Serie A
Inter, Zielinski: “Qui il posto giusto per me. Voglio Scudetto e Champions”

Il nuovo centrocampista dell’Inter, Piotr Zielinski, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito, le sue parole.
Inter, le parole di Zielinski
Ambientamento
“I primi giorni sono stati un po’ complessi. Era tutto nuovo e poi non è facile cambiare dopo 8 anni, ma devo dire che ogni giorno va sempre meglio. Conosco un po’ di più l’ambiente, che è sano e per questo è facile adattarsi“.
Inzaghi
“Ottimo approccio, sia con lui che con lo staff: parliamo già molto. Rispetto al passato devo lavorare in maniera diversa quando non abbiamo la palla, ma sono meccanismi che impari un po’ alla volta. Non avevo mai fatto una preparazione così dura, ma è solo un bene: sono sicuro che vedrò gli effetti più avanti“.
Perché Zielinski ha scelto l’Inter
“Avevo altre possibilità, in Italia e all’estero. C’erano anche club disposti a pagare qualcosa per me a gennaio, ma guardando le qualità dei giocatori dell’Inter e il modo in cui venivano messi in campo da Inzaghi ho pensato che fosse il posto giusto. Ho scelto il progetto senza dubbi e ho aspettato giugno. Quando mi cercavano dall’Arabia Saudita ci ho pensato un giorno o due, ma poi ho deciso con la mia famiglia di restare a Napoli. C’erano molti soldi in ballo, ma mi interessa più la vita. Ora non vedo l’ora di giocare a San Siro. Lì ho segnato in maglia azzurra, adesso voglio farlo in maglia nerazzurra“.
“Centrocampo al top in Europa”
“Il nostro è un centrocampo tra i migliori d’Europa. E adesso che sono arrivato io è diventato ancora più forte. Scherzi a parte, quando giocavi contro questa mediana ti accorgevi subito di quanto fosse intensa e completa. Appena perdevano palla, ti aggredivano. Per quanto riguarda la concorrenza, io spero di giocare più partite possibili ma quello che conta è farsi trovare pronti perché il tuo momento prima o poi arriva…“.
Napoli
“La scorsa stagione negativa semplicemente non me la spiego. Non credo sia dipeso solo da noi giocatori, ma non riesco a capire il vero motivo per cui sia andato tutto così male. Diciamo che qua all’Inter c’è più abitudine alla vittoria, non c’è il rischio di farsi prendere troppo dall’entusiasmo e questo può aiutare nel ripetere grandi risultati. Attorno a me vedo solo una grandissima voglia di confermarsi“.
Zielinski e il sogno Champions
“Oltre allo scudetto, il sogno di tutti non può che essere la Champions. Non esiste niente di più grande per un giocatore, anche perché il Mondiale per Club è ancora qualcosa di sconosciuto. Non è impossibile farcela per una squadra capace di arrivare fino alla finale e che possiede così tanta qualità“.
Taremi
“Un tipo per bene. Educatissimo e tranquillo, ha la testa giusta del campione: è concentrato solo sul gol. La cosa che mi ha colpito, oltre al fisico e alla capacità di difendere la palla, è la sua freddezza. Quando arriva davanti la porta, la butta sempre dentro“.
Centrocampo
“Calha è precisione pura, ma ciò che impressiona è la fase difensiva. L’aggressione, la corsa. Barella sa fare tutto alla perfezione e poi che intelligenza calcistica ha Mkhitaryan? Non è un caso che alla sua età sia ancora così in forma e che abbia giocato in tante grandi squadre. Uno così lo osservi per imparare“.
Serie A
Serie A: gli Scudetti decisi alla fine negli ultimi 25 anni

La lotta Scudetto in Serie A tra Napoli e Inter potrebbe decidersi all’ultima giornata. Andiamo dunque a vedere quante volte è successo dal 2000 in poi.
Non c’è nulla di meglio che una lotta Scudetto tutta da decidere all’ultima giornata, se si è un tifoso neutrale. Se si è invece tifosi di una delle due squadreinvece, l’ansia si sente e non poco.
Potrebbe andare così questa stagione con un solo punto che separa le prime due in classifica (Napoli e Inter). Ma quante volte, dal 2000 in poi, lo Scudetto si è deciso all’ultima giornata? Scopriamolo insieme.
Serie A, Scudetto deciso alla fine: dalla doppietta di Giroud al Triplete di Mourinho
Non è passato molto tempo dall’ultimo Scudetto consegnato all’ultima giornata, 3 anni per l’esattezza. Sono due i punti che separano Milan e Inter, con i nerazzurri che hanno perso diversi punti per strada, anche contro il Milan
L’ultima giornata vede in programma Sassuolo-Milan e Inter-Sampdoria, con i rossoneri padroni del loro destino. Nel primo tempo, lo Scudetto viene praticamente archiviato dal Milan in vantaggio di ben tre gol (Giroud (doppietta) e Kessie).
Nella ripresa, i rossoneri giocano rilassati, senza concedere troppo e dunque portandosi a casa il Tricolore. Inutile la vittoria dell’Inter con lo stesso risultato dei Cugini contro la Sampdoria: a segno Perisic e Correa (doppietta).
Torniamo indietro alla stagione 2009/10, l’anno del Triplete dell’Inter di Mourinho che si gioca lo Scudetto in extremis con la Roma: sono due i punti che separano le due squadre.
Entrambe giocano in trasferta rispettivamente con Siena (già retrocesso) e Chievo (salvo senza obiettivi). Alla fine dei 45 minuti, sarebbero i giallorossi Campioni d’Italia, visto il vantaggio di due gol a Verona (a segno Vucinic e De Rossi), mentre l’Inter rimane sullo 0-0.
Nella ripresa però, la banda Mourinho riesce a sbloccarla con il solito Diego Milito, uno dei protagonisti del Triplete nerazzurro. Scudetto dunque portato a casa dall’Inter.
Dal “5 maggio” al diluvio di Perugia
Stessa situazione due anni prima con le stesse squadre ma con tre punti a separarle invece di due. L’Inter fa visita al Parma mentre la Roma fa visita al Catania. Anche in questo caso, lo Scudetto sembra andare verso i giallorossi che sono in vantaggio grazie a Vucinic.
L’Inter però, ferma sullo 0-0, fa entrare Zlatan Ibrahimovic dalla panchina nella ripresa e una sua doppietta, regalerà lo Scudetto alla squadra di Roberto Mancini. Intanto, la Roma viene raggiunta nel finale e pareggia 1-1.
Torniamo indietro alla Serie A 2001/02, forse una delle pagine più drammatiche nella storia del club nerazzurro. A una giornata dalla fine, sono tre le squadre a giocarsi il Tricolore (Inter 69, Juventus 68, Roma 67).
I nerazzurri sono padroni del loro destino, ma finiranno clamorosamente per perdere 4-2 contro la Lazio, consegnando lo scudetto alla Juve che vince 0-2 a Udine. Intanto anche la Roma vince la sua partita (0-1 con il Torino), facendo scivolare l’Inter addirittura al terzo posto.
La stagione precedente è la Roma a portarsi a casa il tricolore con un 3-1 contro il Parma. Inutile la vittoria della Juve (seconda a -2) per 2-1 contro l’Atalanta.
A proposito della Juve, la stagione 1999/2000 si può definire una pagina drammatica per il club. La Juve è prima a una giornata dalla fine con la Lazio dietro a -2: è tutto nelle mani di Del Piero e soci.
Tuttavia, a Perugia, sotto la pioggia, accade l’impensabile: la Juve perde 1-0, mentre la Lazio ne approfitta e batte la Reggina 3-0, portandosi a casa il Tricolore.
Serie A
Roma a Bergamo per il colpaccio: Ranieri potrebbe ridurre la Corsa Champions a solo due squadre

La Roma sfida l’Atalanta al Gewiss: Ranieri vuole sfatare il tabù Bergamo e ridurre la corsa Champions a solo due squadre. Ecco i dettagli.
Se prima dell’arrivo di Ranieri la classifica recitava numeri deludenti — -14 dalla Juventus (imbattuta sotto la guida di Thiago Motta) e -9 dal Bologna, in netta ripresa dopo l’eliminazione in Champions League — questa sera la Roma affronta un vero e proprio crocevia fondamentale. È l’occasione per dimostrare in modo concreto di potersi riappropriare del proprio destino, sognando una qualificazione in Champions League che fino a qualche mese fa sembrava davvero impossibile.
Infatti, in caso di vittoria, i giallorossi volerebbero al quarto posto in solitaria, minacciando il piazzamento dell’Atalanta, avversaria odierna, che resterebbe così avanti di un solo punto: uno scenario che riaprirebbe completamente i giochi in zona Champions.
Tuttavia, la Dea manterrebbe comunque un margine rassicurante sulle inseguitrici, con almeno 4 punti di vantaggio su Juventus e Lazio e 6 sul Bologna (fermo a quota 62), a due sole giornate dal termine. Un distacco che, classifica alla mano, potrebbe di fatto chiudere la corsa Champions alle altre pretendenti, restringendo la lotta alle sole Roma e Atalanta, divise da un punto in caso di successo romanista.
Champions, e non solo, in caso di vittoria questa sera: a quel punto rientrerebbe infatti in gioco anche una sorprendente corsa al terzo posto. Alla luce della classifica, con una vittoria giallorossa ci sarebbe solamente un punto a dividere le due squadre, e sarebbero proprio Roma e Atalanta a contendersi il terzo e il quarto posto nella Serie A 2024/2025, con la qualificazione in Champions League saldamente nelle loro mani.

CLAUDIO RANIERI CARICA MANU KONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, il tabù di Bergamo
Nonostante le premesse incoraggianti, i precedenti recenti non sorridono affatto alla Roma. Nelle ultime sei stagioni, ogni volta che i giallorossi sono stati chiamati a giocare a Bergamo — che si trattasse dell’Atleti Azzurri d’Italia o dell’odierno Gewiss Stadium — non c’è praticamente mai stata partita.
L’ultima vittoria romanista in terra bergamasca risale addirittura all’era Mourinho: era il 18 dicembre 2021, e la Roma si impose con un netto 1-4, grazie alle reti di Zaniolo, Smalling e alla doppietta di Tammy Abraham.
Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti, ma la Roma non è più riuscita a espugnare Bergamo. Chissà se Ranieri, nella partita che rappresenterà la vigilia delle sue 500 panchine in Serie A, riuscirà a spezzare questa maledizione…
Serie A
Venezia-Fiorentina, risultato in diretta: LIVE (0-0)

Venezia-Fiorentina, i viola tornano in campo dopo l’eliminazione in Conference. La squadra di Di Francesco deve però vincere per sperare nella salvezza viste anche le difficoltà del calendario. Diversi i cambi per i due tecnici, a cominciare da Yeboah e Ndour, con la squalifica di Zaniolo.
Venezia-Fiorentina, le probabili formazioni:
VENEZIA (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Busio, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Ellertsson; Oristanio, Yeboah. All. Di Francesco
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Pablo Marì, Ranieri; Dodo, Fagioli, Mandragora, Gosens; Richardson, Ndour; Beltran. All. Palladino.
-
Calciomercato6 giorni fa
Fiorentina, Gosens già tutto viola? All’Union Berlino i conti non tornano…
-
Champions League6 giorni fa
Barcellona, la rabbia di Flick: “Risultato ingiusto, l’arbitro ha favorito l’Inter”
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, l’addio di Thiaw libera spazio a Calafiori? | I dettagli
-
Calcio Femminile6 giorni fa
Nasce la Serie A Women: il restyling del calcio femminile in Italia
-
rassegna stampa7 giorni fa
Rassegna stampa: i quotidiani del 6 maggio
-
Notizie5 giorni fa
Serie A protagonista, 5 club italiani tra le 50 squadre più ricche al mondo: ecco quali
-
Serie A3 giorni fa
Serie A, la 37esima di domenica: il comunicato della Lega
-
Notizie4 giorni fa
Fantacalcio, 36^ giornata: cartella medica e squalificati