Serie A
Il Toro ha iniziato a fare sul serio
La sconfitta nel derby non ha l’amaro in bocca: carattere, aggressività e applausi, Toro può solo che migliorare
La prima ora del derby è stato da applausi per i granata. Un primo tempo condotto con disinvoltura, la Juve schiacciata nella propria metà campo e il Toro a fare la partita spingendo da ambi i lati -con dei treni come Singo e Ola Aina– che centralmente. ciò che si può condannare ad un perfetto Torino è la mancanza di conclusioni a rete di una certa pericolosità.
Se ha graffiato poco lo si deve sopratutto alle assenze nel reparto offensivo. Belotti, Praet, Verdi e Pjaca indisponibili. L’ 80% dei contrasti vinti da parte dei granata. Ciò indica l’aggressività nel correre a ridosso degli avversarsi. Pressing molto alto, come piace al suo allenatore.
Un segnale indelebile e bello è arrivato anche dai tifosi. La gente non ha lasciato il posto sugli spalti ma ha voluto rimarcare il desiderio di stare affianco alla squadra. Quando t’impegni con costanza i tifosi lo riconoscono e lo apprezzano, anche se perdi.
DOPO LA SOSTA ARRIVANO GLI ATTACCANTI
Il Gallo manca dalla seconda giornata contro la Fiorentina. Zaza il campo deve ancora vederlo. Nel derby, Sanabria, al 77′, è uscito perché non ce la faceva più ed è entrato Baselli, e Rincon per Brekalo, cosi il Toro in seguito non aveva più attaccanti per tentare il tutto per tutto dopo il gol di Locatelli. Ad oggi ci sono possibilità di rivedere Il Gallo contro il Napoli, mentre per Verdi e Zaza bisogna ancora aspettare.
Serie A
Fiorentina (e non solo) su Frendrup: il Grifone lo valuta 20 milioni
Il centrocampista del Genoa, Martin Frendrup, è finito sull’agenda della Fiorentina ma non solo. Il Grifone lo valuta almeno 20 milioni.
La Fiorentina si è messa sulle tracce di Martin Frendrup, centrocampista classe 2001 del Genoa che ha attirato le attenzioni di tanti club, in Italia e non solo.
Per il Grifone sarà complicato pensare di privarsene a gennaio, ma dipenderà dalle offerte: che comunque dovranno essere superiori ai 20 milioni.
Il danese, che ha un contratto fino al 2028 con i rossoblù, ha estimatori in Premier League ma anche in Serie A, visto che anche Juventus e Milan lo hanno seguito.
Genoa, Frendrup fa gola alla Serie A
Oltre all’interesse della Fiorentina, anche Milan, Juventus e Atalanta hanno chiesto informazioni sul centrocampista danese. Inoltre, Gasperini lo ritiene la pedina mancante nel centrocampo della sua Dea.
Per quanto riguarda il Milan, i rossoneri stanno guardando con estrema attenzione le evoluzioni di Morten Frendrup. La strada è però decisamente in salita, in quanto un club di Premier League sembra decisamente più avanti e in grado di pagare quanto richiesto dal club ligure.
Occhio Fiorentina: sirene inglesi per Frendrup
Tantissime le squadre inglesi che hanno chiesto informazioni. Dal Brigthon all’Aston Villa, passando per il Brentford e infine il Liverpool. Anche i Reds sono interessati al classe 2001, che non ha mai nascosto la sua volontà di voler giocare nel campionato più seguito al mondo. Insomma, le ottime prestazioni del danese hanno sorpreso molti club: pronti a sborsare i 20 milioni richiesti dal suo club.
Serie A
Juventus, Calvo: “Le società sono aziende vere e proprie. Ci si deve mettere in discussione”
Il dirigente della Juventus, Francesco Calvo, ha parlato a margine dell’evento SIOS24 Winter: ovvero lo Startup Italia Open Summit.
Il dirigente della Juventus Francesco Calvo ha preso la parola al SIOS24 Winter, appuntamento dedicato all’innovazione, sottolineando l’impegno della società.
Juventus, le parole di Calvo
L’intervento di Calvo riportato da Calcio e Finanza:
“Non ci si pensa, ma le società sono aziende vere e proprie. Noi abbiamo oltre 250 dipendenti, una struttura con ruoli definiti e un fatturato da mezzo miliardo l’anno. Il calcio è un mondo molto autoreferenziale, però dobbiamo metterci più in discussione.”
Matteo Di Tria
Serie A
Inter, senti Kroos: “Mi ci vedrei bene, è una squadra forte”
L’ex centrocampista tedesco Toni Kroos ammette che gli sarebbe piaciuto giocare nell’Inter e torna a parlare del suo ritiro dal calcio.
Nel posticipo della 16a giornata di Serie A, l’Inter travolge la Lazio 6-0 con i gol di Calhanoglu, Dimarco, Barella, Dumfries, Carlos Augusto e Thuram. Prova a dir poco significativa dei nerazzurri, che salgono a 34 punti in classifica con una partita in meno e lanciano un messaggio forte e chiaro alle pretendenti per lo scudetto.
Dall’interesse dei club italiani all’ammirazione per l’Inter: Kroos si racconta
Ex centrocampista del Real Madrid, Toni Kroos si è ritirato dopo gli Europei del 2024 disputati con la sua Germania. Il 34enne ha rilasciato un’intervista a Tuttosport, in cui ha parlato anche dell’Inter e del campionato italiano: “Quando ero in Spagna so che c’era l’interesse di alcune squadre di Serie A, ma non ho mai pensato di andare. Il calcio italiano mi è sempre piaciuto: è tecnico, intenso e tattico. Ma il Real è il Real…“.
In quale squadra avrebbe potuto giocare Kroos?
“Non conoscendo bene gli ambienti, mi verrebbe difficile sceglierne una. Forse in questo momento mi sarei visto bene nell’Inter. Giocano con fiducia, calma e qualità, cercano di imporre il proprio gioco contro chiunque. Sono davvero forti” ha risposto l’ex numero 8 delle Merengues.
Toni Kroos e il paragone con il tennis
In una recente intervista, Kroos ha dichiarato che se fosse stato un tennista avrebbe aspettato qualche anno ancora prima di ritirarsi. Quando il giornalista di Tuttosport gli ha chiesto chiarimenti a riguardo, il tedesco ha risposto: “I tennisti si gestiscono da sé, possono scegliere come e quando allenarsi e recuperare. Pianificano le trasferte in giro per il mondo e possono sempre portarsi dietro i propri cari. Sono liberi, insomma“.
“Nel calcio non è così. Fai parte di una squadra, quindi devi rispettare delle regole: il club ti comunica orari e luoghi in cui ti dovrai far trovare. Ti dicono come e quando allenaerti, cosa mangiare. Viaggi 2 o 3 volte a settimana e sei costretto a lasciare a casa la tua famiglia. Forse dopo tanti anni di carriera, questo è uno dei motivi che mi ha portato al ritiro“.
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