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Serie A

Inter, Calhanoglu interrompe la sua serie d’oro dal dischetto: ecco da quanto durava

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Inter, Hakan Calhanoglu torna a sbagliare un calcio di rigore dopo più di un anno dall’ultima volta. Il turco, tuttavia, ieri sera ha realizzato comunque un tiro dagli undici metri.

Un anno e quattro mesi dopo, Hakan Calhanoglu torna a sbagliare un calcio di rigore.

Il regista dell’Inter, impegnato ieri sera nella sfida tra la sua Turchia e l’Islanda, si e’ fatto annullare un gol su tiro dagli undici metri per doppio tocco del pallone.

Successivamente, tuttavia, su assegnazione di nuova massima punizione, Calhanoglu ha trafitto Valdimarsson.

Si conclude, così, una serie che restava aperta da giugno 2023, giorno in cui, contro il Galles e sempre con la maglia della Turchia, avvenne l’ultimo errore dal dischetto per il numero 20 dell’Inter.

 

Serie A

Roma, il futuro di Paredes e quel post sui social…

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Roma, Leandro Paredes sembra sempre più orientato al rientro verso il ritorno al Boca Juniors e un indizio social sembra aver svelato il futuro del centrocampista giallorosso.

Il futuro di Leandro Paredes sembra ormai sempre più legato al suo ritorno in Argentina, con indizi che si moltiplicano sui social e tra le dichiarazioni di chi gli è vicino. Nella giornata di ieri, Daniel Paredes, padre del giocatore, ha alimentato le speculazioni con una storia su Instagram, ripubblicando un post di una pagina di tifosi in cui appare Leandro con la maglia gialloblù del Boca Juniors e un’indicativa data: 2025. Un dettaglio che sembra essere un chiaro spoiler su ciò che potrebbe accadere al termine della stagione.

Roma

 

Roma, che si fa con Paredes?

Leandro Paredes, classe 1994, è stato una pedina fondamentale per l’ex tecnico della Roma Daniele De Rossi, ma con l’arrivo di Ivan Juric la sua posizione in squadra è cambiata, trovandosi sempre più ai margini del progetto. Nonostante abbia giocato 5 partite in questo inizio di stagione tra Europa League e Serie A, solo 2 di queste sono state da titolare.

Le speculazioni su un suo possibile ritorno al Boca Juniors non sono nuove: il centrocampista argentino non ha mai nascosto il desiderio di concludere la sua carriera nel club del suo cuore, dove è cresciuto calcisticamente prima del trasferimento in Europa. Il suo attuale contratto con la Roma scadrà il 30 giugno 2025, ma prevede un rinnovo automatico in base al numero di partite giocate e agli obiettivi raggiunti dalla squadra. Se le condizioni per il rinnovo non verranno soddisfatte, il post di Daniel Paredes potrebbe rivelarsi una conferma di ciò che avverrà: l’addio alla Roma e il ritorno al Boca.

Per ora, la stagione è ancora lunga, ma la prospettiva di vedere Paredes tornare a vestire la maglia del Boca nel 2025 sembra sempre più concreta.

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Serie A

Juventus, Di Canio: “Mi farei prestare Zirkzee”

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Milan, Zirkzee

L’ex giocatore della Juventus Di Canio si è espresso ai microfoni di Tuttosport mettendosi nei panni della società bianconera: “prenderei in prestito Zerkzee”.

Paolo Di Canio ha rilasciato un’intervista a Tuttosport nella quale ha argomentato ciò che avrebbe fatto lui se fosse stato parte della dirigenza bianconera.

Ha sostenuto: “A gennaio è difficile trovare un’opportunità, gli attaccanti buoni non te li danno. Però mi farei prestare Zirkzee dal Manchester United. Tanto lì stanno facendo da qualche anno scelte folli e non funziona niente, nemmeno Zirkzee”.

In seguito ha analizzato il profilo del giovane attaccante olandese ritenendolo perfettamente calzante al progetto della Juventus, che non può permettersi di giocare senza un centroavanti di riserva: “Sarebbe il profilo perfetto, anche perché consentirebbe a Thiago Motta di avere un attaccante con caratteristiche differenti da Vlahovic. Ma la trattativa la comincerei adesso: un prestito con magari la possibilità di riscattarlo: Zirkzee non è un realizzatore devastante, non è uno da 25 gol, ma fa giocare bene gli altri. Non può esistere che la Juve sia senza un’alternativa al centravanti“.

Juventus

Joshua Orobosa Zirkzee guarda avanti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Di Canio sull’impatto di Douglas Luiz alla Juventus

Oltre al profilo dell’olandese, il giornalista di Sky ha poi voluto analizzare il profilo di un giocatore che sta facendo molto discutere in questo periodo alla Juventus: Douglas Luiz.

Inizialmente, Di Canio aveva parlato molto bene del brasiliano quando arrivò in Italia. Tuttavia, ad oggi, anche lui è rimasto piuttosto deluso dalle prestazioni dell’ex giocatore dell’Aston Villa:

“Avevo detto che la Juve ha preso un top player. E ne sono ancora convinto: semplicemente, quello che ho visto qui è un lontano parente, è irriconoscibile. Al di là della valutazione da 50 milioni di euro, che per me è pure giusta per il livello del calciatore, è davvero un’altra persona rispetto a quella che ho visto tante volte nell’Aston Villa.

Non do colpe né al giocatore né all’allenatore, non so come sia la situazione, ma potrebbe esserci magari un problema psicologico. Lo vedo lento, poco aggressivo, tocca la palla con la suola, perde un tempo di gioco, sembra come utilizzare due marce in meno rispetto a prima”.

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Intervista a Silvio Pagliari: carriera e ‘chicche’ di un agente sportivo

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Sampdoria

Silvio Pagliari a tutto gas: ecco tutti i segreti per diventare un procuratore sportivo di successo. Il celebre agente sportivo e fondatore della BSP Football Agency si è aperto, senza filtri, in un’intervista rilasciata in queste ore a Smart Club, importante rubrica sportiva marchigiana. Stiamo parlando dell’interessantissimo format in onda su YouTube sul canale IGsport47, guidato dai bravissimi Alessandro Vallese e Marta Bitti (che ha all’attivo numerose esperienze come addetto stampa, anche all’Ancona in Lega Pro). “Mi stupisco quando vedo giovani di talento, ma soprattutto quando entro in uno stadio, a qualsiasi livello. Penso sempre: questa è casa mia”, il leit motiv di Pagliari che vanta un’infinità di esperienze calcistiche.

SILVIO PAGLIARI: IL NOME UNA GARANZIA

Come non citare la sua esperienza in qualità di responsabile del settore giovanile della Sampdoria, dove ha lavorato con personaggi del calibro di Giuseppe Marotta e il presidente Riccardo Garrone. “Oggi si parla troppo di altezza e centimetri”, ha dichiarato Silvio Pagliari. “Io guardo sempre alla tecnica e alla velocità. Se un giovane non dimostra intelligenza calcistica a 14 o 15 anni, è difficile che possa migliorare significativamente in seguito”. Vogliamo ringraziare subito, ancora una volta, la collega Marta Bitti per la disponibilità nella realizzazione del presente articolo-intervista.

Silvio Pagliari agente

COME DIVENTARE UN PROCURATORE SPORTIVO DI SPESSORE: I CONSIGLI DI SILVIO PAGLIARI

Non poteva mancare un valido consiglio per i giovani che aspirano a diventare procuratori sportivi. Stando al pensiero di Silvio Pagliari, la calma e la pazienza sono ingredienti essenziali in tal senso: “I giovani di oggi sono spesso troppo impazienti. Questo è un mestiere in cui non bisogna avere fretta. Occorre vedere numerose partite, studiare e girare per i campi di periferia”. Pagliari ha inoltre evidenziato e ribadito l’importanza della figura del procuratore come guida, soprattutto in termini di gestione del calciatore: “Se gestisci bene un giocatore, lui sarà più sereno. La gestione è tutto, specie per quelli in ruoli delicati come gli attaccanti, che vivono di gol”.

IL RUOLO DEL PROCURATORE SPORTIVO E LA GESTIONE DEGLI INFORTUNI

A tal proposito il ruolo del procuratore diventa fondamentale, in particolar modo nella gestione degli infortuni. Viene citato il lampante esempio di Guido Marilungo, con cui Pagliari intrattiene un rapporto professionale da ormai 20 anni. “Guido Marilungo ha avuto due infortuni. Nel caso del secondo, contro il Cesena ai tempi dell’Atalanta, riportò la rottura del legamento crociato. In quei momenti devi essere forte caratterialmente, per te, per lui e per la sua famiglia. In quel caso il supporto dell’Atalanta e di un signore come Luca Percassi è stato molto importante. Il rapporto umano in questi casi è essenziale e ti aiuta a instaurare quella fiducia che poi ti permettere di far proseguire il rapporto. Il percorso si fa insieme. Con Marilungo c’ero in quel caso ma c’ero anche quando segnò una doppietta all’esordio in Serie A. Con suo padre scoppiammo a piangere in tribuna. Fu un’emozione fortissima”.

PROCURATORE SPORTIVO, COMUNICAZIONE E TALENTI: IL CASO CRISTIAN BUCCHI

Oltre al lavoro sul campo, Pagliari ha enfatizzato l’aspetto della rilevanza della parte mediatica per un calciatore, introducendo un ufficio stampa per i suoi assistiti già dieci anni fa, intuendo l’ascesa dei social media. Come esempio di successo, Pagliari cita quello di Cristian Bucchi, scoperto mentre giocava in Eccellenza con la maglia del Settempeda e arrivato a segnare svariati gol in Serie A. “Bucchi è nipote di Giulio Spadoni, che nel 1997 mi disse di tenerlo d’occhio perché faceva sempre gol. Presi mezza giornata per andarlo a vedere a Castelraimondo. Giocava con la Settempeda una partita in campo neutro. Fece doppietta. Riconobbi in tribuna un signore che gli assomigliava, capii che era il padre e ci andai a parlare. Da lì nasce quella che possiamo definire una favola. In due anni di Eccellenza segnò 60 gol e richiamò l’attenzione del Perugia in Serie A, che lo voleva a tutti i costi.

Andai a parlare con il compianto Ermanno Pieroni, all’epoca direttore sportivo dei grifoni, che mi chiese se, secondo me, Bucchi potesse far bene anche a livelli più alti. Io gli feci una battuta: “Per me vede la porta e se le porte sono uguali lui indipendentemente dalla categoria fa gol”.  Bucchi allora va in ritiro col Perugia e a fine allenamento mi chiamava dicendomi che aveva segnato in partitella. Segnò anche nella prima amichevole col Marsala e allora decisi di andarlo a trovare a Norcia.  C’era anche Pieroni e per lui ormai non ero più Silvio, ma ‘Silvietto’. Mi salutò calorosamente abbracciandomi e allora lì capii che era veramente forte. Sotto la guida tecnica di Ilario Castagner, debutta in Serie A alla terza giornata contro la Lazio e dopo 6 minuti, cross di Colonnello, salta fra due difensori del calibro di Sinisa Mihajlovic e Fernando Couto e di testa fa gol a Marchegiani. Ho la pelle d’oca a 25 anni di distanza. Storie come questa non si vedono più nel calcio di oggi. Lì è cambiata la sua e anche la mia storia.

INGHILTERRA VS ITALIA: LA CASE HISTORY MANOLO GABBIADINI

La gente iniziava ad avere una percezione diversa di me, perché quello che avevo detto si era avverato. Se c’è un episodio che ha cambiato la mia carriera è stato quello lì. Bucchi finì quella stagione con 5 gol in Serie A e da lì partì la sua carriera. Ne segnerà 110 fra Serie A e Serie B”. E infine: partite da dimenticare, o meglio da non dimenticare? “Non dimenticherò Perugia-Milan del 24 aprile 1983 quando mio fratello Giovanni fece doppietta e quella del 29 aprile 1979 in cui mio fratello Dino segnò in Juventus-Fiorentina. Devo dire che i miei fratelli erano veramente forti. Una che dimenticherei è quella dell’infortunio di Marilungo che dicevo prima. Aveva segnato diversi gol in Serie A ed era in orbita Nazionale. Fu un duro colpo. Inserirei anche la finale EFL Cup Manchester United-Southampton a Wembley.

Il Southampton perse 3-2 ma Gabbiadini fece doppietta. Quel giorno lì il buon Silvio qualche lacrimuccia la versò. Lì ti passa tutta la carriera davanti, tutti i sacrifici, partito da Tolentino a Wembley. Quindi rispondo dicendo che mi piacerebbe riportare un giocatore in Premier League. Da italiani ci siamo riusciti solo in 4 o 5 e quindi l’obiettivo è quello. Il mio sogno era quello di diventare un procuratore e per farlo ho seguito una scaletta. Prima le Marche, poi l’Italia centrale, poi l’Italia e poi a un certo punto, lo step successivo diventa la mediazione internazionale. È quello che ti fa fare il salto di qualità ma è lì che devi rimanere sempre più umile”. In bocca al lupo ai futuri procuratori sportivi… di successo! Fonte/Foto M.Bitti. Sotto la puntata integrale, dedicata al mondo del procuratore sportivo e a curiosità calcistiche di vario tipo, ripresa dal canale youTube dedicato.

marta bitti
Una ‘vecchia’ foto di Marta Bitti e Walid Cheddira ai tempi Sangiustese (Serie D)
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