovrà affrontare il Genoa in trasferta e poi l’Hellas Verona in casa.
Al Monza servono disperatamente questi punti per allontanarsi il più possibile dalla zona retrocessione.
Un mister coi piedi per terra
La vittoria contro la Fiorentina ha acceso entusiasmi e alimentato ottimismo, ma Bocchetti vuole mantenere i nervi saldi e la concentrazione alta.
“Lo spirito deve essere quello contro la Fiorentina e consapevoli delle nostre possibilità” ha dichiarato in conferenza stampa.
“Alla ripresa degli allenamenti gliel’ho detto: ‘Abbiamo vinto, bravi, ma ora mettetevi sotto a lavorare perché siamo ancora ultimi’. La vittoria di lunedì, oltre a portare 3 punti, deve essere una fonte di grande energia perché la strada che porta alla salvezza è lunghissima. ”
E conclude “Bisogna dare continuità ai risultati per fare il salto di qualità.”
Obiettivo: collezionare cravatte
“Cosa mi ha detto Adriano Galliani dopo la mia prima vittoria? Mi ha regalato una cravatta come sua abitudine.”
Il Monza deve fare punti per trasformare la speranza della salvezza in qualcosa di più certo.
Serie A
Milan, Pato: “Qui ho tanti ricordi. Leao? Lo sosterrò sempre”
Alexandre Pato, ex attaccante del Milan, ha parlato dei suoi ricordi in rossonero e non nasconde la stima nei confronti di Rafael Leao.
Arrivato al Milan nel 2008 a neanche 19 anni, ha deliziato tutto il pubblico rossonero e non solo a suon di giocate, gol, accelerazioni e tanto altro. Sembrava un predestinato, tanto che si parlava di futuro pallone d’oro, ma purtroppo i numerosi infortuni ne hanno condizionato la carriera fin da giovane. Alexandre Pato è uno dei più grandi what if nella storia del calcio, ma nei suoi anni d’oro ha comunque contribuito in modo determinante alla conquista dello scudetto del 2011.
I ricordi, le differenze col suo Milan e le qualità di Leao: Pato si racconta
Pato è stato ospite di una puntata del podcast BSMT, in cui ha parlato di molti temi tra passato, presente e futuro.
Le emozioni e i ricordi in rossonero
“Quando sono tornato mi ricordavo tutti i posti in cui sono passato. Con la macchina correvo: con il Puma Emerson ci sfidavamo a chi arrivava prima a Milanello. Poi Galliani chiamò il mio agente e mi chiese di smettere di correre. Mi ricordavo di tutto: le vie e le strade di Milanello“.
“Poi ho incontrato la signora che lavorava quando c’ero io, che metteva tutto a posto. Il cuoco, le persone che lavorano lì. Io ho detto a loro: “Vorrei piangere, ma non posso perché c’è la camera che mi guarda” e mi prendono in giro. Però è stato bellissimo. Ero giovane, sono cresciuto lì, quindi tutto quello che vivo a Milano mi fa venire il brivido“.
L’incontro coi giocatori del Milan attuale
“Alcuni li conoscevo solo tramite Instagram. Poi ci siamo visti. Conoscevo Morata da tanto tempo, da quando io sono andato in Cina, anche lui doveva venire, e quindi in quel caso abbiamo parlato. Sono tutti nuovi, ma conoscevo Loftus-Cheek perché ho giocato con lui al Chelsea. Poi gli altri sono tutti nuovi“.
Che differenze ha notato
“C’è qualcosa di diverso, dentro lo spogliatoio soprattutto, qualcosa in più. Poi nel parcheggio. Però per me è sempre uguale. Ci sono meno brasiliani: ho trovato solo Emerson Royal. Quando c’ero io eravamo in 8, oggi c’è solo un brasiliano. Il calcio sta cambiando molto“.
Su Leao
“È un personaggio. Io quando sono arrivato all’età loro ero piccolissimo, loro sono tutti alti. Ho sempre avuto stima di Leao, tifo per lui. Ha tutte le possibilità di portare il Milan in alto, quindi sarò sempre lì a sostenerlo e speriamo che faccia ancora tanti gol per il Milan e lo faccia vincere“.
Il ritorno a San Siro
“Mi hanno fatto entrare nel campo, ti viene voglia di piangere. I tifosi che ti invocano, ti chiedono una foto… Poi avere i miei genitori di fianco, sono rimasti un mese con me poi sono andati via. Sono tornati con me dopo 12 anni a San Siro. Quindi sai, per loro è stato bellissimo. A parte il freddo, è stato bellissimo“.
C’è voglia di tornare a giocare?
“Ho chiesto a Kakà cosa ha fatto quando ha smesso di giocare. Lui mi ha detto che era a posto così. Io a volte non voglio essere quello che vuole tornare per forza al Milan, però ho una voglia di mettere la maglia, scendere in campo e giocare… Ma mi devo rimettere in forma“.
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