Serie A
Inter, Calhanoglu: “Sono il migliore d’Europa”
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Calhanoglu ha rilasciato una lunga intervista a DAZN, dove ha analizzato la sua stagione in nerazzurro e quella della squadra.
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Le parole di Calhanoglu
Di seguito le parole di Hakan Calhanoglu:
“Mesi fa ho detto di essere tra i migliori registi e nessuno mi ha creduto. Però io credo sempre in me stesso, conosco le mie qualità e non ho paura di nessuno”.
Perché in questo momento ti senti il migliore in quella posizione?
“Perché i gol e quello che faccio non li fanno gli altri. Se controllate, io non segno mai da vicino, ma dai 25-30 metri o su punizione. Sono cose difficili. E se guardate gli altri non fanno come me. Poi tutti sono bravi a gestire, ma fare passaggi a cinque metri non mi piace. Io cerco sempre il passaggio finale, per aumentare la possibilità di segnare. Darla a destra o a sinistra non mi serve”.
Però c’è sempre da migliorare.
“Sempre”.
Cosa?
“Ora gli avversari cercheranno di marcarmi uomo contro uomo, come nel primo tempo a Roma. Ero in difficoltà. Devo fare più spazio ed essere più intelligente in queste situazioni, ma con Barella e Mkhitaryan che mi aiutano ci riusciamo. Poi in fase difensiva sono cresciuto ma devo migliorare, analizzo i video con lo staff e commetto ancora degli errori”.
Alla voce ‘migliorare’ c’è anche incrementare la bacheca vincendo altri titoli.
“Certo, è l’obiettivo di ogni calciatore”.
Come sarebbe vincere lo Scudetto della seconda stella prima del Milan?
“Io non guardo questo dettaglio, ognuno guarda in casa sua e noi lo facciamo. Poi vedremo”.
Questa Inter può ripetere o migliorare il percorso in Champions della scorsa stagione?
“Noi lottiamo per tutto, certo che l’Inter ha sempre un obiettivo e noi ci siamo”.

Hakan Calhanoglu of Fc Internazionale during the Serie A match beetween Fc Internazionale and Atalanta Bc at Stadio Giuseppe Meazza on May 27, 2023 in Milan Italy .
Il nuovo Calha
La prima volta che Inzaghi ti ha detto di volerti davanti alla difesa, tu hai pensato a quando lo avevi fatto al Milan e non è andata bene?
“Al Milan non ero pronto, qui quando è successo lo ero. Ho detto subito sì, perché volevo mettermi alla prova. Quando hai l’età giusta ti pesa di meno. Per il mio percorso in questi mesi è stato molto importante”.
Viene poi mostrato a Calhanoglu il lancio per Dimarco contro la Juventus: “Io cercherò sempre in campo questo tipo di passaggi, non mi piace gestire sempre. Mi piace verticalizzare subito, giocare veloce perché abbiamo giocatori che vanno in profondità. Qui avevo già visto Dimash che correva prima di ricevere il pallone, i miei compagni sanno che questi palloni arrivano. Purtroppo Marcus non ha segnato ma è stata una buona azione”.
Ma cos’è che ti piace di più, il modo in cui la colpisci, la ‘suolata’?
“Dipende dalla situazione, dalla lunghezza, dalla forza al pallone. Devi decidere in pochi secondi e dipende anche dai miei compagni e da come si muovono”.
Tu sapevi già che lì c’era Dimarco, è l’emblema di come giocate. Sapete già in anticipo i movimenti, è tutto codificato.
“Conosciamo le nostre qualità. Ora siamo insieme da tre anni e ogni anno ci conosciamo meglio. Loro conoscono le mie qualità, io conosco le loro e in campo si vede”.
La sensazione è che tu ti diverta a fare scivolate e tackle.
“Sì, mi piace ed è meglio se prendo il pallone. Mi piace correre e lavorare, credo che se sono diventato così importante è perché ho fatto tanti sacrifici. Mi diverte fare queste cose”.
Non hai ancora citato i rigori. Come li tiri?
“E’ un segreto”.
I migliori registi
Ora ti mostro cinque fenomeni nel tuo ruolo e mi dirai cosa ruberesti a ognuno di loro. Partiamo da Veron.
“Grandissimo giocatore, mi piaceva la sua cattiveria, voleva sempre vincere. Poi grandi piedi”.
Busquets.
“Grande giocatore, ma onestamente ce ne sono altri che preferisco. Tecnicamente fortissimo, sa gestire il gioco ma per me è stato sempre troppo lento e a me non piacciono i registi lenti”.
Modric.
“Tanta roba, un amico che conosco bene. Un esempio, anche per quello che sta facendo ancora alla sua età. A lui prenderei mentalità e professionalità. Poi è una persona molto buona”.
Xabi Alonso.
“Di lui mi piace il suo passaggio, ha bei piedi e grande intelligenza”.
Pirlo.
“Il mio idolo. Lo conosco bene. Mi piace come sta in campo, la sua serenità. Non sentiva lo stress. Il numero uno. Il mio procuratore mi diceva che mi vedeva come Pirlo, non ci credevo. Dicevo che mi sentivo un numero dieci ma il tempo ha dimostrato che aveva ragione. Pirlo però è Pirlo, ha vinto tanto e non posso essere messo al suo livello”.
Le offerte
E’ vero che hai ricevuto offerte dall’Arabia e hai rifiutato per rimanere all’Inter?
“Sì, io voglio bene all’Inter. Quando sono arrivato qui Ausilio, il mister e i compagni mi hanno dato una grossa mano. Questa è una famiglia enorme. Poi sono arrivato a zero, alla fine decide sempre la società. Io ho già detto che la decisione è la loro ma io voglio rimanere qua. All’Inter mi sento rinato.
Ho avuto un periodo difficile, ma qui mi hanno risollevato, sono maturato come uomo. Sono una persona emotiva, vivevo una situazione pesante ma tutti qui mi hanno aiutato. Poi la canzone che mi hanno dedicato i tifosi mi ha trasmesso ancora più energia. Per questo dico che per me l’Inter è diversa, non si può spiegare”.
C’è la sensazione che si parli poco dei meriti di Inzaghi.
“Io ne parlo sempre bene, lui mi ha chiamato per venire qui dopo l’Europeo. Lo ringrazio. Poi mi ha messo in quel ruolo. Merita, è una persona che non parla tanto ma ha un cuore caldo con i giocatori. Sa come porsi. Se guardiamo la nostra strada dal primo anno abbiamo avuto una grande crescita insieme, lo sappiamo anche noi calciatori”.
Se ti dico “Idolo neroblu…”?
“Hakan Calhanoglu”
Serie A
Juventus: tre giocatori tornano ad allenarsi in vista dell’Udinese
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16/05/2025
Juventus: In vista della sfida di domenica sera contro l’Udinese. Tre giocatori fondamentali tornano ad allenarsi per il rush Champions League. Ecco chi sono:
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Durante la seduta mattutina di allenamento in vista della sfida contro l’Udinese di domenica sera, sono arrivate notizie importanti. Tre giocatori sono tornati ad allenarsi, seppur per alcuni fossero ancora previsti lavori personalizzati svolti a parte. Teun Koopmeiners, Federico Gatti e Andrea Cambiaso rimangono in forse in vista del match, a differenza di Lloyd Kelly, centrale arrivato dal Bournemouth a gennaio, che invece ha ripreso questa mattina ad allenarsi con il gruppo squadra e potrebbe con alta probabilità tornare tra i convocati di Tudor.
Sono attesi nella giornata di oggi nuovi aggiornamenti dall’infermeria in casa Juventus, a due giorni dall’ultima gara interna della stagione, che vedrà come avversaria la squadra friulana allenata da Kosta Runjaic.

IGOR TUDOR PARLA CON FRANCISCO CONCEICAO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Roma, il riscatto di Saelemaekers non è più una priorità
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29 minuti fail
16/05/2025
La Roma si appresta a giocare la sfida contro il Milan, squadra che detiene il cartellino di Saelemaekers. Al momento però il riscatto non sembra essere certo.
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A due giorni di distanza dalla sfida contro il Milan, si riaprono anche tematiche di mercato che vedono coinvolte le due squadre, ovvero lo scambio dei cartellini di Tammy Abraham e Alexis Saelemaekers. Per quanto riguarda l’esterno belga però, la situazione dal punto di vista della società giallorossa è cambiata di gran lunga rispetto a qualche periodo fa.

Alexis Saelemaekers ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, Saelemaekers non è più così centrale nel progetto
L’ex Milan infatti, nella prima parte di 2025 sembrava essere diventato uno dei pilastri della formazione giallorossa, una spina nel fianco nelle difese avversarie che dall’esterno era diventato un vero e proprio fattore. A causa di qualche problema fisico e di un’incostanza del giocatore però, il belga è scivolato in basso nelle gerarchie di Claudio Ranieri e nelle ultime 3 partite ha disputato solamente poco più di 4 minuti nel finale contro l’Atalanta.
La Roma dunque, non può ritenersi non soddisfatta dal fatturato di Alexis Saelemaekers in questa stagione, ma viste le problematiche economiche della società, difficilmente farà follie per cercare di trattenere e riscattare l’esterno belga dal club rossonero.

Genoa e Milan Badelj al passo d’addio: il centrocampista croato, attraverso i canali ufficiali del club saluta l’ambiente rossoblu.
Si chiude dopo 5 stagioni l’avventura di Badelj con la maglia del Genoa, il capitano dei rossoblu ha raccolto sin qui 155 presenze, realizzando 7 reti, con il Grifone.
Un saluto lungo, appassionato, commovente quello del classe ’89 che in Italia ha vestito anche le maglie di Fiorentina e Lazio, questo il testo:
Grazie Genoa.
Ci siamo dati il tempo per conoscerci, ci siamo visti nei momenti belli così come nei momenti brutti. La mia impressione è che ci siamo voluti bene, sempre. E non potrò mai restare indifferente sulla parola Genoa, quando penso ai nostri colori. Mi porterò dentro tutti i momenti passati allo stadio e vi ringrazio per un sostegno indimenticabile. Mi sono sentito privilegiato e ve ne sarò per sempre grato.
Vorrei anche ringraziare il nostro gruppo, tutto il mondo Genoa, tutti i presidenti, direttori e allenatori, compagni di squadra, staff medico, fisioterapisti, preparatori, team manager e magazzinieri, insieme a tutte le altre persone che fanno tutto il possibile per tutelarci al meglio.
Questo da parte di Milan Badelj calciatore.
Da parte di Milan Badelj papà dico “Grazie Genova”.
Grazie perché alla fine sono i ricordi che ci legano e di ricordi ne abbiamo tanti. Uno di questi va indietro fino alla partita in casa contro l’Ascoli, quando mio figlio era in tribuna e mia moglie all’Ospedale Gaslini con mia figlia. È andata bene. Un altro ricordo va al primo giorno di scuola, ai primi calci alla Polis, alla sua prima volta allo stadio. Primi passi, primi sorrisi…qui a Genova ci sono state tante prime volte per i nostri figli e per noi giovani genitori. Questo legame rimarrà, non andrà via, e più passa il tempo più diventa forte, importante, quasi tangibile. Ringraziamo la dottoressa Allodi, il dottore Emanuele dell’Ospedale Gaslini, grazie a Mister Davide e grazie a tutte le persone dell’Asilo Aquilone e la scuola ISG.
Per sempre vostri, Erika, Jona, Tina e Milan.
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