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Juventus: Allegri: “Sfida non decisiva e…”

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Juventus, Allegri

Mister Allegri presenta, nella Conferenza Stampa di vigilia, la sfida tra la Juventus e l’Inter valida per la 13esima giornata di Serie A.

Juventus

Juventus vs Inter

Vigilia si Campionato per la Juventus che, come di consuetudine, porta Massimiliano Allegri davanti ai microfoni per presentare la sfida che attende i bianconeri.

Match di livello, per storia e rivalità, contro la capolista della Serie A. Una partita che si prepara da sola, una sfida diversa dalle altre perché JuventusInter é il Derby d’Italia.

Juventus Allegri

La conferenza stampa del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri

Ascoltiamo il tecnico livornese:

Come sta vivendo questi giorni il gruppo? Nel migliore dei modi, sono rientrati tutti i Nazionali e in buone condizioni. Ci siamo preparati per domani sera.

Per noi domani é una partita molto importante, é una tappa che fa parte di un percorso di crescita della squadra. Sarà una bella sfida da giocare, contro la prima della classe e favorita allo Scudetto.

Non é un match decisivo. Per noi é importante la nostra crescita. Giocheremo contro una squadra forte é più pronta rispetto a noi.

Punto sugli infortunati? Alex Sandro rientra, Danilo rientrerà prima del Monza e Weah vedremo.

Locatelli si é allenato negli ultimi tre giorni, domani valuterò se farlo partire titolare o portarlo in panchina.

Problemi a centrocampo non ne abbiamo, ci sono soluzioni che possono giocare come mezzali. Cambiare modulo così presto non mi sembra giusto. Davanti stanno tutti bene, chi subentrerà partendo dalla panchina dovrà fare bene.

Chiesa

Federico Chiesa

Chiesa e Vlahovic insieme? Domani deciderò, entrambe stanno bene: come Milik e Kean. Dovrò decidere chi affiancherà Federico.

Perché l’Inter favorita? E’ una questione di un percorso che noi stiamo facendo, non credo che si siano arrabbiati. Hanno dichiarato loro stessi che l’obiettivo é lo Scudetto.

Il nostro, si obiettivo, é quello di tornare in Champions League.

Chiesa come Sinner? Perché Chiesa gioca a Tennis? Se fosse bravo anche lì come gioca a calcio… allora sì. 

Le scelte in attacco? Saranno importanti coloro che verranno in panchina, la partita é lunga e ogni dettaglio fa la differenza.

Come vivono i ragazzi prima di sfide importanti come questa? E’ JuveInter, é il Derby d’Italia. I ragazzi sono pronti a giocare e non chiedono niente, anche perché non decide il Campionato.

Dobbiamo fare una bella prestazione contro una squadra molto forte e le grandi sfide si vincono sfruttando i dettagli.

Inzaghi sta facendo un buon lavoro, l’Inter sta facendo bene e i numeri sono tutti dalla sua. Concedono poco e bisognerà essere molto bravi. Finalmente domani si torna a giocare.

E’ da tanto che non giochiamo questa sfida valida per il primo posto, ma a noi non cambia niente. Dobbiamo desiderare la vittoria così come abbiamo fatto contro il Cagliari.

In caso di assenza di Locatelli, davanti alla difesa Rabiot o Nicolussi Caviglia? Oppure Miretti  che ha giocato lì nelle prime partite alla Juventus. Valuterò domani.

Lautaro ha fatto il doppio dei gol di Vlahovic? Difficilmente riesco a spiegare il calcio. Dusan ha cominciato bene facendo quattro gol importanti e sono sicuro che tornerà a farli.

Marotta sta facendo un ottimo lavoro, posso solo fargli i complimenti. E’ di certo un ottimo comunicatore (sorride, ndr…).

Le certezze della Juventus sono quelle di avere un gruppo solido, coeso e che fa la prestazione. Nel calcio possono succedere tante cose, noi sicuramente saremo pronti per domani.

Una corsa Scudetto limitata a bianconeri e narazzurri? No. Loro sono i favoriti e credo che Milan e Napoli siano ancora in corsa.

Dobbiamo guardare la distanza dalla quinta, continuando a migliorare e a vincere le partite. 

Quello che conta é domani, quello che accadrà tra tre mesi nessuno lo sa, il calcio é pieno di imprevisti“.

JuventusInter: il primo atto stagionale stà per iniziare!!

Serie A

Venezia-Hellas Verona, curiosità e statistiche

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Curiosità e statistiche su Venezia-Hellas Verona, prossima sfida di Serie A, in programma lunedì 27 gennaio alle ore 18:30.

Uno dei positicpi della 22a giornata di Serie A mette di fronte il Venezia e l’Hellas Verona, in un derby fondamentale in chiave salvezza. I lagunari sono penultimi in classifica a quota 15 e vengono da 4 partite consecutive senza vincere. Gli scaligeri sono terzultimi con 4 punti in più e vogliono ripartre dopo i 2 ko di fila contro NapoliLazio. Nella gara d’andata vinsero i gialloblù 2-1: al gol di Oristanio, risposero Tengstedt e l’autorete di Joronen.

Venezia-Hellas Verona: curiosità e statistiche

Al Pierluigi Penzo si affrontano due compagini che non hanno come marchio di fabbrica la solidità difensiva. Gli ospiti hanno la peggior difesa del campionato, con 47 gol subiti in 21 partite. Si pensi che le seconde nella classifica dei gol subiti ne hanno incassati ben 11 in meno. I padroni di casa sono invece la quarta squadra ad aver subito più gol: 34.

Venezia, Di Francesco

EUSEBIO DI FRANCESCO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Le difese ballerine sono un tema anche negli ultimi precedenti tra questi due club: oltre al 2-1 della gara d’andata, l’Hellas si è imposto 3-1 e 4-3 nella stagione 2021/22, senza dimenticare la sfida in Coppa Italia nel 2020, con gli scaligeri vittoriosi ai rigori dopo il 3-3 nei 120 minuti. L’ultima sconfitta contro il Venezia risale all’1-0 della stagione 1997/98.

I lagunari vorranno approfittare delle difficoltà difensive degli avversari, tuttavia sono il terzo peggior attacco fino questo momento, con 19 gol segnati. Un dato che quindi prova a dare un po’ di tranquillità ai gialloblù. Quanto ai pareggi, il Verona è il club che ne ha ottenuti di meno (uno), mentre per il Venezia ne sono arrivati 2 negli ultimi 4 incontri casalinghi.

Passiamo al duello tra gli allenatori. Eusebio Di Francesco, tecnico del Venezia, ha un bilancio positivo di 7 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte contro il Verona. Dall’altra parte, Paolo Zanetti ha affrontato i lagunari soltanto 3 volte, collezionando 2 successi e una battuta d’arresto. Curiosamente, entrambi gli allenatori hanno un trascorso sulla panchina opposta. L’unico precedente risale alla gara d’andata dello scorso 4 ottobre.

La squadra di Zanetti guida la classifica dei cartellini gialli con 55 (insieme a Lazio e Monza) e delle espulsioni (7). Non a caso, tra i 10 giocatori più ammoniti l’Hellas ha Coppola al secondo posto con 8 e Duda in quarta posizione con 6. Soltanto un’espulsione e 38 gialli invece per il Venezia: il più ammonito è Zampano con 5 cartellini gialli rimediati.

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Serie A

Roma, questione Dybala risolta? La Joya non è incedibile

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Roma-Parma

Ieri mattina è scattata la clausola per il rinnovo automatico di Paulo Dybala con la Roma fino a giugno 2026. Spente le voci sull’addio o mossa strategica?

L’argentino resterà, almeno stando a quanto dice il contratto, in giallorosso per altri 18 mesi. Nelle ultime settimane però si sono rincorse voci su un suo possibile addio, che rimane tutt’ora possibile.

Roma, Dybala è più sereno: cosa succede ora?

I tifosi giallorossi ieri mattina hanno appreso la notizia del rinnovo di Paulo Dybala fino a giugno 2026 e subito la reazione è stata un grosso sospiro di sollievo. Per loro e per la società era importante che il contratto dell’argentino non scadesse a giugno prossimo.

Dopo il rifiuto dell’Al Qadisha in estate e le fedeltà giurata alla Roma, ci si aspettava una conclusione come questa alla vicenda rinnovo. Così è stato e ora anche il giocatore può giovare da questa situazione, vivendo più serenamente giorno dopo giorno. La pressione si è allenatata leggermente ma la situazione in classifica e in Europa League resta complicata.

dybala

PAULO DYBALA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Se durante le gestione Mourinho il giocatore era considerato incedibile, le ultime vicende hanno fatto si che la società riconsiderasse la posizione di Dybala all’interno della rosa. Con un contratto solido di altri 18 mesi qualsiasi pretendente dovrà d’ora in poi presentarsi alla porta con un’offerta consistente.

La famiglia Friedkin è pronta ad ascoltare le proposte ma anche la volontà del giocatore. In estate tutto può succedere, alla luce anche di quale sarà il nuovo allenatore scelto per riportare il club a livelli competitivi. Inserendo questa clausola tuttavia, la società si è tutelata in modo che non possa perderci rispetto all’investimento in termini di ingaggio fatto dal 2022 ad oggi.

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Serie A

Genoa-Monza, statistiche e curiosità

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Genoa-Monza è uno dei posticipi della 22a giornata del campionato di Serie A. In campo lunedì 27 gennaio alle 20.45. Ecco le statistiche e le curiosità.

Fari accesi nella notte genovese allo stadio Luigi Ferraris per un match che risulta molto equilibrato nelle precedenti sfide, che hanno visto però un Grifone più vittorioso.

La storia dalla parte del Genoa

A onor del vero entrambe le sfide dello scorso campionato sono state vinte dal Monza (0-1 all’andata all’U-Power Stadium e 2-3 al ritorno al Ferraris).

Però il Genoa ha vinto il match più recente in Serie A, imponendosi per 1-0 in trasferta, lo scorso 24 agosto, grazie a una rete di Andrea Pinamonti.

Inoltre nelle precedenti 37 gare tra le due formazioni nelle competizioni di Serie A e Serie B il Grifone era rimasto imbattuto ben 35 volte (22 vittorie, 13 pareggi).

Oltretutto in casa il Genoa ha vinto in 20 delle 21 partite contro il Monza: tra Serie A e Serie B ha vinto 16 volte e pareggiato 4.

L’unica vittoria dei brianzoli è stata recentemente, lo scorso 9 marzo: 3-2 con gol di Matteo Pessina, Dany Mota e Daniel Maldini.

Le altre partite: il Genoa

Un totale due sconfitte per il Genoa nelle ultime 11 gare di campionato, registrando 4 vittorie e 5 pareggi.

Ha perso però il match più recente contro la Roma.

La squadra allenata da Vieira non subisce due sconfitte di fila in Serie A dallo scorso ottobre, quando capitolò prima contro la Lazio e poi contro la Fiorentina.

La prima vittoria casalinga di questo campionato è anche il match più recente vinto per 1-0 contro il Parma. Le precedenti sfide in casa al Ferraris erano terminate in pareggio (6 in totale) o sconfitte (4).

Bisogna tornare ad aprile-maggio dello scorso anno per registrare due successi di fila al Ferraris in Serie A.

Proprio un giocatore rossoblù è quello con il minutaggio più alto nella Serie A 2024/25: si tratta di  Morten Frendrup e ha raggiunto quota 1757 minuti. Inoltre è il centrocampista con più contrasti (71) in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei.

Morten Frendrup ( FOTO SALVATORE FORNELLI/KEYPRESS )

Le altre partite: il Monza

Le ultime tre trasferte in campionato hanno avuto un esito negativo per la squadra guidata da Bocchetti.
Però non ha mai subito quattro sconfitte esterne consecutive in Serie A.
Nonostante abbia segnato in nove partite di fila di campionato nazionale, in quelle stesse partite ha anche subito gol.
Il Monza ha il primato condiviso con la Lazio della squadra che ha ricevuto più ammonizioni in questo campionato: sono in totale 53.
Non a caso Armando Izzo dal suo arrivo al Monza nel 2022/23 è il giocatore che conta il maggior numero di ammonizioni nel torneo con 27 cartellini gialli in 72 gare.
Inoltre la formazione lombarda è quella che ha commesso il maggior numero di falli nella stagione 2024/25, per un totale di 314.

 

 

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