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Serie A

Inter, lampi di luce da Correa: da Udine segnali di rilancio?

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Inter, Joaquin Correa e’ stato tra i più positivi della gara contro l’Udinese. L’impatto dell’argentino sul match ha sorpreso tutti.

Chi si rivede dopo tanto tempo? Colui che, da almeno due sessioni di mercato, non e’ più nei piani dell’ Inter.

Joaquim Correa, nel 3-1 sull’Udinese, ha brillato dopo tanto tempo (e un anno in prestito) di oblio assoluto.

La giocata maldestra o l’errore, diciamolo chiaramente, da lui i tifosi hanno capito di doverseli aspettare, prima o poi.

Qualcosa che, sabato pomeriggio, non e’ accaduto. Il Tucu, anzi, e’ entrato in campo con il piglio giusto, sfiorando anche il gol.

La gioia della rete, però, si e’infranta contro Okoye, estremo difensore bianconero che ha negato all’argentino il possibile 4-2.

La mossa di Inzaghi, fatta per fare rifiatare le forze offensive, quindi, stava per essere premiata.

Un Correa caldo e pronto all’uso, in questo periodo, potrà tornare utile, a patto che i lampi di sabato non restino isolati nel buio in cui si e’ infilato da tempo.

Serie A

Il Napoli vola in testa alla classifica ma Conte smorza gli entusiasmi

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Napoli-Palermo, Antonio Conte

Il Napoli nel posticipo della domenica sera del sesto turno batte il Monza 2-0 e vola in testa alla classifica.

Il Napoli vola con le proprie ali, un 2-0 siglato da Politano e Kvaratskhelia: i partenopei tornano in testa alla classifica di Serie A dopo 16 mesi.

I tredici punti raccolti sin qui permettono a Conte e ai suoi ragazzi di osservare in solitaria tutti dall’alto: non accadeva dall’ultimo turno di campionato 2022-23 del Napoli trionfale di Spalletti.

Conte tuttavia vuol tenere tutti con i piedi per terra, a DAZN nel dopo gara a chi gli chiedeva se non partecipare alle competizioni europee può essere un vantaggio per la corsa allo scudetto ha risposto così: “Dico sempre che c’è un vantaggio e uno svantaggio: il vantaggio è che puoi allenare la squadra per tutta la settimana, lo svantaggio è che la rosa non è competitiva come quelle che giocano in Europa.

Detto questo, cerchiamo di lavorare, lo facciamo per alimentare i sogni che si possono avverare ma la realtà dice che siamo molto lontani per fare voli pindarici. Bisogna sudarci ogni partita, come abbiamo fatto oggi e crescere.

So anche che ci sono aspettative alte nei miei confronti perché in passato ho fatto delle importanti, lasciamo sognare i tifosi ma io devo tenere i piedi per terra. La realtà è che dobbiamo lavorare tanto. Ci sono tante squadre davanti a noi per tante situazioni, noi stiamo partendo di rincorsa e cercheremo di fare del nostro meglio. Sento parlare gente che non ha un minimo di esperienza su chi vince scudetti, troppo facile parlare.

Penso di avere un minimo di esperienza per dire che abbiamo appena iniziato un percorso, dobbiamo cercare di accelerare per portare il Napoli quanto prima dove deve competere. Non come l’anno scorso quando è arrivato decimo a 40 punti dall’Inter. Questo dev’essere un avviso ai naviganti, chiaro per tutti”.

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Serie A

Como, la rivincita di Cutrone

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como

Patrick Cutrone sta sfatando il detto latino “Nemo propheta in patria”, dimostrando di poter essere protagonista nella sua città natale, Como, con una stagione straordinaria nella Serie A 2024-2025.

Como, Patrick Cutrone

L’attaccante classe 1998, cresciuto nel settore giovanile del Milan, è tornato a giocare nel suo club di origine da due anni e mezzo, segnando 4 reti in sei partite e indossando la fascia di capitano.

Nonostante abbia fallito un rigore contro l’Udinese, il suo rendimento lo pone tra i capocannonieri del campionato, dimostrando di essere un punto di riferimento per il “Como totale”, la squadra costruita con il supporto di giocatori di talento come Nico Paz, Sergi Roberto e Gabriel Strefezza.

Cutrone, spesso considerato prematuramente inadatto alla Serie A dopo il suo passaggio poco brillante al Wolverhampton in Premier League, sta vivendo una rinascita calcistica.

La fiducia del suo allenatore, Cesc Fabregas, è stata fondamentale per la sua crescita come leader e capitano del Como.

Fabregas ha implementato una filosofia di gioco ispirata a Guardiola, che Cutrone ha abbracciato, integrandosi alla perfezione con i suoi compagni e contribuendo non solo come attaccante, ma anche come elemento di raccordo nelle manovre offensive.

La stagione attuale potrebbe anche riaprire per Cutrone le porte della Nazionale italiana.

Luciano Spalletti, il CT azzurro, sembra essere seriamente interessato a riportarlo in azzurro, soprattutto alla luce delle sue prestazioni recenti.

Inoltre, si vocifera anche di un possibile ritorno al Milan, il club che lo ha lanciato e che potrebbe beneficiare del suo ritorno, anche se la concorrenza in attacco con giocatori come Morata e Abraham rende questa ipotesi meno probabile.

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Serie A

Roma, Niccolò Pisilli: A Star Is Born?

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roma

La sua rete ha regalato alla Roma i tre punti nella soffertissima gara contro il Venezia. E’ stato il gol della definitiva consacrazione?

La Roma vince (ma non convince) contro il Venezia. Nella sfida contro l’ex Di Francesco i giallorossi hanno trovato ancora una volta grosse difficoltà, specialmente nel primo tempo.

Contro un Venezia ben messo in campo i giallorossi sono sembrati macchinosi nella manovra e poco brillanti in attacco. I mugugni dei tifosi romanisti si sono trasformati, dopo il gol del vantaggio di Pohjanpalo, in sonori fischi al termine della prima frazione di gioco. Nel secondo tempo la Roma è entrata in campo con un altro piglio, reagendo più di nervi che di gioco. La mossa decisiva è stata la sostituzione occorsa al minuto 58′: fuori Koné (che pure era stato uno dei migliori dei suoi) e dentro Niccolò Pisilli.

Il suo ingresso ha portato pressing ed imprevedibilità. Pisilli ha sfiorato il gol in due occasioni, prima di realizzare la rete decisiva a cinque minuti dalla fine del match, facendo esplodere l’Olimpico. Un gol che ha trasformato un pomeriggio da incubo in uno da sogno, anche se non ha risparmiato la squadra giallorossa dai fischi della Curva Sud (ancora in aperta contestazione) al termine della gara.

In un pomeriggio per certi versi quasi surreale Niccolò Pisilli ha conosciuto la gioia del primo gol in Serie A. Nell’intervista ai microfoni di DAZN il giovane centrocampista ha dichiarato: “Ho realizzato il sogno di ogni romano e romanista come me.” Una rete che potrebbe consacrare la sua definitiva ascesa.

Niccolò Pisilli: da Casal Palocco, col mito di Totti

Pisilli entra nelle file della Roma alla tenera età di 9 anni, quando ancora frequentava la quarta elementare. Giocare per la Roma è sempre stato un suo sogno, lui che romano e romanista è cresciuto idolatrando Francesco Totti: “Sono cresciuto vedendo le sue gesta, ed ho la fortuna di essere nato nella sua epoca.”

Eppure c’è un altro Francesco che è stato molto importante nella vita di Niccolò, ovvero il suo papà. Romano e romanista, direte voi. Ed invece no, perché la sua fede è per la Juventus. Il padre ha cercato di trasmettere a Pisilli la sua passione per il tennis, di cui in passato è stato un giocatore a buonissimi livelli.

Pur essendo entrato a Trigoria da giovanissimo, sin da subito Pisilli ha dovuto affrontare alcune difficoltà. Il suo fisico minuto non è stato sempre un alleato, anzi, ha rischiato di limitare la sua ascesa tra le giovanili romaniste. Nell’Under 17, però, Pisilli trova spazio e continuità, diventando uno degli elementi fondamentali della Primavera dell’allenatore Guidi.

Pisilli debutta in prima squadra il 6 maggio 2023 contro il Milan. Poco dopo vincerà la Coppa Italia Under 19 con i giallorossi. La sera che cambierà la sua vita, però, arriverà nel dicembre 2023.  Nel sua prima gara europea Niccolò realizza il gol del 3-0 contro lo Sheriff. Le sue lacrime di gioia sotto la Curva Sud accompagnano quelle di José Mourinho, che rientrò negli spogliatoi anzi tempo poiché troppo commosso per il gol del baby giallorosso.

Daniele De Rossi nutre in Pisilli una profonda fiducia. In lui vede un talento ed una dedizione incredibili, tanto da spingerlo a regalargli una maglia da titolare nella terza giornata di questo campionato nella trasferta all’Allianz Stadium contro la Juventus. Dalla gara contro i bianconeri Pisilli diventa definitivamente un elemento importante della rosa giallorossa.

L’arrivo di Juric al posto del tecnico nativo di Ostia non ha cambiato però le cose: Pisilli è al centro del progetto. E si arriva ad oggi, alla gara contro il Venezia.

roma

L’ESULTANZA DI NICCOLO PISILLI DOPO IL GOL ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

In un Olimpico pronto ad esplodere di rabbia l’entrata di Niccolò cambia la storia della partita. La sua corsa sfrenata ad abbracciare il tecnico croato ed i suoi compagni, il suo viso visibilmente commosso ma pieno di gioia, la sua esultanza rabbiosa: tutte cose che rappresentano l’essenza del tifoso romano e romanista.

A fine gara anche il tecnico dei veneziani Eusebio Di Francesco fa i complimenti al ragazzo, con un monito a tutta la Roma: “Lasciatelo crescere.”

Il gol del 2-1 contro il Venezia potrebbe essere stata la svolta decisiva nella carriera di Pisilli? L’augurio di tutti i tifosi giallorossi è di rivedere quella esultanza per ancora tantissimi anni.

Niccolò per ora si gode il momento, ma già sogna il prossimo. E’ nata una stella? Forse. Ai tifosi, per ora, basta sapere che c’è un altro figlio di Roma in campo.

 

 

 

 

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