Giuseppe Marotta
Inter, negli ultimi due anni, qualcosa nei conti dei nerazzurri non quadra, soprattutto per quanto riguarda le strategie di mercato.
Dopo aver raggiunto inaspettatamente la finale di Champions League nel 2023 il club nerazzurro ha ritrovato un prestigio europeo che sembrava smarrito e, forte di questa nuova consapevolezza, la squadra di Simone Inzaghi ha poi riportato lo Scudetto a Milano nella stagione successiva Anche quest’anno, l’Inter si conferma competitiva su più fronti: insegue il Napoli in campionato, è in corsa per la Coppa Italia e ha impressionato nella prima fase di Champions League arrivando tra le prime otto.
Tuttavia, nonostante i successi, alcuni segnali indicano che qualcosa non funzioni come dovrebbe. In momenti chiave della stagione – come nella recente sconfitta contro la Fiorentina – la squadra ha mostrato fragilità inattese, spesso dovute a una panchina che non è stata in grado di fornire il contributo necessario. Quando titolari inamovibili come Acerbi, Calhanoglu, Lautaro o Thuram sono stati assenti o in difficoltà, le seconde linee non sono riuscite a garantire lo stesso livello di prestazioni.
Le scelte della dirigenza sono finite sotto la lente d’ingrandimento. Nelle ultime quattro sessioni di mercato, l’Inter ha acquistato ben 17 calciatori. Di questi, però, solo tre possono essere considerati veri titolari, ovvero Pavard, Sommer
e Marcus Thuram. Sono stati sempre presenti o quasi, con pochissimo spazio per le loro alternative, ad eccezione di Pavard, costretto a qualche stop per problemi fisici.
Il problema maggiore riguarda invece coloro che avrebbero dovuto allungare la rosa e garantire un ricambio adeguato. Davide Frattesi, pur avendo avuto un ruolo importante nella conquista dello Scudetto con gol decisivi da subentrato, ha visto il suo rendimento calare e le sole 11 presenze da titolare in un anno e mezzo non giustificano l’investimento da 35 milioni. Bisseck, considerato una scommessa per il futuro, ha avuto un buon impatto ma è ancora in fase di crescita.
DAVIDE FRATTESI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I veri nodi arrivano dal reparto offensivo. Arnautovic, Sanchez e Taremi – così come Correa – non hanno mai rappresentato un’alternativa credibile ai titolarissimi Lautaro e Thuram. Tra problemi fisici e difficoltà di adattamento al gioco di Inzaghi, il loro contributo è stato marginale.
Se l’Inter vuole confermarsi ai massimi livelli e continuare a competere su più fronti, sarà necessario per Marotta correggere il tiro sul mercato. La dirigenza dovrà rivedere le proprie strategie per garantire a Simone Inzaghi una rosa più profonda e affidabile, evitando investimenti poco fruttuosi che, alla lunga, potrebbero compromettere la competitività del club.
Aggiornato al 08/02/2025 12:33
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