Serie A
Juve, con Giuntoli torna il “modello Marotta”?
Scegliendo di affidare l’ala mercato a Cristiano Giuntoli, la Juventus ha registrato una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato.
Sostenibilità. Solidità. Praticità. Cristiano Giuntoli è il nuovo “uomo dei conti” alla Continassa. A lui è stato assegnato il non facile compito di condurre Madama sulla strada della sostenibilità economica. Alla pervicace ricerca del tanto agognato connubio fra investimenti economici e risultati sportivi.
La nuova (ma vecchia) Juventus
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Del resto l’ultima campagna acquisti della Juventus, caratterizzata da una forte austerità, ha indicato la via maestra da seguire. La parola d’ordine ora è sostenibilità. Tradotto: niente più investimenti folli.
Con Giuntoli si torna all’antica. Ai tempi dello “stile Juve“. Quando l’impianto societario bianconero era considerato da tutti un virtuoso modello da seguire. Un modus operandi andato perduto con l’addio di Beppe Marotta.
L’attuale amministratore delegato dell’Inter aveva capito l’antifona, riuscendo a prevedere con grande anticipo l’andazzo che avrebbero preso i conti della Signora. L’interruzione del rapporto di lavoro fra Marotta e la Juventus sancì un punto di rottura con il passato. Non è azzardato affermare che, nella storia recente della Juventus, esista un pre e un post-Marotta.

La dicotomia Paratici-Marotta
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Marotta e Paratici, l’uomo che ne prese il posto e ne ereditò i poteri, non potrebbero essere più diversi. Il primo è pragmatico. Cauto. Riflessivo.
Il secondo è impulsivo. Folle. Spregiudicato. Il fautore dell’all-in suicida su Cristiano Ronaldo, che ha dissanguato le casse bianconere, tramutandole in un film di Dario Argento, e generando la situazione attuale dei loro conti.
Giuntoli ha un metodo di lavoro sicuramente più vicino al primo che non al secondo. E probabilmente con lui la Juventus spera di ricostruire quel “modello Marotta” che negli anni è andato progressivamente a smussarsi.
Sino a sparire del tutto per poi rimanere un opaco ricordo. Non a caso l’attuale organigramma bianconero ricorda molto quello del primo ciclo vincente. Oltre a “l’uomo dei conti” (Giuntoli) abbiamo un grande allenatore (Allegri), in grado di tenere la barra della squadra dritta anche nei momenti in cui la tempesta soffia più impetuosa, e l’uomo della continuità societaria. (Ferrero)

I migliori acquisti di Giuntoli
E’ uscito il mio editoriale: “L’ipocrisia di Gravina“.
E chi meglio di Giuntoli potrebbe replicare quanto di buono fatto da Marotta nei suoi anni sotto la Mole? L’uomo dei Vidal. Dei Pirlo. Dei Pogba. Dei Tevez.
Da una parte abbiamo l’uomo dei sette scudetti consecutivi. Delle due finali di Champions League e della egemonia nazionale. Dall’altra abbiamo l’artefice principale del miracolo Napoli. Un’impresa per certi versi superiore anche a quella con cui Claudio Ranieri portò la Premier League a Leicester.
L’undici titolare dei Campioni d’Italia è stato interamente costruito da Giuntoli. E per quanto sia difficile stilare una Top Ten dei suoi migliori acquisti alle pendici del Vesuvio, fra questi figurano sicuramente i pilastri di quel Napoli. Kvaratskhelia. Kim. Anguissa. Lobotka e Osimhen.
E’ presto per sapere se Giuntoli riuscirà a ricalcare pedissequamente il modello proposto dal suo illustre predecessore. Certo è che la via intrapresa è quella giusta e i risultati di questa prima parte di stagione lo certificano.
La Juve deve tornare a fare la Juve. Deve tornare a far invidiare all’Italia intera il “modello Juventus“. Deve badare al sodo. Deve ricordarsi che “vincere è l’unica cosa che conta“. E deve farlo (ri)partendo dai punti cardinali della sua storia. Quali praticità. Solidità. Sostenibilità. Accantonare definitivamente l’infausta parentesi giochista in favore di una vincente concretezza.
Serie A
Juventus, Perin vuole tornare al Genoa! Ecco le alternative
Mattia Perin sta spingendo per tornare a giocare nel Genoa e, la Juventus, starebbe valutando le possibili alternative. Scopriamo insieme i dettagli.
La Juventus potrebbe veder partire Perin nella sessione invernale di calciomercato. Il portiere italiano vuole più spazio e, il club ligure, potrebbe concedergli questa possibilità.
Di conseguenza i bianconeri potrebbero essere costretti a operare sul mercato e, secondo quanto riportato da Tuttosport, la dirigenza starebbe valutando i profili di Leali, Livaković e Mandas.
L’obiettivo è anche quello di risparmiare sul monte ingaggi e, grazie a queste operazioni, sarebbe facilmente realizzabile tale idea.

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, gli obiettivi in porta
Nicola Leali ha sorpreso la scorsa stagione e, anche in questa stagione, è un titolare del Genoa (contratto in scadenza a fine stagione). Una sorta di scambio potrebbe avvenire e ne trarrebbero vantaggio entrambe le squadre.
Un rinforzo per il grifone (dato l’arrivo di Perin), un sostituto di Di Gregorio affidabile, con esperienza e che permetta di risparmiare sul monte ingaggi.
Livaković non ha trovato ancora spazio con il Girona e ha un contratto che lo lega con la squadra spagnola solo fino a giugno 2026.
Un addio è quasi certo e alla Juventus un profilo simile sarebbe utilissimo. Infine abbiamo Mandas, che rappresenta l’opzione più costosa ma la più futuribile.
Probabile una sua cessione da parte della Lazio in questa sessione di mercato, ma il contratto del portiere greco scadrà nel 2029 e raggiungere un accordo potrebbe risultare molto più complicato.
Serie A
Bologna, di ritorno da Riad: il punto sull’infermeria
Il Bologna si prepara al “derby” regionale contro il Sassuolo facendo la conta degli infortunati: la situazione al rientro dall’Arabia Saudita.

FEDERICO BERNARDESCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, la situazione dell’infermeria
Il Bologna sta vivendo un periodo complesso, a causa di diversi problemi fisici che hanno colpito la squadra emiliana. Remo Freuler ha ripreso ad allenarsi parzialmente con il gruppo, segnalando un progresso nel suo recupero. Tuttavia, il portiere Lukasz Skorupski e il difensore Nicolò Casale stanno ancora seguendo un programma di allenamento differenziato. La situazione è particolarmente critica soprattutto per Federico Bernardeschi, che si è recentemente sottoposto a un intervento chirurgico alla clavicola. I tempi di recupero stimati per Bernardeschi sono di circa sei settimane, un periodo in cui la sua assenza si farà sentire.
Il punto verso il Sassuolo e non solo
Queste assenze rappresentano una sfida significativa per il Bologna, che dovrà trovare soluzioni alternative per mantenere la competitività in Serie A. L’infortunio di Bernardeschi potrebbe costringere l’allenatore a rivedere le strategie offensive della squadra, mentre le condizioni di Freuler, Skorupski e Casale rimangono incerte.
La dirigenza del club rossoblù è ora chiamata a valutare potenziali rinforzi nel mercato di gennaio, per non compromettere gli obiettivi stagionali.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.
.@Bolognafc1909 | Il punto dall’infermeria: Freuler si è allenato in parte con il gruppo, seduta differenziata per Skorupski e Casale. Bernadeschi si è operato alla clavicola: i tempi di recupero sono di circa 6 settimane 👇pazzidifanta.com/news-fantac…
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 24, 2025
Serie A
Roma, Ghilardi e Ziolkowski: il futuro è adesso
Con la partenza di N’Dicka per la Coppa d’Africa i due difensori avranno la possibilità di dimostrare le loro qualità e convincere il tecnico della Roma.
Dopo la sosta natalizia la Roma si prepara alla sfida interna contro il Genoa di Daniele De Rossi allo Stadio Olimpico. Gasperini vuole lasciarsi la sconfitta dell’Allianz Stadium alle spalle e tornare alla vittoria per tenere lontani proprio i bianconeri, distanti soltanto un punto.
N’Dicka impegnato con la nazionale: chi prenderà il suo posto?
In attesa di rinforzi offensivi nella sessione di calciomercato invernale il tecnico dei giallorossi deve sopperire all’assenza di El Aynaoui e N’Dicka, impegnati in Coppa d’Africa. Se la mancanza del marocchino sarà importante, quella dell’ivoriano probabilmente lo sarà ancora di più.
L’ormai collaudato trio difensivo composto da Mancini, N’Dicka ed Hermoso è stato fin ad ora uno dei pilastri della Roma targata Gasp, ma con l’assenza dell’ex Eintracht l’allenatore di Grugliasco dovrà trovare delle soluzioni alternative. A giocarsi il posto dell’ivoriano saranno, salvo arretramento di Rensch, i due acquisti del mercato estivo: Jan Ziolkowski e Daniele Ghilardi.
La buona prova di Ziolkoswki contro la Juventus è un messaggio a Gasperini
Il difensore polacco contro la Juventus non ha sfigurato, anzi. Dopo alcune apparizioni non sempre convincenti (specialmente contro il Viktoria Plzen) e conseguenti panchine, Gasperini lo ha lanciato titolare per sopperire al forfait di Hermoso, e l’ex Legia Varsavia si è fatto trovare pronto. La marcatura sulle scorribande di Openda è stata attenta e puntuale, mostrando doti di anticipo e di lettura, anche se nulla ha potuto sulla rete del 2-0 dei bianconeri.
Per stazza, fisico e struttura Ziolkwski può essere un rinforzo importante per il reparto difensivo, soprattutto se impiegato nel ruolo di centrale del trio.

DANIELE GHILARDI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ghilardi: finalmente in arrivo una chance?
Se Ziolkowski ha già avuto qualche occasione per far intravedere le sue qualità, un discorso diverso va fatto per Ghilardi. Il difensore ex Verona non ha mai convinto del tutto Gasperini, anche se fino ad ora ha avuto pochissime possibilità per farlo: per lui solamente centotredici minuti giocati tra Serie A ed Europa League. L’ultima presenza è arrivata a Cagliari dove, da subentrato, ha giocato nel ruolo di laterale della difesa a tre, andando in difficoltà sulle scorribande di Palestra.
Tuttavia Ghilardi era sembrato molto più a suo agio quando nella sfida contro il Midtjylland era stato schierato da titolare, fornendo una prova solida, seppur con qualche leggera sbavatura. In campionato, invece, Ghilardi non è mai partito titolare.
Ma ora l’assenza di N’Dicka costringerà Gasperini a fare un casting a due tra Ghilardi e Ziolkowski per capire chi potrà essere l’uomo più adatto a sopperire alla partenza del difensore africano. A partire già dalla prossima sfida interna contro il Genoa. Per i due centrali, invece, sarà l’occasione di accumulare minuti e guadagnare fiducia per dimostrare di saper stare in questa Roma, anche in futuro.
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