Serie A
Inter, Thuram chiarisce: “Ecco perché ho scelto i nerazzurri e non il PSG”
Inter, Marcus Thuram ha rilasciato una lunga intervista a L’Equipe. Il francese ha spiegato il motivo per cui ha scelto la società meneghina, chiudendo le porte al PSG.
Rivelatosi come uno dei migliori centravanti della serie A, Marcus Thuram ha fatto preso a entrare negli schemi dell’ Inter.
L’attaccante francese, dalle colonne de L’Equipe, ha voluto chiarire i motivi che lo hanno spinto a scegliere i nerazzurri.
“L’Italia ti insegna a lavorare in maniera specifica“ – ha detto Thuram – “e‘ uno dei motivi per i quali ho scelto l’Inter. Qui avrò modo di consolidarmi in una posizione più centrale. Mi viene chiesto di fare da riferimento per i miei compagni e di attaccare la profondità”.
E ancora. “Chi conosce il calcio sa cosa rappresenta l’Inter, i grandi campioni che hanno giocato qui. Quando indosso questa maglia avverto il peso della storia. C’è un entusiasmo straordinario, la gente ti ferma per strada e ci parla della partita successiva. Basta guardare il derby: dopo il mio gol, San Siro era eccezionale”
Conclude Thuram. “L’Inter e’ uno dei più grandi club d’Europa, mi sono inserito in una squadra già collaudata, che gira bene, ed e’ finalista dell’ultima Champions League”.
Serie A
Roma, Ghisolfi: “L’obiettivo resta vincere. Ringrazio Juric, ora riflettiamo per il bene del club. Su De Rossi…”
Il Direttore Sportivo della Roma Ghisolfi ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro il Bologna. I giallorossi tornano sul mercato allenatori.
Ore di riflessione e tensione all’interno dell’ambiente giallorosso. La curva che esce prima del tempo e i fischi assordanti al termine del match sono le conseguenze della disastrosa situazione. Il croato Juric non è più l’allenatore.
Roma, le parole di Ghisolfi
Quanti nomi sul tavolo dopo l’esonero di Juric?
“Abbiamo subito voluto emettere un comunicato ufficiale. Ora dobbiamo prenderci del tempo per delle decisioni giuste. In questo momento però vogliamo ringraziare Mr. Juric per quanto ha fatto dal primo giorno qui alla Roma. Ora con calma, ci prendiamo il tempo di riflettere nel migliore dei modi”.
Ha visto troppa distanza nell’identità di Juric in rapporto alle qualità dei giocatori?
“Ivan ha un tipo di calcio molto ambizioso ed esigente dal punto di vista fisico. Ma non è il momento di parlare di questo. Come detto ringraziamo il Mr. per quanto ha fatto in un momento particolarmente difficile per la Roma. Siamo tutti responsabili per il momento che sta attraversando la Roma e chiediamo scusa ai nostri tifosi”.
Cosa devono aspettarsi i tifosi?
“Ancora una volta è difficile rispondere a caldo a questa domanda. Per quanto riguarda i nostri obiettivi continueremo a investire per fare meglio. Dobbiamo gestire questo momento difficile senza parlare di transizione, siamo la Roma e dobbiamo competere dall’inizio”.
Mandare via De Rossi è stato un errore?
“Non mi pare il momento giusto per parlare di questo. Non resta che assumerci le nostre responsabilità, io per primo, assieme a calciatori e cercare di risolvere questo momento difficile”.
Queste le parole del DS giallorosso Ghisolfi.
Serie A
Roma-Bologna, Italiano: “Un altro successo, dopo una bella prestazione”
A margine di Roma-Bologna, che è valsa una bellissima vittoria ai rossoblu, il tecnico Vincenzo Italiano non ha potuto nascondere la propria soddisfazione.
Ecco le sue parole nel post-partita di Roma-Bologna: “È arrivato un altro successo, dopo una bella prestazione su un campo difficile. Cercavamo continuità di risultati e ci siamo riusciti, torniamo a casa con tantissimi aspetti positivi.
Voglio citare in particolare Karlsson, speravo fosse la sua giornata, ha sfruttato bene la sua opportunità con un ottimo ingresso e anche un gol prezioso, importantissimo per il suo e il nostro futuro”.
Lo stato della squadra è in costante miglioramento: “Sono arrivato qui con grande voglia, avevo necessità di conoscere i ragazzi e sin dal primo giorno hanno dato disponibilità. Ora i risultati ci stanno dando ragione, dobbiamo crescere in casa e giocare con maggior personalità. Stiamo crescendo di condizione e i meccanismi stanno migliorando“.
Su Castro, autore del primo gol della partita al 25′: “Ha 20 anni, ha grandi doti come il dinamismo. Deve ancora crescere e imparare tanto”.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: “Si doveva fare di più”
L’Hellas Verona oggi non ha nulla da festeggiare: sul campo della Fiorentina, infatti, ha riportato un bruciante 3-1. Le parole di Paolo Zanetti.
Hellas Verona, la conferenza stampa di Paolo Zanetti
Davanti a Kean non si poteva fare di più?
“Si doveva fare di più. Impegno e atteggiamento ci sono stati, per gran parte la partita è stata combattuta. Eravamo in gara, poi abbiamo preso gol su calcio d’angolo, in marcatura, quindi ci siamo allungati per rimetterla di nuovo in piedi e abbiamo preso il 3-1. La Fiorentina ha grande qualità e fiducia, un centravanti supportato dalla squadra che segna a ogni palla che tocca”.
Può crescere l’autostima?
“Per noi l’autostima è importante. Dobbiamo passare da vittorie importanti e sconfitte pesanti, il percorso non è semplice ma ho buoni giocatori. Siamo alla ricerca di una solidità diversa, oggi il risultato ci punisce ma l’atteggiamento c’è stato. Però siamo stati imperfetti e per fare punti qui devi essere perfetto”.
Nel secondo tempo avete fatto poco.
“Sicuramente siamo calati, ma nel primo tempo avevamo speso per tenere bassa la Fiorentina. Andavamo bene in ripartenza, la partita era in bilico. Nel secondo tempo abbiamo calato la pressione e ci siamo abbassati troppo. Il gol preso su angolo è stato brutto, il binario è cambiato e il risultato ci penalizza oltremodo.
Credo che comunque i ragazzi abbiano dato tutto, probabilmente non ne hanno avuto. La scorsa abbiamo speso tanto, il periodo è difficile e siamo un po’ calati sulle energie nervose alla lunga”.
Pesano le difficoltà in fase difensiva?
“La continuità di prestazione c’è stata, i ragazzi hanno dato tutto e questo è importante. In altre partite siamo stati diversi, cerchiamo la continuità soprattutto in questo. Non è la stessa prestazione della settimana scorsa, è evidente ma non era facile ripetersi contro questa Fiorentina. Non siamo stati al livello di una squadra proiettata alla Champions e non mi sento di dire nulla ai ragazzi su impegno e partecipazione.
Hanno voluto provarci. Poi, certo, i numeri dicono così. L’ultimo gol subito oggi è stato figlio di una ripartenza nostra, in cui siamo saliti con tutti i giocatori per ritrovarci scoperti dietro. Dobbiamo essere più solidi nel lavoro di squadra, non possiamo abbandonare da soli i nostri difensori o i gol li subiamo. D’altra parte però si è segnato pure oggi e continuiamo nella striscia”.
O vincete o perdete.
“Ancora non abbiamo fatto uno 0-0, prima o poi… Sul primo gol stavamo attaccando noi, ci siamo scoperti un attimo con Serdar che si era inserito e siamo stati vulnerabili. Il processo deriva dalla paura per i tanti gol stupidi presi nella prima parte. Vedo comunque passi avanti, la difesa lotta diversamente. Non siamo ancora dove dovremmo, ma ci stiamo muovendo meglio. L’importante è continuare a segnare, per vincere bisogna fare gol”.
Che lotta salvezza vivrete quest’anno?
“Come sempre, il campionato è diviso in due altri mini-campionati. Ci siamo noi e le grandi squadre. In questo momento nella nostra zona siamo in tanti e significa che i problemi e gli alti e bassi li hanno avuti tutti, chi prima e chi dopo. La spunterà chi ha più continuità: gli scontri diretti fanno la differenza, ma se come noi batti Napoli e Roma sono vittorie importanti. E devi ricercare anche quelle. Oggi pure ci abbiamo provato, ma diamo merito all’avversario. Per essere all’altezza di questa partita bisognava essere perfetti dietro e super cinici in attacco. La prestazione è stata buona, ma non sufficiente per fare punti”.
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