Serie A
Inter – Atalanta 4-0, Thuram e Barella si divertono e mettono il poker | Le pagelle nerazzurre
Inter-Atalanta 4-0, non c’è partita a San Siro, i nerazzurri vincono in agevolezza grazie a un doppio Thuram. Barella firma un gol d’autore fuori area. Le pagelle nerazzurre.
Sommer 6: pochi tocchi ed essenziali, tra retropassaggi e rinvii da fondo campo.
Pavard 7: di sicurezza in quelle poche volte in cui l’Atalanta prova a rendersi pericolosa. E’ ancora macchinoso per la condizione fisica non al 100%, ma ci sta.
Acerbi 6,5: Retegui non e’ un cliente facile, lo argina con mestiere e nemmeno con troppa difficoltà.
Bastoni 6,5: classica prestazione offensiva di spessore, anche perché là dietro la Dea non e’ molto pericolosa (dal 61′ Carlos Augusto 6: entra a gara già chiusa).
Darmian 6,5: non spicca come Barella e Thuram, ma il suo lavoro e’ solo meno appariscente.
Barella 8: raddoppia l’autogol di Djimsiti con una magia delle sue. Ha questi colpi nel suo repertorio, e lo sa bene, quindi ci prova se ne ha occasione (dal 79′ Frattesi sv).
Calhanoglu 7: ordinato e sempre sul pezzo, disegna le solite geometrie tra le linee della mediana (dal 61′ Asllani 6: ingresso per mettere minuti nelle gambe).
Mkhitaryan 7: non c’è bisogno della sua versione più robusta, anche nelle serate più tranquille fa il suo in maniera egregia.
Dimarco 6: poco visibile e chiamato in causa a singhiozzo, ma la sufficienza c’è tutta.
Thuram 8: dopo alle 270′ fa capire di essere sempre sulla melodia dello scorso anno. Fisico e due gol, gran protagonista della serata (dal 79′ Taremi sv).
Lautaro 6: utile ai compagni più che a se stesso. Zero gol ma molto movimento (dall’83’ Arnautovic sv).
Simone Inzaghi 7: non c’è partita dal 1′ al 90′, la condizione atletica e’ ancora approssimativa, ma la squadra sta entrando in condizione rapidamente. Poker e Dea senza scampo.
Serie A
Milan-Venezia, le formazioni ufficiali
Milan-Venezia è il posticipo del Saturday Night della quarta giornata della Serie A 2024/2025. I rossoneri ospitano i lagunari a San Siro.
“Sono sempre sotto pressione” e “non cambio le mie idee“. Sono i momenti salienti della conferenza stampa che Paulo Fonseca ha rilasciato prima di Milan-Venezia. Il tecnico portoghese ha glissato, affermando che la pressione sia “normale” poiché “ogni allenatore è costantemente sotto esame“.
Se questo è vero, è altrettanto vero che c’è una grossa differenza fra l’essere sotto esame e l’esser stati delegittimati da buona parte dell’ambiente rossonero. Uno scetticismo aprioristico, basato su preconcetti (sedimentati nell’inconscio collettivo rossonero ancor prima del suo arrivo) e corroborato dai risultati.
Risultati che, però, sono paradossalmente quasi secondari rispetto all’espressione corale della squadra. E qui arriviamo al secondo main topic della conferenza. Fonseca non ha intenzione di cambiare il proprio modo di lavorare. Questo perché è arrivato al Milan per farlo giocare in un certo modo e soprattutto è stato assunto proprio affinché facesse giocare il Milan in un certo modo.
La dirigenza rossonera voleva un allenatore come lui, ma probabilmente non lui. Il portoghese è un ripiego e lo spogliatoio lo ha percepito, ancor prima delle discrepanze tecnico-tattiche. E’ fisiologico per un nuovo allenatore chiedere tempo, ma la legittima richiesta deve essere supportata dalla visione di un qualcosa.
Se una squadra fa intravedere la mano dell’allenatore, anche solo a tratti, allora la richiesta di maggiore tempo diventa legittima, altrimenti è mero oltranzismo. La sensazione è che questo Milan e Fonseca non siano compatibili e anche la proprietà sembra averlo capito, tanto da aver appiccicato già una data di scadenza sulla sua esperienza meneghina. Le prossime tre partite saranno decisive e due di queste sono contro Liverpool e Inter.
Se non è una condanna a morte questa, poco ci manca. Tradotto: se Fonseca fa un miracolo allora lo teniamo, altrimenti per noi è già fuori. Un matrimonio, parso sin da subito innaturale, nato male e destinato a finire peggio. Un successo stasera contro il Venezia servirebbe solo ad allungare inutilmente l’agonia, a meno ché il Milan targato Fonseca non si ritrovi tutto assieme e all’improvviso: ipotesi abbastanza irrealistica.
Milan-Venezia, le formazioni ufficiali
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Abraham. Allenatore: Fonseca.
VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Schingtienne; Candela, Duncan, Nicolussi Caviglia, Zampano; Oristanio, Busio; Pohjanpalo. Allenatore: Di Francesco.
Serie A
Como-Bologna, Iling: “Siamo una buona squadra, ma il calcio è fatto di momenti. Su Italiano…”
Finisce con un pareggio di 2-2 il match Como-Bologna allo stadio Giuseppe Sinigaglia, quarta giornata di Serie A ricca di emozioni.
La partita è appena incominciata quando, al 5′ per un errore grave difensivo, arriva l’autogol di Nicolò Casale. Il Bologna è già sotto di un gol.
Nel secondo tempo la situazione della squadra di mister Italiano peggiora. Dopo un’attenta valutazione del Var, al 53′ viene convalidato il gol del raddoppio del Como: Patrick Cutrone riceve palla e trova l’angolino destro.
Quando l’esito della partita sembrava ormai certo, al 76′ Santiago Castro, senza pensarci troppo, butta la palla in rete riuscendo a riaccendere le speranze della sua squadra.
Siamo nei minuti di recupero quando l’esterno inglese, Samuel Iling Junior, strappa il pareggio e la partita finisce con un turbolento 2-2.
Dispiacere per la squadra di Fabregas per le tante occasioni avute, gli ospiti invece possono gioire: si rubano un punto che sembrava ormai perso.
Como-Bologna, le dichiarazioni dell’ex-Juve Iling-Jr
L’autore del 2-2, Samuel Iling Junior, ha commentato la partita alla fine del match: “Siamo una buona squadra, nel calcio ci sono momenti di difficoltà. Dobbiamo stare insieme e andare avanti con la testa giusta e lo spirito giusto, mercoledì c’è un’altra partita e dobbiamo essere più cattivi di oggi. Italiano mi ha chiesto di provare a cambiare la partita, era motivato. La stagione è lunga e dobbiamo sempre guardare in avanti.”
Serie A
Lazio, Noslin: “Con il Verona gara speciale per me”
Lazio-Hellas Verona non è una partita qualunque per Tijjani Noslin. L’esterno olandese ne parla in conferenza stampa alla vigilia del match.
L’esterno olandese, trasferitosi nella Capitale nel corso dell’ultima sessione di calciomercato, ha parlato in conferenza stampa di numerose tematiche. Fra queste, l’affrontare la sua ex squadra. Gli Scaligeri l’hanno prelevato nel calciomercato invernale della stagione 2023-2024 dalla formazione olandese del Fortuna Sittard.
Lazio, Noslin: “Con il Verona gara speciale per me”
Noslin spiega: “Sarà una partita difficile. Loro sono partiti bene e hanno fiducia, noi però giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi e dobbiamo fare di tutto per conquistare tre punti fondamentali per la classifica. Inizialmente non è stato facile, mi sono dovuto adattare a ogni aspetto di un grande club come la Lazio. Il mister, il suo staff e tutti i compagni di squadra mi aiutano quotidianamente. Voglio migliorare e fare la differenza, come quando giocavo a Verona. Sono sicuro che continuando a lavorare ci riuscirò. Ho poi la fortuna di potermi allenare con calciatori importanti, dai quali posso imparare molto”.
Noslin parla poi di come sarà affrontare la sua ex squadra. Con gli Scaligeri, Noslin ha esordito in Serie A, trovando 5 gol in 17 presenze. L’esterno olandese ha aggiunto: “Contro il Verona sarà davvero speciale per me. Ho vissuto mesi bellissimi a Verona, conquistando una salvezza indimenticabile. Troverò tanti ex compagni di squadra che sento ancora oggi. Non vedo l’ora di affrontarli”.
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