Juventus, ancora calciopoli: ecco il nuovo ricorso contro lo scudetto del 2006

La Juventus non si arrende, e nonostante le diverse sentenze, riprova oggi a far appello al Tar del Lazio per lo scudetto della stagione 2005/2006 assegnato all’ Inter.

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Juventus, ieri come oggi?

Nella giornata di oggi, 8 marzo, è fissata l’udienza al Tar del Lazio per il ricorso effettuato dalla Juventus. Si parla di nuovo dello scandalo di Calciopoli, pagina oscura del calcio italiano, sul quale il club di Agnelli vuole far chiarezza.

Ritornando indietro con il tempo, vediamo che già nel luglio del 2011 la Juventus aveva impugnato la delibera con cui il Consiglio Federale della FIGC, non ha accolto la richiesta di revocare il provvedimento del Commissario Straordinario Guido Rossi in data 26 luglio 2006, con cui era stato assegnato all’Inter lo scudetto legato al campionato 2005-2006.

Nel  gennaio 2019 il ricorso presentato dalla Juventus

al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI contro la decisione di assegnare il titolo ai nerazzurri sarà poi dichiarato inammissibile e proprio da qui la società bianconera vuole ripartire per una nuova battaglia.

Ecco le parole della società, nei documenti allegati al primo semestre della stagione 2021/22: “Avverso tale decisione, non essendo stato assegnato a Juventus un giudice sportivo che decidesse il merito della questione, la stessa Società ha depositato ricorso al Tribunale Federale Nazionale. In data 11 luglio 2019, con dispositivo, il Tribunale Federale Nazionale ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso”.

Prosegue la società: “Juventus, avverso tale dispositivo ha presentato reclamo alla Corte Federale d’Appello che, in data 30 agosto 2019 ha respinto anche tale ricorso, tali decisioni sono state impugnate da Juventus dinanzi il Collegio di Garanzia dello Sport che, con decisione del 6 novembre 2019, ha dichiarato inammissibile il ricorso”. 

Tutto questo ha portato ad oggi, ad una nuova sentenza. Pro o contro Juventus? Questo starà al Tar deciderlo, nel frattempo possiamo constatare come quell’onta, che macchia la storia del nostro campionato, aleggi ancora una volta dopo più di quindici anni.