Serie A
Inter, Cuadrado a rischio per la Juve. Le ultime
In vista della sfida contro la Juventus dell’Inter, resta in dubbio la presenza dell’ex della partita Juan Cuadrado. Le ultime sulle sue condizioni.
L’Inter prepara l’insidiosa trasferta che la vedrà opposta alla Juventus con la coperta corta sul lato destro del campo, visto che Cuadrado non offre ancora alcuna garanzia in merito al suo rientro.
Non c’è ancora una data certa, in quanto l’ex Juventus non ha ancora trovato sollievo infatti domani il colombiano dovrebbe allenarsi ancora in seduta personalizzata.
Tuttavia il suo forfait non è ancora sicuro in quanto Cuadrado proverà a stringere i denti per esserci contro i suoi ex compagni.
Per adesso filtra pessimismo in merito alla possibilità di vedere il colombiano nella lista dei convocati per la trasferta di Torino, ma solo nei prossimi giorni si avrà un quadro della situazione definitivo.
Un problema non da poco per l’Inter, che a destra dovrà chiedere ancora gli straordinari a Dumfries e Darmian.
Serie A
Atalanta-Juventus 1-1, Kalulu monumentale ma serve solo per il pareggio numero 13 I Le pagelle bianconere
Atalanta-Juventus 1-1, a Bergamo la Signora sfiora il successo giocando una buona partita. Kalulu illude i bianconeri, raggiunti nel finale da Retegui. Per Thiago Motta ottime risposte da Koopmeiners. Le pagelle bianconere.
Di Gregorio 6,5: non fa il miracolo sulla testata sotto misura di Retegui, ma era obiettivamente difficile arrivarci. Solo in un altro paio di occasioni viene impegnato seriamente.
Savona 5: purtroppo inciampa su una buccia di banana chiamata Retegui, che lo fa scivolare dalla sufficienza al rango di peggiore dei bianconeri. Non eccellente per 90′, prende il golpo di grazia con il gol del pareggio.
Gatti 7: si piazza in area e respinge ogni tentativo della Dea facendosi aiutare da un Kalulu in serata di gran spolvero. Partecipa agli arrembaggi offensivi con personalità.
Kalulu 8: segue l’azione imbastita e rifinita da Mckennie per concludere e battere Carnesecchi. Oltre a questo, la clamorosa chance di mettere a segno la doppietta, sfumata per una questione di pochi centimetri. Non lascia ossigeno, in difesa, agli attaccanti avversari.
Cambiaso 5: lascia molto a desiderare sul Bellanova, che lo scherza andando a servire Retegui per il gol del pareggio.
Locatelli 7: convincente, senza se e senza ma, grazie a delle geometrie che servono a rendere fluido il gioco bianconero (dall’88’ Fagioli sv).
Thuram 6: un pò in riserva, ma gli basta per dare sempre il suo contributo (dal 75′ Douglas Luiz 6: aiuta la squadra nel quarto d’ora finale).
Yildiz 6,5: anche nella serata di Bergamo risulta tra i più determinati.
Mckennie 7: lo trovi in un altro ruolo inedito, e ancora una volta non delude le aspettative. Intelligente il filtrate per il gol di Kalulu.
Nico Gonzalez 5,5: il ruolo di punta gli calza bene, ma non mostra il fuoco negli occhi (dall’82’Mbangula sv).
Koompeiners 6,5: la sua posizione in campo a Bergamo è forse quella più congeniale in questa Juventus. Buona partita per lui nel suo vecchio stadio.
Thiago Motta 6: un altro pareggio e un’altra vittoria sfumata, ma questa volta la Signora non recita da comprimaria. Il 4-2-3-1 con Nico Gonzalez unica punta e Mckennie trequartista sembra valorizzare le qualità dei suoi.
Serie A
Atalanta-Juventus 1-1, Retegui condanna Motta all’ennesimo pareggio | Le pagelle orobiche
Atalanta-Juventus 1-1, un gol di Kalulu illude i bianconeri, che subiscono il pareggio di Retegui nel finale. Per la Dea e’ il terzo pareggio di fila. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 7: allunga il suo periodo positivo e anche al cospetto dei bianconeri salva la Dea da una sconfitta che avrebbe lasciato conseguenze.
Scalvini 6: il coraggio e la determinazione gli consentono di tenere sempre alta concentrazione e giri del motore (dall’81’ Hien sv).
Djimsiti 6: niente di particolarmente difficile da evidenziare, vive 90′ di sicurezza.
Kolasinac 6: ammonito nel finale, sarà squalificato contro il Napoli. La sua esperienza sarebbe stata utilissima contro Conte.
Zappacosta 6: la lucidità e la corsa ci sono, anche se potrebbe fare di più e avere maggiore coraggio (dal 66′ Bellanova 6,5: entra nell’azione del gol di Retegui).
De Roon 6,5: nella ricerca del pareggio, spinge il suo baricentro ancora più avanti.
Ederson 6,5: il suo contributo serve soprattutto in queste partite, quando serve la pelle dura per contrastare la mediana bianconera.
Ruggeri 6: bene soprattutto nel secondo tempo, cresce alla distanza e viene sollecitato, alla ricerca nei tre punti, nel finale.
Pasalic 6: pochi inserimenti ma tanto sacrificio. Risulta meno utile alla Dea in fase offensiva, e per questo non lo si vede molto davanti ma, quando lo fa, sfiora il gol di poco (dal 55: Samardzic 6,5: il suo ingresso fornisce un’opzione in più su cui appoggiarsi in fase offensiva).
De Ketelaere 5: spento e apatico, quasi con la luna storta. Forse una delle peggiori partite stagionali disputate dal folletto belga (dal 66′ Retegui 7: scalza Thuram e sale da solo in vetta ai cannonieri con il gol da rapace che vale il pari).
Lookman 6: prova a fare il diavolo a quattro, come è nelle sue corde, ma non gli riesce di essere bruciante come nelle serate migliori (dall’81’ Zaniolo sv).
Gian Piero Gasperini 6: sembrava una partita stregata, ma alla fine la Dea si salva con il terzo pareggio di fila. E’ evidente che manchi lo smalto ammirato fino a un mese e mezzo fa, ma comunque arriva l’imbattibilità.
Serie A
Milan, dai gol di riserva a un addio sfumato: la triste parabola di Noah Okafor
Milan, sfuma malamente il trasferimento di Noah Okafor al Lipsia, ormai dato per fatto. Lo svizzero ora è un problema, dopo essere stato uno dei giocatori più decisivi dell’ultimo campionato.
In poche settimane si è capolvolto del tutto il mondo di Noah Okafor, che al Milan è di troppo, ma che lo scorso anno è stato fondamentale per racimolare punti preziosi.
Da Fonseca a Conceicao, complici anche alcune noie fisiche, lo svizzero non è mai stato al centro del progetto, in parte per via di alcune riflessioni fatte in Via Aldo Rossi.
Poche comparsate in campo e un’unica via: attendere gennaio per trovare una soluzione in uscita. Il Lipsia, fin da subito, si è posizionato in pole per acquistarlo, e i club hanno trovato, in breve tempo, un accordo.
Il resto è storia delle ultime 24 ore: l’esito negativo delle visite mediche in Germania e il ritorno forzato in Italia. Si riparte da capo, dunque, con la dirigenza costretta a studiare una nuova strategia.
Okafor resta separato in casa, fuori forma e difficile da piazzare. Un vicolo cieco dal quale il Milan cercherà di uscire il prima possibile.
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