Serie A
Insigne fa 100 e salva Gattuso!
Maledizione spezzata da Lorenzo Insigne: il rigore segnato nel primo tempo contro la Juventus lo porta tra i centenari del club azzurro e rompe l’amaro sortilegio contro i bianconeri. Quello tirato al 31′ del primo tempo è il primo rigore segnato da Insigne contro la Vecchia Signora dopo tre errori consecutivi. Il gol realizzato è stato il numero 100 in tutte le competizioni con la maglia partenopea, inserendosi al settimo posto in questa particolare classifica all-time del club azzurro.
Gattuso salva la panchina
Il rigore decisivo di Insigne rinsalda la panchina di Gattuso: la vittoria napoletana ferma la corsa della Juventus di Pirlo e porta momentaneamente Ringhio al quarto posto in classifica. Una vittoria ottenuta con il cuore: gli azzurri si sono presentati con tanti assenti, Mertens, Ghoulam, Koulibaly, Manolas, Hysaj e Demme, e nel riscaldamento si aggiunge Ospina, fermato da un problema muscolare. Meret, il sostituto, si rilevererà alla fine grande protagonista della gara. Una vittoria del gruppo, del cuore. Per il momento i fantasmi sulla panchina, Gattuso li ha allontanati.
Serie A
Monza-Juventus, Thiago Motta: “Abbiamo meritato la vittoria, ma l’obiettivo è crescere”
Al termine di Monza-Juventus, l’allenatore bianconero, Thiago Motta, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Vecchia Signora dopo la vittoria in Monza–Juventus.
Monza-Juventus, le parole di Thiago Motta
Mister Motta, avete portato a casa il risultato. Vi sareste aspettati qualcosa in più in termini di gioco?
“Volevamo fortemente i tre punti e li abbiamo ottenuti, anche se sulle transizioni avremmo potuto fare di più. L’obiettivo principale era comunque vincere. Koopmeiners? È uscito prima del previsto per un problema, ma non mi preoccupa, spero possa recuperare. La Juventus ha conquistato la vittoria con merito e non sono particolarmente in ansia per la nostra fase difensiva”.
Pensava di essere a un punto più avanzato del vostro percorso in questa fase della stagione?
“Nel nostro cammino l’aspetto più importante è la crescita continua. Sarà fondamentale recuperare giocatori chiave e farne riposare altri. In seguito ci concentreremo sulla prossima sfida con la Fiorentina. Sono contento per Nico Gonzalez, che ha iniziato la gara in un ruolo che può ricoprire perfettamente anche se non ci è abituato. Non è un caso che abbiano segnato lui e McKennie, che mi ha offerto grande disponibilità anche in posizioni non sue”.
La squadra mostra qualche difficoltà nell’attaccare per vie centrali. Quali potrebbero essere le ragioni di questo problema? Che consigli può dare al Monza?
“Credo che possiamo migliorare molto nell’impostazione dal basso. Le qualità per sviluppare il gioco centralmente ci sono, ma è fondamentale riconoscere il momento giusto per uscire palla a terra o cercare soluzioni più lunghe. Sul Monza, Nesta non ha certo bisogno dei miei consigli: abbiamo sì vinto, ma con fatica perché sono davvero ben organizzati”.
Che cosa può dare Gonzalez a questa Juventus? Vlahovic è apparso nervoso in panchina…
“Porta anche tanta personalità, grazie alle sue esperienze con la Fiorentina e con l’Argentina. Trasmette molto alla squadra, sia dentro che fuori dal campo. Per me è un giocatore di grandissimo valore e sono davvero felice di averlo con noi. Vlahovic nervoso? A mio avviso Dusan ha disputato un’ottima gara e sono soddisfatto di ciò che ha fatto”.
Serie A
Atalanta-Empoli 3-2, la Dea si regala il Natale in vetta con un favoloso De Ketelaere I Le pagelle orobiche
Atalanta-Empoli 3-2, sotto grazie a un gol di colombo, la Dea la ribalta con De Ketelaere e Lookman,ma subisce il pareggio su rigore. L’ennesima magia del belga regala l’undicesimo successo di fila. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 6: a differenza di Cagliari, i toscani non lo costringono ai miracoli. Poche parate telefonate e la mancanza di colpa sui due gol subiti.
Kossounou 5: molto male nel posizionamento sul primo gol degli ospiti. Non è di certo il più affidabile della retroguardia, ma un passaggio a vuoto può capitare nel percorso di crescita.
Djimsiti 5: scomposto nell’intervento che causa il rigore che vale il 2-2. Solito apporto in attacco ad aggiungersi al tridente in fase offensiva, ma la sua svista rischiava di costare molto più caro.
Kolasinac 6: la sua esperienza è sempre preziosa, anche in serate non brillanti. Cresce alla distanza.
Bellanova 6: buona prova, anche se viene chiamato in causa ben poco.
Pasalic 6: bravo a inserirsi nelle trame a centrocampo, anche se queste non sono gare adatte alle sue caratteristiche. Si guadagna una buona sufficienza.
Ederson 7: ennesima prestazione di spessore per il brasiliano, sempre più totem del centrocampo orobico. Accorcia le distanze a azzanna le caviglie. Si capisce da queste gare il perché le big lo desiderino così tanto.
Zappacosta 7: presente in ogni azione offensiva che parta dalla sua fascia. La gamba lo regge fino a trequarti match, poi esce con un voto alto e meritato (dal 69′ Ruggeri 6: pochi scossoni, tanta attenzione).
De Ketelaere 8: per realizzare il primo gol fa qualcosa che va oltre le leggi della fisica. Si tuffa su un pallone inesorabilmente diretto verso il terreno e colpisce di incoscienza, infilando Vazquez. Per la doppietta, invece, cerca la luce circumnavigando il limite dell’area e fa partire un rasoterra letale. La classe non è acqua, al Milan l’hanno capito troppo tardi (dal 69′ Samardzic 5,5: ci mette l’impegno, ma non lascia grandi tracce della sua entrata).
Retegui sv: esce quasi subito per un infortunio muscolare, che la Dea spera possa essere meno lieve (dal 20′ Zaniolo 7: convincente, determinato e dinamico. Gioca per la squadra, è già un grande risultato).
Lookman 6: gol a parte, non si vede granché. Il pallone d’oro africano non rende merito al premio appena ricevuto, ma per quello che ha fatto nell’anno solare, ha ancora un credito infinito da spendere, e una prova incolore ci può stare.
Gian Piero Gasperini 6: la Dea non fa la Dea da 2-3 partite, però la vittoria arriva comunque perché ha in rosa degli autentici uomini squadra, che sanno capire quando è il loro momento. Undicesima vittoria di fila, più sofferta di quella di Cagliari, ma che fa capire la forza mentale di questa Atalanta.
Serie A
Juventus, i tre punti e un grande Nico Gonzalez: la Signora va a -3 dal quarto posto
Juventus, sofferta vittoria per i bianconeri, che piegano il Monza con McKennie e Nico Gonzalez. Il gioco continua a non vedersi, ma si avvicina la zona Champions.
Non si e’ visto qualcosa di nuovo, ma ciò che c’è nel presente basta alla Juventus per piegare il Monza.
I bianconeri, spuntati a centrocampo, vincono 2-1 con grande fatica e con qualche affanno, lasciano i brianzoli desolatamente all’ultimo posto e sempre più in crisi.
Due sono i sorrisi per Thiago Motta, che guarda dalla panchina il secondo gol, in una settimana, di Nico Gonzalez.
L’argentino, pienamente recuperato, ha vivacizzato l’attacco, raddoppiando il primo gol firmato McKennie.
Proprio l’assist per l’americano e’ arrivato dalla seconda nota lieta di serata: Teun Koopmeiners.
Anche l’olandese, nel suo piccolo, e’ entrato nel tabellino, con il corner battuto per il guizzo decisivo dell’ex Schalke 04.
Paura, tuttavia, al 46′, quando i tifosi non hanno più rivisto rientrare in campo l’ex Atalanta, colpito da un fastidio all’adduttore.
Nelle prossime ore si avrà una risposta, con Thiago Motta a trattenere il respiro.
La vittoria e’ arrivata, in stile Juventus 2024/2025. Sporca e faticosa, ma i tre punti valgono il -3 dal quarto posto.
La strada per il bel gioco e’ ancora lunga, ma intanto il tecnico italo-brasiliano vede ingranare, poco a poco, il suo mercato estivo.
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