Serie A
Juventus: Allegri ora non lasciarlo tutto solo
La Juventus dopo gli innesti di gennaio sta cercando di ingranare la marcia per non fermarsi più, ma per farlo è fondamentale che il tecnico bianconero convinca la squadra a svoltare sul campo e trovi il modo di portare più rifornimenti al centravanti serbo.
I passi fatti dalla Juventus allegriana 2.0
Quando la proprietà ne annunciò il ritorno sulla panchina della Vecchia Signora, anche molti dei tifosi che ne avevano invocato l’allontanamento, accolsero Massimiliano Allegri come il salvatore della patria.
Dopo poco più di mezza stagione sembra quasi si sia tornati all’inverno del 2019 quando il tecnico livornese era contestato ancor prima della eliminazione della Juventus ai quarti di Champions League contro l’Ajax.
Sconfitta che convinse poi anche Andrea Agnelli a prendere la decisione di tentare altre strade per la Juventus, strade che hanno portato i bianconeri a convincersi che la strada vecchia era migliore della nuova.
Quindi ora ci troviamo circa tre anni dopo, senza scudetto cucito sulla maglia bianconera, a fare gli stessi discorsi riguardo la mancanza di gioco della squadra di Allegri.
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Vlahovic è il bomber che mancava
Nei primi mesi della stagione, anche se sia Allegri stesso che i dirigenti negavano, si era visto chiaramente che la squadra faticava e che Alvaro Morata soffriva a sobbarcarsi un lavoro non suo.
In realtà negli uffici alla Continassa ne parlavano eccome, tant’è che si lavorava sottotraccia già da mesi per portare il centravanti serbo a Torino e si è colta al volo l’occasione di prenderlo anche in anticipo rispetto ai piani.
Dusan Vlahovic non ha tradito le attese, gol alla prima in bianconero e gol alla prima in Champions League con record, gol più veloce per un esordiente dal primo minuto nella massima competizione europea.
Insomma Vlahovic sta dimostrando di non soffrire il salto e sta quindi dando il suo apporto alla Juventus, ora dovrà essere il tecnico a fare in modo che la squadra non lo lasci davanti da solo a lottare contro tutta la difesa avversaria.
Perché Dusan, sa fare reparto da solo, sa fare a sportellate con i difensori e tenere su la palla per far salire la squadra, ma la Juventus che ha ritrovato una buona solidità di squadra ora deve salire un altro gradino.
Ovvero la squadra di Allegri deve avanzare nel campo e giocare tutta più vicina al suo bomber, così che lui stesso od anche Dybala e Morata che gli giocano più vicino non debbano risalire il campo prendendo palla sempre a 50 metri dalla porta avversaria.
Insomma Max non lasciarlo tutto solo, ora hai un arma letale lì davanti, fai in modo che la squadra gli giochi più vicino e possa servirlo con più frequenza così che Vlahovic, ma la tutta la Juventus, possa tornare a far paura a tutti gli avversari.
Serie A
Como, domani Dele Alli si unisce al gruppo: primo rinforzo?
Dele Alli si prepara a iniziare gli allenamenti con il Como il 26, sotto la guida di Cesc Fabregas. Il suo futuro dipenderà dalle prestazioni.
Dele Alli: un futuro al Como?
La notizia dell’arrivo di Dele Alli al Como ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di calcio. Il centrocampista inglese, una volta stella del Tottenham, si unirà alla squadra italiana domani 26 dicembre per iniziare un periodo di prova sotto l’attenta supervisione di Cesc Fabregas, attuale allenatore del Como. Questo periodo di allenamento sarà cruciale per determinare se Alli potrà integrarsi ufficialmente nel team e contribuire alla sua competitività in campionato.
Una nuova opportunità in Italia
Dele Alli è stato avvistato a Como, segnale di un forte interesse per questa nuova avventura. La società lombarda spera che il giocatore possa ritrovare la forma fisica ottimale e dimostrare le sue capacità, nonostante al momento non ci siano garanzie certe sul suo ingaggio definitivo. Questo periodo di prova sarà determinante per il suo futuro, e gli occhi degli addetti ai lavori sono puntati su di lui.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🔵 Dele Alli will start training with Como on day 26, all scheduled with the Italian club and coach Cesc Fabregas.
Como hope he can prove his fitness and join the team, although is not guaranteed now and will depend on performances.
🏴 Dele was in attendance @ Como yesterday. pic.twitter.com/IceT77TXFH
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 16, 2024
Serie A
Cagliari, Orsi: “Salvezza difficile, contro l’Inter il giusto coraggio”
L’ex portiere Fernando Orsi sostiene che se il Cagliari continuerà di questo passo faticherà a salvarsi. Contro l’Inter servirà la giusta dose di coraggio.
Reduce da 4 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia, il Cagliari si prepara a ospitare l’Inter nella 18a giornata di Serie A, l’ultima del 2024. I campioni d’Italia vengono invece da 4 vittorie consecutive in campionato. Nella scorsa stagione la squadra di Simone Inzaghi si impose per 2-0 all’Unipol Domus, mentre al ritorno a San Siro finì 2-2.
Cagliari-Inter: cosa si aspetta Fernando Orsi
Proprio sul match si è soffermato Fernando Orsi, ex portiere di Roma e Lazio: “Se i sardi vanno avanti di questo passo sarà dura salvarsi, anche perché le partite a disposizione per recuperare punti saranno sempre di meno. Lo scontro con l’Inter non sembra esattamente l’occasione giusta per rilanciarsi… Ma i giocatori dovranno ugualmente cercare a tutti i costi un risultato positivo” ha dichiarato a Tuttocagliari.net.
I sardi affronteranno i nerazzurri con coraggio o con timidezza?
“Va bene il coraggio, ma bisogna vedere di che tipo. Se l’idea è quella di approcciare la sfida come ha fatto la Lazio all’Olimpico, allora forse conviene essere un po’ meno coraggiosi… Serviranno sia coraggio che la giusta dose di paura. Il Cagliari col Milan sembrava spacciato, invece ha pareggiato con merito. Col Napoli nonostante i 4 gol subiti ha costruito almeno 5-6 palle gol nitide. L’Inter è tra le corazzate d’Europa, ma per i sardi è arrivato il momento di raccattare punti giocando non solo di fioretto, ma anche di spada“.
Serie A
Torino, Vanoli “Ilic è un giocatore con qualità importanti ma deve imparare a mettere la squadra davanti”
La vittoria di Empoli ha rappresentato un caso. Il Torino è tornato a perdere, stavolta contro il Bologna. Dopo il match Vanoli ha espresso parole forti su Ilic
Nelle ultime partite nessuno ha fatto peggio del toro in Serie A, con 5 goal segnati in 10 partite giocate, è attualmente uno dei peggior attacchi all’interno dei top campionati europei. Nel match che ha aperto il sabato di Serie A giocato dal Torino contro il Bologna (partita persa poi 2-0), il Toro ha mostrato ancora una volta di essere nettamente inferiore rispetto al suo avversario, sia sul piano tattico che su quello prestazionale.
Malgrado la sconfitta, i granata erano riusciti a mantenere l’equilibrio almeno fino alla metà del secondo tempo, quando le scelte di Vanoli hanno scaturito una vera e propria mazzata, ed hanno fatto deragliare le speranze di vittoria. L’allenatore varesino ha fatto entrare in ordine Adams, Vlasic, Ilic e Njie (oltre che Mergim Vojvoda) senza però riuscire a dare la scossa necessaria ad indirizzare la partita nella direzione giusta.
Le parole di Vanoli
Le parole di Vanoli rilasciate in conferenza sottolineano il disappunto nei confronti del serbo, che nonostante il rientro dall’infortunio tendono a ricalcare una probabile bocciatura in arrivo per l’ex Hellas Verona. Di seguito le parole del tecnico:
“Ilic è un giocatore con qualità importanti ma nel calcio le qualità sono fine a se stesse, deve imparare a mettere la squadra davanti” a “Ho schierato Karamoh e Gineitis per un motivo, la voglia che mettono. Tutti stanno dando il massimo: non guardo 12 persone, ma chi merita gioca”.
La dimostrazione di quanto dichiarato dall’allenatore si ritrova nei 30 minuti contro il Bologna, durante i quali Ilic è sembrato spesso svogliato e in totale assenza di concentrazione.
Fattori che anche per un giocatore che si posiziona al secondo posto come acquisto più oneroso del suo club, possono costare la panchina e una inevitabile discesa nella gerarchie.
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