Serie A
Inter-Juventus: chi vince è l’anti-Napoli?
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Il big match di San Siro tra Inter e Juventus potrebbe dare già delle risposte per la corsa scudetto. Un appuntamento che nessuna delle due vuole fallire.
Questa sera a San Siro ci sarà la sfida tra Inter e Juventus, valida per la nona giornata di Serie A. Un classico senza tempo, che spesso è risultato decisivo per le sorti dei campionati passati. Lo sarà anche per questo?
Ieri pomeriggio al Maradona il Napoli di Conte ha vinto di misura per 1-0 contro il Lecce. I partenopei si sono dimostrati, ancora una volta, una squadra solida che riesce sempre a portare a casa i tre punti. Tre punti che hanno confermato la squadra azzurra come primatista solitaria a 22 punti, a cinque lunghezze di vantaggio dall’Inter e a sei dalla Juventus.
Proprio per questo motivo la sfida di questa sera tra nerazzurri e bianconeri potrebbe decisiva per entrambe le compagini. Vero, siamo ancora a fine ottobre, ed il campionato è ancora lungo. Ma è altrettanto vero che dalla debacle di Verona il Napoli non ha praticamente mai sbagliato. Il vantaggio di non giocare le coppe comincia a dare i suoi frutti, ed Inter e Juventus non vogliono perdere la scia.
L’Inter non è più così imbattibile?
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SIMONE INZAGHI FA ENTRARE DAVIDE FRATTESI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Rispetto alla scorsa stagione l’Inter di Inzaghi non sembra più quella corrazzata indistruttibile che ha dominato lo scorso campionato. La solidità difensiva che aveva caratterizzato la banda nerazzurra l’anno precedente sembra essere traballante, seppur gli uomini del tecnico piacentino vengano da due vittorie a reti inviolate, entrambe per 1-0 (Roma e Young Boys).
Calo fisiologico o c’è dell’altro? Di sicuro l’Inter rimane, per la sua completezza, forse ancora la squadra più forte del campionato. Ma qualche infortunio di troppo e un reparto arretrato non più solidissimo potrebbero essere fattori determinanti in vista di questa stagione.
Certo, c’è sempre il fattore San Siro, dove l’Inter è una vera e propria schiacciasassi (escludendo il derby perso). Una vittoria nerazzurra significherebbe portarsi a -2 dal Napoli, che nel prossimo turno infrasettimanale affronterà il Milan.
La Juventus è pronta a rilottare per lo scudetto?
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L’URLO DI THIAGO MOTTA INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dall’altra parte c’è la Juventus. Gli uomini di Thiago Motta, fino ad adesso, hanno dimostrato di essere una squadra che, seppur ancora con qualche ingranaggio da oliare, di essere una squadra compatta e con idee. L’ex tecnico del Bologna è ancora alla ricerca dell’11 definitivo, ammesso che ne sarà uno per tutta la stagione. Motta ha dimostrato che tutti i giocatori sono sostituibili o, perlomeno, ruotabili, e questa imprevedibilità potrebbe essere un arma a doppio taglio.
Al contrario dell’Inter i bianconeri questa stagione sembrano essere un fortino invalicabile. Una rete subita in otto partite è indicativa della compattezza e della forza del reparto arretrato della Juventus, seppur questo reparto dovrà fare a meno del leader Gleison Bremer, che sarà out praticamente per tutta la stagione.
Se però la difesa è un punto di forza, l’attacco stenta ancora a decollare definitivamente. Le occasioni ci sono, ma manca la concretezza. Con la pazienza arriverà, ed i tifosi juventini si augurano che quel momento sia stasera. Una vittoria contro i nerazzurri sarebbe la conferma che, per lo scudetto, la Juventus è tornata.
Serie A
Inter, ancora noie alla caviglia per Thuram: non ci sarà contro il Genoa
Marcus Thuram verso il forfait per la sfida tra Inter e Genoa a causa del problema alla caviglia. L’attaccante potrebbe essere escluso dai convocati.
Sabato sera l’Inter avrà subito l’occasione di riscattare la pesante sconfitta subita contro la Juventus, ma quasi certamente dovrà farlo senza Marcus Thuram. L’attaccante francese, il cui ingresso a gara in corso contro i bianconeri è apparso forzato, ha risentito nuovamente del problema alla caviglia, che continua a dargli noie.
I segnali che arrivano non sono incoraggianti: ieri Thuram si è allenato ancora a parte, e le possibilità di vederlo in campo contro il Genoa si riducono sempre di più. Inzaghi non vuole rischiare di aggravare la situazione e sembra orientato a escluderlo anche dai convocati stavolta, con l’obiettivo di averlo al massimo della condizione per il big match contro il Napoli al Maradona.
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MEHDI TAREMI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, contro il Genoa altra chance per Taremi?
L’assenza di Thuram spalanca nuovamente le porte della titolarità a Mehdi Taremi. L’iraniano, reduce da una prova poco brillante contro la Juventus, dovrebbe partire dal primo minuto al fianco di Lautaro Martinez nella sfida di San Siro contro il Genoa. Contro il Grifone arriverà quindi un’altra occasione importante per l’ex Porto, il cui rendimento finora è stato ben al di sotto delle aspettative.
Restano da valutare le ultime decisioni del tecnico, che aspetterà fino all’ultimo per sciogliere le riserve su Thuram, ma le sensazioni, al momento, spingono verso un’esclusione del francese e una nuova chance per Taremi.
Serie A
Serie A, chi porta più tifosi allo stadio?
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Era dalla stagione 1997/1998 che la Serie A non registrava un tasso di riempimento degli stadi pari al 91,52%. Ma quali sono le squadre che hanno più seguito?
Fino a questo momento della stagione è stato misurato un tasso di riempimento degli stadi di Serie A di 30.611 spettatori (91,52%) tale da andare a scomodare un record che durava da quasi trent’anni. Facendo misurare inoltre anche un notevole incremento (8 punti percentili) anche solo dalla stagione passata: che aveva registrato l’83% di spettatori in media allo stadio per ogni partita.
CHI HA PIU’ SPETTATORI? Secondo la classifica di Calcio e Finanza è il Milan la squadra che porta il maggior numero di tifosi ogni weekend per seguire un match di Serie A. Facendo registrare una media per le sfide casalinghe di 71.777 spettatori per gara. Secondi in classifica invece troviamo l’Inter. I rivali cittadini dei rossoneri infatti registrano solamente 1500 tifosi in meno del Milan, per un totale di 70.208 spettatori. Il podio viene chiuso dalla Roma che per le sue sfide all’Olimpico registra oltre 62mila spettatori.
CHI RIEMPIE DI PIU’ LO STADIO? Prima di svelare il podio di questa speciale classifica è doveroso spiegare su cosa si basa questa statistica, e quali numeri vengono presi in considerazione: Il tasso di riempimento degli stadi infatti tiene conto del numero degli spettatori presente ad ogni match in relazione ai posti disponibili di un determinato stadio. In tal senso il podio è composta da Juventus e Cagliari al primo posto con un sorprendente 98%, e a seguire il neopromosso Como che con il 97,19% si guadagna il terzo posto.
Il podio di quest’ultima speciale classifica è composta da 3 squadre che bensì non sono presenti nella precedente classifica. Questo è dovuto al fatto che i due stadi in cui giocano le prime 3 squadre per numero di spettatori presenti allo stadio (Milan, Inter e Roma) è nettamente superiore rispetto alle prime 3 di quest’altra classifica ( con una differenza di quasi 60mila posti a sedere tra i due secondi posti nei rispettivi podi).
Serie A
Venezia, crisi senza fine: adesso serve una svolta
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Terza sconfitta consecutiva per il Venezia, che perde anche in casa del Genoa. La zona salvezza rimane a 5 punti, ma adesso serve una svolta.
Il Venezia non riesce a invertire la rotta e contro il Genoa trova la terza sconfitta consecutiva: la quindicesima complessiva in campionato. La squadra di Di Francesco non ha ancora trovato la vittoria nel 2025, con l’ultimo successo che risale al 22 dicembre contro il Cagliari.
Da quel momento, i lagunari hanno raccolto appena 3 punti in 8 partite, frutto dei pareggi negli scontri diretti contro Empoli, Parma ed Hellas Verona. Il problema principale resta la difficoltà nel concretizzare le occasioni create e la fragilità difensiva, con errori individuali che spesso costano caro, come accaduto nella sfida con l’Udinese, persa dopo aver rimontato due gol di svantaggio.
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GAETANO ORISTANIO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Venezia, il calendario non aiuta
Ci si aspettava una risposta più decisa da parte della squadra, soprattutto considerando che le dirette concorrenti per la salvezza stanno arrancando. Il calendario, però, non offre tregua: nelle prossime quattro giornate il Venezia affronterà Lazio, Atalanta e Napoli, con in mezzo lo scontro diretto contro un Como in forma smagliante.
Dopo queste sfide, mancheranno solo Milan e Juventus tra le big, ma la vera battaglia sarà negli scontri diretti con Monza, Lecce, Empoli e Cagliari.
Restano 13 partite da giocare, il margine per risollevarsi esiste, ma senza un cambio di passo immediato, la retrocessione diventerà inevitabile.
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