Serie A
Inter, Acerbi una sicurezza nonostante gli anni

Il difensore dell’Inter Francesco Acerbi si è confermato di essere una colonna della difesa nerazzurra nonostante i 37 anni, davanti anche al CT Spalletti.
Il difensore dell’Inter Francesco Acerbi si è confermato di essere una colonna della difesa nerazzurra, nonostante abbia ormai circa 37 anni, anche nella partita di sabato contro l’Udinese, davanti al CT della Nazionale Luciano Spalletti, che potrebbe farlo rientrare nel giro azzurro.

Inter’s Francesco Acerbi portrait during italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs Inter – FC Internazionale (portraits archive) at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, May 03, 2023 – Credit: Ettore Griffoni
Inter, Acerbi colonna della difesa nerazzurra nonostante i 37 anni, Spalletti potrebbe farlo rientrare nel giro azzurro
Nella difesa dell’Inter che si dimostra la più solida in campionato ma anche in Champions League, oltre al portiere Sommer c’è un altro giocatore che sta dimostrando la sua validità nonostante l’età piuttosto avanzata, ovvero Francesco Acerbi, che nella difesa nerazzurra si è ritrovato ad essere uno dei migliori anche nella partita di sabato contro l’Udinese.
L’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca, con ben 12 anni di differenza dal suo marcatore difensivo, ovvero Acerbi, ha avuto parecchi problemi per cercare un modo di impensierire Sommer, visto che Acerbi gli ha lasciato poco spazio. Tutto questo è avvenuto davanti gli occhi di Luciano Spalletti: il CT della Nazionale era presente sabato in tribuna a San Siro, dovrà ricredersi della scelta fatta durante le convocazioni per gli impegni di Nations League contro la Germania dove aveva escluso il difensore nerazzurro, che ora potrebbe rientrare nel giro della Nazionale.
Per ora Acerbi pensa ai prossimi impegni con l’Inter, incominciando da quella con il Bayern Monaco in Champions League dove affronterà un certo Harry Kane, capocannoniere della Bundesliga con ben 22 gol, quindi un avversario abbastanza tosto per il difensore nerazzurro, che guida una delle migliori difese della massimo torneo continentale, solo 2 gol in 10 partite.
Ma ci sarà anche la doppia sfida di Coppa Italia nel derby con il Milan, una sorta di rivincita della Supercoppa italiana. Quindi un vero tour de force per il 37enne difensore nerazzurro, che si sta ancora dimostrando una validissimo difensore, tanto che il presidente Marotta lo ha fatto rinnovare sino alla prossima stagione.
Serie A
Roma-Milan 1997/98, disastro rossonero all’Olimpico

Domenica sera si gioca Roma-Milan, una classica degli anni ’90 con un precedente nella stagione 1997/98, con un 5 a 0 che segnò la fine di Capello al Milan.
Domenica sera si gioca Roma-Milan, che negli anni ’90 vanta un precedente di non poco conto, esattamente nella stagione 1997/98 dove i rossoneri persero addirittura 5 a 0 all’Olimpico, una totale disfatta che segnò la fine della seconda avventura milanista di Fabio Capello.
Roma-Milan 1997/98, un secco 5 a 0 dei giallorossi che segnò la fine della seconda avventura in panchina in rossonero di Fabio Capello
Domenica sera si gioca Roma-Milan, una partita che ovviamente era classica negli anni ’90, andiamo rivivere un precedente senz’altro storico per certi versi, quello della stagione 1997/98, giocatosi all’Olimpico il 5 maggio 1998, un secco 5 a 0 dei giallorossi allenati da Zdenek Zeman che valse la qualificazione matematica alla Coppa UEFA, per i rossoneri ennesima disastrosa prova che fu la fine della seconda avventura nella panchina rossonera di Fabio Capello.
Si giocò pochi giorni di distanza dal ritorno della finale di Coppa Italia, dove il Milan perse contro la Lazio all’Olimpico per 3 a 1, per i rossoneri l’unica strada per poter ancora sperare in qualche chance europea era solo il torneo Intertoto, allora anticamera della Coppa UEFA. Pochissimo per una squadra partita con ben altri obiettivi, e con il ritorno dei grandi successi rossoneri come appunto Fabio Capello.
La Roma era invece lanciatissima per la qualificazione europea, che quella partita contro i rossoneri diede la matematica certezza. Dopo appena 16 minuti giallorossi in vantaggio con Candela, un secco tiro a volo che fece secco Rossi. Manco 4 minuti ed arriva il raddoppio firmato Di Biagio su calcio di rigore. Al 28′ minuto 3 a 0 giallorosso firmato sempre da Di Biagio, con un morbido tiro da fuori area.
La squadra di Zeman sembrava un martello pneumatico, con i rossoneri incapaci di reagire, 4 a 0 arrivò al 39′ minuto con Paulo Sergio. 4 a 0 all’intervallo, con un Capello nervoso che camminava su e giù dalla panchina dell’Olimpico. Nella ripresa da segnalare solo la rete del definitivo 5 a 0 firmata da Delvecchio al 82′ minuto.
Il fischio finale di Farina era per i rossoneri una sentenza: secondo anno fuori dalle coppe, persino dall’Intertoto dove si qualificarono Sampdoria e Bologna, e fine della seconda avventura di Capello al Milan. Mentre la Roma di Zeman con questa prestazione maiuscola si qualificò alla Coppa UEFA, merito di quella giovane squadra che sarebbe arrivata grandi traguardi.
Serie A
Juventus, si rivede Bremer: Mondiale per Club nel mirino

La Juventus è pronta a ritrovare Gleison Bremer. Il difensore brasiliano, in recupero dall’infortunio subito al ginocchio, è al lavoro per esserci al Mondiale per Club.
La Juventus è pronta a ritrovare Gleison Bremer. La lunga assenza del difensore brasiliano, fuori dallo scorso 2 ottobre nella gara contro il Lipsia per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio, è stata accusata pesantemente dai bianconeri in questa stagione. È apparso evidente come la retroguardia bianconera, dopo un’ottimo avvio di stagione, abbia risentito dell’assenza del leader del reparto arretrato. Ma, dopo mesi in cui Bremer ha potuto solo guardare i suoi compagni giocare, il brasiliano è quasi pronto a riprendersi il posto al centro della difesa della Juventus.
Come riportato da Sky Sport, oggi al centro sportivo della Continassa Gleison Bremer è tornato a lavorare con il pallone sul campo. Ovviamente il calciatore è ancora lontano dalla forma migliore, ed Igor Tudor non potrà averlo a disposizione per le ultime due gare di campionato. L’obiettivo dello staff medico della Juve è quello di recuperare Bremer per l’inizio del Mondiale per Club. Il prestigioso torneo, a cui i bianconeri partecipano assieme all’Inter, avrà inizio negli Stati Uniti il prossimo 15 giugno.
Con un mese di duro lavoro in programma, il brasiliano potrebbe tornare a giocare da titolare il 19 giugno, nella gara di apertura della Juventus contro l’Al-Ain.
Serie A
Napoli, accadde oggi: si torna in Champions dopo 21 anni

Oggi, 14 anni, Napoli e Inter si affrontavano per la 37a giornata della Serie A 2010/11. Un match point per il ritorno in Champions della banda Mazzarri.
La stagione 2010/11 si può considerare una delle stagioni migliori dell’era De Laurentiis. Già l’anno precedente, gli azzurri provarono una rincorsa per la Champions, ma si dovettero accontentare dell’Europa League.
Nella stagione di cui parliamo adesso invece, la piazza sognò addirittura lo Scudetto, parola che non veniva pronunciata dai tempi di Maradona. Il Tricolore lo vincerà il Milan, ma la stagione di Mazzarri, Cavani e soci è comunque da incorniciare.
Napoli-Inter, 15 maggio 2011
La domenica precedente, i Partenopei hanno il primo match point per la Champions a Lecce: ma i padroni di casa vincono 2-1. Le ultime due partite sono contro Inter e Juve, ma non ci sarà Cavani, vista la sua espulsione a Lecce. Per la Champions basta un punto, ma non bisogna più fare errori.
Al San Paolo arriva un Inter già in Champions ma che vuole comunque ulteriormente posticipare la festa Partenopea. Mazzarri decide di schierare Lavezzi come punta al posto dello squalificato Cavani, con dietro a lui Hamsik e Zuniga.
La partita parte a ritmi lenti, ma il primo gol lo trovano gli ospiti con Eto’o dalla distanza (13′). Gli azzurri provano a reagire e piano piano cominciano ad attaccare di più, sfiorando il pareggio con Hamsik e Zuniga.
Negli ultimi minuti, sembra l’Inter ad essere in controllo con diverse occasioni (compreso un palo di Maicon). Ma allo scadere del primo tempo arriva il pareggio Partenopeo firmato Zuniga (46′): il gol fa impazzire tutto il San Paolo.
Nella ripresa, i padroni di casa partono forte e sfiorano diverse volte il vantaggio, con Zuniga che va vicino anche alla doppietta. Verso la fine la partita cala di intensità con le due squadre che sembrano accontentarsi del pareggio.
Al fischio finale, esplode la festa: il Napoli, dopo 21 anni, è in Champions League. E pensare che da settembre 2004 a maggio 2006, questa squadra giocava in Serie C.
Una qualificazione più che meritata ottenuta da una squadra che non ha mai mollato quando contava, trascinata dai gol di Cavani, dalle giocate di Hamsik e Lavezzi e tante altre cose.
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