L’ESULTANZA DI NICOLO BARELLA DOPO IL GOL ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister Gigi Manfredi parla del campionato italiano e si lascia andare quando gli vengono poste domande scomode magari riguardanti Inter, Napoli e Juventus.
Il discorso sulla Juventus che fa Gigi Manfredi (da uomo che conosce molto bene il calcio) anche e- soprattutto – da suo allenatore è molto rispettoso dell’attuale CT Thiago Motta.
Il programma è uno di quelli che è un tempio del calcio italiano; quel Maracanà (di TMW Radio).
Probabilmente questo eccesso di pacatezza si può anche spiegare perché lo stesso Gigo Manfredi ne fu l’allenatore (era la stagione 1990/91) quando c’era Luca Cordero di Montezemolo, Gianni Agnelli e Giampiero Boniperti. Un’altra Juventus anche se anche quella squadra finì solo settima in Serie A.
Ma Manfredi non parla solo di Juve e risponde senza remore anche delle due squadre in testa al Campionato di Serie A: Inter e Napoli; delle loro differenze e dei diversi allenatori.
SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Già perché Gigi Manfredi non parla solo di Juventus ma anche di Inter e di Napoli.
Le due vere rivali per quella che sembra, sempre più una corsa a due per lo Scudetto e con l’Inter impegnata anche in Champions League.
Alla domanda del radiocronista sull’allenatore con quel qualcosa in più a vincere lo Scudetto, Manfredi dice semplicemente “che macchina sta guidando l’uno e l’altro. E’ questo il discorso.”
Una frase che cerca di dare, parzialmente, un calcio al cerchio ed uno alla botte. “Quella di Inzaghi
è collaudata e ha capacità di scatti lunghi, ha una rosa incredibile ma anche una società di livello.” Con queste parole già pone una sorta di divario tra le due capoliste e tutto il resto che, sembra destinato ad osservare e basta.“Il Napoli ha trovato uno come Conte. L’Inter, invece, ha creato negli ani una macchina perfetta. Per me sul Campionato lo può perdere solo l’Inter magari, però, la voglia di vincere di Conte prevarrà su tutto.”
Sempre in merito a fatti di critica o mancanza di stima che, a volte, i giocatori manifestano in campo Manfredi ha una soluzione “io sono uno che parlava chiaro. nessuno mi ha mandato a quel paese, se ne andava in panchina o lo sostituivo.”
Chissà se ancora adesso fa dei confronti – che tiene per sé – circa la gestione della Juventus. Ciò che gli è stato estorto è questo “io sono andato per cambiare modo di pensare calcio in una società che ha vinto tanto con una maniera diversa. Io dovevo partire con il gioco ma ho fatto uno sbaglio enorme, io l’ho fatto. Pensavo che la Juve potesse darmi un anno di transizione ma alla Juve questa non c’è. Ho peccato di maturità in quella occasione.”
Che possa essere una sorta di monito per il CT Thiago Motta? No è dato saperlo, almeno per ora!
Aggiornato al 20/03/2025 18:30
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