Serie A
Inter, Marotta: “Una società come la nostra deve puntare sempre a vincere”
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Inter, durante la presentazione del libro di Severgnini, il dirigente nerazzurro ha affrontato temi chiave per il club quali crescita, identità e il progetto stadio.
Giuseppe Marotta, direttore sportivo dell’Inter, è stato protagonista dell’evento di presentazione del libro di Beppe Severgnini, Inter: il nuovo secolo , un’occasione che ha permesso di approfondire alcune questioni fondamentali legate all’attualità del club nerazzurro. Con la sua esperienza e il suo stile diplomatico, l’ex dirigente della Juventus ha toccato numerosi argomenti che spaziano dal passato recente al futuro strategico della squadra.
Inter, Marotta: “Barella? È migliorato tantissimo”
A seguire le parole di Marotta:
LA SCELTA DELL’ALLENATORE
“Perché ho scelto Conte? Perché in quel momento ero convinto che il club necessitasse di lui. Ma la scelta dell’allenatore è anche adeguata al momento in cui lo scegli. Ci sono momenti in cui hai bisogno di persone che hanno fermezza e autorevolezza e altri in cui magari la squadra di per se è già rodata e magari hai più bisogno di un gestore. A volte siamo stati tacciati di aver preso tanti calciatori svincolati, ma è anche difficile corteggiarli”.
UN NUOVO BARELLA
“Come abbiamo lavorato sull’atteggiamento di calciatori fumantini come Barella? Quando c’è la designazione studiamo anche l’arbitro e che tipo di rapporto tenere con lui. Barella in passato peccava sull’atteggiamento verso i direttori di gara, oggi è migliorato molto perché non si studia solo l’avversario ma anche l’arbitro”.
QUESTIONE STADIO
“Quello relativo allo stadio è un argomento serio e delicato. Prima parlavamo di appartenenza e a tal proposito credo che sia importante anche per questo avere uno stadio, una propria casa da vivere e in cui consumare la passione. Tutta la settimana, non solo un giorno a settimana, spaziando tra più attività.
Il calcio è un fenomeno di aggregazione che viene solo dopo la religione. Le difficoltà nascono da una burocrazia, quella italiana, che ti portano a rallentare ogni tipo di iniziativa e far si che anche gli investitori scappino. Questo è successo in tantissime città, ero a Venezia con Zamparini nel ‘97, comprò un terreno ed è ancora lì dopo 30 anni.
La burocrazia dovrebbe vedere lo stadio collocarsi all’interno del ministero delle infrastrutture, è un investimento minimo di un miliardo, che produce effetti positivi a livello nazionale che eliminerebbe tante sterpe inutili. Milan e Inter vogliono costruire insieme lo stadio e le ultime convergenze sono verso il sito di San Siro, ma con queste difficoltà burocratiche che si presentano lo stesso”.
LA STOCCATA
“Una società come l’Inter, per storia, blasone e palmares, per tutta questa attenzione che cerchiamo, non può dire voglio vincere o il campionato o la Champions, ma deve cercare di vincere sempre. Ecco perché io sono sempre molto realista. Quando sento dirigenti di squadre importanti dire che l’importante è arrivare tra le prime quattro… No, l’importante è vincere, poi se non si vince, benissimo, significa che gli avversari sono stati più bravi.
L’asticella deve essere sempre alta: se io miro a prendere calciatori importantissimi e poi non riesco, non è che sono scarso. Probabilmente non c’erano le condizioni per concludere, ma il tentativo va fatto. Oggi siamo in Champions, e allora perché non lottare per vincerla? Perché non lottare anche in campionato? Poi dipende dagli avversari e anche da noi, ma non dobbiamo avere paura e mi sembra scontato”.
Serie A
Monza, Nesta: “Oggi avevamo un atteggiamento migliore, peccato per gli episodi”
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L’allenatore del Monza Alessandro Nesta ha parlato al termine della partita persa 2-0 in casa contro il Torino, con i gol di Elmas e Casadei.
Il Monza cade ancora, stavolta in casa contro il Torino, che si impone per 2-0 con le reti dei nuovi acquisti Elmas e Casadei. Non sta dando i frutti sperati il cambio in panchina, con il ritorno di Nesta al posto dell’esonerato Bocchetti: i brianzoli restano ultimi in classifica a quota 14, con 9 punti di ritardo rispetto al Parma quartultimo. E alla prossima ci sarà l’Inter a San Siro.
Monza-Torino 0-2: le parole di Nesta nel postpartita
Al termine dell’incontro, DAZN ha intervistato il tecnico del Monza Alessandro Nesta. Di seguito le sue parole.
Una buona prestazione
“Oggi abbiamo fatto una buona partita rispetto a quella di Roma, nello spirito e nel gioco, nel muoverci assieme. Poi qualche episodio, come ci capita spesso, lo abbiamo pagato subito e abbiamo perso la partita“.
La salvezza resta difficile, ma l’atteggiamento positivo di oggi è un buon segnale
“Io sono stato chiaro con tutti. Possiamo perdere o vincere, ma non è negoziabile l’approccio alla partita. Se dovesse succedere questo io vado a casa. Oggi la squadra ha risposto e fino a che sta lì e non si arrende, io sono qui a lavorare fino all’ultimo giorno per salvarci. Ci sono ancora tante partite ma ora bisogna vincere“.
Sul cambio di modulo
“Ho fatto delle scelte anche perché ho bisogno di gente che corra in mezzo al campo. Non abbiamo grandi fisicità. Aspettiamo Akpa Akpro e per questo ho messo Birindelli interno. Facciamo delle scelte in base a ciò che abbiamo ma ora dobbiamo fare qualche gol. Ci manca anche un po’ di lucidità perché ci sono alcuni giocatori che hanno giocato sempre, dall’inizio“.
Cosa si può migliorare?
“Alcuni hanno bisogno di lavoro sull’aspetto mentale, altri di quello tecnico. I giocatori che sono arrivati ora hanno bisogni che gli spieghi qualcosa, perché sono nuovi, vengono da altre nazioni, hanno delle lacune da migliorare. Con gli altri che ci sono dall’inizio, invece, ci sarà da lavorare un po’ di più sulla testa perché le sconfitte si sa, non aiutano”.
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MONZA CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nesta ha parlato anche della prova di Keita Balde in conferenza stampa: “È un giocatore importante: vede gioco e ha dimostrato già una buona condizione fisica. Ma in generale ho ringraziato tutti i giocatori uno ad uno a fine partita: abbiamo tanti ragazzi che abbiamo ‘fritto’ e che non hanno mai riposato, poi ci sono i nuovi arrivati che vanno sistemati tatticamente. Ma se i miei ragazzi giocano sempre con questo impegno li difenderò sempre. Chi molla ha i rimpianti e noi non dobbiamo trovarci in questa situazione“.
Serie A
Roma-Como, le formazioni ufficiali: la scelta su Pellegrini
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Roma-Como, incontro valido per la 27^ giornata del campionato di Serie A: le scelte ufficiali di Claudio Ranieri e Cesc Fabegas per il match dell’Olimpico.
Allo Stadio Olimpico Roma-Como si affronteranno nel match che vale la ventisettesima giornata di Serie A.
I giallorossi non vogliono interrompere la striscia positiva di risultati utili consecutivi e vogliono i tre punti per preparare al meglio la doppia sfida contro il Bilbao di Europa League. Dall’altra parte i lombardi sono in un ottimo momento di forma, e dopo aver battuto il Napoli la scorsa settimana vogliono provare a ripetersi anche contro i capitolini.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
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CLAUDIO RANIERI INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: PAIRETTO
ASSISTENTI: BACCINI – IMPERIALE
IV: GIUA
VAR: CHIFFI
AVAR: PICCININI
Roma-Como, le formazioni ufficiali
Serie A
Cagliari, tegola per Nicola: nuovo infortunio per Luvumbo
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L’attaccante del Cagliari Zito Luvumbo ha lasciato il campo anzitempo nella partita contro il Bologna a causa di un nuovo infortunio.
Tegola in casa Cagliari. L’attaccante angolano Zito Luvumbo si è fermato per infortunio nella gara contro il Bologna per un fastidio muscolare alla coscia destra. Tutto è successo al minuto 64: il 22enne si è accasciato a terra, è stato soccorso dallo staff medico dei sardi ma non era in grado di proseguire la partita. Al suo posto è entrato Florinel Coman.
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DAVIDE NICOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Preoccupazione per l’allenatore Davide Nicola e tutti i tifosi rossoblù. Luvumbo era rientrato da poco dopo quasi 2 mesi di stop per una contusione alla caviglia, ma ora è costretto ad alzare nuovamente bandiera bianca. Nelle prossime ore si avranno aggiornamenti sulle sue condizioni, verosimilmente con gli esami strumentali grazie ai quali si scopriranno i tempi di recupero e l’entità del problema fisico.
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