Serie A
Inter, l’amichevole con il Monaco porta in dote il primo infortunio
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Primi segnali interessanti per l’Inter nell’amichevole di livello contro il Monaco. Al termine della gara, però, è arrivata anche la prima brutta notizia per Simone Inzaghi.
Indietro nella preparazione rispetto ai francesi, i nerazzurri sono andati subito sotto 2-0. I ragazzi agli ordini dell’ex tecnico della Lazio sono però stati bravi a rimontare, riaprendo prima i giochi con il gol di Roberto Gagliardini, e pareggiando poi con quello di Kristjan Asllani. Che sta fin qui disputando un ottimo precampionato.
Non solo notizie positive, però, in casa Inter. A fine primo tempo, infatti, Inzaghi ha sostituito Robin Gosens. E nonostante la prova in chiaroscuro, il motivo è stato un altro. Per il tedesco si tratta già del primo stop stagionale.
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Inter, Gosens ai box: subito da valutare
A metterlo K.O. sarebbe stato un problema alla coscia sinistra, che ora ne rallenterà ulteriormente la preparazione. E di fatto il lungo recupero dal doppio infortunio patito la scorsa stagione ai flessori della coscia destra.
Perché in effetti da quando approdato all’Inter, raramente Gosens ha fatto intravedere sprazzi di quanto lo aveva contraddistinto negli ultimi anni all’Atalanta. Ora questo stop, come detto, non farà che complicarne ulteriormente la crescita.
Con l’addio di Ivan Perisic, i nerazzurri hanno deciso di puntare tutto su di lui per la fascia sinistra. Soprattutto considerando che in rosa manca un’alternativa mancina. Ad oggi sarebbe infatti Matteo Darmian il sostituto designato, adattato a piede invertito.
Una situazione insomma non comodissima per l’Inter, che per il precampionato dovrà ora rispolverare anche il sempre in esubero Valentino Lazaro. Per una questione numerica.
Ci sarà allora da capire quanto il nuovo fastidio del tedesco potrà pesare sulle prime settimane della prossima annata. Perché c’è sempre da ricordare che la Serie A partirà tra meno di un mese.
Serie A
Atalanta, un’altra occasione sprecata: solo 0-0 contro il Venezia
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Atalanta, i nerazzurri non sfondano al Gewiss Stadium e falliscono l’aggancio all’Inter. Occhio alla Juventus ora…
L’Atalanta di Gian Piero Gasperini manca ancora l’appuntamento con la vittoria in casa, fermandosi sullo 0-0 contro il Venezia nella 27° giornata di Serie A. Un risultato che lascia i nerazzurri a quota 55 punti, privandoli della possibilità di agganciare temporaneamente l’Inter in vetta alla classifica. Per la quinta volta consecutiva tra campionato e Champions League, il Gewiss Stadium non porta i tre punti alla Dea.
Atalanta-Venezia, l’analisi della partita
Gasperini schiera un tridente offensivo con Lookman, De Ketelaere e Retegui, mentre il Venezia si affida alla coppia Oristanio-Maric. L’Atalanta parte con poche idee ma cresce con il passare dei minuti: Lookman e Retegui sfiorano il gol, ma il Venezia resiste e spreca un’occasione clamorosa con Zerbin al 25’. Prima dell’intervallo, i nerazzurri colpiscono due legni con Zappacosta e Cuadrado, mentre Carnesecchi salva su Zerbin.
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JUAN CUADRADO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa la squadra di Gasperini spinge, ma la precisione sotto porta continua a mancare. De Ketelaere e Retegui sciupano buone occasioni, mentre i cambi non cambiano l’inerzia del match. Nel finale, Lookman calcia alto da pochi passi e Yeboah manca il colpo del possibile colpaccio per il Venezia. Dopo qualche scintilla tra Lookman e Kike Perez, entrambi ammoniti, il triplice fischio sancisce un pareggio amaro per la Dea, che rimane a secco di vittorie casalinghe e vede sfumare un’importante chance di classifica, forse “la più importante”…
Serie A
Juventus, Chiellini: “Nel 2015 vivemmo una situazione simile. Allegri? Ne ho apprezzato la leggerezza che aveva nell’allenare…”
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L’ex difensore della Juventus Giorgio Chiellini è stato ospite dell’Università Luiss di Roma, dove è stato intervistato brevemente in merito al momento dei bianconeri
A seguire l’intervista completa
Juventus, Chiellini: “Non è stato facile essere capitano”
IL FUTURO
“A Los Angeles ho lasciato il cuore, non so quando ma tornerò. Però volevo dare stabilità alla mia famiglia e rientrare a Torino, non precludo nulla ma mi vedo ancora lì per tanti anni”.
MOMENTO NEGATIVO
“Nel 2015 abbiamo vissuto qualcosa di simile. Partimmo malissimo e ad ottobre ci fu la sconfitta in casa del Sassuolo, dove fui anche espulso. Quello era un periodo di scarsa lucidità e in quel momento fu determinante Buffon a spingerci a tirare qualcosa di diverso. Gigi ha dei valori che ha dentro il cuore, è riuscito a toccare le corde giuste di tutti e a farci tornare sulla retta via. Poi oltre a quello c’è il lavoro quotidiano, però quello che ha riacceso l’orgoglio e che ci ha fatto risalire sono state le sue parole”.
RAPPORTI UMANI
“Io ho sempre cercato di essere un esempio di dedizione, costanza, abnegazione e resilienza per i miei compagni, soprattutto per quelli più giovani. Ho sempre puntato ad avere il rispetto di tutti per quello che facevo, ancora prima per ciò che dicevo. In un ambiente come il nostro, dove si viaggia a duemila all’ora, è importante partire dalle basi e instaurare un ottimo rapporto umano con tutti. Ogni tanto può capitare un confronto in pubblico, soprattutto in situazioni di emergenza, ma è specialmente in privato che si risolvono i problemi”.
GUIDA E CAPITANO
“Per quanto mi riguarda, dopo aver superato i 30 anni, non è stato facile rappresentare 25 persone, di differente età, cultura e provenienza, anche se tutti con lo stesso obiettivo che poi era quello della società. Ma non è facile se pensiamo che giocano solo 11 calciatori su 25, meno della metà, e che spesso ci sono delle gerarchie da rispettare. Poi ogni anno nella rosa ne cambiavano 7-8 e spesso si ripartiva da zero. Essere il tramite tra vecchi e nuovi non era facile, cercavo il più possibile di capire le persone per estrarre da loro il meglio”.
ALLEGRI
“Di lui ho apprezzato la leggerezza nell’essere allenatore e nel farsi scivolare addosso quel che capitava. È stato bravo a non appesantire un mondo già pesante e pieno di pressioni. Ha dato fiducia e libertà alla squadra pur pretendendo tanto da tutti. Ti dà tanto ma ti controlla, anche a livello umano è riuscito a capire subito i valori della Juve pur non avendoci mai giocato. È cresciuto tanto come persona, ha studiato per migliorarsi ed essere adatto al ruolo di allenatore nel Cagliari, Milan e nella Juve per fare suoi certi valori. Ero l’unico che capiva le sue battute in livornese e dovevo tradurle agli stranieri ma anche agli italiani”.
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Milan, Italy. 19/03/2023. Italian SerieA Football Championship. Inter VS Juventus 0-1. Massimiliano Allegri, coach Juventus.
Serie A
Serie A, il punto sui bilanci: 13 club in rosso
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Serie A, la situazioni bilanci è disastrosa: 13 club su 20 sono in rosso. Ecco le situazioni più critiche nel dettaglio.
La Serie A conclude la stagione con un bilancio in forte rosso: tredici squadre su venti hanno registrato perdite, riflettendo le difficoltà economiche del calcio italiano.
L’analisi dei bilanci al 30 giugno 2024 (o al 31 dicembre 2023 per i club che seguono l’anno solare) evidenzia i risultati peggiori per Juventus, Roma e Monza.
Rossi in Serie A: Juventus e Roma
La Juventus ha chiuso con un passivo di 199 milioni, dopo un quadriennio difficile segnato da tre ricapitalizzazioni per un totale di 900 milioni da parte degli azionisti, con Exor in prima linea.
Anche la Roma si trova in una situazione critica, con una perdita di 81 milioni. Sotto la guida di Dan Friedkin, il club ha registrato un bilancio costantemente in negativo, con un deficit complessivo di 589 milioni.
Le perdite sono state compensate dall’imprenditore statunitense, che ha investito 958 milioni nel club, ma la gestione finanziaria rimane squilibrata: nel 2023-24, gli stipendi hanno assorbito il 73% dei ricavi, mettendo a dura prova le finanze giallorosse.
I club più virtuosi
In un contesto economico complesso, emergono le eccezioni di Atalanta e Milan. Il club bergamasco ha chiuso l’ottavo bilancio consecutivo in attivo, con un utile di 12 milioni nel 2023-24, grazie anche alla vittoria in Europa League.
Il Milan, dal canto suo, conferma la propria solidità finanziaria con due esercizi positivi consecutivi: +6 milioni nel 2022-23 e +4 milioni nel 2023-24.
A riportare tali dati è La Gazzetta dello Sport.
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