Serie A
Inter, Dumfries sulla sfida contro Brozovic e Perisic
Inter. Denzel Dumfries, esterno destro olandese classe 96′, in questa stagione con la maglia dell’Inter ha collezionato 51 presenze con 2 gol.
Arrivato a Milano nell’estate 2021 per 14 milioni di euro dal PSV Eindhoven, dal suo approdo in Italia si è dimostrato un calciatore importante per la squadra allenata da mister Inzaghi.
Con i colori nerazzurri in queste due stagioni ha vinto quattro trofei a livello nazionale e ha giocato sabato scorso la finale di Champions League persa 1 a 0 contro il Manchester City.
Inter, Dumfries parla della sfida contro Brozovic e Perisic
Il difensore dell’Inter dopo la partita di sabato ha risposto alla convocazione della Nazionale olandese che giocherà la final four di Nations League in casa, fra Rotterdam e Enschade.
Nell’intervista rilasciata a Uefa.com, Dumfries parla della sfida contro Brozovic e Perisic, ecco le sue parole:
“Li conosco molto bene. Dopo il sorteggio ho sentito Ivan, siamo amici e probabilmente giocheremo contro. Sarà una partita molto particolare.
La Croazia ha una squadra fantastica e fa sempre bene nei grandi tornei, ai mondiali è arrivata terza. Noi siamo ancora in work in progress, ma abbiamo una squadra di grande talento con tante qualità individuali.
Sarà davvero una grande partita, ma dobbiamo vincere. Sarà sicuramente speciale giocare a Rotterdam, senza offesa per Amsterdam, ma al De Kuip c’è un’atmosfera bellissima“.
Serie A
Parma cuor di leone: grande contro i grandi
Neopromosso questa stagione in Serie A, il Parma sta lavorando bene e con continuità, anche contro le grandi. Presto affronterà uno scoglio impervio: l’Inter.
Ultimamente è stato colpito da un infortunio importante: la lacerazione al tendine d’Achille di Charpentier. Eppure il Parma sta vivendo un periodo molto positivo e si sta attestando come una delle squadre più “piccole” in grado di diventare grandi con le grandi.
Lo dimostrano le vittorie nette contro Milan (2-1) e Lazio (3-1), ma lo ribadiscono anche i pareggi riportati contro Juventus (2-2) e Fiorentina (1-1): il Parma, che è tornato alla Serie A per la prima volta dal 2020-21, sa misurarsi con le grandi.
Ora l’attende un ostacolo niente male: l’Inter di Simone Inzaghi, che attualmente occupa il terzo posto in classifica sotto il Napoli e l’Atalanta. Ma promette di dare ancora una volta battaglia e non va presa sottogamba.
Parma, una squadra di giovanissimi
L’età dei giocatori in rosa parla chiaro: il Parma è la squadra più giovane della Serie A e può contare sull’apporto costante di molti giovanissimi nati dal 2000 in poi. L0età media dei giocatori è bassissima: appena 23 anni e 6 mesi, che ne fanno la terza squadra europea più giovane dopo Strasburgo e PSG.
E i giovani del club emiliano piacciono anche agli altri club.
Parma, i giovani che sono osservati speciali del calciomercato
C’è un duo di difensori centrali giovanissimi che sta attirando gli sguardi: alludiamo al classe 2002 Balogh e al classe 2006 Leoni (2006), sulla quale mister Pecchia sta puntando forte.
Il primo piace anche in Premier League, il secondo era un possibile obiettivo di Inter e Napoli. In porta il 22enne giapponese Suzuki è stato un obiettivo del Chelsea.
Piace molto il classe 2003 Bonny, sul quale il Napoli ha messo gli occhi e che in campionato ha messo a referto 4 gol e un assist. E non dimentichiamoci dell’ala destra 19enne Anas Haj Mohamed, che ha esordito in Serie A contro la Lazio mettendo in difficoltà Provedel. E segnando un gol bellissimo.
Serie A
Fiorentina, Ghini: “Ecco come siamo intervenuti su Bove”
Il presidente della Fratellanza Militare Giovanni Ghini ha spiegato le procedure di rianimazione a Edoardo Bove in occasione di Fiorentina-Inter.
Sebbene stiano arrivando indiscrezioni sul fatto che il giocatore sia cosciente e parli coi medici, il mondo del calcio resta in apprensione per quanto accaduto a Edoardo Bove. Che, al minuto 17 dell’ultima sfida di campionato tra la sua Fiorentina e l’Inter, si è accasciato al suolo per un’aritmia cardiaca.
Si legge su La Gazzetta dello Sport che “La prima diagnosi parla di aritmia per torsione di punta, una forma di tachicardia ventricolare che si sviluppa in soggetti affetti da un particolare disturbo dell’attività elettrica del cuore“.
Fiorentina, Giovanni Ghini racconta la procedura di rianimazione a Edoardo Bove
Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare, l’associazione di volontariato che domenica scorsa all’Artemio Franchi si occupava dell’emergenza sanitaria, ha raccontato a Repubblica le procedure svolte per salvare il giocatore: “Intorno erano tutti agitati ma noi eravamo calmi perché sapevamo cosa fare. Non bisogna farsi prendere dall’emotività. Dalla caduta del calciatore al nostro arrivo sono passati 30 secondi“.
Come erano organizzati: “Al Franchi avevamo due squadre, una con il medico e due soccorritori, l’altra con tre soccorritori. Appena il dottore è arrivato dal calciatore ha preso i parametri vitali, valutato lo stato di coscienza, la respirazione e il battito cardiaco. Insieme ai sanitari della Fiorentina ha deciso che bisognava partire subito per l’ospedale. In 4 minuti Bove era già nell’ambulanza“.
Prosegue Ghini: “In ambulanza lo abbiamo rianimato, si è attivato il defibrillatore semiautomatico per ristabilire il ritmo giusto del cuore. Il trattamento è andato avanti per tutto il tragitto. All’arrivo in ospedale il medico ha riferito l’accaduto e tutto ciò che era stato fatto. Passata la prima barriera di filtraggio in pronto soccorso, Bove è arrivato nella sala rossa, dove medici e anestesisti potevano intervenire“.
Perché non è entrata subito l’ambulanza? La spiegazione di Ghini: “Esiste un piano operativo d’emergenza che non prevede l’ingresso in campo dell’ambulanza. In situazioni così critiche bisogna evitare ogni rischio di rallentamento, e il mezzo può restare bloccato sull’erba a causa del peso. Meglio portarsi gli attrezzi di soccorso nello zaino, eseguire i primi controlli sul paziente per poi portarlo sull’ambulanza“.
Serie A
Roma, le condizioni di Hummels e Cristante: gli esiti degli esami
Sono arrivati gli esiti degli esami strumentali di Mats Hummels e Bryan Cristante. I due della Roma sono usciti anzitempo durante il match contro l’Atalanta.
Arrivano buone notizie per Claudio Ranieri e per la Roma. Il club giallorosso era in apprensione per le condizioni di Mats Hummels e Bryan Cristante, usciti entrambi anzitempo nel match di ieri sera dell’Olimpico contro l’Atalanta di Gasperini.
Entrambi i giocatori questa mattina si sono sottoposti agli esami strumentali di rito che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. Infatti, per il difensore ex Borussia Dortmund si tratta solamente di una lieve contrattura ai flessori della schiena: per il recupero completo del tedesco serviranno un paio di giorni per tornare a disposizione di mister Ranieri.
Contro il Lecce perciò ci sarà l’esperto difensore, con il tecnico giallorosso che deciderà se utilizzarlo dall’inizio o a partita in corso.
Per quanto riguarda Bryan Cristante la situazione è leggermente peggiore. Il centrocampista della Roma ha rimediato una distorsione alla caviglia: dopo i primi accertamenti la sensazione è che dovrebbe recuperare per la sfida di sabato sera all’Olimpico ma la sua presenza dipenderà solamente dalle valutazioni di Ranieri ed il suo staff.
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan-Ricci, accordo di massima raggiunto: le condizioni di Cairo e quando arriverà
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, Calabria Okafor e Chukwueze steccano ancora: i movimenti in estate
-
Notizie5 giorni fa
Milan, ci sono stati contatti anche con Roberto Mancini: i dettagli del rifiuto
-
Serie A6 giorni fa
Serie A, le designazioni arbitrali della 14° giornata
-
Notizie4 giorni fa
Milan, Santiago Gimenez pagato con gli introiti della Champions: le cifre
-
Serie A6 giorni fa
De Rossi: “Tutti vogliono imitare Guardiola, Gasperini è il migliore in Italia. Su Totti…”
-
Serie A6 giorni fa
Milan, Scaroni: “La pirateria è un gran problema. Valutiamo uno stadio nuovo”
-
Ligue 16 giorni fa
PSG, Safonov brilla. E Donnarumma rischia…