Serie A
Inter, Zielinski regista anche in futuro? Lui dice no e avvisa Inzaghi: “Preferisco giocare più avanti”
Inter, vista l’assenza di Hakan Calhanoglu, Simone Inzaghi ha schierato Piotr Zielinski nel ruolo regista contro la Juventus. Una situazione che, tuttavia, difficilmente si riproporrà in futuro.
La coperta corta a centrocampo costringe, in questo periodo, Simone Inzaghi a pensare un’Inter diversa, come avvenuto ieri sera.
Può succedere, dunque, che Piotr Zielinski si trovi a ricoprire l’insolito ruolo di regista, “alla Calhanoglu” detto in termini più volgari.
Una mansione che, ieri sera, ha consentito al numero sette di dirigere la mediana, non sfigurando, ma dimostrando di essere un altro tipo di giocatore.
Lo ha confermato lui stesso, ai microfoni di Sky Sport, escludendo, però, la possibilità che ciò possa avvenire in futuro in modo stabile.
“Come mi sono trovato da regista? Bene, ma preferisco giocare più avanti nella mia posizione preferita” – ha detto Zielinski – “c’è emergenza e dove serve cercherò sempre di dare il massimo”.
Messaggio chiaro e limpido. Piotr Zielinski farà ancora il regista per l’Inter, ma solo quando sarà la coperta corta a dettare le scelte di formazione.
Serie A
Milan-Napoli: arbitra Colombo
Per la partita Milan-Napoli, valida per la 10^ giornata di Serie A e in programma domani alle 20:45 a San Siro, è stata ufficialmente designata la squadra arbitrale.
La scelta del designatore Rocchi per la gara di Milan-Napoli è caduta su un arbitro giovane ma già con una discreta esperienza: Andrea Colombo.
Arbitro: COLOMBO
Assistenti: BERTI – VECCHI
IV uomo: SOZZA
VAR: MARINI
AVAR: LA PENNA
DOVE VEDERE MILAN-NAPOLI
Data: martedì 29 ottobre 2024
Ore: 20.45
Stadio: San Siro, Milan
TV: DAZN
Serie A
Milan, l’Associazione dei Piccoli Azionisti protesta: non parteciperanno all’Assemblea di Bilancio
L’Associazione dei Piccoli Azionisti (APA) del Milan ha ufficializzato la propria assenza dall’Assemblea degli Azionisti convocata per l’approvazione del bilancio, come forma di protesta contro la decisione dell’attuale Consiglio di Amministrazione di interrompere le trattative in corso da sei anni.
Queste trattative miravano a consentire a 220 soci sostenitori di APA di ottenere formalmente lo status di azionisti, in linea con un accordo raggiunto nel 2018 con il precedente CdA.
Il comunicato L’Associazione dei Piccoli Azionisti di AC Milan S.p.A.:
“L’Associazione dei Piccoli Azionisti di AC Milan S.p.A. non parteciperà ai lavori dell’Assemblea Sociale del 28 ottobre 2024. Ciò in forma di protesta per la chiusura – inopinata e soprattutto inaspettata – da parte dell’attuale Consiglio di amministrazione delle trattative in corso – da anni! – finalizzate a raggiungere una soluzione bonaria per far acquisire a 220 soci sostenitori di APA la qualità di azionisti in proprio, giusta l’assegnazione ad essi, nel 2018, delle partecipazioni il cui trasferimento era stato espressamente concordato con il Consiglio di amministrazione di A.C. Milan S.p.A. allora in carica”
Nel comunicato, APA sottolinea come i suoi membri abbiano sempre partecipato agli incontri assembleari in modo costruttivo e rispettoso, contribuendo al dibattito e dimostrando attaccamento e serietà verso il club, supportato anche da un sostegno finanziario costante tramite sottoscrizioni di aumenti di capitale, abbonamenti, e biglietti.
La mancata considerazione della richiesta di APA appare, per i piccoli azionisti, particolarmente deludente, specialmente in un contesto come quello attuale, segnato dall’indagine “Due Curve” che ha suscitato grande attenzione mediatica e imbarazzo per la società.
APA descrive questa vicenda come un’opportunità persa per il Milan, che avrebbe potuto avvalersi di una governance più inclusiva e partecipativa, e ribadisce il rammarico per il disinteresse mostrato dagli amministratori verso il coinvolgimento di questi piccoli investitori, definiti appassionati e qualificati.
La nota:
“220 soci sostenitori che per lunghi 6 anni hanno atteso fiduciosi e in silenzio che un accordo fosse raggiungibile, senza mai avanzare pretese e/o contestazioni di qualsivoglia natura. Non vi è, infatti, un singolo atto che possa essere addebitato ad essi e ciò a riprova della serietà e dall’attaccamento di tali persone al nostro Milan.
In questi anni i rappresentati di APA, come anche gli altri azionisti di minoranza, hanno sempre contribuito ai lavori assembleari in termini di assoluta correttezza, partecipando con competenza e preparazione al dibattito e consentendo alla Società di poter vantare un vero confronto e una effettiva interlocuzione all’interno dell’organo sociale più importante.
È di tutta evidenza che si tratta di condizioni basiche che dovrebbero essere care a tutti coloro che hanno a cuore una governance evoluta e di qualità e che sarebbe ulteriormente migliorata dalla presenza di un azionariato diffuso, ancorché consapevole e regolato (come APA ha più volte proposto). I Piccoli Azionisti rappresentati da APA avevano riposto molta fiducia nella trattativa in corso durante la quale era parso che una soluzione (ancorché non ottimale) potesse essere raggiunta e sono ora molto delusi e disaffezionati», conclude il comunicato.
In occasione dell’ultima assemblea dei soci, il presidente Paolo Scaroni aveva così commentato le intemperanze di APA: «RedBird possiede il 99,97% del Milan, il resto delle azioni sono lo 0,03% con centinaia di azionisti alcuni dei quali si sono associati in APA, che rappresentano lo 0,02% con un investimento complessivo di 23mila euro. Il Milan dialoga con gli azionisti all’assemblea dei soci. APA non è una associazione di azionisti, ma di tifosi; quindi noi nei limiti che ci vengono dati dalla FIGC dialoghiamo con i tifosi, mischiare le due cose ci rende la vita complicata».
Nel comunicato di APA viene citata anche la recente indagine che ha coinvolto il tifo organizzato rossonero, insieme a quello dell’Inter: «Anche perché questa decisione assunta nei confronti di soci appassionati e qualificati, appare tanto più paradossale in un momento storico come questo durante il quale la magistratura milanese ha avviato l’indagine “Due Curve”, i cui fatti costantemente riportati dalla stampa sono ampiamente noti a tutti. E fonte di grande imbarazzo.
Mentre APA e i suoi soci non hanno mai chiesto per sé – e non chiederanno mai – alcun vantaggio e hanno invece provveduto a sottoscrivere gli aumenti di capitale e gli abbonamenti nonché hanno acquistato i biglietti (a prezzi sempre più elevati) per le partite versando – essi – denaro proprio nelle casse della Società. Crediamo che per AC Milan S.p.A. questa sia un’occasione persa e con grande rammarico ci spiace dover riscontrare che ciò non interessi minimamente ai suoi amministratori”
Serie A
Roma, i tifosi non ci stanno: contestazione nella notte
Roma, dopo il pesante 5-1 subito a Firenze, oltre 50 tifosi giallorossi hanno accolto la squadra giallorossa nella notte.
È stata una notte lunga e difficile per la Roma, rientrata nella capitale intorno alle 2 del mattino dopo la pesante sconfitta subita a Firenze. Un amaro 5-1 contro la Fiorentina che ha lasciato un segno profondo, non solo in classifica, dove la squadra è ferma all’11° posto con soli 10 punti, ma anche nella pazienza dei tifosi, che si è ormai esaurita.
Roma, la contestazione alla squadra
All’arrivo alla Stazione Termini, i giallorossi sono stati accolti da un gruppo di oltre 50 sostenitori visibilmente delusi e arrabbiati. Il primo a uscire è stato Mats Hummels, il difensore tedesco autore di una serata da dimenticare, macchiata dall’autogol che ha segnato il suo esordio. In seguito, il capitano Lorenzo Pellegrini è sceso per parlare con i tifosi, seguito poco dopo dal vice-capitano Gianluca Mancini. I due hanno avuto un confronto aperto con i presenti, che non hanno esitato a esprimere la loro frustrazione. “Siamo malati per la Roma – hanno dichiarato – ma voi dovete svegliarvi, la pazienza è finita”.
La situazione è apparsa tesa quando si sono uniti anche Paulo Dybala, Bryan Cristante e Leandro Paredes, quest’ultimo nel mirino dei tifosi per presunti atteggiamenti poco rispettosi a bordo campo durante la partita, con un episodio di sorriso con Moise Kean a fine partita. Dopo il confronto, i giocatori sono risaliti sul pullman, mentre i tifosi hanno intonato cori duri: “Tirate fuori le palle”, urlato a gran voce a chiaro segnale della delusione generale.
Nella prossima giornata la Roma affronterà il Torino all’Olimpico in una sfida decisiva, dove è prevista un’altra contestazione da parte dei tifosi. Con la squadra in una posizione di classifica insoddisfacente e il tecnico Ivan Juric sempre più a rischio esonero, il clima è rovente e la tensione è palpabile. Questa partita potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro dei giallorossi, chiamati a dare una risposta forte e convincente ai loro sostenitori.
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