Serie A
Inter: “Chi troppo vuole, nulla stringe”

L’Inter sta facendo una stagione meravigliosa, ma con l’addio alla Coppa Italia, la difficoltà di campionato e Champions c’è il rischio di rimanere a mani vuote
La squadra di Simone Inzaghi sta portando a termine un’annata incredibile, che però potrebbe essere in parte cancellata dal mancato raggiungimento di nessun trofeo. Al netto della foga e dell’enfasi che si erano create attorno all’idea di fare il triplete, la Coppa Italia poteva simboleggiare un pochino l’ancora di salvataggio in caso i percorsi in Champions League e in campionato non fossero andati per il verso giusto.
Adesso all’interno dell’ambiente nerazzurro da un lato c’è la voglia e di trovare nuove energie e di andare a lottare fino in fondo per due trofei ambitissimi, dall’altro c’è la seria preoccupazione di rimanere a mani vuote.
Inter, battaglia psicologica con il Napoli

ANTONIO CONTE PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ai blocchi di partenza di questa stagione era l’Inter la squadra da battere e l’unica che aveva apertamente dichiarato il suo obiettivo di vincere lo scudetto, al netto di un Fonseca forse un pò incosciente.
Per questo si è creato attorno alla squadra di Inzaghi un clima di grande pressione, dove il mancato raggiungimento del tricolore vorrebbe automaticamente rappresentare un fallimento. In un paese prettamente “risultamentista” dove poi ha ragione solamente chi alza la coppa, la stagione di questa Inter rischia un pochino di passare in secondo piano.
Il Napoli di Conte ha cavalcato quest’onda mediatica che si è creata attorno ai nerazzurri e il tecnico ha sempre cercato di togliere la pressione e le alte aspettative dalla sua squadra, scaricandole sulla società rivale. La sua strategia può definirsi riuscita, essendo arrivati a pari punti e con sole 5 partite da giocare, con l’Inter che ha “l’obbligo di vincere” e con un Napoli che “sogna” il 4° scudetto.
Serie A
Parma-Como 0-1: Strefezza colpisce al Tardini

Un gol di Gabriel Strefezza nel secondo tempo permette al Como di battere 1-0 il Parma. Si complicano ora le speranze salvezza dei ducali.
Il Como vince 1-0 sul campo del Parma in uno degli anticipi del sabato pomeriggio di Serie A grazie alla rete di Gabriel Strefezza al minuto 79. Con questo risultato, i lariani si portano al decimo posto con 45 punti, scavalcando Torino e Udinese. I gialloblù invece non approfittano del ko del Cagliari e restano a quota 32, a -1 dai sardi. Stasera l’Hellas Verona potrà passare avanti in caso di risultato positivo in casa dell’Inter.
Como corsaro a Parma: decide un gol di Gabriel Strefezza
Visto il lungo elenco degli infortunati, l’allenatore del Parma Cristian Chivu non ha tantissime opzioni e conferma per intero l’11 titolare che ha pareggiato all’Olimpico con la Lazio nell’ultimo turno. Tre novità invece per Cesc Fabregas, che lancia dal primo minuto Alberto Moreno, Perrone (al rientro dalla squalifica) e Ikoné. Dalla panchina Strefezza e il recuperato Douvikas, avanza sulla trequarti Caqueret.

LA FORMAZIONE DEL COMO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nel primo tempo si registra un atteggiamento più propositivo da parte del Como e un po’ più attendista da parte del Parma. Nei primi 40 minuti di fatto non ci sono vere palle gol, ma di lì a poco entrambe sfiorano il vantaggio. Prima una grande parata di Suzuki nega il gol a Kempf che era intervenuto di testa, poi Pellegrino spara incredibilmente alto dopo una grande azione di Bonny che lo aveva servito alla grande.
L’inizio della ripresa è invece quasi interamente a tinte gialloblù. Lo stesso Pellegrino prova a rifarsi al minuto 52, ma qui è sfortunato: da calcio d’angolo, il suo colpo di testa centra la traversa. Fabregas inserisce Douvikas per Cutrone e piano piano i suoi tornano ad avere il pallino del gioco in mano. Ci prova Nico Paz con un sinistro dalla distanza, ma Suzuki respinge in angolo.
Al 72° clamorosa chance sprecata da Ikoné. A tu per tu col portiere giapponese del Parma, riesce a dribblarlo ma è costretto ad allargarsi verso destra: a quel punto calcia con il piede debole ma centra l’esterno della rete. Chivu richiama Hainaut e Pellegrino e li sostituisce con Camara e Benedyczak. Contromossa offensiva di Fabregas, che fa entrare Strefezza al posto di Da Cunha.
La mossa del tecnico spagnolo si rivela vincente, perché l’ex giocatore del Lecce sblocca la gara 5 minuti dopo il suo ingresso in campo: favorito da un rimpallo, è glaciale davanti a Suzuki e porta in vantaggio i suoi. Chivu tenta il tutto per tutto e si gioca le carte Djuric e Man per il finale. Quest’ultimo spreca due clamorose chance nel giro di un minuto: prima calcia alto a due passi dalla porta, poi spara addosso a Butez. Gli ospiti ringraziano e portano a casa la quinta vittoria consecutiva, la quarta senza subire gol.
Sfruttando il pareggio del Torino contro il Venezia, il Como sale al decimo posto, con 45 punti. Ancora una volta è Man a tradire le attese in casa Parma: dopo le ghiotte occasioni sciupate con la Lazio, lo stesso è avvenuto quest’oggi. I gialloblù non sfruttano il ko del Cagliari con l’Udinese, restano a quota 32 e sperano che il Verona (che ha gli stessi punti) non faccia risultato stasera al Meazza. Al prossimo turno, la squadra di Chivu andrà di scena a Empoli.
Serie A
Lecce-Napoli, risultato in diretta: LIVE (0-0)
Ci siamo, sta per partire la sfida del Via del Mare, partita decisiva per il Napoli. Davanti titolari Lukaku e Raspadori dal 1′ anche se la squadra di Giampaolo cerca punti per la salvezza e punta sui gol di Krstovic.
Lecce-Napoli, diretta live:
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Kaba, Pierret; Pierotti, Krstovic, Karlsson. All. Giampaolo
NAPOLI (4-4-2): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Lukaku, Raspadori. All. Conte
Serie A
Cagliari-Udinese 1-2: Kristensen gela l’Unipol Domus

L’Udinese vince 2-1 a Cagliari in uno degli anticipi del sabato pomeriggio di Serie A e rimanda il sogno salvezza dei sardi: decide un gol di Thomas Kristensen.
Lo 0-0 casalingo col Bologna ha permesso all’Udinese di tornare a muovere la classifica copo 5 sconfitte consecutive e di conquistare aritmeticamente la salvezza. Privi ancora della coppia d’attacco Thauvin–Lucca, i friulani fanno visita a un Cagliari reduce dal successo importante in chiave salvezza sul campo dell’Hellas Verona, e a caccia di punti preziosi per la permanenza in Serie A.
L’Udinese sbanca Cagliari: Kristensen regala 3 punti ai friulani
Il tecnico del Cagliari Davide Nicola conferma 10/11 della formazione titolare del Bentegodi, con il rientro dalla squalifica di Piccoli in attacco al posto di Pavoletti. Kosta Runjaic ritrova al centro della difesa Bijol, che aveva saltato la sfida col Bologna per somma di ammonizioni. Per lo stesso motivo non può contare su Ehizibue: al suo posto Modesto. In mezzo al campo riecco Lovric visti i problemi fisici di Ekkelenkamp, mentre Atta viene spostato più avanti a supporto di Davis.

Maduka Okoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dopo 10 minuti Piccoli va vicino al gol: Kristensen gli ribatte un colpo di testa, la palla rimane a disposizione dell’attaccante rossoblù ma il suo tentativo è respinto da Okoye. Al 26° ancora il centravanti italiano pericoloso: su assist di Luvumbo controlla e scarica un sinistro incrociato che esce di poco. Sul capovolgimento di fronte, gli ospiti passano in vantaggio al primo vero affondo: il mancato intervento di Luperto favorisce Rui Modesto, che mette in mezzo per l’altro esterno Zarraga, il quale supera Caprile.
Reazione dei padroni di casa, che rimettono la gara in equilibrio al minuto 35: lancio preciso di Makoumbou per l’inserimento di Zortea, che controlla e di sinistro infila Okoye. I sardi rischiano di tornare in svantaggio un minuto più tardi, quando Caprile riesce a respingere sul tentativo di Davis. Il primo tempo è perlopiù a tinte rossoblù ma termina con il risultato di 1-1.
La ripresa si apre con il giallo di Bijol per un intervento irregolare su Luvumbo. Proprio il classe 2002 dei sardi diventa il secondo ammonito del match intorno al quarto d’ora, per una trattenuta su Atta. I bianconeri alzano il baricentro e al 67° tornano avanti: calcio d’angolo battuto da Kamara, non interviene nessuno e ringrazia Kristensen, che appostato sul secondo palo appoggia per la rete del nuovo vantaggio.
Nicola prova a dare una scossa inserendo Deiola, Gaetano e Felici per Marin, Makoumbou e Zortea. Cambi offensivi nonostante il punteggio per Runjaic, che fa entrare Iker Bravo e Alexis Sanchez al posto di Zarraga e Davis. I padroni di casa tentano l’assalto finale con il neoentrato Coman, resiste però il muro friulano. Ci prova ancora Piccoli, ma il suo destro termina alto. Dopo 5 minuti di recupero arriva il triplice fischio che sancisce il ritorno alla vittoria dell’Udinese dopo 7 gare di digiuno.
Il Cagliari rimane a quota 33 in classifica, a +7 sul Venezia terzultimo, che ieri ha pareggiato a Torino. Al netto del contemporaneo ko del Parma contro il Como, il rischio ora è che altre inseguitrici come Hellas Verona, Lecce ed Empoli possano recuperare punti in questa giornata, ma a 3 turni dal termine la situazione dei sardi non è delle peggiori. I friulani raggiungono il Toro a 44 ma vengono scavalcati dal Como, vittorioso al Tardini nell’altro anticipo delle 15.
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