Serie A
Inter, c’è chi dirà addio: in tre verso lo svincolo a giugno
Inter, sono tre i giocatori in rosa che sono quasi certi di salutare a giugno per scadenza di contratto. Vediamo, qui di seguito, chi sono.
Fermo il campionato per la nazionale, in casa Inter si pensa ai rinnovi di contratto, con quello di Denzel Dumfries in cima a tutti gli altri.
L’olandese, nel giro di pochi giorni, ha ribadito la sua volontà di restare in nerazzurro, con i dettagli a separare le parti dal prolungamento del matrimonio.
Per un Dumfries che rimarrà, però, altri tre saluteranno a fine anno, con l’Inter che risparmierà sui rispettivi ingaggi.
Il primo e’ Joaquim Correa, per il quale anche il prestito all’Olympique Marsiglia dello scorso anno non ha portato frutti.
Voluto fortemente da Simone Inzaghi, il Tucu non ha mai reso secondo le aspettative, con l’Inter che ha provato invano a vederlo.
L’addio a zero, in questo caso, avrà solo aspetti positivi per le casse nerazzurre. Anche Marko Arnautovic se ne andrà da Appiano Gentile.
L’ex Bologna lascerà a zero verso altri lidi, non riuscendo mai a sbocciare come valida alternativa alla Thu-La.
Andrei Radu, invece, dopo svariati prestiti, vedrà esaurirsi a giugno il suo rapporto con Viale della Liberazione.
Infine, un capitolo a parte e’ riservato a Stefan De Vrij e Francesco Acerbi, con entrambi in bilico e non sicuri di restare.
In questo caso, e‘ probabile che uno solo dei due rimanga, mentre l’altro difensore verrà congedato.
Serie A
Roma, allarme rientrato: puoi contare su di lui
Roma, si avvicina la fatale sfida contro l’Inter che deciderà il destino di Ivan Juric in panchina. L’allarme riguardante un titolare pare essere rientrato.
Le ultime ore sono state di grandi ambascie per la Roma. Dall’estero sono arrivate cattive notizie: sembrava che un elemento importante della compagine giallorossa si fosse infortunato.
Alludiamo ad Artem Dovbyk, che in questi giorni è stato impegnato con la Nazionale ucraina. Ieri il giocatore non ha preso parte alla rifinitura, mettendo in allarme Trigoria. A rincarare la dose era stato il ct dell’Ucraina, che su di lui aveva dichiarato: “Dovbyk ha avuto un piccolo infortunio, ma spero possa essere a disposizione”.
Le ultime dal fronte, letteralmente, fanno tirare al club un sospiro di sollievo: il centravanti ucraino appare, infatti, nella lista dei convocati in occasione della partita contro la Repubblica Ceca.
🗒 Official squad list of the national team of Ukraine for the game against Czech Republic 🇨🇿
✅ Stepanenko
❌ Bondar
❌ Kabaev pic.twitter.com/yiYC3lR9Rp— Ukrainian Association of Football (@uafukraine) October 14, 2024
Juric, a quanto pare, può ben sperare.
Serie A
Milan, agente Gabbia: “Mi hanno chiamato, a breve ne riparleremo. Sulla fascia da capitano…”
Intervistato da TuttoMercatoWeb, Tullio Tinti (agente di Gabbia) ha parlato della situazione del suo assistito e dell’imminente rinnovo.
Il contratto che lega Matteo Gabbia al Milan scadrà nel 2026. Tuttavia, la dirigenza rossonera e il suo entourage sono in contatto da tempo per prolungarlo fino al 2030. La ritrovata fiducia che Fonseca ha dato al ragazzo e la possibilità di prendere la fascia da capitano sono due segni di un’inequivocabile stima.
Milan, le parole di Gabbia
Di seguito le parole rilasciate da Tullio Tinti (agente del giocatore) in un’intervista concessa a TMW.
Rinnovo
“Gabbia ha fatto il salto nelle ultime due stagioni, è consapevole dei suoi mezzi. E’ un ragazzo fantastico e un giocatore importante, lo ha dimostrato sul campo. Si è guadagnato tutto da solo, dopo i sei mesi in prestito al Villarreal ha fatto benissimo al Milan. E’ partito dietro, ma si è guadagnato il posto con grandi prestazioni. Per il rinnovo mi hanno chiamato, a breve ne parleremo. Lui è molto felice, ha la maglia del Milan addosso da quando è bambino e quindi è super felice di prolungare e di essere un giocatore importante per il Diavolo. Poi ovviamente bisogna discutere“.
Fascia di capitano
“E’ pronto per queste cose. E’ un ragazzo maturo, è un esempio per tutti. E’ il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andare via. E’ un ragazzo top, è pronto a tutto“.
Attualmente il difensore italiano guadagna un milione netto l’anno più bonus. Secondo quanto riportato da Sky Sport, lo stipendio del prodotto del settore giovanile rossonero potrebbe essere raddoppiato.
Serie A
Bruno: “Alla Juventus non mi sentivo a mio agio”
Pasquale Bruno, in passato giocatore della Juventus e del Torino, ha detto la sua in merito al calcio moderno e al suo glorioso passato professionistico.
Dell’aggressività in campo, l’ex terzino destro Pasquale Bruno ha fatto la sua cifra distintiva.
Classe 1962, nato in un paesino in provincia di Lecce, Bruno, che veniva soprannominato in modo significativo O’ Animale, si è reso spesso protagonista di episodi di grande grinta agonistica e, talvolta, di violenza, collezionando un numero impressionante di ammonizioni: più di 100 in 16 anni.
Vale la pena di ricordare le ammonizioni, culminate in un’espulsione, da lui ricevute in occasione del derby Juventus-Torino del 17 novembre 1991, quando fu espulso per aver dato una gomitata a Casiraghi, all’epoca in forza alla Juventus.
Aggressivo sì, ma anche forte, e capace di realizzare gol: 9 quelli segnati con la maglia del Lecce a inizio carriera.
La Juventus e il calcio moderno secondo Pasquale Bruno
“Era un altro calcio, anzi era calcio: sicuri che lo sia ancora con questi rigorini fischiati appena sfiori una scarpetta? Oggi non prenderei un giallo perché gli attaccanti sono scarsi, nemmeno sanno stoppare. Fossi nato vent’anni dopo, avrei avuto vita facilissima”.
Bruno, che ha giocato sia alla Juventus che al Torino, fa i dovuti distinguo tra le due esperienze: “Alla Juve, che era il mio sogno, ho vinto ma non mi sentivo a mio agio. Il Torino era il mio ambiente, lo percepivo già quand’ero dall’altra parte. La Juve era forte e ricca, ma il Toro rappresentava il popolo: era storia, amore, emozione e sofferenza”.
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