Serie A
Inter, la risposta della Curva Nord a Calhanoglu: “Hai scelto l’amore della tua gente. Idolo neroblu.”

La Curva Nord dell’Inter tramite il profilo Instagram del proprio portavoce Marco Ferdico ha voluto rispondere ad un post fatto da Calhanoglu in merito ad un suo potenziale trasferimento al Bayern.
“Alla luce delle recenti voci che stanno circolando sui media, vorrei cogliere l’occasione per affrontare direttamente la situazione. Fino ad ora, mi sono astenuto dal commentare queste speculazioni poiché sono concentrato sulla Nazionale Turca di cui sono capitano a Euro 2024. Tuttavia, ritengo che ora sia opportuno fare una dichiarazione chiara per evitare ulteriori malintesi. Sono estremamente felice all’Inter. Il rapporto che condivido con il club e i nostri incredibili tifosi è davvero speciale. Insieme, abbiamo raggiunto traguardi significativi e sono entusiasta di poter vincere ancora più trofei con l’Inter in futuro. Ancora una volta, in questo momento sono completamente concentrato a rendere felice la gente del mio paese. Grazie per la vostra comprensione e il vostro sostegno. Forza Inter, Calha.”
La risposta della Curva Nord
“Hakan Calhanoglu, sapevo che persona fossi e stasera ne ho avuto la conferma!! A differenza di altri che hanno guardato il Dio denaro tu hai scelto l’amore della tua gente e per quei colori che senti tuoi!! I FATTI VENGONO SEMPRE PRIMA DELLE PAROLE. ORA CHE SEI CON NOI… LA RETE GONFIERAI… IDOLO NEROBLU…”
Serie A
Hellas Verona, 40 anni da quello storico scudetto

Domani sarà un giorno particolare per l’Hellas Verona, perché sarà 40 anni esatti dalla conquista dello storico scudetto del 1984/85, il 12 maggio 1985.
Per i tifosi dell’Hellas Verona sarà domani una giornata speciale, visto che sono 40 anni esatti dalla conquista dello storico scudetto al termine della stagione 1984/85, 12 maggio 1985 al termine dell’incontro contro l’Atalanta a Bergamo.

Fonte: Profilo X Hellas Verona Fc, https://x.com/HellasVeronaFC/status/1825412391296696507/photo/1
Hellas Verona, 40 anni fa lo storico scudetto della squadra di Osvaldo Bagnoli, un tricolore davvero inatteso
Per i tifosi dell’Hellas Verona, soprattutto quelli di una certa età, sarà domani una giornata veramente speciale, perché saranno 40 anni esatti dalla conquista dello storico scudetto al termine della stagione 1984/85, la vittoria più inattesa di tutta la storia della Serie A, solo negli altri sport tipo la Dinamo Sassari nel basket e la Paoletti Catania nel volley ci sono stati casi simili, ma nel calcio solo i gialloblù di Bagnoli, nemmeno il Cagliari di Gigi Riva, che era comunque atteso.
Però è vero che Bagnoli e i suoi non erano arrivati al traguardo per caso, visto che già nelle due annate precedenti al ritorno in massima Serie, avevano raggiunto una finale di Coppa Italia contro la Juventus di Platini e Rossi, e la qualificazione alla Coppa UEFA. L’asse principale del tecnico della Bovisa era impernato su Preben Elkjær, l’attaccante danese che segnò un gol da scalzo contro la Juventus, e Hans Briegel, infaticabile motorino tedesco del centrocampo gialloblù. Ma anche Pietro Fanna, ala destra e mitica bandiera dei gialloblù, Antonio Di Gennaro e Giuseppe Galderisi.
C’è da dire, per chi è sempre alla ricerca del pelo nell’uovo, fu anche il campionato del sorteggio integrale per quanto riguarda le designazioni arbitrali, che si disse diede massima trasparenza al torneo, che mise fuori gioco quasi tutte le big, compresa la Juventus che si concentrò sulla Coppa dei Campioni. A tal proposito, anche l’avvocato Agnelli intervistato dalla Domenica Sportiva, dava allusioni che lo scudetto l’avrebbero vinto i gialloblù di Bagnoli.
Il 12 maggio 1985, al termine di un Atalanta-Hellas Verona che sancì il tricolore con una giornata d’anticipo, fu festa grande per Bagnoli e suoi, che fecero bene anche l’anno dopo in Coppa dei Campioni, fermati della Juventus negli ottavi di finale, per poi terminare il ciclo con la retrocessione in Serie B al termine della stagione 1989/90. Ma domani a Verona è festa grande per questo quarantennio tricolore.
Serie A
Napoli-Genoa, risultato in diretta: LIVE (0-0)

Napoli-Genoa, la squadra di Conte deve vincere per rispondere alla vittoria dell’Inter di oggi. Tutto confermato per i partenopei con davanti il tandem formato da Lukaku e Raspadori. Presente l’onnipresente McTominay. Dalla’altra parte tridente formato da Messias, Vitinha e Pinamonti.
Napoli-Genoa, la diretta:
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Lukaku, Raspadori. All. Conte.
GENOA (3-4-2-1): Siegrist; Sabelli, Otoa, Vasquez; Ahanor, Frendrup, Masini, Norton-Cuffy; Messias, Vitinha; Pinamonti. All. Vieira.
Serie A
Torino-Inter: i nerazzurri non mollano un punto e mettono pressione al Napoli

È da poco terminata Torino–Inter, sfida valida per la 36° giornata di questa Serie A. I nerazzurri di Inzaghi passano per 0-2 grazie alla magia di Zalewski.
Non molla un centimetro neanche in campionato la squadra di Simone Inzaghi, che dopo aver conquistato la finale di Champions League, torna a concentrarsi sul campionato e riesce ad ottenere 3 punti nel diluvio di Torino, fondamentali per mettere pressione al Napoli e tenere viva la corsa scudetto fino all’ultima giornata.
Torino-Inter, la decide la perla di Zalewski

Nicola Zalewski ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dopo un inizio un pochino rallentato a causa di un malore di un tifoso sugli spalti, è la squadra ospite a dettare i ritmi di gioco ed andare avanti al 14° minuto grazie ad una vera e propria perla di Zalewski: il polacco rientra sul suo piede forte con una gran giocata di tacco che lascia sul posto il difensore e mette il pallone dove Milinkovic-Savic non può proprio arrivare.
Il primo tempo si conclude senza troppe emozioni, al netto di un miracolo di Martinez su un colpo di testa a botta sicura da pochi metri. La ripresa attende a ripartire a causa di un diluvio che sembra poter mettere a rischio il proseguo della partita. Dopo un’attesa di qualche istante si ricomincia a giocare e l’Inter mette al sicuro al risultato grazie al rigore trasformato da Asllani al 49° minuto di gioco.
I granata non ci stanno e cominciano ad alzare il loro raggio d’azione senza però riuscire a scardinare un castello difensivo roccioso e compatto. Nonostante le tante seconde linee schierate dal primo minuto, la squadra di Inzaghi esce dal campo con 3 punti fondamentali per poter sperare allo scudetto e tengono il campionato aperto mettendo pressione alla squadra di Conte, a breve in campo contro il Genoa di Vieira.
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