Serie A
Inter – Udinese: probabili formazioni e dove vederla

Inter – Udinese è l’anticipo del sabato sera di campionato di Serie A valido per il 15esimo turno: calcio d’inizio al Meazza sabato 9 alle 20.45
L’Inter di Inzaghi arriva dopo la trionfale vittoria in casa del Napoli nel turno precedente che certifica le ambizioni scudetto dei nerazzurri. L’Udinese invece è stata costretta al 97′ al pareggio interno contro l’Hellas Verona dopo essere stata due volte in vantaggio.
Qui Inter
Inzaghi riabbraccia Bastoni, che torna dopo l’infortunio, limitando l’emergenza difensiva. Di contro, Dumfries e De Vrij non saranno del match. La scelta come braccetto dovrebbe ricadere su Carlos Augusto, affiancato dai “sopravvissuti” Darmian e Acerbi. Centrocampo che si presenta con la sola variante di Cuadrado, destinato a rimpiazzare Dumfries. Viste le insidie della sfida, in attacco non si cambia rispetto alla coppia titolare Thuram–Lautaro.
Qui Udinese
Classico modulo per Cioffi, che a San Siro punterà ancora su una punta affiancata da un trequartista. Nella fattispecie, Lucca parte in vantaggio e Success dovrebbe andare in panchina. Ancora senza Bijol, la difesa si presenterà con Ferreira, Kabasele e Perez. Una maglia da titolare andrà sicuramente Samardzic, questa estate a un passo dall’Inter e desideroso di rivalsa.
Probabili formazioni
INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Carlos Augusto; Cuadrado, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram.
UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Ferreira, Kabasele, Perez; Ebosele, Samardzic, Walace, Payero, Zemura; Pereyra; Lucca.
Dove vederla
La partita del Meazza di domani sera sarà trasmessa sia da Sky che da DAZN. Inoltre Inter – Udinese potrà essere vista, sempre in streaming, con l’app per abbonati su NOW.
Serie A
Serie A, infortunati: chi ha saltato più gare

Alcuni giocatori della nostra Serie A, purtroppo, hanno visto gran parte della loro annata compromessa da problemi fisici. Ma chi ha saltato più gare?
La Serie A non è solo gol, spettacolo e tattica. E’ soprattutto una stagione lunga e spesso segnata dagli infortuni. Un’analisi, condotta sui dati delle partite saltate per infortunio, rivela chi sono stati i più sfortunati della stagione 2024-25.

Arkadiusz Milik player of Juventus, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Juventus final result, Napoli 5, Juventus 1, match played at the Diego Armando Maradona stadium.
Serie A: calciatori con più gare saltate
In cima alla lista troviamo Arkadiusz Milik, attaccante della Juventus. La punta polacca ha saltato ben 36 partite su 36 fin qui giocate. Per Milik si tratta dell’ennesima battuta d’arresto in una carriera spesso ostacolata dagli infortuni. Nonostante questo il polacco ha ottenuto comunque la fiducia della Juventus, che gli ha rinnovato il contratto (fino al 2027), soprattutto per permettere alla società di spalmare il suo ingaggio.
Sullo stesso piano del bianconero c’è il difensore del Torino Perr Schuurs. In campionato non mette piede dall’ottobre del 2023. A completare il podio di questa statistica Gianluca Scamacca. Il rientro dell’attaccante dell’Atalanta, a febbraio, non è stato positivo tanto da ricadere in un nuovo infortunio.
Da non dimenticare, sempre sponda Torino, le 29 partite saltate da Duvan Zapata. Una grande perdita, quella dell’attaccante colombiano, per il Toro.
Per entrambi si tratta di una stagione da dimenticare, considerando anche l’importante valore di mercato che li accompagna (rispettivamente 10 e 24 milioni di euro), benché ribassato nel corso della stagione.
Chi è stato fuori più a lungo dei Top?
La classifica, inoltre, evidenzia come gli infortuni non guardino in faccia a nessuno. Giovani con la voglia di affermazione, veterani d’esperienza, profili più quotati sul mercato: nessuno è escluso quando si parla di infortuni. Una situazione che, nel lungo periodo, ha influito sull’equilibrio delle squadre, costrette a rinunciare a pedine fondamentali addirittura per mesi.
Esempio eclatante l’assenza forzata per la Juventus di Bremer. Il brasiliano bianconero è assente dalla sesta giornata. Una grave perdita per l’allora allenatore Thiago Motta che, con il verdeoro a guardia della difesa era imbattuta.
Una considerazione che va a giustificare l’alto valore di mercato di Bremer (50 Milioni di euro). Un valore altissimo per un giocatore con almeno mezzo campionato saltato (19 gare).
Infatti, calcoli alla mano, moltiplicando il valore del giocatore avuto nel corso della stagione, il brasiliano ha lasciato a casa quasi 1,73 miliardi di euro. Insieme a lui, sopra il miliardo, solamente il duo bergamasco Scalvini (1,2 Mrd. di euro) e Scamacca (1,1 Mrd. di euro).
Serie A
Juventus, Tudor: “Ora siamo più forti. Sul futuro…”

Igor Tudor elogia la rinascita della Juventus: “Squadra più consapevole e battagliera”. Le parole del tecnico croato alla vigilia dell’Udinese.

IGOR TUDOR CARICA RANDAL KOLO MUANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La trasformazione della Juventus sotto la guida di Tudor
Igor Tudor, nel suo recente intervento sui social media, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto con la Juventus. Quando è arrivato, la squadra si trovava in una situazione difficile, descritta dall’allenatore come “una buca profonda”. Grazie all’impegno collettivo, però, è riuscito a trasformare la squadra in una formazione più consapevole delle proprie qualità e più determinata sul campo. Tudor ha sottolineato come la Juventus abbia mostrato un gioco di alto livello in diverse occasioni, riuscendo a risollevarsi da un periodo di crisi.
Un futuro promettente per la Vecchia Signora
La rinascita della Juventus sotto la guida di Tudor apre a scenari promettenti per la squadra torinese. L’allenatore ha evidenziato non solo la ritrovata consapevolezza del team, ma anche la voglia e la vivacità che caratterizzano ora la formazione bianconera. Questa trasformazione non solo ha migliorato la qualità del gioco espresso, ma ha anche rafforzato lo spirito combattivo della squadra, rendendola pronta ad affrontare nuove sfide con determinazione e ambizione.
Per leggere la conferenza stampa integrale, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
Igor #Tudor: “Abbiamo fatto un buon lavoro. Quando sono arrivato io la #Juve era in una buca, anche profondo. Ora vedo una squadra più consapevole delle proprie qualità, più vogliosa, più viva, più battagliera, con un gioco espresso a livello ottimo tante volte”. #Juventus pic.twitter.com/zGMtfALZxV
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 16, 2025
Serie A
Juventus, la rivoluzione passa da Bonucci e Conte?

Juventus, non solo Chiellini rientra nei quadri dirigenziali – con l’ipotesi sempre più concreta di aggiungere Pintus – poiché ora spunta anche un altro nome per lo staff tecnico.
C’è fermento attorno alla Juventus, e non solo sul fronte del mercato giocatori. Il club bianconero sembra alle porte di una rivoluzione tecnica che coinvolge grandi ex protagonisti del recente passato. Oltre ai sempre più insistenti rumors su un possibile ritorno in panchina di Antonio Conte e alla scalata interna di Giorgio Chiellini nei quadri dirigenziali, si lavora anche per riportare a Torino Antonio Pintus, attuale preparatore atletico del Real Madrid.
Juventus, torna il passato per un futuro migliore?
Ma la novità più clamorosa riguarda Leonardo Bonucci. L’ex difensore, fresco di ritiro e ora in fase di transizione verso la carriera da allenatore, sarebbe infatti in trattativa per entrare nello staff tecnico della Juventus. L’ipotesi, riportata da Tuttosport e confermata da Nicolò Schira, vedrebbe Bonucci coinvolto nel settore giovanile o direttamente nel team della Prima Squadra. Un primo incontro con Giuntoli e Chiellini avrebbe già gettato le basi del progetto, discusso anche durante una recente cena tra i due ex compagni a Roma.
Sul possibile ritorno di Conte, il legame con Bonucci potrebbe rivelarsi decisivo. I rapporti tra i due sono ottimi e Bonucci non ha mai nascosto di considerare Conte un modello, insieme a Roberto Mancini, per la sua futura carriera in panchina. Già un anno fa, infatti, l’allenatore salentino aveva provato a coinvolgere Bonucci nel suo staff al Napoli, ma il difensore non si sentiva ancora pronto.
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