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Inter, Inzaghi: “Lautaro? Se sta bene gioca. Servirà una squadra speciale”

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Inter, inzaghi

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby della Madonnina, in programma domenica alle 20:45.

Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby contro il Milan, in programma domani, domenica 22 settembre, alle 20:45.

Gara importante anche per i nerazzurri, che vincendo a San Siro contro i cugini, riusciranno a creare la striscia più lunga di vittorie nella storia della stracittadina milanese.

Inter

Inter, le parole di Inzaghi

Venite da una grande prestazione a Manchester. Adesso servirà un’altra prova così?

“Assolutamente sì, domani sappiamo che partita andremo a incontrare. Il derby sappiamo tutti cosa rappresenta per noi, per la nostra società, per i nostri tifosi. Ci vorrà un’Inter speciale, dopo una partita come quella in cui abbiamo speso tantissimo a volte trovi energie che non pensavi d’avere”.

Cosa c’è ancora da dimostrare?

“Tantissimo. La stagione è appena cominciata, i derby passati non bisogna proprio pensarli. Va benissimo, ho bellissimi ricordi ma non portano punti o gol. Servirà la massima attenzione, affronteremo ottimi giocatori”.

Vi aspettate un Milan arrabbiato? C’è il rischio di pancia piena?

“È un rischio che non deve capitare, troveremo un Milan che ha fatto un’ottima partita contro il Venezia e poi ha perso col Liverpool. Più di pensare a come troverà il Milan penserò a quello che dovremo fare noi, a una grandissima gara di corsa, di attenzione. I derby sono questi, vanno al di là di tutti i pronostici: i dettagli sono fondamentali e dovremo essere più bravi dei nostri avversari”.

Pensa di aver gestito al meglio il turnover?

“Non esistono titolari, io ne ho 24 qua e tra poco 25 quando rientrerà Buchanan. Ho grandissimo rispetto e considerazione di tutti i giocatori, poi loro, come stanno facendo giornalmente, hanno il dovere di mettermi in difficoltà per le scelte. Oggi ci sarà l’ultimo allenamento, ho qualche dubbio di formazione da sciogliere”.

Può essere una spallata decisiva al Milan?

“Ne ho già parlato prima, cerco di concentrarmi su casa nostra”.

Tutti danno strafavorita l’Inter, come si prepara un derby in questo contesto a livello psicologico?

“Quello che è stato è stato, troviamo una squadra con ottimi giocatori allenata da un ottimo tecnico che ho già incontrato diverse volte a Roma. Dovremo farci trovare pronti”.

Potete stabilire il record di derby vinti consecutivi. Lei li ha vinti tutti contro Pioli, Fonseca ha un atteggiamento tattico simile ma il Milan è ferito e potrebbe essere più attendista. La possibilità di un Milan più coperto?

“Il Milan ha cambiato in queste partite, parlo delle prime 4 di campionato più la Champions. Io non penso che sia solo il Milan, alternano tutte le squadre momenti in cui si è più aggressivi ad altri con meno aggressività. Secondo me non ci sarà un’Inter che aspetta o un Milan che aspetta. Sarà un derby molto sentito da tutte le parti, dovremo essere bravi tutti sui particolari. Non dimentichiamo che sia noi che il Milan abbiamo avuto una partita infrasettimanale contro un top club”.

I numeri del derby dicono che di solito vince chi è più forte. Vi sentite più forti?

“Noi ci sentiamo forti contro tutto e tutti. Nel derby, gli ultimi sono stati positivi ma l’ho detto alla prima domanda che quello che è stato è stato. Adesso bisogna guardare al presente, alla partita di domani che sarà estremamente difficile per noi. Ho sentito la conferenza di Fonseca, ha detto che ha trovato una squadra che ha lavorato molto bene. Vale lo stesso per me, sarà un derby aperto e sentito, penso corretto e vedremo che succederà”.

Costruite tanto ma non capitalizzate, c’è un problema di cinismo?

“Sì, probabilmente rimangono impresse le ultime due partite con un solo gol, però abbiamo creato e siamo negli standard con le prime cinque partite dello scorso anno. Sappiamo che possiamo sempre migliorare, ci stiamo lavorando sulla conclusione, sulla finalizzazione, sul passaggio, sull’assist: sono dati da controllare cercando di lavorare il più possibile”.

Juventus-Napoli e Inter-Milan. Vista la Champions più lunga, il campionato può andare un po’ al contrario rispetto al passato e sia più importante vincere con le piccole?

“Penso che per quanto riguarda la Champions ci siano due partite in più, ma è come lo scorso anno. È normale che chi ci gioca perda qualche energia fisica e mentale, preparare partite del genere non è semplicissimo, ma io penso che i campionati si vincano negli scontri diretti. Sono importantissimi, poi grandissima importanza ce l’hanno le partite con le piccole, che in questo campionato sembra diano parecchio fastidio a tutti”.

Lautaro è in dubbio come titolare per domani?

“Ho dei dubbi perché devo vedere l’allenamento di oggi, chi ha giocato a Manchester ieri ha fatto meno rispetto a chi è partito dall’inizio. Per quanto riguarda Lautaro non esiste nessun caso, è il nostro capitano e ha giocato un anno intero senza fermarsi. Si sta impegnando tantissimo, anche ieri si è allenato insieme ai compagni: se starà bene giocherà senz’altro dal primo minuto”.

Ha giocato e allenato tantissimi derby di Roma, ormai conosce bene quello di Milano. Che differenze ci sono?

“Sono due derby fantastici, quello di Roma ne ho fatti quattordici mi pare e sono state grandissime gare, con tante emozioni. A Milano ci sono stati tantissimi, in tutte le competizioni, e anche qua si respira grandissima aria, grandissima atmosfera”.

Non avere le coppe può aiutare il Napoli?

“Non lo so, che avere partite infrasettimanali tolga energie è un dato. L’anno scorso è capitato alla Juventus, l’anno prima all’Atalanta. Però è anche vero che incontrare squadre di grandissima levatura ti fa fare esperienza”.

Dumfries domani titolare?

“Sta bene, è entrato bene nelle varie partite. È uno dei ballottaggi, Darmian ha fatto un’ottima gara a Manchester e Denzel è entrato molto bene. È uno dei due dubbi che mi porterò fino a domani, ogni volta devo poter scegliere il giocatore migliore per ciascuna partita”.

A che punto è Palacios?

“Sta bene, sta lavorando bene. Non parla italiano, non parla inglese, parla solo spagnolo: ci stanno aiutando tanto Correa e Lautaro, però è un ragazzo di ottime prospettive che sta guardando i suoi compagni e sta cercando di imparare. Ha grandissima tecnica, legge il gioco e su una difesa a tre sta cercando di inserirsi nel migliore dei modi. Vederlo lavorare è un piacere, lo vedi proprio che ha voglia di imparare”.

Ma può giocare solo come braccetto o anche centrale?

“In questo momento, essendo arrivato da poco, lo stiamo mettendo insieme a Bastoni. Nel futuro non so dire, per me potrebbe anche fare il centrale per le letture di gioco che ha”.

L’Inter di oggi ha più senso di appartenenza del Milan?

“Io non so rispondere per il Milan, sicuramente i miei giocatori hanno un fortissimo senso di appartenenza, sono legati tra loro e ai tifosi. È qualcosa in più, domani sarà importante far vedere le cose che sappiamo fare, sapendo che troveremo di fronte un Milan con grandissima qualità e un allenatore di valore”.

Serie A

Juventus, Yildiz esce allo scoperto: “Lo scudetto è l’obiettivo”

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Cagliari-Juventus:

Il fantasista della Juventus, Kenan Yildiz, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della gara vinta contro l’Hellas Verona.

Thiago Motta scaccia le critiche. Il solito Khephren Thuram e la prima volta di Koopmeiners in maglia bianconera stendono l’Hellas Verona (2-0): Juventus a +2 dalla Lazio e a -6 dall’Inter capolista.

Juventus, le parole di Yildiz

Kenan Yildiz ha parlato ai microfoni di DAZN nel post-partita. Di seguito le sue parole.

“Noi siamo professionisti. Abbiamo dato il massimo e dobbiamo continuare. Lo scudetto è ovviamente un obiettivo ma dobbiamo pensare partita per partita”.

Yildiz, tra i protagonisti della semifinale della Supercoppa Italiana tra Juventus e Milan

Kenan Yıldız ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Hellas Verona, Bertolini: “Non sono queste le partite in cui dobbiamo fare punti”

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Verona

Il vice-allenatore di Paolo Zanetti, Alberto Bertolini, ha parlato a margine della sconfitta dell’Hellas Verona sul campo della Juventus.

Thiago Motta scaccia le critiche. Il solito Khephren Thuram e la prima volta di Koopmeiners in maglia bianconera stendono l’Hellas Verona (2-0): Juventus a +2 dalla Lazio e a -6 dall’Inter capolista.

Hellas Verona, le parole di Bertolini

Alberto Bertolini, vice-allenatore dell’Hellas Verona e in panchina per via della squalifica dell’head coach Paolo Zanetti, ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post-partita. Di seguito le sue parole.

Prestazione
“Noi abbiamo dato tutto, già a fine primo tempo abbiamo avuto Dawidowicz e Faraoni infortunati e abbiamo dovuto cambiare. Per fare risultato con la Juventus deve andare tutto bene, se quel gol di Suslov fosse stato buono magari sarebbe andata diversamente. C’è stata tenacia e spirito di gruppo, abbiamo affrontato la gara al meglio ma noi sappiamo che i nostri punti dobbiamo farli in casa. Questo sarebbe stato un bonus, abbiamo dato tutto ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta”.

Partita
“Ci dà fiducia: abbiamo dovuto soffrire e reggere, ce l’abbiamo quasi fatta ma comunque ci dà fiducia e ci fa guardare al futuro con ottimismo. Ora aspettiamo il Bologna e dovremo mettere in campo tutto ciò che abbiamo per cambiare il risultato”.

A DAZN.

Delusione
“E’ stata dura, ce l’abbiamo messa tutta. Ce l’avevamo quasi fatta anche se il ritmo della Juventus è stato martellante. Il nostro obiettivo lo sappiamo bene quale è e le gare in cui dobbiamo prendere punti le sappiamo. Oggi era un bonus che per poco non abbiamo portato a casa”.

Prestazione
“Sì, abbiamo positività. Siamo sulla strada giusta. Sappiamo soffrire meglio rispetto a prima. Dobbiamo essere grintosi e avere voglia di ripartire. Per fare punti qui Lorenzo doveva parare tutto, come in parte ha fatto, e il gol di Suslov non doveva essere in fuorigioco di centimetri”.

Consapevolezza
“Crediamo nei nostri giocatori, ci alleniamo al meglio e cerchiamo di trasmettere i nostri lavori. La lingua del calcio è unica e il mister è bravo a farsi capire. Ci siamo sempre ripresi dalle batoste ma la strada è ancora molto lunga”.

Poi in conferenza stampa.

Carattere
“È un peccato, perchè siamo arrivati a poco da un risultato gratificante. Oggi abbiamo difeso con ordine e tenacia, dimostrando un ottimo spirito di sacrificio. Questo è importante per il futuro dove ci giocheremo in caso le sfide importanti”.

Formazione
“Tchachoua aveva fatto molto bene contro la Fiorentina. Domenica sarà una partita diversa e vedremo in settimana come poter sviluppare la strategia migliore per sfidare il Bologna”.

Cambi
“Entrambi hanno avuto due fastidi muscolari e siamo stati costretti a fare due cambi forzati. Anche Livramento l’abbiamo dovuto cambiare, perchè era molto stanco. La squadra oggi ha dato tutto e ha mostrato una buona personalità. È mancata qualcosa per portare a casa un altro risultato come il gol di Suslov”.

Tengstedt e Serdar
“Tengstedt è in ripresa e l’abbiamo preservato e sarà una risorsa per noi. Su Serdar siamo ancora un po’ indietro e tornerà tra una decina di giorni. La sua assenza sta pesando tanto e stiamo aspettando la sua energia per il finale di stagione”.

Suslov
“Per noi è un giocatore straordinario per come strappa in mezzo al campo. Il suo gol arriverà al più presto. Non so se sia pronto per una big, ma noi vogliamo godercelo. Speriamo sia decisivo in queste ultime partite”.

Bertolini

ESULTANZA DANIEL MOSQUERA ( FOTO KEYPRESS )

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Juventus, Thuram: “Pensiamo solo all’Atalanta. L’esultanza…”

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Juventus

Il centrocampista della Juventus, Khephren Thuram, ha parlato ai microfoni di DAZN a margine della vittoria contro l’Hellas Verona.

Thiago Motta scaccia le critiche. Il solito Khephren Thuram e la prima volta di Koopmeiners in maglia bianconera stendono l’Hellas Verona (2-0): Juventus a +2 dalla Lazio e a -6 dall’Inter capolista.

Juventus, le parole di Thuram

Khephren Thuram ha parlato ai microfoni di DAZN nel post-partita. Di seguito le sue parole.

“La squadra mi aiuta a giocare bene e a fare gol. Contro l’Atalanta dobbiamo fare bene. Dobbiamo fare una grande settimana per arrivare al meglio alla gara contro l’Atalanta. L’esultanza? È quella di mio fratello, faccio come lui perché è il mio idolo”.

Poi a Sky.

Gol
“Era importante fare gol perché loro avevano un assetto molto difensivo, poi abbiamo fatto il secondo ed è stato anche quello importante”.

Classifica
“Come sempre noi guardiamo partita dopo partita, cresciamo partita dopo partita. È importante vincere più gare possibile da qui alla fine”.

Juventus, Thuram

Khéphren Thuram parla con Teun Koopmeiners ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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