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Juventus, Cruciani: “Non c’è giocatore migliorato con Thiago Motta; gli acquisti sono stati dei bidoni…”

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Juventus

Giuseppe Cruciani parla senza freni dell’operato di Thiago Motta e dei ristati della Juventus. Lo fa con la sua solita lingua tagliente.

E’ un personaggio noto, oltre che un giornalista, Giuseppe Cruciani e si lascia andare – ospite nel podcast Area Fritta – di una serie di pensieri e suggestioni circa la stagione della Vecchia Signora e, in particolare, andando giù pesante sul CT Motta.

Una stagione che ha visto la sponda bianconera di Torino decisamente al di sotto delle proprie aspettative e dei suoi traguardi. Una faticosa gara in Serie A e Coppa Italia e Champions League finite già prima di iniziarle.

Una squadra – a tratti – inguardabile e molto viene imputato al mister Thiago Motta che non ha certamente saputo creare il gruppo.

Proprio in merito al coach, Cruciani ha detto che “Se la prossima partita sarà decisiva per Thiago Motta? Non credo cha la prossima partita sia decisiva, però parto forte. Ditemi una cosa positiva nella stagione di Thiago Motta.”

Insomma i toni sono quelli a cui il suo pubblico è abituato; il giornalista non è uno di quei personaggi che si caratterizza di essere diplomatico e, infatti, continua dicendo che” fino ad ora ditemi una cosa, in un disastro generale, con due eliminazioni ingiuriose. Una squadra confusa. Non c’è un’idea di squadra.”

Proprio quest’ultimo passaggio è uno dei tormentoni che caratterizzano il giudizio su Motta dopo le performances troppo al ribasso della Juventus; l’idea, infatti, che non avesse minimamente creato lo spogliatoio. “Non so quante formazioni diverse abbia schierato. Non c’è giocatore migliorato con Thiago Motta; gli acquisti sono stati dei bidoni, copyright di Briatore.”

Juventus, Thiago Motta

THIAGO MOTTA SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Juventus per Cruciani è mancata dalle fondamenta in stagione

Giuseppe Cruciani critica senza se e senza ma la capacità di Thiago Motta ma soprattutto la mancanza di visione che si è rivelata un’arma con la quale ha distrutto quel po’ di gruppo preesistente creano anche tanti dubbi nei giocatori.

Certo, va detto, che Cruciani sa bene che ci sono troppi juventini che cercano di vederci qualcosa di buono anche perché “quelli che odiano Allegri dicono: bisogna dare tempo, prima era peggio. Non c’è una sola positiva.”

Il giornalista continua e lo fa con il suo stile schietto e diretto. A gamba tesa, se si volesse usare una metafora calcistica. Ma ci sono delle parole di parziale giustificazione. “Prima ho parlato di Motta ma la responsabilità è da condividere con Giuntoli.”

Serie A

Ribery: “Nel 2022 ho rischiato l’amputazione della gamba”

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Franck Ribery, ex fuoriclasse francese di Salernitana e alla Fiorentina, ha raccontato un aneddoto shock avvenuto tre anni fa dopo l’infortunio al ginocchio.

Franck Ribery è stato, a detta di molti, uno dei migliori fuoriclasse della Francia delle ultime generazioni. In Italia lo abbiamo ammirato nella nostra Serie A con le maglie di Fiorentina e Salernitana, ma è stato con il Bayern Monaco che l’attaccante francese ha vissuto l’apice della sua carriera.

Eppure nel 2022, dopo un’operazione al ginocchio, Ribery ha rischiato seriamente di porre fine alla sua carriera in una maniera tragica, e lui stesso ha raccontato l’episodio in un’intervista a L’Equipe.

“Ecco il mio calvario”

“Dopo l’intervento il ginocchio ha cominciato a farmi sempre più male. Non riuscivo più ad allenarmi tra una partita e l’altra, e cercavo di preservarmi. Dopo il responso dei medici ho deciso di operarmi, ma l’operazione non è andata secondo i piani. Cinque mesi dopo ho avuto una grossa infezione causata dalla placca che mi avevano innestato, che poi è stata rimossa. L’infezione era così grave che avevo dei buchi nella gamba, costringendomi a passare in un ospedale in Austria ricoverato per dodici giorni. Ho avuto molta paura, poiché avrebbero potuto tagliarmi la gamba.”

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Serie A

Hellas Verona, tanti auguri Nanu! L’icona gialloblu fa 62

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Hellas Verona

L’Hellas Verona ha celebrato con un post sui social uno dei giocatori che hanno fatto la storia del club. Giuseppe “Nanu” Galderisi compie oggi 62 anni.

L’impresa della squadra scaligera targata 1984-85 è rimasta scolpita nella mente di tutti i tifosi ma anche di moltissimi appassionati. Il “bomber” di quel gruppo viene celebrato oggi dal club.

Hellas Verona, il capocannoniere dello Scudetto: Nanu Galderisi

In carriera ha vestito diverse maglie in giro per il mondo ma tutti lo ricordano per quella favolosa stagione in riva all’Adige. Una storia che parte nel 1983 quando l’Hellas lo preleva dalla Juventus e lo mette subito al centro del progetto.

L’allora allenatore Osvaldo Bagnoli vede qualcosa nel talento di quel giovane attaccante e decide di affidargli le chiavi dell’attacco gialloblu. La fiducia viene ripagata già alla prima stagione visto che Galderisi segna 13 gol in 43 partite tra campionato, Coppa Italia (dove il Verona arriva in finale) e Coppa UEFA.

Hellas Verona galderisi

L’exploit totale però arriva nella stagione successiva, quella magica dell’annata 1984-85, nella quale il Nanu (soprannominato così nelle giovanili della Juventus. Un termine nato dalla fusione di due termini del dialetto piemontese meridionale: nana, che significa piccolo, e gagnu, usato per indicare un giovane, tipico dello slang torinese) mette a referto 13 gol in 36 partite (di cui il primo contro il Napoli di Maradona), conquistandosi il titolo di capocannoniere della squadra, persino davanti a Elkjaer Briegel.

In gialloblu ha collezionato 45 reti in 151 presenze e dalle parti dell’Arena lo ricordano tutti con grande entusiasmo e affetto. Un’icona che rimarrà per sempre nella storia dell’Hellas Verona.

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Como, il padre di Paz: “Inter? Per ora nulla. Nico vuole stare un altro anno qui

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 Il padre di Nico Paz, stella del Como, ha parlato ai microfoni sulle possibilità di mercato dell’argentino, svelando dei retroscena sull’interesse dell’Inter.

Pablo Paz, padre di Nico, ha parlato ai microfoni in un’intervista rilasciata a “La Provincia di Como“. Molti i temi toccati, in particolare la questione sul futuro della stella argentina e sull’interesse dell’Inter di Simone Inzaghi.

Como

NICO PAZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Como, le parole del padre di Nico Paz

Non è un segreto che Pablo Paz (padre di Nico) sia molto amico di Javier Zanetti, storico capitano dell’Inter e attualmente vicepresidente dei nerazzurri, i due sono stati più volte pescati insieme. Queste le parole: “Qui si trova benissimo, un altro anno a Como sarebbe ok. Poi è chiaro che ci siano tanti interessi. Ma la presenza di Fabregas è stata fondamentale. Non c’è nulla che colleghi Nico all’Inter”. Successivamente ha svelato dei retroscena relativi alla passata estate: “C’erano anche Fiorentina e Stoccarda. Se gli chiedete cosa voglia fare, sono sicuro che risponderebbe un altro anno qui. E io sarei d’accordo”.

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