Serie A
Inter: Lautaro o Sanchez per il Napoli?

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi riflette sull’attacco dell’Inter, le possibili opzioni per la super sfida di sabato contro il Napoli.
A inizio anno, si pensava che la coppia Dzeko – Lautaro potesse far ammattire le difese avversarie e non dovesse far rimpiangere la Lu-La che tanto aveva fatto sognare i tifosi nerazzurri.
Il 9 bosniaco non ha deluso le aspettative, rivelandosi un ottimo rincalzo e un peso specifico lì davanti per sostenere l’attacco interista.
Lautaro Martìnez ha conosciuto alti e bassi durante la prima parte di stagione, non sempre è stato utile alla causa interista (si è fatto ipnotizzare da Tatarusanu dagli 11 metri nel derby d’andata tra l’altro).
L’argentino spesso è stato in ballottaggio col colombiano Sanchez, che di gol pesanti ne ha segnati eccome (suo è stato il gol decisivo in Supercoppa contro la Juve o il gol alla Roma, entrambi a San Siro, che ha permesso all’Inter di accedere in semifinale di Coppa).
Tuttavia Simone Inzaghi preferisce lanciare da titolare l’argentino connazionale di Messi, partner naturale d’attacco per il bosniaco.
Nelle ultime uscite Martinez ha perso infatti il feeling con la rete avversaria (non segna da quasi due mesi), dunque Sanchez scalpita per un posto da titolare al Maradona contro il Napoli, ripartendo dalla prodezza in Coppa Italia.
Nell’attacco interista dunque c’è un certo fermento: il ‘cigno’ di Sarajevo (così chiamato Dzeko) è inamovibile nello scacchiere di Inzaghi, è un totem.
Contro la sua ex Roma, ha trasformato in rete il primo pallone toccato dimostrando di essere implacabile sotto porta, e attende di sapere quale sarà il suo compagno di reparto.
Proprio nel momento di appannamento di Lautaro, l’esplosione di Sanchez testimoniata dallo stesso giocatore: ‘Più gioco, più mi sento bene e in forma’.
Nel 2022 l’unico squillo del Toro è stato il rigore del pareggio contro la Juventus in finale al Meazza, in campionato risale addirittura allo scorso 17 dicembre (nella roboante vittoria in trasferta a Salerno 0-5).
Rendimento decisamente migliore invece con la maglia albiceleste: due reti nell’ultima sosta.
L’Inter ha bisogno dei suoi gol, e le ultime 5 di campionato a secco devono preoccupare il giusto: un digiuno che gli era già capitato dall’ottava alla dodicesima giornata di andata, dopo le quali aveva timbrato sei volte in cinque turni.
Basta che i nervi rimangano a posto: lo scontro verbale con Theo sul finire del derby non ha portato a nessuna squalifica ma soltanto un’ammenda.
Vedremo Inzaghi come scioglierà i nodi dell’importantissimo big match contro il Napoli: l’Inter ha un’altra occasione per staccare i partenopei, spazzando i via i brutti pensieri del derby.
Per riuscirci, l’allenatore ex Lazio ha bisogno di concentrazione massima per tutti i 90 minuti dei suoi uomini e, soprattutto, tanta finalizzazione e qualità lì davanti: i suoi attaccanti devono capitalizzare al meglio le occasioni create.
Serie A
Serie A, Cagliari show nella ripresa: Monza a picco

Il lunch-match della 30a giornata di Serie A vede il Cagliari vincere senza particolari problemi contro un Monza in caduta libera. Succede tutto nella ripresa.
La domenica di Serie A si apre con uno scontro salvezza da tenere d’occhio. Da una parte un Cagliari che è sempre riuscito a portare a casa gli scontri diretti, dall’altra un Monza ormai ad un passo dalla retrocessione ma che vuole salvare la faccia.
Primo tempo bloccato, gli ospiti resistono
Il primo tempo non sembra portare particolari emozioni, tranne un colpo di testa di Viola dopo 8 minuti di partita. La palla, però, va di poco fuori.
I brianzoli sembrano voler almeno provare a chiudere il campionato in modo dignitoso. Oltre a resistere in difesa provano a creare qualche problema alla porta di Caprile, ma senza successo.
Si fa sentire anche il nervosismo tra le due squadre viste le circostanze. Infatti al minuto 23 gli animi si accendono, in particolare tra Keita Balde e Luperto.
Viola la sblocca e il Cagliari si scatena
Nel secondo tempo la squadra di casa parte forte. Bastano infatti solo 4 minuti a Viola per salire in cielo di testa su un cross di Augello: 1 a 0 e palla al centro.
I brianzoli non ci stanno e provano a reagire senza alcun successo. Dall’altro lato i padroni di casa provano a chiudere la partita, riuscendoci al minuto 73: punizione fantastica di Gaetano che batte Turati sul suo palo ed è 2 a 0.
Vengono dati 4 minuti di recupero e i sardi trovano il tempo per il terzo gol. Dopo il gol su punizione, Gaetano riesce a servire Luvumbo che deve solo battere Turati: 3 a 0 e partita definitivamente chiusa.
Dunque il Cagliari allunga sulla zona retrocessione andando a +6 sull’Empoli terzultimo. Per il Monza invece un’altra dolorosa sconfitta e la retrocessione è ormai ad un passo: sono 10 i punti dal quartultimo posto.
Alessio Grossi
Serie A
Fiorentina, nuovo record per Moise Kean: eguagliato Giuseppe Rossi

Moise Kean, attaccante della Fiorentina e della Nazionale italiana, ha eguagliato il numero di marcatore di Giuseppe Rossi in una singola stagione in viola.
Quarta vittoria consecutiva in casa (Conference League compresa) per la Fiorentina, che batte 1-0 l’Atalanta e si porta nuovamente a -5 dal quarto posto del Bologna, vittorioso ieri a Venezia. Decide quasi allo scadere del primo tempo una rete di Moise Kean, che in campionato era rimasto a secco per 4 partite di fila ma ha scelto il momento migliore per tornare a colpire.
Fiorentina, Kean fa 16 in campionato ed eguaglia Pepito Rossi
Kean arriva dunque a quota 16 gol in campionato, 12 dei quali sono arrivati all’Artemio Franchi. L’ex Juventus ha anche vinto il duello a distanza con l’atalantino Mateo Retegui, capocannoniere della Serie A con 22 reti. L’attaccante 2000 si porta così a -6 dal suo compagno di squadra in Nazionale e farà di tutto per vincere la classifica marcatori, anche se ha ancora un certo distacco.

Moise Kean ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inoltre il centravanti viola è il primo giocatore italiano a segnare oltre 15 gol in un campionato di Serie A con la Fiorentina dal 2013/14. Lo riporta Opta Paolo. Allora il miglior marcatore fu Giuseppe Rossi con 16 reti, distribuite però in sole 21 presenze, per via dei numerosi infortuni che ne hanno condizionato la carriera. Per Kean, essere associato a un grande giocatore come Pepito è un grande traguardo, che certifica ulteriormente la sua splendida annata.
Serie A
Fiorentina-Atalanta 1-0, Kean non ha pietà della Dea: le pagelle gigliate

Fiorentina-Atalanta 1-0, basta un gol di Kean per far piacere Gasperini e ravvivare i sogni europeo dei viola. Le pagelle gigliate.
De Gea 6: l’Atalanta ha le polveri ancora bagnate dopo la sosta, e per questo non lo vedi mai impegnato, o quasi.
Pongracic 7: tanto personalità e perfette letture tattiche. Un giocatore che si sta, piano piano, ritrovando.
Pablo Mari 6,5: prende a guardia Retegui e non lo molla un attimo. Al 90′ a referto ci sono zero occasioni pericolose per il 32 bergamasco, e il merito e’ tutto dell’ex Monza.
Ranieri 6,5: buona la sua prova, anche se si mangia un gol che avrebbe reso più rotondo il risultato.
Dodo 7: anche per lui e’ un gran pomeriggio, essere sempre pronto ad affondare lungo la sua fascia di competenza. Bene anche in ripiegamento, quando serve (dall’84’ Comuzzo sv).
Mandragora 6,5: un paio di tentativi su punizione e tanta diligenza a centrocampo.
Cataldi 6: molto gioco prudente, il compitino come stella polare del pomeriggio.
Fagioli 7: la dimensione viola e’ quella giusta. E’ sempre più a suo agio in una squadra che lo valorizza (dall’84’ Richardson sv).
Parisi 6: non sfigura nel complesso, ma forse risulta troppo timido (dal 70′ Folorunsho 6: venti minuti fuori ruoli, senza infamia né lode).
Kean 7: ancora una volta man of the match della Fiorentina dopo la doppietta in nazionale (dall’84’ Zaniolo sv).
Gudmundsson 5,5: imbrigliato negli schemi offensivi che privilegiano le doti di Kean. Pomeriggio opaco per l’islandese (dal 67′ Beltran 6: porta forforo in attacco).
Raffaele Palladino 7: la sua viola punisce anche l’Atalanta, portando a casa tre punti davvero meritato. Disinnescare il primo attacco del campionato non e’ cosa da tutti.
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