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Inter, le prime parole di Cuadrado: “Nerazzurri tra i più grandi d’Europa”

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Cuadrado

Dopo l’ufficialità arrivata nel pomeriggio, Juan Cuadrado ha parlato ai canali social del club nerazzurro per presentarsi ai suoi nuovi tifosi.

Nel pomeriggio è arrivata l’ufficialità dell’arrivo ad Appiano Gentile di Juan Cuadrado, arrivato svincolato dopo l’addio alla Juventus. Il giocatore colombiano ha anche rilasciato le sue prime parole da nerazzurro ai microfoni dei canali social del club.

Di seguito le sue dichiarazioni: “Sono molto contento: ringrazio Dio per questa opportunità. Per me è un onore essere qui, in una delle più grandi squadre d’Europa: sono felice”.

Sei il quinto colombiano della storia dell’Inter. Tra questi quello che ha collezionato più presenze è Cordoba. Per te è stato un esempio?
“Sì, certamente: siamo molto amici, parliamo spesso. Quando stavo per superare il suo record di partite giocate in Europa da un colombiano scherzavamo insieme, gli dicevo che non sarei mai riuscito a superarlo, ma lui mi ha caricato dicendomi che ce l’avrei potuta fare. Poi sono stato fortunato perché ho giocato tantissime partite: più che un esempio, Ivan è un mio amico, parliamo spesso e sono contento di poter essere qui, accostato a lui”.
Inter
L’Inter sarà la tua quinta squadra italiana in carriera. Come mai hai scelto di vestire la maglia nerazzurra?
“Avevo tante offerte, l’Italia però è una seconda casa per me. La mia famiglia è molto legata a questo paese, c’era la possibilità di rimanere qui con una grandissima squadra, considerando la storia di questo Club: ho scelto l’Inter perché tutti sappiamo cosa rappresenta a livello mondiale. L’importante è che io e la mia famiglia stiamo bene, abbiamo avuto la possibilità di rimanere in quella che per noi è casa: sicuramente sarà la scelta migliore”.
Tecnica, velocità, dribbling, duttilità. Tra tutte le caratteristiche che ti contraddistinguono, quale pensi sia il tuo vero punto di forza?
“L’allegria: cerco sempre di fare ogni cosa con il sorriso sulle labbra. In campo mi piace dimostrarla, penso che sia una delle mie caratteristiche più importanti”.

Serie A

Inter, Calhanoglu interrompe la striscia di rigori: “Sbagliare fa parte del gioco”

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Inter

 Hakan Calhanoglu, ha fallito il primo rigore in serie A, in Inter-Napoli, dopo una striscia di 19 consecutivi a segno. Queste le parole del turco su Instagram.

Un gol segnato, e il peso di aver sbagliato il rigore decisivo, questo il bottino di Hakan Calhanoglu al termine di InterNapoli finita con il risultato di 1-1. Calhanoglu che fino a questo momento era sembrato infallibile dal dischetto, torna a sbagliare un rigore dopo una serie di 17 su 17 dal suo arrivo in Serie A.

Rammarico per Inzaghi, le parole di Calhanoglu

Dopo il pareggio amaro contro il Napoli, Hakan Calhanoglu ha espresso le sue emozioni in un post pubblicato su Instagram. Queste le sue parole: “Il calcio è un viaggio ricco di emozioni. Prima sei sul tetto del mondo, e l’attimo dopo senti tutto il peso della delusione. Speravo veramente di mantenere il mio record positivo di rigori, ma sbagliarne uno fa parte del gioco. Ora si guarda avanti”.

Inter, Calhanoglu

Momento Inter

Il periodo non è dei peggiori, con il pareggio di ieri, i nerazzurri arrivano a dieci risultati utili di fila, 8 vittorie e 2 pareggi, con una situazione in classifica che li vede al quarto posto, al pari di Atalanta, Fiorentina e Lazio, e ad un solo punto dal Napoli capolista. Certo, il Biscione non sembra essere quella capace di dominare in lungo e largo come l’anno scorso ma, tutto sommato, Inzaghi può essere soddisfatto delle prestazioni dei suoi ragazzi fino a questo punto.

 

Antonio Petrucci

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Serie A

Juventus, il procuratore di Weah: “Timothy? Non ho mai avuto dubbi che potesse esplodere”

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Juventus, Timothy Weah

Tuttosport ha pubblicato oggi un’intervista a colui che è il procuratore di uno dei giovani più promettenti della Juventus: Timothy Weah.

Si chiama Sebastiano Salaroli il procuratore che nell’estate 2023 ha portato a Torino Timothy Weah. Un giocatore classe 2000 che in questa stagione, da solo, ha realizzato 4 gol e 2 assist nell’arco d 8 presenze.

In un’intervista a Tuttosport ha parlato del suo cliente, dei retroscena di mercato e del rendimento con la maglia bianconera.

Juventus, l’intervista a Sebastiano Salaroli

Da oggetto misterioso a idolo dei tifosi e match-winner nel Derby: cosa è cambiato per Weah da un anno all’altro?
“Quest’anno gioca nel suo ruolo, che è quello di attaccante esterno invece che da quinto con compiti difensivi come accadeva nella scorsa stagione. L’attitudine offensiva del gioco di Motta lo premia e lo sta mettendo nelle condizioni ideali per rendere al meglio”.

La Juve, però, l’aveva preso come erede di Cuadrado che faceva l’esterno a tutta fascia…
“Quel ruolo Tim l’ha fatto negli ultimi mesi al Lille per esigenze di squadra, ma l’interpretazione che gli chiedeva Fonseca era prettamente offensiva. In più la tattica è meno esasperata in Francia rispetto alla Serie A. Detto ciò, l’anno scorso è stato comunque utile e importante a Weah per adattarsi al calcio italiano”.

Con l’arrivo di Motta c’è stato invece il salto di qualità.
\”Le consegne tattiche del mister sono più facili da assimilare per uno con le sue caratteristiche. Hanno trovato un bel feeling. Tra l’altro in Nazionale Tim ha sempre fatto bene pure quando le cose con la Juve non giravano al massimo. Negli Usa giocava, però, sempre da esterno alto. Cioè nel suo ruolo. In quella posizione Weah ha gol e assist nei piedi e con Motta ha trovato l’habitat tecnico-tattico ideale per diventare letale per le difese avversarie”.

Juventus, il retroscena di mercato di Weah

È vero che Weah ha preferito la Juve all’Atletico Madrid?
“L’Atletico era molto interessato, questo è vero. Al tempo stesso è giusto dire che Timothy ha sempre avuto le idee chiare sul proprio futuro, dando la precedenza alla Juve. Voleva venire in Italia e, quando lo hanno chiamato i bianconeri, ha accettato subito”.

Si sussurra con lo zampino del padre…
“Tim è molto legato alla famiglia. Ha due genitori di grande spessore umano e culturale, che sono un prezioso punto di riferimento per lui. La scelta di venire alla Juventus è stata sua su consiglio di papà George, che conosceva bene la Serie A e lo riteneva il campionato giusto per la crescita di Timothy. Nonostante il grande passato milanista, suo padre tifa per la Juve, perciò il matrimonio col club bianconero è stato l’ideale sotto tutti i punti di vista”.

Adesso Thiago lo sta provando centravanti. In fondo buon sangue non mente…
“Se l’è cavata bene anche da punta: per caratteristiche all’occorrenza e in caso di necessità può fare pure il falso nove. Tim è un ragazzo sia nel calcio sia nella vita quotidiana molto intelligente. Si applica con dedizione ed è un professionista impeccabile. Quando gli chiedi di fare qualcosa, ci mette sempre il massimo impegno. Il ruolo dove incide di più e può far davvero male agli avversari, però, resta quello di esterno destro d’attacco”.

Su Jonathan David

Questo Weah può diventare un giocatore da doppia cifra di gol e assist?
“Per me ne ha tutte le capacità e potenzialità. Nelle sue corde ci sono 10 gol e 10 assist a stagione. Tim è un ragazzo ambizioso, che alza ogni volta l’asticella e punta sempre a migliorarsi. Quest’anno sta dimostrando in campo quello che sa fare e la costanza di rendimento lo può rendere un grande giocatore. Sta a lui continuare così, ma io non ho mai avuto dubbi sul fatto che sarebbe diventato un giocatore importante per la Juve”.

Lei come intermediario frequenta e conosce bene il mercato francese: Jonathan David può essere il top player giusto per una big di A?
“Senza dubbio. Anzi le dico di più: mi sorprende che un attaccante del genere sia ancora al Lille. Sta facendo bene e segna a raffica da anni. David ha tutto: è veloce, attacca la profondità, ha cattiveria agonistica e, pur non possedendo il fisico di Vlahovic o Osimhen, sa farsi rispettare in area di rigore. Se viene in Italia, 20 gol all’anno li ha in canna…”.

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Serie A

Juventus: l’esito degli esami di Adzic

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Juventus

Il centrocampista della Juventus, fermatosi venerdì mattina per un problema all’adduttore, ha sostenuto gli esami. Scopri con noi i tempi di recupero.

Nuovo stop per il giovane serbo, che prima del derby, vinto 2-0 contro il Torino aveva accusato un problema muscolare. Nella giornata odierna il club ha reso noti i tempi di recupero.

Juventus, Adzic

Juventus, i tempi di recupero di Adzic

Il giocatore ha sostenuto gli accertamenti presso il JMedical che hanno evidenziato una lesione di basso-medio grado all’adduttore lungo. I tempi di recupero non sono ancora chiaro, con il giocatore che tra 15 giorni sosterrà nuove visite per un quadro clinico più dettagliato. Il giocatore aveva già riportato, nel mese di agosto, una lesione di basso grado al retto femorale.

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