Serie A
Inter, Bastoni squalificato: Inzaghi rispolvera il gregario

La squalifica di due giornate comminata a Bastoni costringerà l’Inter a rivedere le gerarchie in difesa, con all’orizzonte una staffetta scontata.
Contro Napoli e Sassuolo l’Inter dovrà fare a meno di Alessandro Bastoni. Il difensore nerazzurro, infatti, è stato fermato dal giudice sportivo per frasi ingiuriose rivolte agli Ufficiali di gara al termine del derby di sabato contro il Milan.
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Una tegola non da poco per Simone Inzaghi, che sarà costretto a rinunciare al difensore in due sfide chiave per il campionato dell’Inter, dovendo rispondere immediatamente alla sconfitta patita nella stracittadina. Per questo si stanno studiando le alternative, o meglio, l’alternativa.
La soluzione d’emergenza, infatti, ha un nome e un cognome: Danilo D’Ambrosio. L’ex Torino è il naturale sostituto di Bastoni, ma soprattutto è la sicurezza su cui si poggia l’Inter per tenere salda la retroguardia per i prossimi 180 minuti. Al numero 33, quindi, saranno consegnate le chiavi del centro-destra nerazzurro, chiamato a non far rimpiangere Bastoni.
Serie A
Fiorentina, Commisso lavora sulla clausola di Kean

Fiorentina, con 22 gol stagionali e una clausola valida solo due settimane a luglio, l’attaccante viola è il gioiello più ambito del mercato. Commisso e Palladino sognano di trattenerlo, ma l’estate si preannuncia infuocata.
A volte una clausola rescissoria può essere una garanzia, un’arma di difesa, un patto implicito tra società e giocatore. Altre volte, può trasformarsi in un peso, quasi uno spettro che aleggia nei corridoi del centro sportivo. È questo il caso di Moise Kean e della Fiorentina, che da un lato gode del miglior rendimento della carriera del centravanti azzurro, ma dall’altro teme di perderlo proprio nel momento in cui è diventato imprescindibile.
Con 22 gol stagionali messi a segno tra Serie A e coppe, Kean si è rilanciato come uno dei profili più interessanti del calcio europeo. La rinascita in maglia viola ha sorpreso molti, ma non chi conosceva il potenziale – mai del tutto espresso – dell’ex Juventus. Ora però, a far tremare Firenze è quella clausola da 52 milioni di euro, attiva soltanto dal 1° al 15 luglio.

Moise Kean ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Una cifra importante che rappresenta anche un’occasione alla portata di molti club di Premier League, dove le risorse economiche e la fame di attaccanti fanno gola. Arsenal, West Ham, Newcastle sono solo alcuni dei nomi accostati al talento classe 2000.
Fiorentina, le parole di Commisso
Ma Firenze, oggi, è casa. Lo dice anche il presidente Rocco Commisso, che non ha rinunciato a un tocco di ironia:
“Kean? Speriamo che voglia restare visto che sta molto bene a Firenze. Io sono 50 anni che sto con mia moglie, se ti trovi bene perché andare via?” ha dichiarato a La Domenica Sportiva, sottolineando il legame tra l’attaccante e l’ambiente gigliato.
“È un ragazzo timido, parla poco, ma un giorno ci parlo io. Vediamo se lo convinco…”
Serie A
Napoli, McTominay tocca quota 8 gol

Scott McTominay brilla con il Napoli: 8 gol in Serie A nella sua prima stagione, un acquisto da 30 milioni di euro ha dato i suoi frutti.
Scott McTominay ha rapidamente conquistato i tifosi del Napoli, dimostrando il suo valore in campo. Arrivato dal Manchester United per una cifra complessiva di 30 milioni di euro, il centrocampista scozzese ha segnato 8 gol nella sua prima stagione in Serie A. Questa performance non solo conferma le sue qualità, ma sottolinea anche l’ottima operazione di mercato condotta dal club partenopeo.
Un acquisto strategico per il futuro del Napoli
L’acquisto di McTominay rappresenta una mossa strategica per il Napoli, che ha saputo investire su un giocatore con grande potenziale e capacità di adattamento. La sua presenza a centrocampo ha aggiunto dinamismo e solidità alla squadra, contribuendo in modo significativo ai successi stagionali del club. Con prestazioni di questo calibro, McTominay si candida a diventare una delle colonne portanti del Napoli nei prossimi anni.
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Fonte: l’account [X di Fabrizio Romano](https://x.com/FabrizioRomano)
🔵🏴 Scott McTominay has reached 8 goals in his first Serie A season with Napoli.
Excellent impact after move worth €30m package from Manchester United last summer. pic.twitter.com/K9n8neeYYX
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 14, 2025
Serie A
Serie A, è sfida vera: Inter e Napoli divise da soli 3 punti a 6 giornate dalla fine

Serie A, la corsa scudetto entra nel suo vivo con una volata rara nella storia recente del campionato italiano. Dopo il 32° turno, i nerazzurri restano in testa ma il Napoli insegue a ritmo serrato.
A sei giornate dal termine, la Serie A 2024/2025 si prepara a vivere una delle sue volate più appassionanti degli ultimi vent’anni. L’Inter di Simone Inzaghi guida la classifica con tre punti di vantaggio sul Napoli, che non molla e continua a inseguire con determinazione. È questa la fotografia scattata al termine della 32ª giornata, una situazione che ricorda poche ma intense stagioni passate, in cui il destino dello scudetto si è deciso solo all’ultimo respiro.
Serie A, quando la corsa scudetto si fa intensa
Non è frequente, infatti, che il campionato arrivi a questo punto con due squadre ancora così vicine. Nell’era recente della Serie A, caratterizzata spesso da dominazioni nette o da cambi di leadership più diluiti nel tempo, il distacco minimo tra prima e seconda a sei giornate dalla fine è una rarità. L’ultimo precedente simile risale alla stagione 2021/2022 quando il Milan di Pioli era in testa con due punti sull’Inter, in un duello risoltosi solo all’ultima giornata.
Per trovare un’altra rincorsa così serrata bisogna tornare al 2011/2012, quando la Juventus di Antonio Conte – alla sua prima stagione sulla panchina bianconera – contese il titolo al Milan, ribaltando la classifica nelle ultime settimane.

ANTONIO CONTE SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tuttavia, il vero caso limite, ancora inciso nella memoria collettiva del tifo italiano, è quello del campionato 2001/2002 quando, a sei giornate dalla fine, l’Inter era in testa, con un punto sulla Juve. Il finale fu tragico per i nerazzurri, culminato con il famigerato 5 maggio e la clamorosa rimonta bianconera che valse lo scudetto.
Uno sguardo alle statistiche conferma quanto rara sia questa situazione. Analizzando i campionati dal 2006/2007 a oggi (escludendo i tornei influenzati da Calciopoli per attendibilità dei dati), in ogni stagione la squadra in testa alla 32ª giornata ha poi conquistato il titolo. Una costanza quasi matematica che fa sorridere i tifosi dell’Inter ma, forse, fa anche toccare ferro Inzaghi, consapevole che ogni eccezione ha un inizio.
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