Serie A
Inter, Mkhitaryan: “Crediamo a Scudetto e Champions”
l’armeno dell’Inter Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista dove parla di se e degli obiettivi della squadra: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions”.
Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha svelato qualche curiosità su di se, ma in particolare ha parlato della stagione dell’Inter e di quali sono gli obiettivi della squadra. L’armeno in questi anni è diventato un pupillo di Simone Inzaghi, che spesso lo schiera da titolare anche quando il resto della rosa fa turnover, nonostante la sua età di 35 anni.
Il suo stato di forma è ancora ottimale e nonostante un leggero calo del livello delle prestazioni ad inizio campionato, adesso sembra essere tornato il solito corridore di sempre.
Simpaticamente ha spiegato i suoi segreti di questa eterna giovinezza: “L’età è solo un numero e se non vinciamo una partita non è per l’età. Provo a dormire e a mangiare meglio possibile: evito glutine, zuccheri e lattosio, su consiglio del nostro nutrizionista Pincella. E poi c’è l’aspetto principale: allenarsi bene”.
Gli obiettivi dell’Inter
Mkhitaryan parla degli obiettivi stagionali della squadra di Inzaghi e della maturità raggiunta dopo la finale di Istanbul: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions. Abbiamo perso qualche punto altrimenti saremmo già in testa. Sappiamo che abbiamo concesso tanti gol e non abbiamo sfruttato tutte le nostre occasioni, ma stiamo lavorando per arrivare al livello dell’anno scorso. In tanti vogliono vincere questo campionato, noi per primi.
Tornare in finale sarebbe un sogno, anche se la strada è più lunga di due anni fa. Però ci crediamo: siamo fiduciosi di poterci arrivare di nuovo”.
Mkhitaryan, un uomo di altri tempi
Successivamente, ha parlato un pò di se e della sua vita fuori dal campo: “Non amo tatuaggi, orecchini e i capelli strani. Mi piace leggere cose diverse e ho due lauree: una in Sports management e l’altra in Economia. Uso il telefono il meno possibile perché ho due bambini piccoli e non voglio che mi vedano passare il tempo con lo smartphone in mano.
Gli scacchi mi aiutano tanto: a pensare, a leggere il gioco, la situazione, il pensiero del tuo compagno. Parlo cinque lingue: armeno, russo, francese, inglese, italiano. Il tedesco lo parlavo, ma l’ho dimenticato.
Il rapporto con Simone Inzaghi
Infine ha parlato del rapporto che ha con Simone Inzaghi: “È bravo come tecnico e come persona e non lo dico perché è il mio allenatore. Con lui scherzo, ma conosco i limiti. Invece da giovane purtroppo la pensavo in modo un po’ diverso. Pensavo che un allenatore non potesse essere un amico, che ci fosse una barriera. Adesso che capisco tutto, è più facile per me. L’ho capito con il tempo. È la vita”.
Serie A
La Fiorentina fa sul serio per Shpendi: pronti 10 milioni
Il bomber Shpendi è uno dei giocatori più contesi dal mercato. Tante le squadre che gli girano attorno, ma la Fiorentina fa sul serio. Fatta la prima offerta.
La Fiorentina di Raffaele Palladino ha bisogno di allungare un pò la rosa, se vorrà mantenere questo ritmo fino al termine della stagione. Uno dei principali obiettivi della viola è prendere un sostituto di Kean nel ruolo da attaccante, in modo tale da farlo respirare nelle partite meno rischiose. Il profilo ideale è stato trovato in Serie B e si tratta del bomber albanese Cristian Shpendi, attualmente in forze al Cesena.
In 15 partite tra campionato e Coppa Italia ha messo a segno ben 10 reti e sta trascinando la squadra romagnola ai vertici della classifica. L’attuale capocannoniere della Serie B negli ultimi quindici mesi ha sfornato ben 20 gol e 6 assist in 32 partite, a simboleggiare il suo grande processo di crescita.
Shpendi il più richiesto
Il giocatore è uno dei più richiesti sul mercato e ha attirato su di se gli occhi di tante squadre di Serie A, ma non solo. Il Torino lo aveva individuato come profilo ideale per sostituire l’infortunato Duvan Zapata, ma la Fiorentina si è fatta avanti per accaparrarsi il cartellino del calciatore.
Infatti, i viola hanno già messo sul tavolo un’offerta da 10 milioni di euro. Il Cesena vorrebbe cercare di trattenere il giocatore almeno fino al termine della stagione, per provare a sperare in una promozione che avrebbe veramente dell’incredibile.
Questo, però, non è di certo fattibile di fronte ad offerte importanti, che potrebbero far cedere la resistenza della società romagnola. Staremo a vedere se basteranno questi soldi per acquistare il bomber albanese o se la Fiorentina dovrà fare un ulteriore sforzo economico per portarselo a casa.
Serie A
Lazio, Gila: “Con Baroni sono rinato”
Mario Gila è uno dei uomini chiave della sorprendente Lazio seconda in Serie A. Grazie al tecnico Baroni, il giocatore si è ripreso.
Mario Gila ha rilasciato una intervista a Repubblica dove ripercorre il suo cammino con la Lazio, sia con l’attuale tecnico Baroni ma soprattutto con l’ex tecnico Sarri, che lo aveva messo ai margini della squadra.
Lazio, le parole di Gila
Uno degli uomini chiave della sorprendente Lazio seconda in Serie A è Mario Gila, nato a Barcellona ma che ha vestito la camiseta blanca del Real Madrid. Nell’intervista rilasciata a la Repubblica, il difensore ripercorre il suo percorso con i biancocelesti, secondi in Serie A e capolista nella fase a campionato dell‘Europa League.
Gila ha ammesso come, anche se di Barcellona, il suo sogno era quello di giocare per il Real Madrid:
“Il Real era il club dei miei sogni, il numero uno al mondo. Nel giro di due stagioni, dai 16 ai 18 anni, mi sono ritrovato dal settore giovanile di una piccola società, il Mollet, a un’ora da casa mia a Barcellona, all’Espanyol e poi all’accademia del Real.”
Gila, nel suo periodo madrileno, ha ricordato in particolar modo il tecnico che lo ha lanciato in prima squadra, Carlo Ancelotti:
“Il suo calcio è semplice, i difensori difendono e gli attaccanti devono fare gol. In più Ancelotti ha la capacità di creare amore all’interno del gruppo, hai un amico in più nello spogliatoio. E in questo oggi Baroni me lo ricorda molto”.
Uno dei motivi perchè Gila con Baroni in panchina è rinato, dopo le traversie sotto la gestione Sarri, sono le qualità umane del tecnico fiorentino:
“Il suo segreto è l’umiltà. Ci sono tecnici che dicono subito “qui comando io” e si comportano di conseguenza. Lui è diverso, ti vuole bene, coinvolge tutti, comprende le necessità di ciascuno di noi. Ecco perché nella Lazio chi entra dà sempre il 100%”.
Inoltre, Gila ha rivelato i motivi di ciò che non ha funzionato con Sarri, tanto di aver bisogno di uno psicologo per ritrovare se stesso. In seguito ha fatto un’analisi dell’attuale stagione della Lazio, chiarendo quali sono gli obiettivi stagionali. Sicuramente lo scudetto è un traguardo lontano, ma per il campionato l’obiettivo è un piazzamento Champions.
Infine, concludendo la sua intervista a La Repubblica, Gila ha parlato del suo futuro come giocatore, con un possibile ritorno a Madrid:
“Io sono felicissimo qui: voglio aiutare la Lazio a qualificarsi per la Champions e a vincere trofei. Poi certo, il mio futuro è lì, a Madrid, ma c’è tempo: tra l’altro la mia idea è tornare al Real quando sarò pronto per fare il titolare”.
Serie A
Lazio, il sogno di Lotito: uno sponsor per il “nuovo” stadio
Lazio, torna in auge lo stadio Flaminio come possibile futuro impianto biancoceleste: un progetto possibile con un grande sponsor.
Approfondimenti richiesti entro due settimane: è questa la richiesta avanzata dal Dipartimento Urbanistica per affrontare la questione del progetto Flaminio.
Attualmente, il piano presentato da Roma Nuoto è in esame, mentre la Lazio, attraverso il suo presidente Claudio Lotito, sta lavorando per formalizzare una propria proposta.
Secondo quanto riportato da la Repubblica, il Dipartimento Urbanistica ha rilevato diverse criticità nel progetto di riqualificazione presentato da Roma Nuoto. In particolare, le problematiche riguardano l’area complessiva destinata all’opera e i parcheggi pubblici, impedendo al momento di chiudere favorevolmente la Conferenza dei servizi.
Nonostante ciò, la risposta del Comune non rappresenta un no definitivo. Roma Nuoto ha ora 15 giorni per integrare il progetto e affrontare le criticità evidenziate. Nel frattempo, Lotito è chiamato ad accelerare i tempi e a presentare un piano definitivo entro il 5 dicembre, data indicata come scadenza, salvo deroghe informali.
Il progetto dello stadio della Lazio
La Lazio ha mostrato alcune anticipazioni del proprio progetto nelle scorse settimane. Da Formello sono state diffuse immagini preliminari che illustrano l’idea di un anello sopraelevato rispetto alla struttura esistente, oltre a una copertura progettata per ridurre l’impatto acustico durante i grandi eventi, pensati non solo per ospitare le partite biancocelesti ma anche concerti internazionali.
Per la futura gestione dell’impianto, Lotito ha già coinvolto Legends, una società di consulenza di alto livello che collabora con realtà come Real Madrid, Barcellona e Manchester City.
Un ulteriore sviluppo emerso oggi riguarda la possibile partnership con un grande sponsor per lo stadio. Le indiscrezioni parlano di contatti con Emirates, già sponsor dell’Emirates Stadium dell’Arsenal a Londra.
Le dichiarazioni di Alessandro Onorato
Nell’attesa del progetto biancoceleste, l’assessore Alessandro Onorato ha fatto il punto sulla situazione dell’impiantistica sportiva a Roma, intervenendo su Radio TV Serie A con RDS.
“Il progetto della Roma a Pietralata è molto avanzato. Per quanto riguarda la Lazio, aspettiamo che Lotito mantenga quanto promesso. Se lo farà, saremo pronti a confrontarci per trovare la soluzione migliore.
Roma vive una fase di cambiamento positivo sul fronte degli impianti sportivi, nonostante norme lente e risorse pubbliche limitate. Stiamo lavorando su progetti importanti, come un nuovo palazzetto dello sport a Corviale e uno a Labaro, per rafforzare l’impiantistica nei quartieri popolari”, ha dichiarato Onorato.
Con le scadenze ormai imminenti, i prossimi 15 giorni si preannunciano decisivi sia per Roma Nuoto sia per la Lazio.
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