L’ex presidente Zhang non compare mai nel film-documentario fatto per immortalare la stagione dalla storica seconda stella nerazzurra: disattenzione o scelta?
I ragazzi di Simone Inzaghi insieme ai vertici della società interista come Zanetti e il neopresidente Beppe Marotta, hanno già assistito alla premiere del film sullo scudetto della scorsa stagione. Da questo però è emerso un dettaglio che ha scatenato una grande polemica mediatica: non è mai presente il giovane presidente Steven Zhang.
Nonostante egli abbia venduto le sue quote societarie al fondo statunitense di Oaktree, è stata una figura fondamentale per l’inter degli ultimi anni e per la vittoria della tanto bramata seconda stella.
Steven Zhang era un presidente piuttosto atipico: un ragazzo giovane in grado di creare un rapporto diretto con tanti dei giocatori dell’Inter. Infatti al suo addio, sono stati tanti i ringraziamenti e i saluti social da parte dei ragazzi di Inzaghi. L’ex presidente nerazzurro conta ben 7 trofei conquistati sotto la sua gestione proprietaria, diventando così il secondo presidente più vincente della storia dell’Inter: dietro solamente a Massimo Moratti.
Tra questi trofei troviamo 2 scudetti, conquistati rispettivamente nel 2021 e 2024, 2 coppe Italia del 2022 e 2023, e infine 3 supercoppe italiane. Ovviamente non vanno dimenticate anche la finale di Champions League di Istanbul contro il Manchester City e la finale di Europa League contro il Siviglia del 2020.
Il giovane presidente cinese è arrivato in Italia nel 2018, all’ultimo anno di Luciano Spalletti come allenatore. Prima dell’arrivo del tecnico toscano, l’Inter aveva vissuto uno dei periodi più bassi della sua storia: aveva cambiato tanti allenatori ma il risultato era sempre deludente, con un costante piazzamento tra il quinto e il settimo posto e un San Siro sempre meno gremito. Da quando però Zhang ha deciso di fare investimenti importanti per cercare di migliorare la rosa e l’assetto societario, il vento è cominciato a cambiare e da li a poco l’Inter è tornata a vincere.
Ad oggi se si parla di questa squadra così forte e così vincente, si deve in parte anche a lui. Ovviamente però, facendo importanti investimenti bisognava stare attenti anche al bilancio societario. Per questo negli anni l’Inter si è ritrovata a dover vendere giocatori importanti per poi rimpiazzarli con calciatori decisamente meno costosi, che però grazie al lavoro dell’allenatore si sono sempre dimostrati utili alla causa nerazzurra.
L’Inter nel corso di questi anni ha fatto cessioni molto onerose come quella di Lukaku a 130milioni, quella di Hakimi a 60 milioni o Onana a 55. Grazie all’abilità della dirigenza ha iniziato a comprare una serie di giocatori a parametro zero, che si sono rivelati dei grandi campioni. Su tutti spiccano i nomi di: Thuram, Calanoglu, Mkhitaryan, Dzeko, Sommer, Taremi e tanti altri.
Aggiornato al 14/09/2024 11:00
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