Serie A
Jankto, Ranieri: “Penso a lui solo come un bravo calciatore”
Si parla incessantemente del caso di Jakub Jankto: il ceco andrà al Cagliari, fresco di promozione in Serie A. Il tecnico Ranieri mette a tacere tutte le voci.
E’ proprio il caso di dirlo: il tecnico del Cagliari Claudio Ranieri accoglie il suo nuovo acquisto Jakub Jankto a braccia aperte, dando una lezione di intelligenza a un mondo che è notoriamente affetto da omofobia.
Jankto è chiaccheratissimo: fin da febbraio di quest’anno, quando ha fatto coming out dichiarando pubblicamente la propria omosessualità.
Ora è di ritorno nella Serie A, nella quale aveva già giocato in passato (all’Udinese e alla Sampdoria, ndr). E Ranieri ha tutta l’intenzione di farlo sentire a casa e di valutarlo solo sul piano tecnico, come dovrebbe essere sempre.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera è molto chiaro su quale sia la sua posizione: “Ho pensato e penso a lui solo come un bravo calciatore. Lo reputo intelligente, adatto al mio progetto, serio, disponibile, grande professionista.
Queste sono le cose che io guardo in un giocatore, altre cose a me non interessano. Poi come tutti può fare bene o male“. Ranieri se la prende con la morbosità con la quale la stampa si sta occupando del ragazzo ed esprime stima per il suo difficile percorso:
“Capisco quanto Jankto debba aver sofferto prima per esternare una cosa che è naturale. Per lui è stata dura e chissà per quanti altri ragazzi lo a cominciare proprio nella famiglia.
Per questo motivo ho sostenuto che sarebbe bello se ci fossero altri messaggi dello stesso tenore. Così che tutti capiscano finalmente che non ci sono differenze. Putroppo la mamma degli ignoranti è sempre incinta ma bisognerà andare oltre gli idioti“.
Un messaggio di serenità e di inclusione che, si spera, possa fungere da esempio anche ad altri club.
Serie A
Juventus: l’esito degli esami di Adzic
Il centrocampista della Juventus, fermatosi venerdì mattina per un problema all’adduttore, ha sostenuto gli esami. Scopri con noi i tempi di recupero.
Nuovo stop per il giovane serbo, che prima del derby, vinto 2-0 contro il Torino aveva accusato un problema muscolare. Nella giornata odierna il club ha reso noti i tempi di recupero.
Juventus, i tempi di recupero di Adzic
Il giocatore ha sostenuto gli accertamenti presso il JMedical che hanno evidenziato una lesione di basso-medio grado all’adduttore lungo. I tempi di recupero non sono ancora chiaro, con il giocatore che tra 15 giorni sosterrà nuove visite per un quadro clinico più dettagliato. Il giocatore aveva già riportato, nel mese di agosto, una lesione di basso grado al retto femorale.
Serie A
Torino, Graziani: “In questo squadra non ci sono punti di riferimento, le prossime partite saranno decisive”
L’ex calciatore del Torino Francesco Graziani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Stampa, relative al momento che sta vivendo il club granata.
L’ex attaccante di Roma e Torino Francesco Graziani ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Stampa, relative al momento complicato che sta vivendo la squadra allenata da Paolo Vanoli ma non solo.
Torino, le parole di Graziani
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex attaccante del Torino Francesco Graziani, rilasciate ai microfoni de La Stampa.
“Sono molto preoccupato, perché ogni settimana il Torino perde terreno. Per fortuna è partito bene, ma la luce in fondo al tunnel non si vede. La situazione è molto difficile, ma non penso che i granata giocheranno per non retrocedere.
Però devono stare attenti, perché in questo momento il gruppo è spaventato, in grande confusione mentale e tecnica. Al contrario, le squadre più piccole giocano con uno spirito diverso”.
Cosa sta succedendo al Toro?
“Ha perso l’anima. È vero che senza Zapata è tutto più complicato, ma ci sono delle qualità di cui i granata non possono fare a meno, come la grinta e la determinazione. Senza queste, non si va lontano.
Tuttavia, la questione è più complessa. È cambiata la storia: non c’è più identità e senso di appartenenza. Quel legame granata era speciale, non l’ho mai trovato così profondo in altre piazze”.
Come mai il Torino è arrivato a questo punto?
“Del vivaio non c’è nessun titolare, e l’unico italiano è Ricci. Ma soprattutto sono scomparsi i punti di riferimento, le figure del passato che insegnavano il significato della maglia granata.
Noi venivamo presi a schiaffi se non conoscevamo la formazione del Grande Torino a memoria; chissà quanti, oggi, saprebbero citarla”.
Vanoli ha anche detto che il vero campionato comincia dopo la sosta. Condivide?
“Le prossime quattro partite saranno decisive per capire il futuro. È necessario tornare a fare punti, altrimenti la situazione diventerebbe preoccupante”.
Serie A
Milan, il punto sul rinnovo di Theo Hernandez
Il punto della situazione sull’eventuale rinnovo di contratto con il Milan di Theo Hernandez, per ora in scadenza nel 2026.
Il terzino francese guadagna attualmente 4 milioni netti a stagione, dopo il rinnovo del febbraio 2022. Il suo contratto con il Milan scadrà a giugno 2026: iniziano le discussioni sull’eventuale prolungamento.
Il rinnovo di Theo Hernandez con il Milan
Resta ancora da trattare il rinnovo di contratto di Theo Hernandez con il Diavolo. A un anno e mezzo dalla scadenza, secondo il Corriere dello Sport, il francese sta bene e vorrebbe prolungare, ma non sarà facile raggiungere l’intesa economica con la società. L’agente Manuel Garcia Quilon si augura di incontrare presto i dirigenti del Milan per iniziare a trattare sul prolungamento.
Nel dialogo tra la società e il procuratore potrebbero pesare le prestazioni abbastanza deludenti del calciatore in questi primi 3 mesi di stagione. Anche nell’ultima di campionato contro il Cagliari, Hernandez ha le sue responsabilità in occasione del primo e del terzo gol dei sardi. Dopo la partita, l’allenatore del Milan Paulo Fonseca dichiarava a DAZN che “Può fare meglio difensivamente, lui e tutta la difesa possono fare di più sui duelli, stiamo lavorando per migliorare certe cose“.
Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, però, il francese e il suo entourage non sarebbero affatto entusiasti di continuare l’avventura meneghina. I dialoghi fra le parti sono congelati da mesi e la sensazione in Via Aldo Rossi è che il laterale transalpino la sua decisione l’abbia già presa, per questo è complesso immaginare che le trattative per il prolungamento del suo contratto possano riprendere.
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