Il pareggio ottenuto agli sgoccioli contro il Torino ha messo in evidenza (se mai ce ne fosse ancor più bisogno), una lacuna in casa Inter.
Contro i granata al ‘Grande Olimpico di Torino’, mancava un imprescindibile dei nerazzurri, un giocatore che quest’anno ha mantenuto i propri compagni in vetta, caricandosi la squadra sulle spalle: parliamo naturalmente di Marcelo Brozovic.
Il regista croato ha una fantascientifica capacità di essere onnipresente, recuperare palloni in qualunque zona del campo, dettare i tempi di gioco e verticalizzare alla perfezione.
La sua assenza è incolmabile per le geometriche tecnico-tattiche di Simone Inzaghi, che non può davvero farne a meno.
E in effetti, dell’Inter che si è vista a Torino mancava il playmaker, colui in grado di far girare la palla, di servire i compagni col contagiri e di leggere le situazioni dove bisogna attaccare e dove bisognare calmare il ritmo partita.
I nerazzurri sono andati subito in svantaggio, poi però hanno attaccato (e infatti Berisha è stato eccellente su Lautaro a più riprese), e il gol del pareggio è arrivato ‘soltanto’ al 93’.
Riversandosi totalmente in avanti, gli spazi dietro lasciati vuoti sarebbero potuti essere sfruttati in maniera diversa dai granata che, prima con Brekalo
e poi su calcio d’angolo, sono andati ad un passo dal 2-0 (che avrebbe di fatto chiuso la partita).Insomma quando il regista croato manca, l’Inter patisce molto; ma da sabato sera contro la Fiorentina Brozovic si riprenderà le chiavi del centrocampo nerazzurro: il classe ’92 accelera, da giovedì ritornerà a disposizione del tecnico ex Lazio.
Inzaghi lo aspetta con tanto gusto: è questo il momento clou della stagione nerazzurra; l’Inter deve cambiare passo se vuole mantenere vivo (e difendere soprattutto) il tricolore in Serie A, e prestazioni come quella di Torino non sono di certo degne di una squadra che ambisce a rimanere in alto (al passo del Milan).
Ci si aspettava infatti un altro tipo di mentalità dopo l’uscita dalla Champions (per mano del Liverpool) a testa altissima, invece i nerazzurri hanno faticato fin troppo non prendendosi il controllo del gioco.
E sono stati graziati: prima il clamoroso penalty non fischiato dal giudice di gara, poi dal Torino sprecone che aveva tra le proprie mani una grossa chance.
Eppure, per uno che ritorna, ce ne sarà un altro con le valigie in mano.
Arturo Vidal, intervistato da TNT Sports, ha rilasciato importanti dichiarazioni a 360°: il cileno non ha convinto il club di Appiano Gentile, in estate sarà dunque addio.
L’ex centrocampista di Juventus e Bayern Monaco ha affermato: ‘La mia esperienza europea può terminare qui. Il mio obiettivo futuro è molto chiaro: voglio lottare e vincere la Copa Libertadores col Flamengo’, insomma la Coppa Campioni brasiliana.
‘Sogno di giocarci, è una squadra competitiva nonché la migliore del Sud America. Ho avuto l’opportunità di giocare nelle migliori squadre del mondo dando sempre il massimo alla causa, credo di esser pronto per lo step successivo’.
Insomma parole chiare e forti, d’altronde l’Inter non aveva intenzione di proseguire il rapporto col cileno, mai entrato alla perfezione nei meccanismi (e nel 3-5-2) di Inzaghi.
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