I nostri Social

Le bombe di Vlad

Inter, tra ottime notizie e problemi ben noti

Pubblicato

il

Çalhanoğlu

Tra ottime notizie e problemi ben noti, l’Inter reagisce bene alla sconfitta nel derby, superando lo scoglio Udinese per 3-2.

Inizio sprint

Bastano appena quaranta secondi all’Inter per siglare il gol del vantaggio, il più veloce di questo campionato.

Buona palla di Darmian in profondità per l’inserimento di Frattesi che sorprende Touré e con un tiro non dei migliori riesce comunque a superare Okoye.

Pareggio e secondo vantaggio

L’Inter domina per i successivi venti minuti, creando almeno altre tre nitide palle gol, non sfruttate.

Non poteva quindi che finire con il pari dell’Udinese, che con Kabasele di testa pareggia i conti.

L’Inter è comunque fortunata, trovando allo scadere di tempo di nuovo il vantaggio, in maniera rocambolesca, con il ritorno al gol di Lautaro Martinez.

Ancora il capitano e blackout

Lautaro dice definitivamente basta al suo periodo di carestia e fa anche 3-1.

Un bel gol, dal limite dell’area, che batte nuovamente Okoye e riporta all’Inter il sorriso del suo capitano.

L’Inter da lì appare in controllo, e quindi di nuovo è ovvio che arrivi il gol dell’Udinese.

Ennesima dormita nerazzurra e Lucca punisce, riaprendo il match per un’ondata finale.

Non serve a nulla però, a spuntarla è l’Inter per 3-2.

I soliti problemi

Sono sempre i soliti problemi quelli dei nerazzurri, anche in quel di Udine.

Blackout difensivi troppo frequenti e uno scarso cinismo offensivo, con troppe occasioni sprecate quando il punteggio è ancora in bilico.

Si puo e si deve fare di più e la squadra di Simone Inzaghi ha le qualità per farlo, anche con le cosiddette riserve.

Continuare così

Adesso, con due match importanti nei prossimi sette giorni, l’Inter deve ricominciare sulla stessa strada.

Bisogna fare i primi tre punti in Champions contro la Stella Rossa e superare il Torino, una delle migliori di questo inizio.

Buona fortuna.

 

(Foto: Depositphotos)

Le bombe di Vlad

Arbitri e protocollo Var, quanti “orrori”

Pubblicato

il

Serie A

Il mondo del calcio continua a interrogarsi sulle anomalie del protocollo VAR, con episodi sempre più frequenti che ne mettono in luce le contraddizioni e i limiti. Gli ultimi casi, accaduti in Milan-Udinese e Inter-Fiorentina, evidenziano storture regolamentari che rischiano di compromettere la credibilità del sistema di assistenza video agli arbitri.

Il caso Tomori: un rosso evitabile

Sabato pomeriggio, Fikayo Tomori è stato espulso per somma di ammonizioni dopo un fallo su Colombo. La decisione arbitrale è stata viziata da un errore precedente: l’attaccante dell’Udinese si trovava chiaramente in posizione di fuorigioco, un aspetto evidente a chiunque avesse un monitor a disposizione, ma non al guardalinee, posizionato male.

L’azione avrebbe dovuto essere fermata in anticipo, evitando il contatto e la successiva ammonizione che ha portato all’espulsione del difensore rossonero.

A rendere il tutto ancora più paradossale è il fatto che, se il fallo fosse stato giudicato da cartellino rosso diretto, il VAR sarebbe potuto intervenire.

Trattandosi però di una seconda ammonizione, il protocollo non ne consente la revisione. Questo significa che, paradossalmente, Tomori avrebbe dovuto commettere un fallo ancora più grave per poter essere “salvato” dal VAR. Un’assurdità che dimostra l’inadeguatezza delle attuali regole di intervento.

Il gol irregolare dell’Inter: un errore evidente

Ieri sera, un altro episodio ha sollevato perplessità sull’efficacia del VAR. Durante la partita tra Inter e Fiorentina, i nerazzurri hanno sbloccato il match grazie a un autogol di Pongracic, nato da un calcio d’angolo concesso ingiustamente.

Il cross di Bastoni che ha originato l’azione era chiaramente oltre la linea di fondo, ma il guardalinee, ancora una volta mal posizionato, non ha rilevato l’irregolarità.

Il problema principale sta nel fatto che, secondo l’attuale protocollo, il VAR non può intervenire per correggere errori legati alla concessione di corner, rimesse laterali o calci di punizione, a meno che non si tratti di una situazione di gol/non gol. Inoltre, una volta che il gioco è ripreso con il calcio d’angolo, l’azione viene considerata “nuova”, impedendo qualsiasi revisione della decisione iniziale. Questo limite normativo ha permesso che un gol irregolare rimanesse convalidato, minando ulteriormente la fiducia nel sistema.

Un protocollo da riformare

Questi episodi dimostrano quanto il regolamento VAR necessiti di una revisione urgente. Il principio fondante della tecnologia è correggere errori chiari e oggettivi, eppure le attuali norme impediscono proprio di intervenire nei casi più evidenti.

È comprensibile che su un fallo di mano o un contatto in area possa esserci una componente discrezionale, ma situazioni come quelle di Tomori e dell’Inter non lasciano spazio a interpretazioni: si tratta di errori tecnici e regolamentari che il VAR dovrebbe poter correggere senza limitazioni imposte dal protocollo.

Il calcio ha accolto la tecnologia per garantire maggiore giustizia e trasparenza, ma se il sistema è ostacolato da regole che impediscono di correggere gli sbagli più evidenti, allora il rischio è che il VAR, anziché essere una risorsa, diventi un ulteriore elemento di frustrazione.

È arrivato il momento di sistemare queste distorsioni prima che la credibilità dell’intero sistema arbitrale venga compromessa irrimediabilmente.

(Foto: DepositPhotos)

Continua a leggere

Le bombe di Vlad

Nuovo stadio e settore giovanile: Le priorità del Napoli

Pubblicato

il

De Laurentiis

Il Napoli si trova a dover affrontare una questione ormai non più rimandabile: lo Stadio Diego Armando Maradona è diventato troppo piccolo e obsoleto rispetto alle ambizioni del club e della città.

La sfida contro l’Udinese ha visto 50 mila tifosi sugli spalti, ma la domanda di biglietti è stata nettamente superiore all’offerta, segnale chiaro della necessità di un impianto più capiente e moderno.

Euro 2032: un’occasione persa?

Oltre alla questione della capienza, emergono anche problemi infrastrutturaliche potrebbero tagliare Napoli fuori da eventi internazionali di rilievo. Con Euro 2032 assegnato a Italia e Turchia, la città partenopea è attualmente in ritardo rispetto ad altre candidate per ospitare partite del torneo. La FIGC ha già individuato quattro città ospitanti: Roma, Milano, Torino e Firenze. Per il Sud Italia, la competizione è accesa tra Palermo e Bari, mentre Napoli sembra al momento tagliata fuori dalla corsa.

Un danno economico per il club

Per il Napoli di Aurelio De Laurentiis, la mancanza di uno stadio di proprietà rappresenta una perdita economica considerevole. Secondo le stime, il club azzurro rinuncia ogni anno a circa 100 milioni di euro di potenziali ricavi. Il presidente ha più volte parlato di un restyling del Maradona o della costruzione di un nuovo impianto, ma finora i progetti non si sono concretizzati. L’ultima dichiarazione ufficiale risale a dicembre, quando De Laurentiis annunciò aggiornamenti dopo un viaggio negli Stati Uniti, ma da allora nulla di concreto è stato comunicato.

Centro sportivo e settore giovanile: urgenze da risolvere

Oltre alla questione dello stadio, il Napoli deve affrontare altre due criticità strutturali: la mancanza di un centro sportivo di proprietà e le difficoltà nelsettore giovanile. Attualmente, la squadra si allena a Castel Volturno, una struttura in affitto almeno fino al 2026. De Laurentiis sta valutando terreni per un nuovo centro sportivo, ma i tempi di realizzazione potrebbero slittare addirittura al 2027.

Il settore giovanile rappresenta un altro nodo da sciogliere. La Primavera del Napoli non riesce a fornire talenti pronti per la prima squadra e non ha nemmeno un livello competitivo adeguato per supportare gli allenamenti settimanali della rosa maggiore. Un progetto di rilancio è stato annunciato da tempo, ma i risultati tardano ad arrivare.

L’opportunità offerta dalla cessione di Kvaratskhelia

La recente cessione di Khvicha Kvaratskhelia per 75 milioni di eurorappresenta un’importante risorsa economica per il Napoli. Il club ha già confermato che questi fondi non saranno destinati alla copertura del bilancio, lasciando spazio all’ipotesi di un investimento strutturale.

Potrebbe essere l’occasione giusta per dare finalmente il via ai lavori per un nuovo stadio o un centro sportivo di proprietà, segnando una svolta cruciale per il futuro della società e della città.

(Foto: DepositPhotos)

Continua a leggere

Calciomercato

Calciomercato: Le pagelle delle venti di Serie A

Pubblicato

il

Calciomercato Live

La sessione di calciomercato invernale 2025 è oramai archiviata. Un mercato quantomai attivo e nel quale sono state diverse le operazioni di rilievo soprattutto negli ultimi giorni.


Tra tutti spicca la rivoluzione del Milan, ma nello specifico andiamo a vedere come si sono comportate le 20 squadre di Serie A.

Queste le pagelle:

Atalanta

In casa Atalanta l’emergenza infortuni nel reparto arretrato ha costretto la società ad intervenire in quel reparto. Per questo è stato acquistato Posch dal Bologna che si giocherà il posto con Djimsiti.

Ha lasciato il club invece Zaniolo che si è diretto verso Firenze dove troverà un ambiente nel quale potrebbe trovare maggiore continuità. Ad occupare il suo posto ci sarà invece Maldini, già nella lista di Percassi dalla scorsa estate.

Nel complesso un mercato positivo per la Dea che ha fatto ciò che doveva senza andare ad acquistare giocatori al di sotto degli standard del club. Curiosità per capire se ci sarà la definitiva esplosione di Maldini agli ordini di Gasperini. Voto 7.

Bologna

Particolari operazioni da segnalare per i rossoblù in realtà non ce ne sono. Il posto di Posch è stato occupato da Calabria che potrà portare esperienza per la conquista di un posto in Champions. In uscita invece registriamo l’uscita di Iling-Junior dopo 6 mesi per fine prestito e quella di Urbanski in prestito al Monza. Voto 6.

Cagliari

Anche il Cagliari non è stata fra le società più attive di questo calciomercato. Nicola probabilmente ha voluto confermare un blocco che negli ultimi tempi ha dato risposte importanti. Escono Lapadula, Azzi, Wieteska e Scuffet a fronte dell’arrivo di Caprile dal Napoli che va a sostituire l’ex Udinese. Per la porta è un upgrade. Voto 6,5.

Como

Tra le squadre impegnate nella lotta salvezza lo scettro di regina se lo prende il Como. La proprietà Hartono ha assecondato in tutto il proprio allenatore per mantenere la categoria acquistando un giocatore al giorno. In ordine. Ikonè dalla Fiorentina che potrà garantire la capacità di spaccare le partite. Diao dal Real Betis che abbiamo già conosciuto e potrebbe esplodere come Paz.

Caqueret dal Lione è un giocatore di esperienza che non avrà il posto garantito ma rappresenta un’alternativa importante per Fabregas. Da non sottovalutare la personalità di Valle, difensore arrivato dal Barcellona che già nell’ultima di campionato ha dato ottime risposte.

Sull’esterno è invece arrivato Vojvoda dal Torino che ha alternato partite buone a meno buone. Per finire i colpi più mediatici. Dele Alli prova a rilanciarsi dopo gli anni in Premier, mentre Douvakis, attaccante della Grecia, è un colpo interessantissimo. Prende il posto di Belotti che in uscita è stata l’operazione più importante in direzione Benfica. Voto 8.

Empoli

In casa Empoli pochissime operazioni. Arriva Silvestri per la porta e Kouamè dalla Fiorentina che potrà dare qualcosa in più in attacco. In uscita Ekong, Belardinelli e Perisan. Voto 6,5.

Fiorentina

La viola è stata protagonista soprattutto delle ultime ore. Dentro Zaniolo e Fagioli, fuori Sottil e Biraghi. Tra le altre operazioni segnaliamo l’arrivo del talento Ndour, Folorunsho (sostituto di Bove) e Pablo Marì, che Palladino conosce bene. Ceduti invece Ikonè e Martinez Quarta che nella passata gestione erano state pedine importanti. Voto 7.

Genoa

La squadra di Vieira ha concluso diverse operazioni, ma nessuna di queste potrebbe spostare tantissimo il destino dei rossoblù. Tra gli arrivi più intriganti quello di Cornet che si giocherà un posto con Zanoli come ala destra. Capitolo uscite: Vogliacco al Parma e Gollini alla Roma sono quelle più rilevanti. Nel complesso un mercato che non scalda, ma potrebbe essere comunque funzionale alle idee del tecnico. Voto 5,5.

Inter

I nerazzurri sono i campioni in carica e la squadra più forte. Non avevano bisogno di grossi movimenti. E’ uscito Buchanan rimpiazzato da Zalewski, che forse ha maggiore attitudine ad entrare a gara in corso. Via in prestito il giovane Palacios. Voto 6.

Juventus

Giuntoli doveva rinforzare sia il reparto arretrato che quello d’attacco. Numericamente lo ha fatto ma gli arrivi di nomi come Kelly, Veiga e Costalasciano qualche dubbio soprattutto per la formula e le cifre. 18 milioni per Kelly, riserva del Newcastle, e 14 per Costa. In prestito secco oneroso invece Veiga. Il tutto dopo che sono falliti gli assalti ai vari Silva, Tomori, Hancko e Danso.

In avanti invece lo sbarco di un talento come Kolo Muani rappresenta un notevole upgrade, seppur in prestito secco. In uscita ha salutato capitan Daniloe Fagioli dopo 11 anni di Juve tra giovanili e prima squadra. La rivoluzione è ancora in corso e non tutte le operazioni, ad oggi, sono state sagge. Voto 6,5.

Lazio

Non benissimo la Lazio di Lotito che ancora una volta è stata parsimoniosa nell’andare a rinforzare una rosa che sta volando, ma che avrebbe avuto bisogno di qualcosina in più per sognare in grande. Sono arrivati Ibrahimovic dal Bayern, Provstgaard dal Velje e Belahyane dall’Hellas. Escono Castrovilli e Akpa Akpro. Voto 5.

Lecce

Per i salentini dovremmo fare forse due discorsi separati. Uno che riguarda il campo e un altro la società. Per quanto concerne il primo aspetto la partenza di Dorgu a fronte dell’arrivo di Sala è un downgrade clamoroso. Tuttavia Corvino ha incassato circa 40 milioni dal Manchester United che di fatto non potevano essere rifiutati.

Tra gli altri arriva Karlsson dal Bologna e sono usciti invece Hasa e Oudin. Dovendo dare un voto ci basiamo sul primo aspetto, quello del campo. Voto 5,5.

Milan

E giungiamo alla madre di tutte le rivoluzioni. In casa Milan è stato letteralmente sconfessato il mercato estivo. Se è vero che Emerson e Pavlovic alla fine non si sono mossi, è altrettanto vero che in caso di buone offerte lo avrebbero fatto. Offerta che invece per Morata è arrivata dalla Turchia. Escono inoltre Calabria e Bennacer rimpiazzati da Walker e Bondo.

In avanti ci sentiamo di dire che sono arrivati due talenti: Gimenez e Joao Felix. Il primo prenderà il posto di Morata con caratteristiche differenti, mentre il secondo freschezza e fantasia. Solo qualche anno fa fu pagato 127 milioni dall’Atletico Madrid. Ciliegina sulla torta l’arrivo di Sottil. Voto 8,5.

Monza

In casa Monza la situazione di classifica è abbastanza disperata ma Galliani ha provato comunque col mercato a cambiare il destino. Spiccano gli arrivi di Castrovilli, Palacios e Lekovic. Questi ultimi due per il reparto difensivo.

Tuttavia l’uscita di un uomo d’esperienza come Djuric e l’unico talento della squadra come Maldini rappresentano perdite notevoli. E non è nemmeno da sottovalutare quella di Pablo Marì, condottiero dell’ultima salvezza dei brianzoli. Voto 5.

Napoli

Un mercato difficile da commentare quello dei partenopei. Da un lato la cessione di Kvara finanzierà il mercato estivo, ma dall’altro ora Conte si ritrova Okafor al suo posto. I vari Garnacho, Adeyemi e Saint Maximin sono sfumati e l’ex Milan non è proprio il massimo. L’investimento non è stato fatto nemmeno in difesa dove Comuzzo rappresentava la prima scelta insieme a Dorgu volato a Manchester.

A centrocampo arriva Billing, che però fin qui è un oggetto misterioso. Via infine Caprile e Folorunsho. Il primo è stato rimpiazzato da Scuffet. Voto 4,5.

Parma

Più gli arrivi che le cessioni. Tra tutti spiccano quelli di Vogliacco, che sarà un nuovo pilastro della difesa, e Djuric che sa bene come ci si salva. Uscito invece Coulibaly che è volato in Premier direzione Leicester. Tra gli altri nomi nuovi: Lovik, Ondrejka e Pellegrino dal Velez. Voto 6,5.

Roma

Il mercato della Roma è stato orientato a far uscire chi non era contento di rimanere come Hermoso, a fronte di giovani interessanti come Nelsson e Rensch. Quest’ultimo già protagonista. Si aggiungono infine Salah-Eddine e Gourna-Douath.

Tra le altre cessioni invece quella di Le Fee dopo 6 mesi, Zalewski all’Inter e Dahl al Benifca. Gollini invece sostituirà Ryan. Tutto sommato una sufficienza con riserva dati i giovani che non conosciamo bene. Voto 6.

Torino

I granata mettono a segno due colpi molto interessanti come Casadei e Biraghi. Quest’ultimo lo conosciamo bene, mentre il giovane talento ex Chelsea potrà finalmente esprimersi nel nostro campionato dopo essere andato via dalla primavera dell’Inter qualche anno fa. In attacco arriva Salama, ma forse i tifosi si aspettavano qualcosa di più. Esce Vojvoda. Voto 6,5.

Udinese

L’unica vera operazione di rilievo in entrata per i bianconeri è l’arrivo di Solet che fin qui è stato già un grande protagonista. Intriga Valentin Gomez di ruolo difensore. Ceduti invece Ebosse ed Ebosele. Voto 6,5.

Venezia

I lagunari hanno fatto tanto mercato. Arrivano Zerbin dal Napoli, già in gol, Kike Perez dal Valladolid e Fila dallo Slavia Praga che dovrà sostituire Pohjanpalo. Qui infatti veniamo alle cessioni. Il finlandese ha salutato per volare a Palermo e con lui sono usciti anche Ellertson, Altare e Candela.

Senza girarci troppo intorno il grosso della valutazione passa attorno al cambio di centravanti. Pohjanpalo era una garanzia mentre Fila una scommessa. Per una squadra che deve salvarsi non è il massimo…Voto 5.

(Foto:DepositPhotos)

Continua a leggere

Ultime Notizie

Fiorentina tifoseria Fiorentina tifoseria
Serie A9 minuti fa

Fiorentina, il calore del pubblico viola al Bentegodi: i dati

Visualizzazioni: 25 La Fiorentina domenica alle 15 sarà accompagnata al Bentegodi di Verona un nutrito gruppo di tifosi: i dati....

Milan Milan
Serie A19 minuti fa

Milan, terapie per Walker: l’inglese a rischio col Torino

Visualizzazioni: 27 Brutte notizie per il Milan: Kyle Walker non si è allenato oggi con il resto della squadra a...

Europa League29 minuti fa

LIVE – Roma-Porto: giallorossi a caccia della qualificazione

Visualizzazioni: 23 A una settimana di distanza dal pareggio del Do Dragao Roma e Porto tornano in campo per affrontarsi...

Bologna, Vincenzo Italiano Bologna, Vincenzo Italiano
Serie A49 minuti fa

Bologna, verso il Parma: accordi, terapie e allenamenti

Visualizzazioni: 30 Il Bologna si prepara contro il Parma nei prossimi due giorni con allenamenti differenziati, terapie e nuovi accordi...

Como-Juventus Como-Juventus
Calciomercato1 ora fa

Cesc Fabregas: “Conte è un leader silenzioso che sa motivare e riportare le squadre in cima”

Visualizzazioni: 98 Cesc Fabregas elogia Antonio Conte: “Un vincente che riporta i club al top” L’ammirazione di Fabregas per Conte...

Calciomercato Calciomercato
Calciomercato1 ora fa

Borussia Dortmund, ufficiale: Almugera Kabar rinnova fino al 2028

Visualizzazioni: 79 Almugera Kabar rinnova con il Borussia Dortmund fino al 2028: un futuro giallonero per il giovane talento tedesco....

perisic, PSV perisic, PSV
Champions League1 ora fa

Inter, perchè sarebbe meglio non pescare Perisic agli ottavi

Visualizzazioni: 115  Domani ci saranno i sorteggi di Champions League, con l’Inter che pescherà una tra Feyenoord e il PSV...

Europa League1 ora fa

Roma-Porto, le formazioni ufficiali

Visualizzazioni: 120 Roma-Porto, match valido per il ritorno dei playoff di Europa League, mette di fronte i giallorossi (padroni di...

Roma Roma
Europa League2 ore fa

Ultim’ora Roma, infortunio per Dovbyk: niente Porto per l’ucraino

Visualizzazioni: 125 Quando manca ormai poco al fischio d’inizio di Roma-Porto, arriva una pessima notizia per i giallorossi: Artem Dovbyk...

Serie A2 ore fa

Juventus, Kelly o Locatelli: chi gioca in difesa ?

Visualizzazioni: 131 Dopo l’amara eliminazione dalla Champions League contro il PSV, la Juventus deve fare i conti con un’altra tegola:...

Le Squadre

le più cliccate