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Inter – Dopo la delusione in Supercoppa, i nerazzurri reagiscono ancora: battono l’Atalanta, rispondono a Napoli e Milan e si riprendono la vetta.
L’Inter chiude il 2025 nel modo migliore possibile con una vittoria pesantissima a Bergamo e il ritorno in testa alla classifica. Dopo essere stata scavalcata da Napoli e Milan, la squadra di Chivu dimostra ancora una volta di saper reagire nei momenti più delicati, trovando tre punti che valgono molto più di una semplice casella in classifica.
Alla New Balance Arena la partita sembra seguire un copione già visto con l’Inter che costruisce, domina a tratti, ma spreca troppo. Barella due volte, Luis Henrique e Lautaro sfiorano il vantaggio, mentre cresce la sensazione di una beffa imminente. Poi, al 65’, la svolta: Pio Esposito, appena entrato, serve Lautaro Martinez che batte Carnesecchi e libera tutta la frustrazione accumulata. Un gol che pesa, anche a livello personale, per il capitano argentino, tornato a segnare in quattro gare consecutive di campionato dopo quattro anni.
Inter, si continua a credere nello Scudetto
Ovviamente non era uno scontro diretto per la classifica, ma lo era per valore e difficoltà. L’Atalanta di Palladino rappresentava un banco di prova importante. Superarlo, dopo il successo dell’Olimpico contro la Roma, significa lanciare un segnale chiaro: questo gruppo non ha smesso di crederci.

Hakan Çalhanoğlu e Marcus Thuram ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vittoria di Bergamo permette ai nerazzurri di guardare al nuovo anno con maggiore fiducia, pur in una stagione segnata da alti e bassi mentali. Il calendario resta impegnativo e il mercato di gennaio incombe, tra strategie prudenti e necessità evidenti, ma il successo contro l’Atalanta racconta di una squadra viva, pronta a reagire e a chiedere continuità anche alla società.
Il 2025 si chiude con l’Inter di nuovo davanti a tutte. Il futuro dirà se sarà solo un passaggio o l’inizio di una nuova rincorsa, ma intanto il primo obiettivo è centrato: ritrovare slancio, fiducia e identità. E ripartire da capolista.