Sono giorni caldi in casa nerazzurra, la doppia sconfitta con Milan e Bayern Monaco ha lasciato strascichi pesanti in tutto l’ambiente. La società è irritata per il danno d’ immagine, la tifoseria è in subbuglio per la condizione atletica della squadra apparsa molto carente, per le scelte tattiche dell’allenatore e i cambi operati nel corso delle partite. Inoltre, stando a quanto filtra. una parte di giocatori non segue più l’allenatore.
Un quadro abbastanza desolante, che fa sentire odore di terra bruciata intorno all’allenatore. Inzaghi sembra un uomo solo al comando, questa è la sensazione che si percepisce dall’esterno. La dirigenza cerca di proteggerlo, ma il malumore è strisciante. Non piace lo stile adottato dal mister: lamenti contro le direzioni arbitrali, sulle assenze di questo o quel giocatore (come si sentiranno le seconde linee ?). Soprattutto non convince l’integralismo tattico e umano: giocano sempre gli stessi.
Il rinnovo firmato due mesi fa, fino al 2024 non mette il tecnico piacentino al riparo dalle nubi addensatesi sulla sua testa. La famiglia Zhang ha messo in vendita la società e sullo sfondo si staglia la figura imponente del fondo saudita della Pif.
L’eventuale cambio di proprietà potrebbe aprire una pagina nuova nella storia interista e i nuovi investitori potrebbero voler ripartire da zero, a partire dalla guida tecnica.Nel frattempo la dirigenza vigila sul momento attuale e se la crisi di risultati dovesse precipitare è pronta ad intervenire drasticamente. Con l’esonero di Inzaghi e del suo staff. Non è un mistero che un giro di sondaggi con altri allenatori sia stato fatto.
La figura che eventualmente dovesse prendere il posto dell’attuale allenatore, sarà quella di un traghettatore. Un uomo che conosca l’ambiente nerazzurro e possa intervenire partendo da questo vantaggio. I nomi sul taccuino sono quelli di Thiago Motta e Stankovic. Pilastri dei bei tempi che furono e pronti ad accorrere al capezzale nerazzurro.
L’Inter alla fine della stagione e poi sarà addio a prescindere ?
La dirigenza dell’Inter confida in una pronta ripresa della squadra, per non dover intervenire. L’auspicio è quello di terminare la stagione con Inzaghi. Per poi programmare un altro futuro, su strade diverse. La volontà è quella di avere un allenatore non legato ad un solo modulo tattico e con uno stile diverso.
L’idea è quella di un allenatore ad ampio respiro internazionale, che non abbia nessuna preclusione verso i giovani e sappia lanciarli. Che abbia anche esperienza a livello di competizioni europee. Fare nomi in questo momento è improprio, ma si sa da tempo che Marotta e Ausilio hanno un debole per Tuchel, appena esonerato dal Chelsea e per Luis Enrique, prossimo a guidare la nazionale spagnola ai mondiali in Qatar.
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