Serie A
Inter: le chiavi per ritrovare il successo in Serie A
6 punti ottenuti nelle ultime 5 di Serie A, troppo poco per una squadra (come l’Inter) che ambisce alla seconda stella della sua storia, nonché difendere il tricolore conquistato a Maggio.
I nerazzurri di Simone Inzaghi nelle ultime settimane hanno avuto un notevole calo dal punto di vista del rendimento nella massima competizione italiana.
Dopo essere usciti a testa altissima dalla trasferta di Anfield contro il Liverpool (ottavi di Champions), il tecnico ex Lazio credeva che la sua squadra avesse acquisito un netto cambio di marcia e un atteggiamento diversi, che però contro il Toro non si è affatto visto.
Anzi, i nerazzurri si sono scoperti fragili senza i loro uomini chiave, senza il loro regista imprescindibile (il croato Brozovic), la cui assenza contro i granata si è fatta sentire eccome.

Alla ripresa degli allenamenti alla Pinetina, il tecnico italiano si è riunito con Beppe Marotta e Piero Ausilio: insomma i massimi vertici nerazzurri che hanno fatto sentire molta vicinanza alla squadra.
Tuttavia il confronto c’è stato, anche una mezza strigliata per alcune prestazioni da parte dei giocatori che hanno portato alla luce molta stanchezza, poca lucidità e concentrazione per tutti i 90 minuti.
Lo sa bene Inzaghi che questo è il momento clou della stagione, nel quale subentrano strascichi dal punto di vista fisico ed è importante mantenere il sangue freddo.
Del resto l’Inter ha bisogno di ritrovare la prestazione, e poi la vetta (naturalmente) che dista 4 punti dal Milan capolista, seppur i nerazzurri debbano recuperare la famosa partita al Dall’Ara contro il Bologna.
Dunque per il club di Appiano Gentile mancano 10 partite, ma le insidie sono a portata di mano: la prima sarà sabato sera, quando i nerazzurri accoglieranno al ‘Meazza’ la Fiorentina di Vincenzo Italiano.

La Viola continua a portare punti importanti a casa (gli ultimi domenica contro il Bologna al Franchi) e non intendono smettere di sognare un posto (per lo meno) in Europa League.
Del resto il quarto posto per la Champions pare esser stato blindato dalla Juventus che, in ogni caso, ritorna prepotentemente in corsa per le prime 3 posizioni: i bianconeri distano 3 sole lunghezze dai nerazzurri.
Un altro mezzo passo falso potrebbe dunque essere fatale: Inzaghi è avvisato, e per guadagnarsi la conferma nella prossima stagione c’è bisogno (immediato) di vittorie e prestazioni convincenti.

Serie A
Roma-Genoa, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Roma-Genoa, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo all’Olimpico alle 20:45.
Alle 20:45 andrà in scena Roma–Genoa, ultima partita di questo 2025 di Serie A. I giallorossi, reduci dalla sconfitta contro la Juventus, vogliono i tre punti per superare nuovamente i bianconeri e riprendersi il quarto posto.
Dall’altra parte ci sarà però un Genoa pronto a battagliare. La squadra rossoblù, guidata da Daniele De Rossi, al ritorno all’Olimpico da avversario, ha cambiato marcia nelle ultime settimane. Dopo il ko contro l’Atalanta, il Grifone va a caccia di punti pesanti per allungare sulla zona retrocessione e dare continuità a un percorso di crescita che ha ridato fiducia all’ambiente.

GRATTACAPI PER GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Genoa, le formazioni ufficiali
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ziolkowski, Hermoso; Celik, Cristante (C), Koné, Wesley; Soulé, Dybala; Ferguson.
Genoa (3-5-2): Sommariva; Ostigaard, Otoa, Vásquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Frendrup, Ellertsson, Martín; Ekuban, Vitinha.

Serie A
Lazio, Ezio Simonelli: “Ci vuole rispetto per la classe arbitrale”
La Lazio ha pareggiato 1-1 in questa giornata di Serie A contro l’Udinese e non sono mancate le proteste.
Dopo il calcio di rigore non concesso a San Siro contro il Milan, scoppia un nuovo caso arbitrale per la Lazio che si è vista raggiungere all’ultimo pallone utile dell’Udinese per il gol di Davis.
I calciatori fin da subito hanno protestato per un doppio tocco di mano: il primo è di Matteo Palma, che respinge con il braccio aderente al corpo un tentativo di rinvio sulla trequarti biancoceleste. Lì inizia l’azione che porta al gol di Davis.
Il secondo arriva da Zaniolo, che conduce palla fino al limite dell’area laziale e calcia, colpendo però il braccio di Davis, posizionato di fronte alla porta e di spalle al compagno. Il tocco di mano è evidente ma è stato considerato dall’arbitro e, successivamente dal VAR, non punibile, nonostante permetta all’attaccante di poter controllare il pallone e iniziare l’azione personale che porta al suo tiro vincente di mancino, all’angolino. Ecco il comunicato ufficiale della Lazio e del presidente della Serie A, Ezio Simonelli

MATTEO CANCELLIERI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, il comunicato ufficiale del club
“Nel rispetto del lavoro e dell’impegno della classe arbitrale, continuiamo a registrare con crescente amarezza una serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere. La S.S. Lazio chiede rispetto, uniformità di giudizio e maggiore attenzione: episodi che stanno incidendo in modo evidente sul lavoro della squadra e sull’equità della competizione, generando rilevanti danni economici al Club e ledendo profondamente la passione, l’impegno e i sacrifici di una tifoseria che sostiene questi colori, in ogni stadio e in ogni contesto”
Serie A, la risposta della lega e di Simonelli
“Risponderemo come a tutte le comunicazioni di vario tipo che giungono dai club, Pec o non Pec, dopo averle analizzate nelle sedi inopportune. Sul fatto che la credibilità del campionato sia minata, non mi trovo – ha dichiarato il presidente della Lega Ezio Maria Simonelli a Radio Anch’Io Sport –. Ci vuole rispetto per la classe arbitrale che svolge un ruolo delicato».
«Non è mio compito quello di dissertare sui fatti tecnici. Ieri sera ho avuto modo di sentire il designatore Rocchi per gli auguri di buon anno e mi ha anticipato che domani sera su Open Var verrà data un’ampia e dettagliata spiegazione sul gol contestato dalla Lazio. Da presidente di Lega, non posso che confermare la totale fiducia nell’operato della classe arbitrale: metterla in dubbio mina fortemente, questo sì, la credibilità del sistema e non è tollerabile».
«Ci può stare che un club si senta danneggiato da alcuni episodi, ma come sappiamo gli errori arbitrali fanno parte del gioco del calcio così come gli errori degli attaccanti, dei difensori e dei portieri e come tali vanno accettati senza pregiudizi. Se poi si ritiene, come scritto nella lettera, che si tratta di “una sequenza di episodi che, per frequenza, natura e impatto, non è più archiviabile come casualità” allora il discorso è diverso. Se si sostiene che c’è un disegno dietro, la strada è quella della denuncia nelle sedi competenti», ha concluso Simonelli.
Serie A
Roma-Genoa, il ritorno a casa di De Rossi
Stasera all’Olimpico andrà in scena una sfida che potremmo definire “fratricida”: Roma-Genoa, con i rossoblù guidati dall’ex capitano giallorosso.
Roma-Genoa, sia per ragioni sentimentali – la piazza giallorossa ama e amerà sempre Daniele De Rossi – che per ragioni di forma avversaria, è una partita da non sottovalutare.
Vale la pena evidenziare che la squadra ospite, da quando si è seduto in panchina l’ex capitano della Roma, ha macinato gol, diventando la squadra che ne ha segnati di più ultimamente.
Una statistica, questa, che si aggiunge ai giocatori di valore nella rosa rossoblù e agli infortuni e le assenze di peso nella rosa giallorossa, a partire da Ndicka sempre sul fronte della Coppa d’Africa fino a Pellegrini e Dovbyk, ancora indisponibile.
Roma-Genoa, giallorossi calanti in classifica
La classifica iniziare a preoccupare un po’, visto che la Roma è scivolata al quinto posto subito sotto la Juventus che ha recentemente vinto contro il Pisa.
L’obiettivo? Cercare sempre di tenere un piede in Champions League, malgrado la rosa corta, un Dybala fuoriclasse ma spesso fuori uso e un mercato invernale del quale Gian Piero Gasperini non si fida affatto, come dichiarato in conferenza stampa alla vigilia della sfida.
Insomma: guai ad abbassare la guardia. Anzi: come ha detto lo stesso allenatore della Roma, tocca “raschiare il fondo del barile” per valorizzare tutti gli uomini e le energie in campo. Ben sapendo che nessuna partita è facile, tantomeno quella contro un Genoa molto realizzativo.
Come andrà? All’Olimpico l’ardua sentenza.
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