Possiamo fingere quanto vogliamo, addurre a scuse e utilizzare il noto “non abbiamo niente da perdere” ma la verità è che lo spettro di Istanbul grava sul tifoso nerazzurro dal momento in cui è finito il ritorno dell’euroderby.
E proprio per questo il risultato di stasera assume un valore, se possibile, ancora maggiore.
L’Inter, da grande squadra, concentra i suoi sforzi, fisici e mentali, solo sul match contro la Fiorentina, reagendo alle inevitabili difficoltà come il top club che ormai può vantarsi di essere.
I Viola colpiscono subito e l’Inter, piuttosto che crollare come successo in passato, fa salire in cattedra i suoi top player.
Brozovic, Çalhanoğlu, Barella, Lautaro Martínez per dirne solo alcuni.
I fiori all’occhiello dell’organico di Inzaghi e i fautori del quarto titolo dell’era dell’allenatore piacentino a San Siro.
Adesso un passo alla volta, prima c’è da ipotecare la qualificazione alla Champions League.
E poi si potrà provare a vivere un sogno.
Ma questo sarà domani, ora godiamoci il momento.
Non c’è attimo come il presente.
Aggiornato al 10/01/2025 16:10
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