Serie A
Inter, Inzaghi: “Primo tempo colpa del campo. Lautaro è in un momento no”
Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha parlato ai microfoni di DAZN, Sky e in conferenza stampa dopo la vittoria sul Como.
L‘Inter batte il Como (2-0) a San Siro e si tiene stretto il terzo posto in classifica. Con tre lunghezze di distanza dall’Atalanta capolista, una dal Napoli secondo in graduatoria e una partita da recuperare (quella contro la Fiorentina), la squadra di Simone Inzaghi resta aggrappata alla lotta per lo scudetto.
Inter, le parole di Inzaghi
Il tecnico piacentino ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match contro i lagunari.
Como
“Faccio loro i complimenti. Sono venuti a fare un’ottima gara a San Siro, ma hanno trovato di fronte un’Inter super concentrata e che ha concesso pochissimo. Nel primo tempo non siamo stati i soliti, il campo ci ha penalizzato perché stasera non è stato perfetto come altre volte: anche se so che ora lo rifaranno. Abbiamo fatto una partita matura, consapevole, contro un avversario che correva molto e sapevamo che nel secondo tempo accelerando avremmo potuto cambiare la gara“.
Thuram
“Ha lavorato bene, insieme ai suoi compagni, a me e a tutto lo staff. È un giocatore che si allena benissimo, che si è adattato subito ai nostri principi. Sa che deve continuare a migliorare, è un momento in cui ci sta dando tanto e deve continuare a farlo“.
Frattesi
“Nell’Inter , come in tante altre squadre, c’è concorrenza. Giovedì lui e Zielinski hanno fatto novanta minuti e hanno fatto benissimo, poi bisogna fare delle scelte per il bene dell’Inter. Lui e Taremi oggi hanno fatto sei minuti nel migliore dei modi, facendo quello che gli avevo chiesto. Devo alternare tutti i giocatori, stanno giocando tanto e non dobbiamo pensare a classifiche o tabelle“.
Lautaro
”È un momento, io sono stato attaccante e so che ci sono stati questi momenti. Lunedì a Roma è stato tra i più positivi, poi lui chiaramente vuole fare gol ma devono continuare in questo modo. Sia lui che Thuram lavorano come gli chiediamo noi. Gli chiediamo tanto e stiamo cercando di cambiarli per farli riposare il più possibile, giovedì Arnautovic e Taremi hanno fatto lo stesso lavoro. Gli ho detto di stare sereno, è un momento così. L’anno scorso quando tirava faceva gol, ora non è fortunatissimo ma dovrebbe preoccuparsi se non creasse occasioni e invece anche stasera le ha avute“.
Calendario
“Stiamo cercando di alternare i giocatori, sappiamo che avremo il mondiale e nonostante questo abbiamo avuto qualche problemino. De Vrij non ha fatto la rifinitura, ma stasera ha stretto i denti e ci ha dato una mano. L’obiettivo è portare tutti a stare bene per avere delle rotazioni, mentre Bastoni, Carlos Augusto e Dimarco stanno giocando tantissimo“.
In conferenza stampa.
Campionato
“Si sta tenendo un punteggio altissimo, ma lo avevo detto che sarebbe stato un campionato aperto. Stanno vincendo tutte e ci sono squadre come il Como, che è venuto a fare una grande partita a San Siro“.
Fabregas
“Gli ho parlato nel pre-gara, gli ho fatto i complimenti e gli ho detto di continuare così. Oggi sono venuti a fare una grande gara in casa nostra, è un allenatore che ha delle ottime prospettive”.
Ancora Lautaro?
“Non sono preoccupato. Nelle ultime 10 ne abbiamo vinte 8, stiamo avendo un ottimo andamento. A Lautaro ho fatto i complimenti dopo la Lazio, oggi non ho ancora rivisto la partita ma se si vince va bene. Può essere un problema per lui, ma i tifosi e i compagni sono con lui e il gol arriverà presto. Deve stare tranquillo“.
Difesa
“Siamo partiti in un modo, poi abbiamo cambiato un po’ l’assetto. Bastoni era da anni che non giocava come centrale. In questo momento che abbiamo qualche assenza c’è bisogno di tutti, anche di De Vrij che oggi non era al 100% e ci ha dato una mano gli ultimi 20-25 minuti”.
Ai canali ufficiali del club.
Prestazione
“Abbiamo vinto da squadra matura, nel primo tempo siamo stati lenti a muovere la palla e il Como ci ha creato qualche difficoltà. Abbiamo rischiato poco e punto al momento giusto. Nel secondo tempo siamo stati più veloci a girare la palla, sapevamo che avremmo trovato più opportunità“.
Partita
“Queste squadre sono pericolose e organizzate, il Como è venuto a San Siro a giocare in modo propositivo. Dietro non abbiamo concesso e davanti abbiamo fatto male. Abbiamo vinto una partita importante“.
Ancora difesa
“Avevamo delle assenze, come quelle di Pavard e Acerbi. Si è poi aggiunto Darmian, anche De Vrij aveva qualche problema ma oggi si è messo a disposizione. Dobbiamo cercare di recuperare quelli fuori perché in questo momento abbiamo qualche problema in termini numerici“.
Serie A
Como, Fabregas: “Inter fra le più forti d’Europa, ma c’è rammarico. Sul mercato…”
L’allenatore del Como, Cesc Fabregas, ha parlato a Sky, DAZN e in conferenza stampa al termine della sfida contro l’Inter.
Il Como, dopo la sconfitta di stasera contro l’Inter, rimane al 15esimo posto della classifica: a +1 dalla zona retrocessione. Nonostante ciò, il tecnico dei lagunari Cesc Fabregas si dice soddisfatto della prestazione.
Como, le parole di Fabregas
Nel post-partita, il tecnico catalano ha elogiato la squadra nerazzurra (definendola “una delle più forti d’Europa“) ma al contempo elogia la personalità dei suoi: indicando la strada da seguire per crescere.
Di seguito le parole di Fabregas a Sky.
“Hanno fatto la differenza piccoli dettagli, è stata una partita molto difficile per loro e l’hanno sbloccata su palla inattiva. Non credo si aspettassero un Como così propositivo senza palla, perché con la palla dobbiamo fare molto meglio. Oggi si è visto chi ha nella testa e nel sangue il mio calcio e chi no. Nel primo tempo non ricordo l’Inter fare praticamente niente, noi abbiamo avuto occasioni con Strefezza, Nico Paz, Fadera e Belotti: sono giocate su cui lavoriamo tantissimo in allenamento e ancora non rischiamo in partita. Sei nel campo dell’Inter e loro sono tutti bassi, non voglio dire con paura, ma tutti bassi. Devi metterli in difficoltà e non abbiamo rischiato la personalità che serve per un passaggino in più e per un tempo in più. Da Cunha che giocatore, molto bene. Fadera molto bene, Strefezza nel primo tempo molto bene. Sono arrabbiato perché era un’opportunità incredibile di fare male all’Inter, era nell’aria e non ci siamo riusciti: mi dispiace“.
“Non si può giocare al nostro livello contro una più forte dell’Inter, per me è tra le tre più forti d’Europa. Ho visto l’Atalanta prendere quattro gol qui, ho visto l’Arsenal soffrire. Però con la palla dobbiamo fare meglio, quando ti pressavano si vedeva chi aveva la personalità per fare una giocata ed è su questo che mi aspettavo di più. Però è una partita per crescere per noi, quando fai due prestazioni così come contro la Roma e questa contro l’Inter, io da giovane allenatore non posso che crederci ancora di più“.
Mercato
”Preferisco non parlare di mercato, sono fedele ai miei giocatori che mi hanno dato tantissimo. Il mercato arriverà quando arriverà e vedremo cosa si potrà fare, ora ho 25 soldati che vengono qui e fanno una prestazione del genere. Preferisco non parlarne, dobbiamo solo migliorare ed è vero che dobbiamo avere più punti, però non li abbiamo. Dobbiamo solo allenarci e pensare al Lecce, molto importante per noi“.
Poi ha parlato anche a DAZN.
Secondo tempo
“Nel primo tempo siamo stato brillanti, loro hanno avuto paura. Avremmo potuto fare gol, ci sono piccoli dettagli che fanno la differenza. Loro hanno sbloccato la partita con un corner, però potevamo farlo prima noi. Con un po’ più di concentrazione possiamo fare male. Dobbiamo giocare meglio con la palla, ma abbiamo dato tutto e mi è piaciuta la squadra“.
Inter
“Abbiamo giocato contro una grande squadra, al primo errore ti fanno male. Stiamo migliorando, c’è voglia di costruire qualcosa di speciale. Affrontare l’Inter faccia a faccia dice tanto sui nostri obiettivi“.
Inzaghi
“Preferirei parlare con lui ora, sinceramente. E’ qui affianco a me, mi piacerebbe parlare con lui per imparare. Ho molta stima di lui”.
Dove migliorare?
“Possiamo fare di più con la palla. Oggi mi sono piaciuti tutti a livello di atteggiamento, Da Cunha merita una menzione speciale perché ha fatto una gran partita. Dobbiamo continuare cosi e magari l’anno prossimo faremo meglio qui a San Siro“.
Poi in conferenza stampa.
Ancora Inzaghi
“Ho seguito l’Inter tantissimo negli ultimi due anni, ci vogliono giocatori di grandissima qualità. Lo abbiamo messo in difficoltà e sono contento, dobbiamo continuare così. L’Inter è tra le prime tre in Europa, così anche il suo allenatore. Non ho ancora parlato con Inzaghi, ma quando finiamo prima di andare via mi piacerebbe parlarci. È un allenatore fortissimo, con tante idee. Mi ha fatto piacere metterlo in grande difficoltà. Sono molto giovane, mi piace imparare e se parli coi migliori puoi solo migliorare.”
Atteggiamento
“Non avevamo paura e lo hanno sentito. Sono venuto tante volte a vedere l’Inter, l’ho studiata tanto e ho visto delle grande partite qua. Oggi non ho visto l’Inter di Champions, l’hanno dovuta sbloccare con un calcio piazzato e poi siamo andati in difficoltà. Ci è mancata un po’ di serenità con la palla. Dobbiamo fare di più con la palla. Dovevamo fare la partita perfetta, ma questa è una partita che ti fa crescere“.
Serie A
Inter, Marotta duro: “Cardinale fuori luogo, rispetto per l’unica squadra di Milano con la seconda stella”
Il Presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha risposto duramente alle parole di Gerry Cardinale nel pre-partita del match con il Como.
Nel pre-partita di Inter-Como, il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha colto l’occasione per rispondere a Gerry Cardinale. La Harvard Business School, nella giornata di ieri, ha pubblicato un documento (redatto proprio dal proprietario del Milan) in cui veniva spiegata la sua visione sul futuro del club rossonero.
Inter, le parole di Marotta
Un documento lungo ventitré pagine, ma una parte in particolare ha colpito l’opinione pubblica e indispettito Marotta. Quella relativa ai rivali nerazzurri, ritenuti per antonomasia un esempio negativo dal punto di vista economico. Cardinale pone la sua gestione societaria in antitesi rispetto a quella dei cugini, tanto da arrivare a dichiarare: “Se per vincere uno scudetto devo andare in bancarotta, allora meglio non vincerlo“.
“Non avrei voluto parlarne, ma credo sia doveroso rispondere. Credo siano dichiarazioni fuori luogo e irrispettose. Del prestigio e dell’immagine del nostro club e credo che Cardinale abbia un po’ fatto confusione. È vero che negli anni passati il nostro azionista di maggioranza ha vissuto un periodo di difficoltà economica, ma è stato subito affiancato da Oaktree già due anni fa e lo stesso Oaktree è oggi proprietario del nostro club. Noi da allora abbiamo tracciato delle linee guida allora e rammento a lui che la gestione dell’Inter è cosa completamente diversa. Noi rispettiamo il fair play finanziario. Siampo passati da una perdita di 240 milioni a 36 milioni, conseguendo la vittoria dello Scudetto, della Supercoppa, e abbiamo conquistato la seconda stella: l’unica squadra di Milano che la ha“.
Marotta ha poi rincarato la dose, sempre nel pre-partita, ai microfoni di DAZN.
“Se mi fai la domanda, devo rispondere cortesemente. Sono dichiarazioni a mio giudizio inopportune, fuori luogo e offensive. Ha dimostrato una mancanza di rispetto anche nei confronti del prestigio dell’immagine club e dei suoi tifosi e credo che abbia anche un po’ confuso le cose. Perché è vero che il nostro socio di maggioranza del passato ha avuto qualche difficoltà economiche-finanziarie ed era stato affiancato già due anni fa da Oaktree che oggi sono i nostri proprietari, ma una cosa è la difficoltà del socio di maggioranza e un’altra la gestione dell’Inter: che passa attraverso esami come il Fair Play finanziario dell’UEFA e dei parametri economici e delle licenze nazionali. Nel 2021 abbiamo perso 240 milioni. Questo bilancio, dopo aver vinto uno scudetto e una Supercoppa, lo abbiamo concluso con 36 milioni. Ci orientiamo verso una strada di sostenibilità economico-finanziaria, restando però competitivi“.
Serie A
Udinese, Runjaic: “Sanchez sta bene, Bravo può migliorare. Sull’Europa…”
Il tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato a margine della partita che ha visto i suoi sconfiggere a domicilio la Fiorentina.
Kosta Runjaic fa il pompiere, ma la sua Udinese ha vinto una partita dal peso specifico incalcolabile. La squadra friulana, che l’anno scorso si è salvata all’ultima giornata fra mille sofferenze, con la vittoria sul campo della Fiorentina si è portata (seppur con una partita in più) a cinque punti dalla zona Europa.
Udinese, le parole di Runjaic
Di seguito le parole di Runjaic nel post-partita.
Europa
“Prossima domanda, prossima domanda… Ci sono tante belle città in Europa“.
Lucca
“E’ importante segnare. Certo, Lucca ha fatto davvero un bel gol“.
Sanchez
“Ora ha alcuni minuti nelle gambe, ma quella di oggi non era la gara adatta per metterlo ancor più in condizione: ssoprattutto nei minuti finali era una gara molto dura. Si sta allenando bene, non è ancora al 100% ma è possibile che nei prossimi match possa avere dei minuti e tornare molto utile“.
Iker Bravo
“E’ un bravo ragazzo, ha grande energia. Può alzare ancora di più il suo livello e noi ci contiamo perché abbiamo davvero grande fiducia in lui“.
Il tecnico ha poi parlato anche nella consueta conferenza stampa del post-partita.
Vittoria
“E’ stata una vittoria molto importante, in una gara molto difficile: sono stati tre punti pesantissimi. Penso che poche persone al termine del primo tempo avrebbero pensato a una nostra rimonta. Ci siamo fatti un grande regalo oggi: per noi, per il club e per i tifosi. Sono molto felice. Adesso dobbiamo guardare al prossimo match e chiudere al meglio in casa. Cercheremo di vincere e di migliorare nel complesso l’annata”.
Momento
“Alcune cose non si possono spiegare. Io penso che nel primo tempo abbiamo giocato sotto tono rispetto a quanto ci aspettavamo. Dal mio punto di vista, per me è uguale giocare in casa o fuori. Noi dobbiamo focalizzarci su di noi e sul nostro livello di performance”.
Intervallo
“Sono cose che restano negli spogliatoi. Sono stati minuti emozionanti, ma alla fine la squadra ha fatto quello che avevo chiesto”.
Thauvin
“Lui lavora duro e come capitano ha grandi responsabilità. Ha iniziato alla grande, ma ora sta sempre meglio. E’ un grande giocatore e un grande uomo, che capisce bene il calcio“.
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