Serie A
Inter, Lautaro vince il Golden foot : cos’è e chi l’ha vinto prima
Per l’attaccante dell’Inter arriva un riconoscimento ambito. A Lautaro il Golden foot: non il tanto agognato Pallone d’oro, ma comunque un alto riconoscimento.
E’ ancora fresca la delusione in casa Inter per quanto riguarda la classifica finale del Pallone d’oro 2024. Lautaro Martinez avrebbe avuto tutte le carte in regola, quantomeno per sperare in un piazzamento migliore del suo settimo posto: come confermato da Materazzi.
Sia con la sua Argentina, vincendo Mondiale e Coppa America, che in campionato, trascinando i nerazzurri, ha dimostrato di essere tra i più forti attaccanti al mondo, e forse anche lui avrebbe sperato il tanto agognato.
L’Inter e Lautaro festeggiano il Golden Foot
Da grande campione qual è, Lautaro trasformerà sicuramente la delusione in forza. In parte la si è vista in campo ad Empoli, dove ha messo a segno una rete: sfondando un altro record. La sua bacheca personale continua quindi a luccicare: oltre al record è arrivato il Golden Foot.
Il premio fu ideato dal procuratore Antonio Caliendo nel 2003 e ha tutt’oggi il compito di riconoscere al calciatore i meriti sportivi conseguiti nell’anno trascorso. Per l’attaccante nerazzurro il 2023-24 è stato infatti un anno molto proficuo, dove ha raggiunto anche la finale di Champions nel 2023. Tra i predecessori del Golden Foot anche i nostri Totti, Buffon, Del Piero e Baggio.
Serie A
Verona col Cuore, come sta l’Hellas? L’analisi del bilancio
L’azionariato popolare Verona col Cuore ha analizzato anche quest’anno il bilancio dell’Hellas Verona, riferito all’annata 2023/2024. Ecco l’analisi completa.
Hellas Verona, il bilancio torna positivo: l’analisi di Verona col Cuore
Torna il segno positivo sull’ultima riga del bilancio del nostro Hellas. Al 30 giugno 2024 (anno 12° dell’Era Setti), 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝟑,𝟗 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐄𝐮𝐫𝐨, come avevamo anticipato nei giorni scorsi. Un segno più che fa seguito al terribile bilancio del 2023, riapprovato nei primi mesi del 2024, che chiudeva con un profondo rosso di 19,9 milioni di Euro, appesantito anche dalla grana Gilardino (pesante eredità ancora dell’era Pastorello).
Ma torniamo al recente passato. La stagione 2023-2024 ha visto sul campo una salvezza sicuramente più tranquilla rispetto al precedente campionato, ma anche la consueta rivoluzione a gennaio per esigenze di bilancio, oltre che per esigenze tecniche. Fortuna vuole che con San Sean in regia, si sia riusciti a chiudere ottimamente alcune operazioni di mercato oltre a rafforzare la rosa. Ovviamente, la speranza di tutti è che il nostro Sean rimanga in stato di grazia per lunghi anni a venire.
Da un punto di vista finanziario, si conferma che l’azionista (Star Ball SpA) ha ribadito “irrevocabilmente il proprio impegno a fornire all’Hellas Verona FC S.p.A. un adeguato sostegno finanziario secondo le richieste della società, garantendo così la continuità aziendale, prendendo a riferimento un periodo futuro di 12 mesi”… come sempre… speremo ben!
- Ngonge, plusvalenza di Euro 19,3 milioni
- Noslin, plusvalenza di Euro 5,7 milioni, a cui si aggiungono altri proventi per Euro 3,2 milioni
- Hien, plusvalenza di Euro 5,2 milioni
- Terraciano, plusvalenza di Euro 4,5 milioni
- Doig, plusvalenza di Euro 4,3 milioni
- Amione, plusvalenza di Euro 2,4 milioni, ecc.
In sintesi, l’Hellas Verona è riuscito a riportare il bilancio in zona utile dopo un anno difficile, ma la stabilità finanziaria è ancora una sfida. 𝐍𝐨𝐧𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧 𝐨𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞, 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐧𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐫𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨. L’elevato livello di debiti e impegni finanziari invita alla prudenza.
Verona col Cuore da per l’ennesima volta dimostrazione di competenza in materia finanziaria. Un’analisi dettagliata e precisina che apre gli occhi ai tifosi sulla situazione della propria squadra del cuore.
Serie A
Inter, Mkhitaryan: “Crediamo a Scudetto e Champions”
l’armeno dell’Inter Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista dove parla di se e degli obiettivi della squadra: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions”.
Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha svelato qualche curiosità su di se, ma in particolare ha parlato della stagione dell’Inter e di quali sono gli obiettivi della squadra. L’armeno in questi anni è diventato un pupillo di Simone Inzaghi, che spesso lo schiera da titolare anche quando il resto della rosa fa turnover, nonostante la sua età di 35 anni.
Il suo stato di forma è ancora ottimale e nonostante un leggero calo del livello delle prestazioni ad inizio campionato, adesso sembra essere tornato il solito corridore di sempre.
Simpaticamente ha spiegato i suoi segreti di questa eterna giovinezza: “L’età è solo un numero e se non vinciamo una partita non è per l’età. Provo a dormire e a mangiare meglio possibile: evito glutine, zuccheri e lattosio, su consiglio del nostro nutrizionista Pincella. E poi c’è l’aspetto principale: allenarsi bene”.
Gli obiettivi dell’Inter
Mkhitaryan parla degli obiettivi stagionali della squadra di Inzaghi e della maturità raggiunta dopo la finale di Istanbul: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions. Abbiamo perso qualche punto altrimenti saremmo già in testa. Sappiamo che abbiamo concesso tanti gol e non abbiamo sfruttato tutte le nostre occasioni, ma stiamo lavorando per arrivare al livello dell’anno scorso. In tanti vogliono vincere questo campionato, noi per primi.
Tornare in finale sarebbe un sogno, anche se la strada è più lunga di due anni fa. Però ci crediamo: siamo fiduciosi di poterci arrivare di nuovo”.
Mkhitaryan, un uomo di altri tempi
Successivamente, ha parlato un pò di se e della sua vita fuori dal campo: “Non amo tatuaggi, orecchini e i capelli strani. Mi piace leggere cose diverse e ho due lauree: una in Sports management e l’altra in Economia. Uso il telefono il meno possibile perché ho due bambini piccoli e non voglio che mi vedano passare il tempo con lo smartphone in mano.
Gli scacchi mi aiutano tanto: a pensare, a leggere il gioco, la situazione, il pensiero del tuo compagno. Parlo cinque lingue: armeno, russo, francese, inglese, italiano. Il tedesco lo parlavo, ma l’ho dimenticato.
Il rapporto con Simone Inzaghi
Infine ha parlato del rapporto che ha con Simone Inzaghi: “È bravo come tecnico e come persona e non lo dico perché è il mio allenatore. Con lui scherzo, ma conosco i limiti. Invece da giovane purtroppo la pensavo in modo un po’ diverso. Pensavo che un allenatore non potesse essere un amico, che ci fosse una barriera. Adesso che capisco tutto, è più facile per me. L’ho capito con il tempo. È la vita”.
Serie A
Inter, oggi gli esami per Calhanoglu: rientro rimandato
L’Inter dovrà fare a meno di Hakan Calhanoglu per i prossimi impegni. Gli esami strumentali si terranno nella giornata di oggi ma le sensazioni sono negative.
Il turco è reduce dall’infortunio in nazionale e nonostante abbia rassicurato in prima persona delle sue condizioni, la realtà è che quasi sicuramente starà fuori alcune partite.
Inter, Calhanoglu salta l’Hellas e non solo
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, lo stop per il centrocampista ex Amburgo e Leverkusen sarà più lungo del previsto. Le parole del giocatore alla vigilia di Montenegro-Turchia facevano sperare in suo rientro per il match di sabato al Bentegodi ma la situazione non si risolverà presto.
Infatti, se dovesse essere confermata la prima diagnosi Calhanoglu salterà non solo la trasferta in Veneto ma anche il match di San Siro contro il Lipsia in Champions League.
Il ritorno dal 1′ dunque è da fissarsi alla sfida del Franchi contro la Fiorentina in programma i primi di dicembre. Le alternative a disposizione di Inzaghi permettono di non snaturare il gioco ma la mancanza delle qualità del turco si faranno di certo sentire.
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