Serie A
Inter-Como sarà la partita di Barella. Tra ambizioni e ricordi
Inter-Como, Simone Inzaghi può sorridere: Nicolò Barella torna finalmente disponibile. E con il Como ha un legame che dura da tempo.
La storia di Nicolò Barella al Como inizia nel 2016. Nel mese di gennaio di 9 anni fa il giocatore sardo lascia temporaneamente il Cagliari per approdare al Como in prestito. Una parentesi di mezza stagione segnata dalla retrocessione in Serie C, ma fondamentale per spiccare il volo verso la consacrazione nel calcio che conta.
Prima dell’Inter: il prestito di Barella al Como
Quando Barella prepara i bagagli e parte per la sua prima esperienza lontano dalla Sardegna, non ha ancora compiuto 20 anni. Ad attenderlo c’è Como, la città che ospita la prossima avversaria dell’Inter, squadra di cui oggi è un pilastro nella corsa allo scudetto.
È in Serie B come il club rossoblu, al quale il giocatore ha uno spazio limitato: così parte, cogliendo l’occasione di maturare e farsi le ossa in un ambiente dove il talento da solo non basta. In questo modo il Cagliari protegge e valorizza un giovane dal potenziale straordinario; il Como, in lotta per la salvezza, aggiunge qualità alla rosa.
Nonostante gli sforzi, il Como non evita la retrocessione in Serie C. Barella, però, torna in Sardegna arricchito da un bagaglio di esperienze positive: minuti preziosi in campo, prestazioni convincenti e un rodaggio che lo trasforma rapidamente in titolare del Cagliari.
Il rientro dal Como e la crescita al Cagliari
I suoi numeri al club sardo parlano chiaro: 16 presenze, tutte da titolare, 1407 minuti giocati, un assist e nessun gol. Ma i dati raccontano solo una parte della storia. In quella fetta di campo, Barella ha iniziato a mostrare le qualità che lo hanno reso uno dei migliori interpreti del ruolo, non solo in Italia.
Il trasferimento a Como porta la firma di Gianfranco Matteoli, ex bandiera del Cagliari e Campione d’Italia con l’Inter. “Matteoli è una delle persone più importanti della mia carriera – ha rivelato Barella nel 2022 – Mi ha aiutato a crescere nelle giovanili e mi ha portato a Como. Gli devo molto. Quando sono arrivato all’Inter era emozionato, un segno ulteriore del nostro legame”.
Sull’esperienza a Como, Barella ha aggiunto: “La mia prima avventura lontano da casa, vicino a Milano. È stata dura per la retrocessione, ma bellissima per le amicizie strette. Quel periodo di cambiamenti mi ha fatto crescere e posso solo dire grazie alla città”.
Como è stata una tappa cruciale per acquisire fiducia e consapevolezza: “Lì ho iniziato la convivenza con mia moglie e ho capito che potevo diventare un calciatore di alto livello”. Solo tre anni dopo, nel 2019, Barella è poi approdato all’Inter diventandone una colonna portante e affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa.
Ecco perché oggi, per Barella, l’incontro con il Como non potrà non far riafforare qualche ricordo.
Serie A
Parma-Lecce, la posta in gioco è altissima e Pecchia rischia
Il primo match della prossima giornata di Serie A è Parma-Lecce. Al Tardini va in scena una delicatissima sfida salvezza e il futuro di Pecchia è in bilico.
I crociati non vincono da 4 partite e davanti al proprio pubblico hanno l’occasione di dare un colpo deciso alla lotta salvezza. Dall’altra parte i salentini devono rialzare la testa dopo il brutto KO con l’Inter.
Parma-Lecce ad alta tensione
Il match ha diverse chiavi di lettura, a cominciare dalla posizione di Fabio Pecchia che non pare più tanto stabile, specie dopo il clamoroso KO a San Siro contro il Milan. I tifosi rumoreggiano e non hanno intenzione di chiudere gli occhi in caso di un’altra sconfitta contro una concorrente dopo quella contro il Genoa.
Tuttavia, i pareggi contro Torino e Venezia hanno contribuito a non far sprofondare il Parma in piena zona rossa e l’allenatore ha più volte ribadito l’intensità con cui la squadra si allena in settimana e la voglia presente in tutti di ribaltare al più presto la situazione. Il mercato ha portato in dote Djuric ma non solo e da domani la necessità è quella di fare più punti possibili.
Dall’altra parte Marco Giampaolo sembra aver risvegliato il Lecce dal torpore di inizio stagione causato in parte anche dall’ex allenatore Luca Gotti. I salentini hanno decisamente cambiato marcia ma le ultime prestazioni deludenti contro Cagliari e Inter (8 gol incassati in totale), hanno fatto preoccupare i tifosi. Questa amnesie (vedi anche la sconfitta di Como), potrebbero seriamente mettere in pericolo una stagione intera.
Il lavoro di Corvino e Trichera ha portato in Puglia un giocatore importante come Karlsson ma anche giovani promettenti come Tiago Gabriel e Danilo Veiga, starà all’allenatore amalgamare il tutto e “cucinare” la salvezza.
Serie A
Atalanta, infortunio per Kolasinac in Champions: i dettagli
Infortunio in Champions League per Sead Kolašinac. Il difensore bosniaco costretto al cambio contro il Barcellona, al suo posto Scalvini.
Altro infortunio in difesa per Gasperini. Dopo Kossounou, il tecnico dell’Atalanta perde anche il difensore bosniaco ex-Marsiglia Kolašinac: uscito al 55esimo della gara di Champions League contro il Barcellona.
Atalanta, infortunio per Kolašinac: le sue condizioni
Il difensore nerazzurro ha giocato qualche minuto sul dolore prima di essere sostituito da Scalvini e questo alimenta un cauto ottimismo sulle sue condizioni. La sensazione è che non sia nulla di grave, nonostante il bosniaco sembrasse molto dolorante. Gli esami strumentali di domani ci diranno di più sulle sue condizioni.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#ChampionsLeague | #Atalanta: si ferma #Kolasinac, al suo posto entra #Scalvini https://t.co/3ro8acOiu7
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 29, 2025
Serie A
Lazio, Dele Bashiru è un caso: cosa sta succedendo
Sembrerebbe ci siano delle frizioni in casa Lazio tra l’allenatore Marco Baroni e la dirigenza, il motivo sarebbe l’impiego di Dele-Bashiru.
Il motivo delle frizioni in casa Lazio sembrerebbe l’impiego del nigeriano, per l’allenatore Dele-Bashiru non è considerato ancora una riserva affidabile, pensiero totalmente opposto da quello della dirigenza.
Lazio, frizioni tra allenatore e società
Fisayo Dele-Bashiru, scommessa estiva del centrocampo biancoceleste, arrivato come semi-sconosciuto dal campionato turco, rischia ora di diventare un equivoco tattico nella rosa. Il centrocampista nigeriano ha avuto fin qui un rendimento altalenante tra campionato e coppe e per Baroni non è ancora considerabile una riserva affidabile nel ruolo di mediano. La società starebbe però insistendo con il tecnico per sfruttare meglio il nigeriano come jolly lì in mezzo. Trovargli una collocazione tattica, è diventata una specie di ossessione per il mister biancoceleste, pur di assecondare l’esigenza della dirigenza di veder valorizzata la propria scelta in estate.
Mercato in casa biancoceleste
I biancocelesti sono molto attivi sul mercato, la dirigenza sembra essere disposta ad accontentare Baroni sull’acquisto di un altro centrocampista, sono molte però le situazioni rimaste in sospeso e con il mercato verso la chiusura la squadra della capitale rischia di rimanere a mani vuote. Sia le trattative per Fabbian che per Casadei sembrano bloccate e questa situazione non fa molto piacere all’attuale tecnico.
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