Serie A
Inter, Adriano: “Il Derby? Emozionante, ma occhio al Milan. Su Lautaro…”
L’ex bomber nerazzurro ha raccontato le sue sensazioni in vista della stracittadina tra Inter e Milan, parlando dei suoi ricordi personali.
Cresce l’attesa per il primo derby di questa stagione di Serie A, quello tra Inter e Milan, in programma alle 20:45. Proprio di questa stracittadina ha parlato a La Gazzetta dello Sport Adriano, l’ex Imperatore nerazzurro.
“Il derby è una partita incredibile”
“L’attesa della partita è il clima a San Siro è qualcosa di unico. L’ultima volta che ho visto un derby dal vivo è stato nel 2022, quando gli stadi avevano appena riaperto a capienza completa dopo l’emergenza Covid-19. Lì ho capito quanto questa Inter poteva essere forte, con un allenatore ispirato come Inzaghi alla guida.”
“L’Inter deve provare a vincere la Champions League”
“Non riesco a vedere tutto le partite, quando ci riesco lo faccio in compagnia di qualche amico e mi sale sempre un po’ di ansia. Quasi mi riviene la voglia di scendere in campo. L’Inter sta attraversando un momento storico molto positivo, ed anche in Champions League può dire la sua. A Milano sono stato trattato sempre come uno di famiglia, e i ricordi dolorosi sono alla pari di quelli belli. L’Inter la adoro e la adorerò sempre, contro il Milan e contro ogni squadra.”
“Il Derby del cuore? Il 3-2 del 2005”
“In quel momento stavo molto bene e avevo una grande intesa con Martins. Ricordo tutto di quella partita. Eravamo arrabbiati del pareggio, poi dopo il calcio d’angolo di Veron… il resto lo sapete. Mentre lo racconto ho ancora i brividi se ripenso all’urlo di San Siro.”
“Lautaro? E’ un centravanti illuminato”
“Non ci sarebbe nemmeno bisogno di commentare troppo su di lui. Ma anche Thuram sa il fatto suo. Chi vince il derby? L’Inter è sempre l’Inter, ma attenzione al Milan perché può essere pericoloso.”
Serie A
Inter, Calhanoglu interrompe la striscia di rigori: “Sbagliare fa parte del gioco”
Hakan Calhanoglu, ha fallito il primo rigore in serie A, in Inter-Napoli, dopo una striscia di 19 consecutivi a segno. Queste le parole del turco su Instagram.
Un gol segnato, e il peso di aver sbagliato il rigore decisivo, questo il bottino di Hakan Calhanoglu al termine di Inter–Napoli finita con il risultato di 1-1. Calhanoglu che fino a questo momento era sembrato infallibile dal dischetto, torna a sbagliare un rigore dopo una serie di 17 su 17 dal suo arrivo in Serie A.
Rammarico per Inzaghi, le parole di Calhanoglu
Dopo il pareggio amaro contro il Napoli, Hakan Calhanoglu ha espresso le sue emozioni in un post pubblicato su Instagram. Queste le sue parole: “Il calcio è un viaggio ricco di emozioni. Prima sei sul tetto del mondo, e l’attimo dopo senti tutto il peso della delusione. Speravo veramente di mantenere il mio record positivo di rigori, ma sbagliarne uno fa parte del gioco. Ora si guarda avanti”.
Momento Inter
Il periodo non è dei peggiori, con il pareggio di ieri, i nerazzurri arrivano a dieci risultati utili di fila, 8 vittorie e 2 pareggi, con una situazione in classifica che li vede al quarto posto, al pari di Atalanta, Fiorentina e Lazio, e ad un solo punto dal Napoli capolista. Certo, il Biscione non sembra essere quella capace di dominare in lungo e largo come l’anno scorso ma, tutto sommato, Inzaghi può essere soddisfatto delle prestazioni dei suoi ragazzi fino a questo punto.
Antonio Petrucci
Serie A
Juventus, il procuratore di Weah: “Timothy? Non ho mai avuto dubbi che potesse esplodere”
Tuttosport ha pubblicato oggi un’intervista a colui che è il procuratore di uno dei giovani più promettenti della Juventus: Timothy Weah.
Si chiama Sebastiano Salaroli il procuratore che nell’estate 2023 ha portato a Torino Timothy Weah. Un giocatore classe 2000 che in questa stagione, da solo, ha realizzato 4 gol e 2 assist nell’arco d 8 presenze.
In un’intervista a Tuttosport ha parlato del suo cliente, dei retroscena di mercato e del rendimento con la maglia bianconera.
Juventus, l’intervista a Sebastiano Salaroli
Da oggetto misterioso a idolo dei tifosi e match-winner nel Derby: cosa è cambiato per Weah da un anno all’altro?
“Quest’anno gioca nel suo ruolo, che è quello di attaccante esterno invece che da quinto con compiti difensivi come accadeva nella scorsa stagione. L’attitudine offensiva del gioco di Motta lo premia e lo sta mettendo nelle condizioni ideali per rendere al meglio”.
La Juve, però, l’aveva preso come erede di Cuadrado che faceva l’esterno a tutta fascia…
“Quel ruolo Tim l’ha fatto negli ultimi mesi al Lille per esigenze di squadra, ma l’interpretazione che gli chiedeva Fonseca era prettamente offensiva. In più la tattica è meno esasperata in Francia rispetto alla Serie A. Detto ciò, l’anno scorso è stato comunque utile e importante a Weah per adattarsi al calcio italiano”.
Con l’arrivo di Motta c’è stato invece il salto di qualità.
\”Le consegne tattiche del mister sono più facili da assimilare per uno con le sue caratteristiche. Hanno trovato un bel feeling. Tra l’altro in Nazionale Tim ha sempre fatto bene pure quando le cose con la Juve non giravano al massimo. Negli Usa giocava, però, sempre da esterno alto. Cioè nel suo ruolo. In quella posizione Weah ha gol e assist nei piedi e con Motta ha trovato l’habitat tecnico-tattico ideale per diventare letale per le difese avversarie”.
Juventus, il retroscena di mercato di Weah
È vero che Weah ha preferito la Juve all’Atletico Madrid?
“L’Atletico era molto interessato, questo è vero. Al tempo stesso è giusto dire che Timothy ha sempre avuto le idee chiare sul proprio futuro, dando la precedenza alla Juve. Voleva venire in Italia e, quando lo hanno chiamato i bianconeri, ha accettato subito”.
Si sussurra con lo zampino del padre…
“Tim è molto legato alla famiglia. Ha due genitori di grande spessore umano e culturale, che sono un prezioso punto di riferimento per lui. La scelta di venire alla Juventus è stata sua su consiglio di papà George, che conosceva bene la Serie A e lo riteneva il campionato giusto per la crescita di Timothy. Nonostante il grande passato milanista, suo padre tifa per la Juve, perciò il matrimonio col club bianconero è stato l’ideale sotto tutti i punti di vista”.
Adesso Thiago lo sta provando centravanti. In fondo buon sangue non mente…
“Se l’è cavata bene anche da punta: per caratteristiche all’occorrenza e in caso di necessità può fare pure il falso nove. Tim è un ragazzo sia nel calcio sia nella vita quotidiana molto intelligente. Si applica con dedizione ed è un professionista impeccabile. Quando gli chiedi di fare qualcosa, ci mette sempre il massimo impegno. Il ruolo dove incide di più e può far davvero male agli avversari, però, resta quello di esterno destro d’attacco”.
Su Jonathan David
Questo Weah può diventare un giocatore da doppia cifra di gol e assist?
“Per me ne ha tutte le capacità e potenzialità. Nelle sue corde ci sono 10 gol e 10 assist a stagione. Tim è un ragazzo ambizioso, che alza ogni volta l’asticella e punta sempre a migliorarsi. Quest’anno sta dimostrando in campo quello che sa fare e la costanza di rendimento lo può rendere un grande giocatore. Sta a lui continuare così, ma io non ho mai avuto dubbi sul fatto che sarebbe diventato un giocatore importante per la Juve”.
Lei come intermediario frequenta e conosce bene il mercato francese: Jonathan David può essere il top player giusto per una big di A?
“Senza dubbio. Anzi le dico di più: mi sorprende che un attaccante del genere sia ancora al Lille. Sta facendo bene e segna a raffica da anni. David ha tutto: è veloce, attacca la profondità, ha cattiveria agonistica e, pur non possedendo il fisico di Vlahovic o Osimhen, sa farsi rispettare in area di rigore. Se viene in Italia, 20 gol all’anno li ha in canna…”.
Serie A
Juventus: l’esito degli esami di Adzic
Il centrocampista della Juventus, fermatosi venerdì mattina per un problema all’adduttore, ha sostenuto gli esami. Scopri con noi i tempi di recupero.
Nuovo stop per il giovane serbo, che prima del derby, vinto 2-0 contro il Torino aveva accusato un problema muscolare. Nella giornata odierna il club ha reso noti i tempi di recupero.
Juventus, i tempi di recupero di Adzic
Il giocatore ha sostenuto gli accertamenti presso il JMedical che hanno evidenziato una lesione di basso-medio grado all’adduttore lungo. I tempi di recupero non sono ancora chiaro, con il giocatore che tra 15 giorni sosterrà nuove visite per un quadro clinico più dettagliato. Il giocatore aveva già riportato, nel mese di agosto, una lesione di basso grado al retto femorale.
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