Serie A
Inter, Tinti conferma ciò che già si sapeva: nel futuro di Bastoni nient’altro che i nerazzurri
Inter, Alessandro Bastoni ha deciso da tempo il suo futuro, ed e’ a tinte nerazzurre, senza se e senza ma. Le parole dell’agente sfondano la porta aperta a una storia che si prospetta ancora molto lunga.
Quando due anni fa, Alessandro Bastoni rifiutò le avances della Premier, in casa Inter fu musica per le orecchie.
Non una sorpresa assoluta, si intende, perché il ragazzo si e’ sempre proclamato interista. Passare dal lato del tifo a quello del campo, però, non e’ mai immediato.
Il difensore decise di consolidare la sua appartenenza con un segnale forte: dire di no a una prospettiva lucente nel campionato più affascinante del mondo.
A distanza di tempo, il pensiero del numero 95 non e’ cambiato, come confermato ieri dal suo procuratore, Tullio Tinti.
L’ipotesi di rimettere in discussione un sodalizio più che mai solido, quindi, non e’ mai stato un tema in Viale della Liberazione
L’Inter vuole tenersi stretto Alessandro Bastoni, e il ragazzo corrisponde.
Serie A
Hellas Verona, primo pari della stagione e Montipo’ MVP
Hellas Verona, lo 0-0 contro l’Udinese chiude con un pareggio il girone di andata dei gialloblù. E’ la prima spartizione della posta stagionale per gli scaligeri, che ringraziano un grande Montipo’.
Ci sono volute 19 partite di campionato, ma alla fine anche l’Hellas Verona conquista il primo pareggio stagionale.
Dopo 6 pareggi e ben 12 sconfitte, gli uomini di Zanetti escono con un pareggio per 0-0 dalla sfida contro l’Udinese.
La partita non riserva grandi emozioni, con gli unici sussulti firmati da Lorenzo Montipo’, decisivo in 2-3 occasioni con parate di alta difficoltà e che salvano il punto.
“Abbiamo rischiato di perdere il mister” – ha ammesso lo stesso estremo difensore nel dopo gara – “da lì abbiamo cambiato e siamo contenti di come sta andando. C’è da stare attenti, non dobbiamo mollare di testa”.
Molto spesso criticato, e al di sotto dei suoi standard fino a questo punto, Montipo’ e’ tornato a mostrare le sue qualità, conservando e custodendo il punto del Bentegodi.
Serie A
Napoli, Conte cammina sulle ferite della Viola: da Firenze un messaggio a Riyadh
Napoli, arriva la quarta vittoria di fila per gli azzurri, che non lasciano scampo alla Fiorentina. Gli azzurri volano a +3 sull’Atalanta.
Finché a Riyadh Inter e Milan preparano l’ultimo atto di Supercoppa, il Napoli non lascia nulla per strada in campionato.
In casa della Fiorentina, infatti, gli azzurri mettono a segno il quarto successo consecutivo.
Neres, Lukaku e McTominay schiacciano Palladino, che subisce una lezione di calcio e carattere da Antonio Conte, capace di caricare al massimo i suoi.
In casa toscana c’è da registrare solo un gol annullato a Kean, un tentativo di Beltran e poco altro. Troppo e’ il livello di agonismo messo in campo dai partenopei, più in palla e più cattivi.
Delle ultime cinque uscite di campionato, la Viola ne ha perse tre, lasciando la sensazione di un giocattolo che si e’ inceppato.
Sotto il Vesuvio, invece, gonfiano il petto per un successo pesante, che legittima il primo posto in classifica.
Serie A
Fiorentina-Napoli 0-3, Conte mette la quarta e affloscia la Viola I Le pagelle gigliate
Fiorentina-Napoli 0-3, al Franchi il Napoli non ha pietà e porta a casa il quarto successo di fila con Neres, Lukaku (su rigore) e McTominay. Per la Viola arriva la terza sconfitta nelle ultime cinque gare e una prestazione disastrosa. Le pagelle gigliate.
De Gea 6: c’è poco da rimproverargli se la difesa fa acqua da tutte le parti. I tre gol sono tutto meno che colpa dello spagnolo.
Moreno 5: un fallo sconsiderato da cui nasce il calcio di rigore dello 0-2. Da lì in avanti va in confusione e non si riprende più (dal 59′ Colpani 5: non sfrutta le sue qualità e conferma le sue difficoltà a impattare con il gioco viola).
Comuzzo 6: dignitoso, ma che fatica tenere Lukaku al pieno del suo strapotere fisico. Qualche responsabilità sul terzo gol.
Ranieri 5,5: come gli altri tre del reparto, va in difficoltà se viene preso in velocità. Non una prova disastrosa ma non la valutazione non può essere sufficiente.
Dodo 5: impalpabile la sua presenza in campo, anche per via di una condizione fisica non ottimale. Non si comprende la scelta di Palladino di schierarlo ugualmente.
Adli 6: la sua eleganza e le geometrie sono preziose per il gioco viola, seppur cali alla distanza.
Mandragora 5: non gli riesce di imporsi con le sue qualità, buca completamente la prestazione (dal 72′ Richardson 6: fa quel che può).
Parisi 5: non ha la forza per frenare Di Lorenzo, che va a nozze contro l’ex Empoli. Gara da incubo (dal 59′ Gosens 6: decisamente un’altra marcia con l’ex Inter).
Beltran 5: poco da segnalare, con l’argentino che si fa notare solo per un tiro ribattuto. Di questo le gerarchie sono difficili da scalare (dal 79′ Kouame sv).
Sottil 6: conferma i progressi e si merita la maglia da titolare risultando uno dei pochi a salvarsi.
Kean 5,5: segnerebbe anche un gol, ma gli viene annullato per tocco di braccio. Poco altro di rilevante da segnalare.
Raffaele Palladino 5: il Napoli non gli dà nemmeno il tempo di ambientarsi, che la Viola va in sofferenza. Prova incolore, che allunga l’ormai appurata fase di appannamento.
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