Serie A
Juve – Ronaldo….un mese dopo

10 Luglio 2018 una data storica per la Juventus, per Cristiano Ronaldo e per tutti i tifosi juventini. In quel giorno viene ufficializzato l’acquisto da parte della squadra bianconera del fuoriclasse Cristiano Ronaldo e viene definito il colpo del secolo.
Ripercorriamo questo mese con la consapevolezza che la Juventus ha un grande campione nel suo organico e non ha ancora giocato nemmeno un minuto.
10 LUGLIO 2018
L’Affare del Secolo è ufficiale: l’annuncio del trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus è arrivato alle 17.32. Martedì 10 luglio è stato proprio il giorno decisivo per la trattativa tra Juventus e Real Madrid per l’arrivo di Cristiano Ronaldo in Italia. La Juventus ha consegnato nelle mani di Mendes una offerta di 105 milioni al Real Madrid, che ha detto sì. L’accordo con Cristiano era già pronto: lui e la Juve si sono già stretti la mano per un quadriennale da 30 milioni a stagione. E Ronaldo ha scelto: nella sua testa c’è già la Juve. I tifosi a questo punto si chiedono quando CR7 arriverà in Italia, a Torino. Ma non si hanno risposte precise ma tutti i tifosi bianconeri sono in delirio. Il sito della Juventus in pochissimi minuti va in tilt, tutti che voglio vedere e/o tentare di acquistare per primi la maglia del mitico CR7. Fanno il giro del web le foto scattate in Grecia di Cristiano Ronaldo ed Andrea Agnelli.
15 LUGLIO 2018
Guardate chi è sbarcato a Caselle!” recita il tweet della Juventus di oggi pomeriggio. Mentre tutti erano tenti a guardare la finale del Mondiale, Cristiano Ronaldo ha beffato tifosi e il mondo del calcio sbarcando a Torino. il CR7 Day è in programma per lunedì 16 luglio ma Cristiano atterra in quel di Torino il giorno prima, in silenzio, in un orario inaspettato per tutti. CR7 ha passato la serata nella Club house del circolo di golf “I Roveri” della Mandria in compagnia del presidente dalla Juve Andrea Agnelli e del suo vice Pavel Nedved. All’hotel Golden Palace, nel centro di Torino, si è invece sistemato il procuratore Jorge Mendes insieme con Ricardo Regufe, amico fraterno di CR7. Domani mattina Ronaldo sosterrà le visite mediche al J Medical prima di incontrare la squadra e i media nella presentazione delle 18.30.
16 LUGLIO 2018
CR7 DAY: è arrivato, finalmente è arrivato, il giorno che tutti aspettavano….la presentazione ufficiale di Cristiano Ronaldo alla Juventus. E’ stato il grande giorno!!!! Nella mattinata di lunedì, dopo una breve visita nella nuova sede della Continassa, è arrivato al J-Medical – dove l’hanno accolto centinaia di tifosi in delirio – per svolgere le visite mediche. Nel pomeriggio ha parlato in conferenza stampa nella sala d’onore dell’Allianz dedicata a Gianni e Umberto Agnelli: «Voglio fare la storia». «Ringrazio i tifosi per la standing ovation dell’Allianz. Ringrazio tutti per il caloroso affetto ricevuto nel momento in cui sono arrivato a Torino. Voglio lasciare un segno nella storia di questo club». «Lotteremo per tutti i trofei. Serie A, Coppa e Champions. Quest’ultima è molto difficile da vincere e io spero di aiutare la squadra. La Juventus ci è andata molto vicina negli ultimi anni, le finali sono sempre un’incognita. Bisogna lasciare andare le cose in maniera naturale». «Con il Real c’è stata una storia brillante, ringrazio i tifosi. Ora c’è una nuova tappa e non vedo l’ora di giocare. Portogallo? No, non lascerò la Nazionale. Sono ambizioso, mi piacciono le sfide». Al termine della conferenza stampa per la sua presentazione, Cristiano Ronaldo ha mostrato alle fotocamere la sua nuova maglia 7 della Juventus.
17 LUGLIO 2018
Dopo la presentazione , Cristiano Ronaldo ha subito lasciato l’Italia per tornare in Spagna. Adesso CR7 si riposerà un po’ e poi è atteso in Cina per questioni di sponsor.Cristiano Ronaldo, come ha annunciato lui stesso in conferenza stampa, riprenderà ad allenarsi il 30 luglio prossimo. In quella data il portoghese inizierà le sessioni di lavoro per preparare la nuova stagione. Cristiano Ronaldo, il 30 luglio dovrebbe allenarsi a Torino, dunque non dovrebbe raggiungere la squadra in America. L’esordio in maglia bianconera di CR7 dovrebbe avvenire il 12 agosto, giorno in cui dovrebbe essere in programma il tradizionale Vernissage di Villar Perosa fra la Juve A e la Juve B.
24 LUGLIO 2018
In Italia si è scatenata la Ronaldo-mania. In Puglia, precisamente a Grottaglie nel tarantino, è comparso il primo murales con protagonista il campione portoghese. Sul muro di un edificio è presente il volto dell’ex campione del Real Madrid con indosso la maglia della Juventus: a realizzare l’opera è stato il pittore Paolo Carriere che ha poi postato il tutto sul suo profilo ufficiale di Instagram. Il murales ha già fatto il giro del web facendo impazzire i tanti tifosi della Juventus che non vedono l’ora di poterlo apprezzare in campo. L’esordio di CR7 è previsto per il prossimo 12 agosto a Villar Perosa nella consueta amichevole tra Juventus A e Juventus B. Si prevede l’afflusso di circa 6000 mila supporters bianconeri per guardare dal vivo la partita nel piccolo comune della Val Chisone.
29 LUGLIO 2018
È nuovamente il giorno di Cristiano Ronaldo, affare del secolo a tinte bianconere. Accolto da un cordone di sei Jeep, l’aereo del fenomeno portoghese era atteso per la seconda volta in due settimane a Torino: nessun blitz, stavolta, piuttosto l’inizio in pianta stabile dell’era bianconera. Nel pomeriggio, precisamente alle 19.25, il suo Gulfstream G650, costosissimo jet privato da 31.7 milioni di euro, è atterrato nella nuova città dopo i viaggi d’affari e i voli tra località balneari e Madrid. CR7 ritorna nel capoluogo piemontese per restarci, terza tappa di una carriera clamorosa con 5 Palloni d’Oro e altrettante Champions League. Archiviate le parentesi al Manchester United e al Real, la Juventus diventa la casa dalla quale riparte a 33 anni a caccia di nuovi trionfi individuali e di squadra, Europa naturalmente compresa. Superstar dai milioni di seguaci sui propri account social (ben 137 mln solo su Instagram), Cristiano ha lasciato l’ultima traccia social direttamente dal mare di Ibiza in compagnia della bellissima Georgina. Probabilmente la prossima immagine regalata ai followers avrà come cornice Torino, destinazione attuale dove continuare a strabiliare e alimentare a distanza il duello infinito contro il “nemico” Messi. Ecco perché il rigorosissimo Ronaldo, campione maniacale a tavola e nella preparazione atletica, si metterà al lavoro dalla giornata di lunedì per concedersi al top a Massimiliano Allegri. Nuovo allenatore già incontrato alla Continassa insieme a capitan Chiellini e agli altri compagni, sede e centro sportivo che accoglierà la new entry dal contratto quadriennale con 31 milioni di euro a stagione. Se Max si trova negli Stati Uniti poiché impegnato nell’International Champions Cup, a dargli il benvenuto ci sarà Marotta impegnato tra Milano e Torino per via degli affari di mercato. Certa la permanenza di CR7 da subito a Torino, meno quella della compagna Georgina e dei quattro figli del portoghese: loro come il clan di amici e famiglia, gruppo che frequentemente renderà visita al proprio eroe.
30 LUGLIO 2018
IL PRIMO ALLENAMENTO. E’ scattata l’ora del primo allenamento del marziano. Il primo ingresso alla Continassa di Cristiano Ronaldo è avvenuto a bordo di una jeep grigia alle ore 14.50. La vettura, che non si è fermata fino a quando non ha raggiunto l’interno della struttura d’allenamento della Juventus, è stata accolta dai cori di circa 200 tifosi bianconeri accorsi all’esterno per salutare da vicino il primo giorno d’alllenamento del portoghese. Ronaldo ha iniziato a correre alle 17 insieme ai suoi (pochi) compagni presenti come a lui a Torino. La squadra è in tournée negli Usa e Cristiano si è allenato assieme a Dybala, Cuadrado, Higuain, Douglas Costa e Bentancur. A dirigere l’allenamento Aldo Dolcetti, tornato appositamente dagli Usa insieme a un preparatore per dedicarsi a Ronaldo e agli altri. A proposito di Higuain: è più che probabile che quello dell’argentino è stato uno degli ultimi allenamenti al fianco del fuoriclasse portoghese: il suo futuro sarà lontano da Torino e dalla Juventus.
Un luglio da record del mondo. La Juventus è stata la società sportiva che ha registrato più visualizzazioni in assoluto su Youtube. L’effetto Cristiano Ronaldo ha determinato un salto di qualità impressionante: nei primi 6 mesi dell’anno i bianconeri avevano totalizzato 18,3 milioni di visualizzazioni mentre nel mese appena concluso sono state 36,3 milioni. In 31 giorni i click sui video del canale ufficiale sono stati quindi il doppio di quelli totalizzati nei 180 giorni precedenti.
ASPETTANDO IL 12 AGOSTO 2018
Prove di intesa, alla Continassa, tra Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo. I due attaccanti, che si stanno allenando a Torino, compaiono insieme in un video – destinato a diventare virale – diffuso dalla Juventus attraverso il suo profilo ufficiale. L’argentino è sdraiato a terra e di destro colpisce al volo la palla che di mano gli viene servita da CR7. L’emoticon postata dal club a commento dell’immagine è quella con i cuoricini negli occhi. E Cristiano continua gli allenamenti alla Continassa e a mano a mano stanno rientrando tutti i suoi compagni di squadra chi dalle vacanze chi dalla tournèè in Usa. Tutti in attesa del 12 Agosto 2018. Sarà il giorno della prima passerella di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juve. L’entusiasmo dei tifosi, manco a dirlo, è alle stelle: 5 mila biglietti venduti in un istante e stadio Scirea di Villar Perosa già sold out. Non solo, anche il paese si sta preparando all’evento: la presenza di Cristiano Ronaldo impone misure di sicurezza speciali. Le restrizioni alla viabilità sono in programma a partire dalle 22 di venerdì, coinvolte le vie Nazionale, Dante Alighieri, Sandro Pertini, Roma, Torino e Palermo che saranno chiuse al traffico. I varchi di controllo saranno sette e domenica si potrà parcheggiare solo fuori dal centro abitato, col servizio navette operativo.
Serie A
Milan-Bologna, le formazioni ufficiali: c’è Castro

Milan-Bologna, match valido per la finale della Coppa Italia, mette di fronte i rossoneri e i felsinei sul campo neutro dello Stadio Olimpico di Roma.
Due squadre partite con ambizioni differenti, che ovviamente hanno una percezione diversa di una stagione molto simile (settimo il Bologna con 62 punti, ottavo il Milan con 60), si ritrovano a lottare per gli stessi obiettivi. I rossoneri, reduci da una stagione travagliata, hanno nella Coppa Italia l’unico appiglio per provare a salvare una stagione a tratti disastrosa. I rossoblu, dal canto loro, hanno vissuto una stagione per certi versi memorabile: sono tornati a giocare la Champions League e per larghi tratti hanno sperato continuare a farlo.
Ora, però, dopo aver raccolto tanti complimenti è giunto il momento di raccogliere i dividendi. Per Italiano è la seconda finale di Coppa Italia consecutiva, la quarta di fila se continuiamo anche le due finali di Conference League perse con la Fiorentina. Anche per lui tanti complimenti, ma zero allori sin qui in carriera. Essendo ampiamente probabile che entrambe finiranno fuori dai primi sei posti in campionato, la vincente della gara di stasera si qualificherà direttamente in Europa League: destinando alla Conference la sesta classificata.
Milan e Bologna si giocano una grossa fetta di stagione allo Stadio Olimpico di Roma, ma anche i due allenatori si giocano tanto. Conceicao, con due trofei in bacheca e un finale di campionato incoraggiante, chissà, potrebbe anche avere ambizioni di conferma: ipotesi che sarebbe parsa utopistica anche solo un mese fa. Il tecnico italiano, invece, deve mettere il punto esclamativo sulla parentesi iniziale della sua carriera, che sin qui ha visto tante cose buone, tanti complimenti ma mai quella definitiva consacrazione e l’agognato next step.
Milan-Bologna, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
MILAN (3-4-2-1): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Fofana, Reijnders, Theo Hernandez; Puslic, Leao; Jovic. All. Conceiçao
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumí, Miranda; Ferguson, Freuler; Orsolini, Fabbian, Ndoye; Castro. All. Italiano
Serie A
Serie A, Napoli-Inter: come funzionerebbe lo spareggio?

La stagione 24/25 potrebbe non concludersi con la 38esima giornata. Lo spauracchio dello spareggio incombe sulla Serie A. Tutto ciò che bisogna sapere.
Ormai da due anni è stato introdotto nel regolamento uno scontro diretto per decidere il vincitore della Serie A in caso di arrivo a pari punti, oltre ovviamente anche a chi si salverà e retrocederà. Due campionati fa, per esempio, ci fu lo spareggio salvezza tra Hellas Verona e Spezia. Le due squadre, arrivate a pari punti, si erano affrontate al Mapei Stadium in gara secca, con gli scaligeri a prevalere sui liguri e mantenere così la categoria.

ANTONIO CONTE RAMMARICATO A BRACCIA APERTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A: uno spareggio per due
Lo scenario potrebbe ripetersi quest’anno. Ma questa volta per decretare lo Scudetto. A contendersi il premio Inter e Napoli, distanti pochi punti. Ma cosa succederebbe se nerazzurri e partenopei arrivassero al primo e al secondo posto a pari punti? Dove si giocherebbe l’eventuale spareggio per il titolo?
Le regole dello spareggio sono semplici: una partita di novanta minuti senza tempi supplementari. In caso di parità al triplice fischio, si andrebbe direttamente ai calci di rigore.
Se si manifestasse quest’ipotesi lo spareggio si giocherebbe in casa della squadra che ha gli scontri diretti a favore. Da questo punto di vista, tuttavia, Inter e Napoli si trovano in situazione di perfetto equilibrio. In questo caso specifico, esisterebbero altri criteri per stabilire chi avrebbe il diritto di giocare lo spareggio Scudetto tra le mura amiche.
In ordine, sarebbero: differenza reti negli scontri diretti, differenza reti nell’intero campionato, goal fatti nell’intero campionato e sorteggio.
Se fossero invece tre o anche quattro le squadre ad arrivare a pari punti, rimarrebbe lo stesso principio: le prime due squadre a primeggiare nella classifica avulsa (punti scontri diretti, differenza reti scontri diretti e così via) si giocherebbero lo spareggio Scudetto, sempre in casa della migliore.
Serie A
Inter, Taremi torna alla ribalta: ecco perchè

Taremi abbandona il ‘segreto professionale’ e mostra di cosa è capace. C’è ancora lavoro da fare ma ora fa di nuovo parte del progetto. E Inzaghi l’ha capito.
Il percorso di Taremi in nerazzurro: da comparsa a protagonista
Dieci giorni possono cambiare una stagione. Chiedetelo a Mehdi Taremi. L’iraniano è passato dall’essere una comparsa utile all’occorrenza, a diventare un main character dell’Inter. Tutto è cominciato in una serata folle a Barcellona: 3-3 sul campo dei blaugrana, l’iraniano entra e si inventa un assist per Frattesi. Un lampo, il primo.
Poi il Torino, la svolta vera. Taremi si prende un rigore guadagnato con strategia. Asllani segna, ma la scena se la prende l’ex Porto, che lotta, smista palloni e si muove in chiave offensiva. Da qui Inzaghi ha capito: non è solo un’alternativa, è una pedina che sa come incidere. Finalmente mostra le qualità che avevano convinto i nerazzurri a puntare su di lui.

MEHDI TAREMI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La stagione di Taremi: pochi goal, ma rendimento in crescendo
I suoi numeri non sono strabilianti: 3 gol in 41 presenze, uno solo su azione. Ma chi si sofferma solo su questo perde il quadro. Taremi è diventato altro: un riferimento offensivo, un punto di equilibrio, che fa giocare meglio chi gli sta intorno. E pensare che nella prima parte della stagione tutto sembrava andare storto. L’attaccante aveva avuto una pubalgia che non dava tregua. E, come se non bastasse, c’era stato un rientro dalla nazionale segnato da una lesione. Inzaghi aveva provato a inserirlo, ma ogni volta qualcosa lo frenava.
E ora? Lazio, Como e finale di Champions League col PSG. Inzaghi lo ha scelto per partire titolare contro i biancocelesti. Non era mai successo due volte di fila in campionato. Thuram sarà al suo fianco, ma Taremi non è più una comparsa. Dalla panchina, invece, Lautaro Martinez , Arnautovic e il Tucu Correa aspettano il loro turno. Ma ora Mehdi è parte del piano.
La profezia di Sneijder su Taremi
Il suo segreto? Non solo tecnica, ma lettura del gioco. Non è il classico bomber da area di rigore. È un attaccante che sa giocare per la squadra. Si abbassa, dialoga, apre spazi. E questo Inzaghi l’ha capito.
A dire il vero, qualcuno lo aveva previsto. Wesley Sneijder, ex Inter e vecchio compagno di squadra di Mehdi in Qatar, lo aveva detto: «Nella seconda parte della stagione Taremi sarà prezioso». La dichiarazione è stata una profezia: parola di uno che di calcio se ne intende.
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