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Juventus, Douglas Luiz: “Felice di essere qui. Vivremo una grande stagione. Appena saputo dell’interesse della Juventus…”

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Juventus sala stampa

Dopo aver esordito con la maglia della Juventus nell’uscita di Norimberga e aver giocato nella sua ‘nuova casa’ contro la Next Gen, Douglas Luiz si presenta.

Dopo aver preso parte alle prime due uscite della Juventus contro Norimberga e Next Gen, Douglas Luiz si presenta ufficialmente come nuovo giocatore bianconero.

Di seguito le parole del Nazionale verdeoro.

Quali sono le tue prime impressioni sulla Juventus? 

“Buongiorno, ho avuto un’ottima impressione. Tanti grandi giocatori sono passati dalla Juventus: questo mi motiva molto e mi ha convinto a venire qui. Sono sicuro che vivremo un grande stagione. Abbiamo giocatori nuovi un allenatore nuovo e ci stiamo abituando ad una grande stagione”.

Cosa ti ha colpito della Juventus? 

“Mi ha impressionato tantissimo la grandezza di questo Club, lo Stadio e la passione dei tifosi per la Società: ecco quello che mi ha impressionato di più. Sono molto felice di essere qui. Sarà una stagione importante e lotteremo insieme per grandi risultati”.

Danilo e Bremer hanno avuto un ruolo nella tua decisione? 

“Certamente mi hanno aiutato molto in questa trattativa. Tutti i giorni che mi svegliavo Danilo mi diceva: “Forza Juve“. Mi ha parlato del Club e mi ha motivato a venire qui. Io ovviamente sapevo dell’importanza di questa società. Però ovviamente con qualcuno che conoscevo era una motivazione in più: soprattutto se ti dicono che puoi venire qui a fare la differenza”. 

Cosa ti chiede Thiago Motta e dove preferisci giocare? 

“Sembra che io Thiago ci conosciamo da tanto tempo. È un allenatore giovane, ti da la libertà di comunicare liberamente, parlare di tattica e il nostro rapporto è molto buono. Io come ho detto a lui non ho una preferenza sulla mia posizione, mi piace giocare vicino alla porta.

Gli ho anche detto che se l’allenatore o la Juve hanno bisogno di me come numero 6 più difensivo non avrò problemi a ricoprire questo ruolo. Ma la libertà che lui mi da in campo credo possa fare la differenza”.

Come ti ha convinto la Juve? Con quali ambizioni arrivi qui? 

“Non c’è stato bisogno di molte cose per convincermi perché la grandezza di questa società parla da sola. Qualsiasi giocatore avrebbe voluto avere questa opportunità e io non sono diverso in questo senso.

Appena ho saputo della Juventus ho manifesto il mio interesse ai miei agenti e abbiamo lavorato perché tutto andasse bene. Credo sia un passaggio molto importante della mia carriera e spero sia importante anche per il Club. Non sono venuto qua a giocare ma voglio continuare a migliorare e ad aiutare la Juve a raggiungere gli obiettivi prefissati”. 

Sei pronto a prenderti il centrocampo? 

“Giocare nella Juventus sicuramente non può essere facile e sento la responsabilità. Il valore del mio acquisto è molto alto e sento la responsabilità di questa cosa: continuerò a lavorare per migliorare. Voglio essere di esempio per i giovani anche se ho 26 anni e sono ancora giovane. Sono venuto qui per imparare ma anche per insegnare, quindi sento la responsabilità”.

Seguivi già la Juventus? Quali obiettivi hai?

“Io vengo da un campionato che è considerato il più difficile in cui giocare, sono contento di questa esperienza perché mi ha lasciato molto: ma in Serie A voglio dare di più. So che giocatore sono, mi sono preparato e mi sento pronto. Gli obiettivi sono la conseguenza del lavoro. A volte è meglio fare un assist che un gol. Nel ruolo in cui gioco bisogna avere intelligenza”.

Secondo te la Juventus è pronta per tornare a vincere? 

“Come gli obbiettivi anche i titoli sono la conseguenza del lavoro.

Come ho già detto è gruppo giovane, ha un nuovo allenatore e ci stiamo abituando a giocare insieme. Ma è un gruppo di qualità, dove ci sono giocatori giovani con qualità, fame e voglia di imparare: ma c’è anche una componente di esperienza.

Ci sono giocatori come Danilo che è il nostro capitano e ci aiuterà molto. Stiamo migliorando piano piano. Io ho la certezza che daremo il meglio per la Juventus e se Dio vuole potremo conquistare un titolo”. 

Hai avuto un giocatore di riferimento nel tuo ruolo? E che tu possa ricoprire più posizioni può aiutare Thiago Motta? 

“Come giocatore di riferimento in Serie A direi Adriano (l’imperatore ex Inter, ndr.), mentre parlando della Juventus direi Felipe Melo e Danilo. La mia versatilità è quello su cui ho sempre lavorato fin da quando sono giovane: è una cosa su cui lavoro da tanti anni”. 

Dall’esterno, quando è nata la percezione di grandezza della Juventus? 

“Ho 26 anni mi considero giovane e ho sempre utilizzato la Juventus nei videogame per tutti i cicli vincenti che ha vissuto la sua grandezza l’ho percepita. Utilizzavo Nedved e Davids, ma la grandezza di un club la fanno i titoli e la Juventus ne ha vinti tanti.

Quando avevo 12 anni avevo un’idea chiara della Juventus ed è per questo che sono felice di essere qui. Se Dio vorrà, spero di vincere tanti titoli: ma arriveranno solo come frutto del lavoro. Farò di tutto per dare il meglio”. 

Perché hai lasciato là Premier League e quanto vale la religione per te? 

“Come ho detto prima, qualsiasi giocatore al mondo avrebbe voluto fare un’esperienza alla Juve e non sono diverso. Appena ho saputo dell’interesse mi sono sentito motivato, non dipende dal campionato ma dalla grandezza del Club. Sarà bello quando mi ritirerò potrò dire di aver giocato alla Juventus.

La Premier League è un grande campionato ma la Serie A non è da meno. Il Club mi ha incentivato molto a venire qui e spero di ricambiare i tifosi, regalando felicità. Sono molto religioso ed è normale per me indossare simboli che testimoniano la mia fede”. 

Hai scelto il numero 26 perché era quello di Davids?

“La verità è che i motivi sono altri avevo visto una foto di Davids era un giocatore che mi piace molto: usava gli occhialini ed era iconico per me da piccolo. Ma è stata una scelta che ha un mix di tante cose.

Era un numero disponibile, la 6 che usavo all’Aston Villa era di Danilo e ci vuole rispetto per i giocatori che sono qui. È stata una coincidenza, è la mia età. Una scelta fatta per più fattori”.

 

Serie A

Venezia, è giunto il canto del cigno per Di Francesco? La società riflette e ha due possibili sostituti

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Frosinone, Eusebio Di Francesco venezia

Venezia, dopo il ko casalingo contro il Lecce è arrivata un’altra sconfitta per i lagunari. Questa volta posizione di Eusebio Di Francesco sembra davvero appesa a un filo.

La sconfitta di Bologna potrebbe essere stata la goccia che fa traboccare il vaso. La pazienza del Venezia verso Eusebio Di Francesco, questa volta, sembra essere giunta al capolinea.

Dopo il 3-0 del Dall’Ara, infatti, sulle rive della Laguna sta riflettendo, secondo quanto sostiene Tuttomercatoweb.com, sulla posizione dell’allenatore ex Roma.

L’esonero, quindi, potrebbe essere vicino. In questo caso, il Venezia starebbe valutando due profili per prenderne il posto.

Il primo è quello di Giuseppe Iachini, già giocatore arancioneroverde ai tempi della presidenza Zamparini, mentre l’alternativa è Andrea Pirlo, il quale però è ancora sotto contratto con la Sampdoria.

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Serie A

Roma, Ghisolfi: “Abbiamo subito 7 torti arbitrali finora: la società va rispettata!”

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Roma il responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi ha voluto analizzare il momento critico della squadra e alcune decisioni arbitrali discutibili.

In un momento di grande difficoltà per la Roma, con la squadra relegata al 13° posto in Serie A e lontana dalle aspettative di inizio stagione, emerge la figura di Florent Ghisolfi. Il responsabile dell’area tecnica, arrivato nella Capitale la scorsa estate, è uno dei pochi dirigenti presenti a Trigoria a fronteggiare le turbolenze che stanno investendo il club.

Ghisolfi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, in edicola oggi, per fare il punto sulle prime giornate del campionato e approfondire i temi legati alle controverse decisioni arbitrali che hanno condizionato alcuni risultati. La sua analisi, puntuale e misurata, riflette la volontà di trovare soluzioni concrete e restituire fiducia a una piazza esigente e appassionata come quella romanista. Ecco uno stralcio della sua intervista.

Roma, Ghisolfi: “Ricordo ancora quel torto con l’Atalanta…”

Pensa che abbiate subito tanti errori?
“In questa stagione la Roma ha subito sette torti arbitrali riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. Nonostante ciò, il club ha sempre evitato di fare polemica, anche per non concedere alibi alla squadra in un momento tecnico particolare.

Sette non sono né tanti, né pochi.
“Sette in tredici giornate sono troppi punti persi. Il problema è un altro: in nessuna delle sette occasioni l’arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma”.

Anche nella forma: esternazione, o richiesta, pubblica.
“Non accettiamo più questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere “sanate” dalla tecnologia. Vogliamo giocare il calcio del nostro tempo, non quello della soggettività assoluta, e riteniamo che il protocollo debba essere aggiornato e reso inattaccabile”.

Do ufficialmente il benvenuto nel calcio italiano al Friedkin.
“Vi sta bene la battuta, ma sottolineo anche che la Roma è sempre stata collaborativa con l’AIA e il designatore Rocchi, anche negli incontri abituali che si tengono annualmente. Abbiamo cercato di ascoltare le loro ragioni, pur non condividendone alcune prese di posizioni pubbliche, mai censurate dallo stesso organismo”.

Quali, ad esempio?
“Penso a quando alcuni addetti ai lavori dichiaravano pubblicamente che arbitrare all’Olimpica, in uno stadio sempre pieno, non aiutasse il direttore di gara”.

Gennaio scorso, lo ricordo bene, prima di Roma-Atalanta. Per caso ce l’avete con Gasperini proprio alla vigilia del confronto diretto?
“Non è un discorso contro l’Atalanta, non siamo così… come si può tradurre sans honte in italiano?”.

Anche voi, come Conte, volete cancellare alla fonte re-tropensieri del terzo tipo, se ho ben capito.
“Vedi, è assai probabile che anche in questa stagione l’Italia possa avere cinque posti in Champions e, al netto degli errori commessi dalla squadra, un diverso trattamento avrebbe inciso in una forma meno impattante sulla classifica. Ti porto un esempio che i romanisti non hanno mai dimenticato: cosa sarebbe successo alla Roma e alle casse del club se l’arbitro Taylor avesse accordato quel rigore solare per fallo di mano di Fernando? Quell’errore ha cambiato la nostra storia e il nostro presente”.

Vi siete svegliati adesso? Spero che Mourinho non legga questa intervista, sennò gli viene uno stranguglione: fu lui il primo a lamentare il mancato sostegno della società, quel giorno. E si beccò anche una bella squalifica.
“Se a Budapest si fosse giocato ieri la reazione della proprietà sarebbe stata ben diversa proprio perché col tempo ha maturato la consapevolezza che il silenzio, la misura e l’eleganza non sempre paghino. Senza quell’errore la Roma avrebbe probabilmente un titolo europeo in più, e sarebbe stata la prima Europa League della sua storia, avrebbe disputato la finale di Supercoppa Europea e, soprattutto, sarebbe tornata in Champions, con introiti economici senza dubbio superiori rispetto a guelli garantiti dall’Europa League “23-24”.

I Friedkin quando torneranno a Roma?
“Presto, molto presto. Hanno scelto di lottare”.

Roma

Non temono la contestazione dell’Olimpico?
“Non hanno paura del dissenso e sanno assumersi le loro responsabilità. Non hanno gradito, ci mancherebbe… L’intenzione è quella di migliorare la squadra già a gennaio, i vincoli del settlement agreement non sono più così penalizzanti. Credo che già in estate si fosse capito.

Le Fèe lo hai preso tu?
“Le scelte sono sempre condivise da tutti, oggi l’allineamento tra le varie parti è perfetto e sinceramente preferirei che si guardasse avanti”.

La chiusura del rapporto con Lina Souloukou da cosa derivò?
“Il motivo di questo incontro era un altro. Ti ho appena detto che ragionare al passato non è nello spirito dei Friedkin, né più in generale della società. Quello che non si è capito…”

Ecco, cosa non abbiamo capito?
“Quanta passione i Friedkin ab biano per la Roma, il loro coinvolgimento è incredibile. Li sento quotidianamente, vogliono sapere tutto e nei particolari. Hanno investito risorse, tempo e sé stessi per restare a lungo e ottenere il massimo. Lo stadio nuovo non è un’ipotesi, ma un progetto concreto e stupendo. Ora chiedono di ricevere trattamenti equi e l’attenzione che si deve a tutti, nessuno escluso”.

Sei proprio convinto che Lukaku dovesse essere espulso?
“Convintissimo. Giallo il primo fallo su Celik e rosso diretto, non secondo giallo, su Svilar”.

Ma se gli arbitri stessi si dividono sul secondo episodio.
“Era rosso… Ripeto, la Roma ha sempre rispettato gli arbitri e le istituzioni, ma non è stata ripagata con la stessa moneta”.

Se avessero sostenuto maggiormente Mourinho nella sua battaglia contro il sistema forse oggi avrebbero raccolto qualche soddisfazione in più.
“Ci siamo capiti, avanti”.

 

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Serie A

Dove vedere la Serie A in TV oggi in streaming gratis? Il palinsesto

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DAZN

Il palinsesto completo per seguire in TV la 14^ giornata del campionato di Serie A: ecco dove vedere i match di oggi sulle piattaforme di DAZN o SKY.

La Lega Serie A ha reso noti anticipi e posticipi del campionato dalla 1^ alla 20^ giornata, con il programma che adesso è completo fino al 13 gennaio 2025 (con relativa programmazione televisiva). Ecco dove vedere le partite in tv del campionato, oggi 23 novembre, sulle piattaforme di DAZN o SKY.

Dove vedere Serie A

Serie A, i match di oggi

Domenica 1 dicembre ore 12.30 Udinese-Genoa [DAZN]
Domenica 1 dicembre ore 15.00 Parma-Lazio [DAZN]
Domenica 1 dicembre ore 15.00 Torino-Napoli [DAZN]
Domenica 1 dicembre ore 18.00 Fiorentina-Inter [DAZN/SKY/NOW]
Domenica 1 dicembre ore 20.45 Lecce-Juventus [DAZN]

Dove vedere la Serie A in TV e in streaming gratis?

I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.

I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.

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